| inviato il 26 Agosto 2020 ore 21:28
No Nico, non ti confondere Se si intende dimostrare che come afferma Bubu “ "I test hanno dimostrato che non ci sono correlazioni tra l'effettiva temperatura dei componenti della fotocamera e gli avvisi di surriscaldamento," „ Mi dispiace ma no, i test che si son visti sinora sul tubo non sono test condotti con metodo scientifico al fine di dimostrare in modo oggettivo quanto affermato. Punto. |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 21:32
Io ancora vorrei capire cosa proporresti tu come "metodo scientifico"... |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 21:34
Non è un concetto interpretabile Bubu E di sicuro i test che intendi come dimostrativi non vi hanno alcuna attinenza. |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 21:44
ma chi ha tempo e soldi da perdere a fare test rigorosi dal punto di vista scientifico? e poi per dimostrare cosa che Canon bara con la T della R5? ma di 'sti tempi chissene... |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 21:54
Tutti i computers, anche quelli scrausi, si spengono quando si surriscaldano. Quelli un pochino più seri prima di spegnersi ti avvisano quando la temperatura supera una certa soglia e autolimitano la loro potenza e poi, se questo non basta, vanno in protezione e si spengono. Se provate a riaccenderli quando sono ancora troppo caldi o non ci riuscite oppure vi dicono che la temperatura è troppo alta e ritornano subito in protezione...... In parecchi affermano invece che la Canon R5, che dopo 15minuti dovrebbe andare in protezione, se staccate la batteria poi riparte tranquilla e registra per altri 15 minuti!!! Strano non avevo mai visto un sistema di protezione che non verifica la temperatura alla partenza... ma c'è sempre una prima volta!!! |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 23:01
Look mi riferivo alla tua pretesa di rigorosa scientificitá delle prove per trarre conclusioni quando sai bene che test scientifici se ne fanno ben pochi ma conclusioni le abbiamo cmq sempre tratte. Quanto al nuovo firm dirà molto a chi saprà leggere... |
| inviato il 26 Agosto 2020 ore 23:32
Pare che con il nuovo firmware il toast uscirà dorato al punto giusto |
| inviato il 27 Agosto 2020 ore 1:19
Le varie esperienze di alcuni utenti riportate da MarioTani sono uno spunto interessante. E per questo lo ringrazio. Sempre nell'ipotesi che tutte queste esperienze (come i test di cui si legge in rete, comunque replicati) siano veritiere, si potrebbe pensare che un sensore di temperatura interna generico (magari lo stesso che fornisce la temperatura riportata negli exif delle foto) influenzi l'algoritmo di riduzione del tempo di ripresa disponibile. Magari tale temperatura viene interpretata come quella ambiente, e il comportamento della fotocamera varia. Questo potrebbe spiegare la differenza tra l'utilizzare la fotocamera dentro ad un frigorifero (ma con temperatura interna iniziale di 34 gradi, come riportato nel test citato) e l'aver lasciato la fotocamera in freezer per una intera notte (temperatura interna iniziale molto più bassa). La questione dell'intervento software sulla limitazione del tempo disponibile rimane. Un po' come se venisse valutata la temperatura esterna "stimata" (sensore interno) per simulare situazioni di riscaldamento differenti, ma comunque non la effettiva temperatura dei componenti critici (ripeto, sempre nell'ipotesi che i test effettuati, e replicati, siano veritieri). “ Bubu, non so che lavoro fai ma veramente pensi che sia possibile una c@gata del genere? In automotive i sensori mandano un segnale che viene letto da 1 a 5 volte al secondo e in una macchina fotografica se tolgo la batteria evito che il dato della temperatura venga letto dal sistema? Ma ci rendiamo conto di quello che stanno scrivendo 'sti c@zzoni? „ Blackdiamond, ma tu l'hai capito perchè è stato eseguito il test dell'eseguire un'interruzione improvvisa dell'alimentazione? (Attraverso lo switch, o la vite, o lo stuzzicadente, o il chicco di riso, il concetto non cambia, si tratta concettualmente dello stesso test). Da quello che scrivi secondo me non ti è molto chiaro... Se non ti è chiaro chiedi, e dopo una spiegazione magari potrebbe sembrarti meno una "c@gata". |
| inviato il 27 Agosto 2020 ore 1:25
