| inviato il 30 Dicembre 2019 ore 12:41
Si avevo visto quei grafici su dpreview sia per la 3 che per la r3 mi pare. Non avevo trovato però le colonne di come si distribuisce a GD. Vero che sono un po' delle pippe mentali e conoscendo i principi generici si fa uguale, con quei file malleabili poi... comunque per curiosità ci sta |
| inviato il 30 Dicembre 2019 ore 13:06
In realtà quelle tabelle servono a poco. Il problema è che fanno riferimento alla gd MASSIMA delle fotocamere a un determinato valore ISO. Ovviamente si ottiene facendo arrivare PIÙ LUCE POSSIBILE CON LE LUCI ANCORA RECUPERABILI. Ma quanta luce serve a ciascuna fotocamera per arrivare a quel punto? NON SONO TUTTE UGUALI. L' efficienza quantica è diversa e il gain analogico è diverso. In pratica non servono a niente se non si sanno interpretare e testare come si deve le fotocamere. La cosa più grave è che a parità di iso, le diverse fotocamere portano a limiti differenti della copia f/t e che la gd misurata alla stessa coppia f/t si estende in basso (la parte di segnale dall' SNR inferiore). Decidere gli iso a priori e/o utilizzare una "priorità iso" che neanche esiste (Program con iso manuali sarebbe quel tipo di obbrobrio) NON HA ALCUN SENSO. Sì decidono DIAFRAMMA e TEMPI e una volta che gli iso base sono insufficienti SI ALZANO GLI ISO. Sia per l' snr che PER la gd (conseguenza dell' snr) . Questo avviene tranquillamente SEMPRE e il taglio di gd è atto a tagliare la zona dall' SNR INFIMO (ombre più profonde). Il limite, COME SEMPRE, è quello delle alte luci. Se sono presenti alte luci non indispensabili si espone per quelle indispensabili, tralasciando quelle non indispensabili. A QUEL PUNTO, ABBASSARE GLI ISO NON PORTERÀ MAI A UN GUADAGNO DI GD. MAI. MAI. MAI. ALZARLI ULTERIORMENTE PORTA A BRUCIARE LA FOTO (MA SIAMO MATTI?). ABBASSARE GLI ISO PER GUADAGNARE GD È UNA FESSERIA IMMONDA. FUNZIONA SOLO SE AD ISO PIÙ ALTI BRUCI LE LUCI, CIOÈ ESPONI MALE. ESPONI MALE. ESPONI MALE. LA FOTOCAMERA CON L' ESPOSIZIONE SBAGLIATA DAL FOTOGRAFO NON C' ENTRA UN' ACCA. |
| inviato il 30 Dicembre 2019 ore 14:48
@ Iltoda: Grazie ma quel sito e quel grafico già li conosco. Non sono quelli che ricordo di avere visto. Quello che ricordavo portava in ordinata le densità ed in ascissa gli ISO, e si vedeva come sì distribuiva la gamma dinamica a disposizione |
| inviato il 30 Dicembre 2019 ore 14:49
Nn ne posso più, abbandono la lettura per manifesta insofferenza e noia. |
| inviato il 30 Dicembre 2019 ore 16:37
“ ABBASSARE GLI ISO PER GUADAGNARE GD È UNA FESSERIA IMMONDA. FUNZIONA SOLO SE AD ISO PIÙ ALTI BRUCI LE LUCI, CIOÈ ESPONI MALE. ESPONI MALE. ESPONI MALE. LA FOTOCAMERA CON L' ESPOSIZIONE SBAGLIATA DAL FOTOGRAFO NON C' ENTRA UN' ACCA. „ Abbassare gli iso tenendo ferma la coppia tempo/diaframma non serve a nulla se la luce più alta che vuoi conservare è già dentro alla sensibilità più alta. Ma se ne hai lasciata fuori - clippata - una a 4000 iso, riducendo la sensibilità a 400 iso la riporti in gamma, SENZA penalizzare se non marginalmente l'snr nelle ombre. Questo è il vantaggio delle iso invariant, puoi partire da uno scatto che ti sembra fortemente sottoesposto alle sensibilità più basse, e recuperare bene le zone in ombra, che per avere decenti su una iso variant avresti dovuto usare una sensibilità elevata, restando più limitato sulle luci più alte. Ma ci vuole così tanto a capirlo? PERCHE'? PERCHE'? |
| inviato il 30 Dicembre 2019 ore 16:39
"Sì decidono DIAFRAMMA e TEMPI e una volta che gli iso base sono insufficienti SI ALZANO GLI ISO". In foto notturne su cavalletto non c'è questione, scelto il diaframma si allunga il tempo a piacere fino ad arrivare ad ETTR, gli ISO li lascio a 100 (iso base Canon). Se il tempo diventa 'biblico' faccio due esposizioni di metà tempo lasciando brevemente raffreddare il sensore, poi medierò gli scatti in PP. Alzare gli ISO in questa situazione è inutile e controproducente. L'unico motivo per fare un'esposizione con ISO più alti è se non ho voglia di congelare aspettando il tempo di un'esposizione troppo lunga, in questo caso può avere senso fare un bracketing ISO (con Canon 5D mk iv , scena notturna, cavalletto) |
