| inviato il 15 Febbraio 2020 ore 9:11
Beh, insomma, definire la F5 un cesso plasticoso mi pare francamente esagerato. Ovviamente col tempo i criteri costruttivi sono mutati e si è passati dell'eccellente Ottone adoperato nelle F/F2 al Silumin delle F3/F4 per arrivare infine a leghe con vario tenore di Magnesio delle F5 e F6. Un decadimento costruttivo in effetti c'è stato con la F3, decisamente leggera per gli standard dell'epoca, e F4 troppo grossa, inutilmente pesante e decisamente fuori tempo massimo per l'epoca, la fine degli anni '80, in cui fu presentata. Ma per quanti riguarda le prime due, e le ultime due, niente da ridire ... hanno tutte una costruzione perfettamente consona con gli standard professionali delle loro epoche. |
user120016 | inviato il 15 Febbraio 2020 ore 9:56
“ la Nikon F5 e un bidone plastiocoso che fa cacare „ Ormai ho smesso di prendere in considerazione commenti simili. Soprattutto quando privi di cognizione di causa... |
| inviato il 15 Febbraio 2020 ore 10:35
“ F4 ed F5 sono dei mostri di robustezza „ vero, ma sotto il profilo dell' estetica non sono proprio uno splendore... (poi de gustibus..... ) a mio parere la F4 un pò meglio senza il grip però, le linee delle reflex meccaniche anni 70/80 sono molto più eleganti infatti oggi molti costruttori si rifanno a quello stile |
user120016 | inviato il 15 Febbraio 2020 ore 11:29
@Stile70, ci sta che possa non piacere. Anche a me piacciono di più la FM, la FE e la F (fino alla F3). Però è innegabile l'ergonomia della F5, considerando che ho mani grandi. Sul discorso plasticoso in senso dispregiativo, direi che non richiede altri commenti. |
| inviato il 15 Febbraio 2020 ore 12:30
Concordo con Domenico. E aggiungo.. Chi cita le a7.. mi fate alterare. Sono trollate gratuite. Linea male copiata da macchine vintage. Dove si parla di pellicola cosa centra sony? Sono flame gratuiti e fuori luogo. |
| inviato il 15 Febbraio 2020 ore 12:35
Lascia perdere non ti alterare... |
user33434 | inviato il 15 Febbraio 2020 ore 12:35
Ho seguito parassitariamente per capire se si arriva ad un'univoca conclusione riguardo il miglior modo di scansionare positive e negative. Fino ad ora ho capito che - La cosa migliore in assoluto sarebbe scansione a tamburo per il dettaglio ma non per la fedeltà cromatica. - Lo scanner piano (Epson VXXX) va male col formato Leica ma migliora esponenzialmente all'aumentare dell'area e ha il vantaggio di restituire fedelmente i colori sia dia che neg. - Dslr+macro può andar bene ma con color perfect e abbinata lente sensore di altissimo livello. Ho capito male? Che outing sia, ho 41 primavere |
user120016 | inviato il 15 Febbraio 2020 ore 13:12
@Mauro Sì, hai capito bene ma un paio di precisazioni sono utili: 1 esiste anche la scansione a tamburo virtuale (Diebu e Paco possono sicuramente spiegare meglio di me) che è altrettanto valida. 2 gli scanner piani vanno meglio sui formati medio grandi ma con silver fast come software di scansione migliora nettamente anche la scansione del formato 135. |
| inviato il 15 Febbraio 2020 ore 15:36
Dipende anche da cosa ti aspetti dal formato Leica... In camera oscura se non si è dei draghi comunque non è così facile andare oltre al 30x40 ed avere buoni risultati. Con un v700 la scansione ti da più o meno 12mpx usabili ridimensionando la risoluzione massima che credo arrivi a 24mpx. con quei 12 puoi stampare comunque decorosamente quel famoso 30x40 accontentandosi di una qualità in termini di risoluzione non esagerata (ricordiamo che la 5d old era 12mpx e comunque ci si stampava grande quanto si voleva, con gli ovvi compromessi) |
| inviato il 15 Febbraio 2020 ore 16:33
seguo |
| inviato il 15 Febbraio 2020 ore 17:38
