| inviato il 19 Novembre 2019 ore 22:15
Salt è un ottimista. La realtà sarà molto peggiore. |
user177356 | inviato il 19 Novembre 2019 ore 22:42
Le città sono già dormitori per l'80-90% del territorio. Stiamo però sottostimando gli impatti positivi di due tecnologie: la cosiddetta telepresenza e la guida automatica. Qualche anno fa, quando lavoravo come consulente per il più grande gruppo bancario italiano, feci una serie di teleconferenze con le filiali di Singapore e Hong Kong. La sala aveva un tavolo semi-ovale appoggiato ad una parete alla quale era appeso uno schermo piatto (erano in effetti più schermi affiancati) che copriva l'intera larghezza del tavolo. Nelle filiali avevano una sala identica, e quindi sembrava di essere allo stesso tavolo ovale, con un effetto francamente straniante. Eppure le discussioni erano molto più efficaci, al punto di non rimpiangere la presenza di tutti i partecipanti nello stesso posto fisico. Pensate quando sarà possibile avere un apparato simile in casa, annullando la necessità di andare in ufficio (o da qualsiasi altra parte, solo per incontrare qualcuno). Questo porterà le persone a vivere molto più in casa e quindi nel proprio quartiere, con la conseguenza che le zone residenziali, oggi "dormitori", verranno rivitalizzate. |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 1:08
@Salt “ Probabilmente bisognera' rassegnarsi a vedere le citta' svuotarsi e diventare dormitori. „ Fase priva di senso ..... Cosa vuol dire ... che la gente va vivere in campagna o al mare ? Che dorme in città e lavora da un altra parte ? che i supermercati chiudono nelle città dormitori ? Che la chiusura di un negozio di elettrodomestici di quartiere trasforma il quartiere in un dormitorio? Che bar, pizzerie, ec.ec. faranno la fine dei negozi di fotografia ? Ma sei mai stato all'estero ? hai visto come è organizzata una città inglese, per esempio ? Hai idea di quanto e da quando una struttura di vendita al minuto sia organizzata su grandi centri commerciali in altri paesi ? Definiresti Londra, New York, Roma, Milano città dormitorio ? e lo stesso per Orvieto o Valdobiadene ? Ma perché non rifletti prima di scrivere ..... @ centauro rosso “ Visione sempre più nitida. E' già così. E sarà sempre più così. „ Come sopra ... mi fai un esempio di dove è già così ? Ma perché da una sana discussione di come un negozio di fotografia può e deve evolversi volete spostarvi su argomentazioni antropologiche sull'essere vivente in tutte le sue forme, solamente per esprimere la vostra personale visione di come va il mondo e di come dovrebbe andare !!!!!!. |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 7:06
Perché normalmente esprimo la mia personale visione, non di come "dovrebbe andare" secondo corrente. Non si dovrebbe parlare di politica ma ahimè c'entra nel topic. Purtroppo, si, molti dormono in città e poi si alzano alle 05:45 per andare a lavorare a due ore da casa dive passano 12 ore. In effett il dubbio viene, di dive a conti fatti si "risieda". La città e' la capitale. Invivibile e specchio della realtà. Mi spiace che il mio parere ti abbia irritato. |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 8:44
Il bar non c'entra nulla. Nel caso delle macchine fotografiche, parliamo di vendita di oggetti tecnologici, prodotti industrialmente, marca e sigla del modello, con caratteristiche tecniche ben precise, ricavabili dal catalogo della casa, rintracciabile su internet. Una volta fatta l'analisi, in cui stabilisco che mi interessa quell'apparecchio, marca e modello, in quella versione, qualora ne esistano più versioni, di quel colore, qualora venga offerto in colori diversi, passo alla fase successiva, quella dell'acquisto. la scelta è tra: 1) negozio fisico, magari in un altro quartiere, o, se vivo in un piccolo centro, nel capoluogo distante 100 km. Nella migliore delle ipotesi lo hanno disponibile, se il commerciante è gentile, lo tira fuori dalla scatola e me lo fa maneggiare 5 minuti. Costo 1000 €. 2) vendita su internet (Amazon), non devo neanche uscire di casa, 1 minuto per fare l'ordine, l'oggetto arriva a casa il giorno successivo. Non l'ho potuto vedere prima dell'acquisto, ma ho per legge (vendite al di fuori dei locali commerciali), 14 giorni (30 nel caso di Amazon) per restituirlo senza giustificare la mia decisione. Costo 900 €. Voi quale scegliete? |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 9:06