| inviato il 30 Dicembre 2019 ore 17:05
@Andrea: cosa intendi per 'In ordinata le densita'? Marco |
| inviato il 30 Dicembre 2019 ore 17:06
Da incorniciare e scolpire nella roccia. *Abbassare gli iso tenendo ferma la coppia tempo/diaframma non serve a nulla se la luce più alta che vuoi conservare è già dentro alla sensibilità più alta. Ma se ne hai lasciata fuori - clippata - una a 4000 iso, riducendo la sensibilità a 400 iso la riporti in gamma, SENZA penalizzare se non marginalmente l'snr nelle ombre. Questo è il vantaggio delle iso invariant, puoi partire da uno scatto che ti sembra fortemente sottoesposto alle sensibilità più basse, e recuperare bene le zone in ombra, che per avere decenti su una iso variant avresti dovuto usare una sensibilità elevata, restando più limitato sulle luci più alte.* Ovviamente, aggiungo, all'interno dello step di amplificazione iso invariante. Ad es. Per la a7r4 photonstophotos.net/Charts/RN_e.htm#Sony%20ILCE-7RM4_14 |
| inviato il 30 Dicembre 2019 ore 17:13
Il problema di Alessandro è molto più profondo, è che non riesce a distinguere tra GD della scena e GD delle fotocamera. Questo lo si evince quando scrive: “ Sì decidono DIAFRAMMA e TEMPI e una volta che gli iso base sono insufficienti SI ALZANO GLI ISO. Sia per l' snr che PER la gd (conseguenza dell' snr) . Questo avviene tranquillamente SEMPRE e il taglio di gd è atto a tagliare la zona dall' SNR INFIMO (ombre più profonde). Il limite, COME SEMPRE, è quello delle alte luci. Se sono presenti alte luci non indispensabili si espone per quelle indispensabili, tralasciando quelle non indispensabili. A QUEL PUNTO, ABBASSARE GLI ISO NON PORTERÀ MAI A UN GUADAGNO DI GD. MAI. MAI. MAI. „ Gli iso si alzano per aumentare il segnale nelle parti in ombra. Decidere qual'è l'ultima luce che voglio conservare, significa scegliere la GD della scena che voglio riprendere. Esporrò (magari spot) su quella e regolerò di conseguenza la sensibilità, o lascerò fare alla fotocamera (anche qui, ci sarebbe tanto da dire, ma lasciamo perdere...). E' chiaro che se la mia fotocamera mi restituisce un valore di 3.200 iso significa che quella sensibilità è SUFFICIENTE o se la vogliamo mettere diversamente NON E' ECCESSIVA. Ed è altrettanto chiaro che se a questo punto abbasso la sensibilità, tutto quello che nella scena è UGUALE o MENO LUMINOSO di quella luce non trarrà alcun vantaggio. Quindi sì, se solo quella porzione mi interessava, non avrò vantaggi in termini di gamma dinamica. Ma è corretto dire che abbassando gli ISO non avrò un guadagno di GD? Assolutamente no, è un'errore madornale. Perché abbiamo detto che la misurazione è stata fatta sull'ultima luce che ritenevo interessante, non su quella più alta in campo. Che magari ho tralasciato perché non interessante. Abbassando la sensibilità da 3.200 a 400, diverrà leggibile anche quella. Potrò riprodurre una scena più ricca di contrasti. “ Ovviamente, aggiungo, all'interno dello step di amplificazione iso invariante. „ Certo, utile precisazione. |
| inviato il 30 Dicembre 2019 ore 22:48
"fatta sull'ultima luce che ritenevo interessante, non su quella più alta in campo. Che magari ho tralasciato perché non interessante. Abbassando la sensibilità da 3.200 a 400, diverrà leggibile anche quella" Guadagni che recuperi anche quella più alta in campo (anche se ritenuta non interessante). Se esponi per quella più alta non fai la stessa cosa? No? E i pomodori chi li raccoglie? Ma ci rendiamo conto di quali ragionamenti contorti intorno al NON SAPER ESPORRE? I "trucchi" per rimediare agli ERRORI. Mah.... |
| inviato il 30 Dicembre 2019 ore 23:22
@ iltods: cosa intendi per 'In ordinata le densita'? in ordinata vi è la luminosità dal valore meno luminoso al piu luminoso, non il numero di EV totali registrabili dal sensore |
| inviato il 31 Dicembre 2019 ore 7:26