Leonardo, purtroppo ho anche perso tempo a leggere e guardare video. |
| inviato il 27 Agosto 2020 ore 1:31
Quindi l'hai capito? In caso affermativo, perchè dovrebbe essere una "c@gata"? Cosa non ti sembra abbia senso concettualmente? Cosa c'entra che in automotive i sensori mandano segnali letti da 1 a 5 volte al secondo? Qual'è la correlazione? “ e in una macchina fotografica se tolgo la batteria evito che il dato della temperatura venga letto dal sistema? „ Questo passaggio in particolare mi fa sospettare che forse tu abbia frainteso qualcosa. E non ci sarebbe nulla di male eh... semplicemente in tal caso le tue critiche (anche un po' accese) potrebbero risolversi con una semplice spiegazione. |
| inviato il 27 Agosto 2020 ore 1:34
Se vuoi te lo spiego meglio, all'interno della macchina c'è un sensore che controlla la temperatura dei componenti che gli ingegneri Canon reputano più a rischio, in che modo togliere la batteria può evitare la lettura di queste informazioni? |
| inviato il 27 Agosto 2020 ore 1:53
“ Se vuoi te lo spiego meglio, all'interno della macchina c'è un sensore che controlla la temperatura dei componenti che gli ingegneri Canon reputano più a rischio, in che modo togliere la batteria può evitare la lettura di queste informazioni? „ Non hai risposto alle mie domande. Comunque rispondo alla tua. I test sulla rimozione "improvvisa" della batteria non sostengono che in tal modo si eviti la lettura delle informazioni riguardo la temperatura dei componenti critici. Questa cosa non l'ho letta da nessuna parte, e non è il senso del test (se ti risulta altro, metti un link magari che leggiamo, i test che ho letto io parlano d'altro). La domanda che mi hai fatto rafforza il sospetto che tu abbia frainteso qualcosa... Due fotocamere (R5) si trovano affiancate nella medesima condizione, inizialmente suggeriscono entrambe lo stesso tempo di ripresa disponibile. Vengono eseguite su entrambe le stesse operazioni. Dopo un certo tempo di eguale utilizzo, entrambe indicano lo stesso tempo di registrazione disponibile, inferiore a quello iniziale (una diminuizione dovuta quindi ad un certo riscaldamento avvenuto durante l'utilizzo giusto?). Bene. Ora una fotocamera viene spenta normalmente (quindi la fotocamera ha modo di scrivere sulla memoria non volatile), nell'altra viene invece eseguita una interruzione improvvisa dell'alimentazione (quindi la fotocamera non ha modo di scrivere sulla memoria non volatile). Una volta riaccese le fotocamere, quella spenta regolarmente riporta ancora il tempo disponibile di registrazione diminuito, mentre quella spenta in modo non regolare indica il tempo di registrazione disponibile che aveva all'inizio del test, quindi come se non fosse stata utilizzata nel frattempo (come se non si fosse scaldata durante l'utilizzo...). Potrei non essere stato preciso in qualche passaggio, ma il concetto generale è questo. Cosa è accaduto? Perchè dopo lo stesso utilizzo nelle medesime condizioni le fotocamere indicavano la stessa diminuizione del tempo di ripresa disponibile, e dopo averle spente in modo differente riportano tempi disponibili diversi? E perchè la fotocamera spenta in modo tale da impedire che potesse essere scritto qualcosa nella memoria non volatile, dopo essere riaccesa riporta lo stesso tempo disponibile che indicava prima di essere utilizzata? Dacci un parere. Buona parte del succo della questione è qui. |
| inviato il 27 Agosto 2020 ore 2:07
Come dicevo prima, il sensore della temperatura da un suo segnale in volt che equivale per il sistema ad una temperatura (attenzione potrebbero esserci più di un sensore all'interno della macchina). Il sistema della macchina fotografica raccoglie questo dato diciamo 1 volta al secondo e lo va a scrivere anche sugli Exif delle fotografie. Ora se stacco la batteria dalla macchina mentre scrive oppure semplicemente spengo la macchina e tolgo la batteria per poi reinserirla dopo qualche secondo cosa cambia? Vogliamo dire che la macchina calcola il tempo trascorso su una memoria volatile per scrivere cosa stava facendo su una memoria non volatile durante lo spegnimento? Ma invece di tutte queste congetture perché non leggono le temperature date dalla macchina? O anche quelle sono farlocche? |
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