@Fileo +1 |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 9:16
Giusto Fileo.. Scegli Amazon.. con la sua fotocamera industriale prodotta in 20 milioni di pezzi. TU…insieme ad altri 20 milioni FELICI di poter restituire un oggetto che quasi certamente NON RESTITUIRAI perche NON HAI ALTERNATIVA. Mentre il CDA Amazon.. Il C.D.A. nikon..e tutti quelli che hanno montato il teatrino, SI FANNO FARE SU MISURA IL NUOVO PANFILO DA 70 METRI. Si fanno fare SU MISURA la nuova FUORISERIE. Vanno nell'HOTEL a sei stelle CHE tu NEPPURE IMMAGINI possa esistere.. PERCHE SU BOOKING.it NON E' RIPORTATO. Un mio cliente e' nei 50 Forbes… e NON HA MAI COMPRATO NULLA SU AMAZON. L'acquisto online e' FUORI DAI SUOI ORIZZONTI. Investe pero' su Amazon.. Ci caccia su soldi a palate.. perche' e' il futuro.. perche rende.. perche' gli permette di NON comprare on line. perche negli ultimi cinque anni gli ha moltiplicato il capitale per quattro. Poi ti ritrovi con i lomografi che vanno a cercare le vecchie fotocamere sui mercatini russi per fare foto "fuori dal comune"... ora chiudo , perche' sono davvero troppo OT. Scusate. |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 9:25
Scusa Salt, ma che discorso sarebbe? Ti sembra così strano che i dirigenti di un'azienda che muove miliardi di dollari guadagni cifre che una persona normale non vede nemmeno come sommatoria di tutti gli stipendi della sua vita? Dov'è il problema, quando accettiamo tranquillamente che la stessa cosa succeda per quattro sfig...ti che tutto quello che fanno nella vita è prendere a calci un pallone in mezzo a 50000 persone che urlano come scimmie e che sono viste da 10 milioni che ritengono divertente guardare uno che prende a calci un pallone? Perchè Totti si e un pincopallino dirigente Amazon no? Fileo, comprando una nikon su amazon, finanzia il panfilo di pincopallino e la reggia del dirigente nikon...ok, ma comprando un pc, installando windows, comprando uno smartphone android, comprando un divano, mangiando nella pizzeria sottocasa...non stai forse alimentando altri "teatrini", forse l'ultimo è più piccolo, ma gli alimenti comunque la mercedes 500SLK, la casa 10 volte più grossa della tua ecc. |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 9:32
no… mi pare del tutto normale (anche se poco etico). Mi pare meno normale che non si comprenda che la mercedes 500 del negoziante (e non ce ne sono molti, piu facile che abbiano un fiorino) ridistribuisce il lavoro in zona. Arricchendo tutti. mentre l'acquisto globale, arricchisce altrove. ed impoverisce l'acquirente. Mi pare mpero' sintomatico.. che la fascia dei piu ricchi al mondo per se acquisti prodotti ARTIGIANALI ,vendendo agli altri PRODOTTI DI GRANDE SERIE. Evidentemente sanno dove sta la qualita' Comunque.. e' una battaglia persa. si combatte per gli spicci... Il negoziante fotografico non ha alternative. E' destinato a sparire. |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 9:36
“ Mi pare meno normale che non si comprenda che la mercedes 500 del negoziante (e non ce ne sono molti, piu facile che abbiano un fiorino) ridistribuisce il lavoro in zona . Arricchendo tutti. „ ah ok...in quel senso concordo OT anzi, è alla base di alcune "battaglie" (meglio dire scontri) avuti su altri forum qualche anno fa, quando l'allora governo illegale di Monti iniziò quella campagna di terrorismo fiscale che fece crollare molti mercati interni legati a beni cosiddetti "di lusso"...che continuarono, e continuano tutt'ora, ad essere acquistati, ma dall'estero o comunque in modo da non essere facilmente tracciabili e portando, in definitiva, un duplice danno: riduzione delle imposte totali raccolte e danneggiamento del commercio locale. FINE OT |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 9:41