finalmente si è tornati in tema. “ - Lo scanner piano (Epson VXXX) va male col formato Leica ma migliora esponenzialmente all'aumentare dell'area e ha il vantaggio di restituire fedelmente i colori sia dia che neg. „ . . Mauro Sansivero. Gli scanner piani tipo Epson Vxxx sicuramente migliorano con il medio formato, ma anche con il 35 mm non scherzano a patto che la pellicola sia esposta correttamente e perfettamente altrimenti son guai, di seguito uno scatto con il piccolo formato Ilford delta 400, non mi pare che vada così male . www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3481804&l=it notare la progressione dei toni di grigio che bene vorrei vedere nel digitale. “ 2 gli scanner piani vanno meglio sui formati medio grandia con silver fast come software di scansione migliora nettamente anche la scansione del formato 135. „ . . . Domenico M. si esattamente così, ho aggiornato da silver fast SE 8 A silver fast 8.8 ed è stato un'altro piccolo miglioramento. Poi con il medio formato ovviamente si ragiona sul serio, di seguito due esempi di scatti con Zenza Bronica 6x6 ottica PS 80 f2.8 ( Attrezzatura non delle + blasonate) pellicola Kodak portra 160, scanner V800 photo, risoluzione 2000x2000 pixels ricavata da originali scansionati a circa 5000x5000. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3481808&l=it www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3481809&l=it Fate pervenire le vostre valutazioni e critiche molto ben accette !, le mie valutazioni sono che il digitale mi lascia sempre + dubbi che certezze, mentre le pellicole mi danno un senso di ritrovata naturalezza. |
| inviato il 15 Febbraio 2020 ore 18:16
Mauro, tra il tamburo e la scansione piana esiste la via di mezzo che è il tamburo virtuale, appunto l'Imacon, quello con cui ho scansionato questo rullo in BN. Praticamente la pellicola scorre su un piano e viene piegata (simulando la curvatura del tamburo), proprio nell'area in cui viene piegata, avviene la scansione, una lama di luce illumina quel pezzo e questo sistema annulla qualsiasi tipo di non perfetta planeità della pellicola. Non è vero che non ci sia una corrispondenza colore, anzi! Io sono estremamente soddisfatto delle mie scansioni a colori, tanto che sto iniziando a pensare che fotografare a colori anche a pellicola in landscape, non sia affatto un peccato. |
| inviato il 15 Febbraio 2020 ore 18:23
Dubito che l'affermazione relativa alla scarsa fedeltà cromatica degli scanner a tamburo possa essere presa tour court. Sono quanto di meglio esiste(va) però i risultati sono molto correlati alle capacita dell'operatore; forse è per questo che a volte si può rimanere poco soddisfatti. A seguire, in termini di qualita d'immagine (sotto i vari punti di vista, non solo risoluzione) ci sono gli scanner a tamburo virtuale ImaconbFlextight (poi dal 2004 Hasselblad Flextight per via della fusione tra le due società) che oltretutto hanno il grosso vantaggio della velocita, della facilita di utilizzo e della non necessità del montaggio a fluido. Tutto ciò determina una elevata produttività, quindi costi bassi e ciò ha determinato il grande successo che li ha portati a soppiantare gli scscanner tamburo in peaticamente tutti i laboratori (tranne pochissime eccezioni). |
| inviato il 15 Febbraio 2020 ore 18:30
Questo è uno scatto fatto con la Ektar100 e scansionato con l'Imacon, applicando il profilo della pellicola dedicata. Poche regolazioni in PS ed ecco l'immagine.
 Per me come cromia è ottima, nonostante la condizione di luce difficile. |
| inviato il 15 Febbraio 2020 ore 18:35
Le pellicole ti danno un senso di ritrovata naturalezza caro Cirillo? Beh per me che la pellicola non l'ho mai abbandonata questa tua affermazione è una sinfonia celestiale |
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