Ma dico, basta guardare le caratteristiche dei sensori per decidere come esporre, non ci vuole mica nemmeno tanto cervello, basta conoscere quelle caratteristiche ed usarle per esporre al meglio. E....le chiacchiere le porta via il vento, le caratteristiche tecniche, no, quelle se ne sbattono del vento e delle chiacchiere. Riducendo sempre di più la luce che impatta sul sensore, il sensore lavora sempre peggio, e su tutti i parametri immagine, tutti, ovvero ad alti ISO cala la GD registrabile:
 CLOCCARCI SOPRA PER VEDERLA GRANDE! cala poi la profondità di bits colore registrabile (il colore nelle ombre si riduce) ed aumenta il rumore: in bassa luce il sensore lavora male, registra male la luce che riceve, non solo ne riceve meno, ma la registra anche peggio, su tutti i parametri immagine. E' per questo che si scatta sempre al valore di ISO più basso possibile ma ovviamente sufficiente per le nostre esigenze di avere una immagine nitida, senza mosso. E si espone (io lo faccio sempre) al limite della saturazione dei bianchi, perché, dovuta alla linearità di risposta del sensore alla luce, nei primi TRE diaframmi al limite della saturazione dei bianchi c'è l'87,5% del segnale utile che fa la Fotografia, la Fotografia è fatta, in pratica, da quei TRE soli diaframmi, il resto dell'immagine, la parte in bassa luce, fa solo da complemento cromatico e dinamico, ma solo complemento, a quei primi tre diaframmi che sono la zona più luminosa dell'immagine. Questo 87,5% dell'immagine ficcato nei primi tre diaframmi sotto la strinatura dei bianchi é la cosa più importante da ricordarsi quando si espone in digitale, non va mai dimenticato. Sottoesporre in digitale, se uno non lo fa per motivi artistici (silouette, etc) è sempre un errore madornale, perché manda a donnacce tutta l'immagine: riduce fortemente la GD registrabile, riduce fortemente il colore registrabile ed aumenta, e molto, il rumore. Anche esponendo bene, in fotoritocco fatto bene, si devono recuperare le manchevolezze del sensore nelle ombre per avere una immagine equilibrata ed una stampa di qualità, nelle ombre ad esempio si va sempre a correggere il colore, sia come intensità, e spesso, anche come cromatismo ( se tirate molto, tendono al marrone verde, per la presenza del Bayer). Io dico sempre che un incarnato etereo, delicato, se lo sottoesponi anche solo di 1/3 di diaframma, rischi di rovinarlo, non lo stampi più, perché lo hai perso, nel segnale registrato dei toni delicati, li hai persi. |
| inviato il 31 Dicembre 2019 ore 7:45
Alessandro Spagnuolo, ti invito per l'ennesima volta a moderare i toni, si può dire la propria opinione anche in modo più pacato e senza scrivere in MAIUSCOLO. |
| inviato il 31 Dicembre 2019 ore 9:04
@Andrea: Ok. Firse ho capito. Mi pare li usasse tanti tanti anni fa dpreview nei suoi test... ma ho idea fossero basati sui jpeg in camera. Una considerazione: 'luminosità dal valore meno luminoso al piu luminoso' Il valore 0 è assolutamente arbitrario! Per carità probabilmente è quello che mette a 0 l'esposimetro sul grigio medio... ma anche quello è arbitrario. Può avere un vago senso se si fotografa in jpeg - e anche li... mmmhhh Qui, come in altri 3D simili ci si incorona su un tema più scivoloso ovvero la migliore acquisizione del segnale date le caratteristiche dello strumento di acquisizione. Poi l'immagine esce in post Anyway: buona fine 2019 a tutti! Marco |
| inviato il 31 Dicembre 2019 ore 9:13
“ "fatta sull'ultima luce che ritenevo interessante, non su quella più alta in campo. Che magari ho tralasciato perché non interessante. Abbassando la sensibilità da 3.200 a 400, diverrà leggibile anche quella" Guadagni che recuperi anche quella più alta in campo (anche se ritenuta non interessante). Se esponi per quella più alta non fai la stessa cosa? „ Certo, se esponi per quella più alta, usi subito i 400ISO. Che ti garantiscono appunto più DR dei 3.200. Con estrema difficoltà, alla fine forse (non illudermi anche questa volta...) ci sei arrivato. “ No? E i pomodori chi li raccoglie? „ TU. |
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