“ Pensate quando sarà possibile avere un apparato simile in casa, annullando la necessità di andare in ufficio (o da qualsiasi altra parte, solo per incontrare qualcuno). Questo porterà le persone a vivere molto più in casa e quindi nel proprio quartiere, con la conseguenza che le zone residenziali, oggi "dormitori", verranno rivitalizzate. „ Io così ci lavoro tutti i giorni: da anni non vado in azienda. E mi piace: esco per andare in piscina, per correre in bici, per farmi una passeggiata, non per intrupparmi nel traffico e andare in un posto da condividere con persone che non vorrei mai incontrare. Aggiungo che vivo in campagna. |
user177356 | inviato il 20 Novembre 2019 ore 10:09
Esatto Alvar, era proprio quello che intendevo. Si andrà in centro per il piacere di farlo (un centro quasi libero dalle auto, perché nessuno ne possiederà più una ma useremo i cosiddetti robotaxi, che saranno molto più economici, e ci sposteremo solo quando davvero necessario, non per omaggiare il potere del nostro capo che ci vuole tutti al suo cospetto). Sicuramente il commercio al dettaglio è in crisi, ma pensate al successo dei servizi alla persona (dai nail saloon ai fisioterapisti alle badanti). L'economia non si ferma, e trova sempre soluzioni. Il problema è che si tratta di soluzioni che spesso mettono a terra qualcuno e fanno prosperare altri. Il compito della politica è quello di mettere chi cade in condizione di rialzarsi (non di fornirgli una sedia a rotelle a vita, sia ben chiaro), tassando in modo significativo ma equo chi prospera. Non mi interesso di gossip, ma le poche volte che leggo di questo o quell'altro vip, della vita che fanno, degli sperperi insensati e soprattutto della profonda desolazione culturale nella quale vivono, mi chiedo: ma sono felici? Che senso stanno dando alla loro vita? E quando la loro stessa si offuscherà (perché capiterà, prima o poi), come si ritroveranno? |
user170782 | inviato il 20 Novembre 2019 ore 10:29
A me piace girare per i negozi di fotografia, ma negli ultimi tempi forse perché strozzati da internet stanno deragliando; posso capire, ma il mondo cambia e non ci si può adattare strozzando il cliente. Per un amico ho chiesto varie quotazioni per ritiro dell'usato di diverso materiale, ho ricevuto risposte in un range da 500 (furto) a 1.100 euro (solo da uno, un altro poco sotto). Un noto negoziante di Roma tempo fa alla mia richiesta di cambiare del materiale appena comprato mi disse che il diritto di recesso non esiste più, ha cambiato idea soltanto quando gli ho detto che potevo chiamare un avvocato e discutere la cosa al momento. Concludendo, esclusi quelli che fanno bene il loro mestiere, possono chiudere tutti per quel che mi riguarda. |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 10:32
“ da anni non vado in azienda „ Tolto il fatto che l'azienda e' mia... Anche io lavoro cosi'. Non sarebbe possibile altrimenti. Ma... Attenzione, non e' che le cose andranno sempre cosi. E' un momento transitorio. Di forti cambiamenti. Non tutto si traduce in una villa in campagna. A questo ritmo di sviluppo basta una generazione per ribaltare tutto. Il rischio di finire incasellati in un monolocale 3x4 e' alto. TherealB. Guarda,come succede a molti, per lavoro mi e' capitato e mi capita di incontrare persone davvero potenti. Sono tutt'altro che desolati e in genere sono colti e raffinati. Hanno vite piene e combattute. I desolati sono gli arricchiti.. i miracolati… quelli che ,seppur strapagati, sanno bene di essere caduti li nel C.D.A.per caso o perche' funzionali a qualcosa di piu grande di loro. |
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