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Come incentivare gli altri a commentare le proprie foto per migliorare?


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avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2019 ore 20:51

No certo,, l'autore del post chiede di commentare i suoi scatti. Ma non sei tu? Da parte mia ho fatto un complimento.

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2019 ore 21:05

No certo,, l'autore del post chiede di commentare i suoi scatti. Ma non sei tu? Da parte mia ho fatto un complimento.


No, sono io. ;-)

Il complimento l'avevo notato, grazie. Sorriso
Scusa non vorrei essere sembrato scortese, era solo che volevo farti chiarire che non avevo aperto io.



avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2019 ore 21:18

Provo a fare un esempio forse insensato, non so. Ad un bambino per iniziare a camminare bastano gli insegnamenti dei genitori, se pero' poi a venti anni vorra' correre una maratona si mettera' nelle mani di un preparatore atletico certificato. Ecco, qui ci sono ancora dei bambini


Caro JP, trovo che il tuo esempio sia ottimo. Ed è proprio da questo che il mio ragionamento parte.
Qualcuno vuol capire che essere contrari a un modello pedagogico equivale a essere contro la pedagogia
Non è così.

E parto proprio dal tuo esempio.
Il bambino viene educato dal genitore, che non è l'obiettività fatta persona: ha le sue idee, la sua morale, i suoi valori e il suo punto di vista sulla vita.
Ed è quello che io ho definito il modello maestro-allievo orientale.

Immagina un bambino la cui educazione è invece fatta contemporaneamente da mille individui con mille punti di vista e valori differenti. Molti dei quali di pedagogia non capiscono una cippa. Molti dei quali vogliono solo appagare il proprio ego e del bambino non importa loro nulla.
Che gli dicono mille cose in contrasto tra loro. E dove vince di solito chi è più abile o chi urla più forte.

Non vorrei ripeterlo, ma non è che sono un fautore del fare l'eremita o sono preoccupato dal rischiare critiche: in questo forum ho 160 fotografie sulle quali ognuno può scrivere quel che vuole.

Il punto è un altro. E cioè che io credo che il modo di porsi rispetto alla fotografia nen debba essere necessariamente quello della critica costruttva come abitualmente intesa, ma può essere anche altro.
E credo che altri modi possano favorire una crescita più interessante.
Per rispondere anche a McBrandon, il punto non è commentare, ma come commentare, chi commenta, chi è il ricevente.

E aggiungo per chiarezza una cosa: non mi interessa minimamente avere ragione o torto, perché siamo nel terreno delle opinioni, e il punto non è cosa "è vero", ma cosa riteniamo produca risultati secondo noi più interessanti. ;-)
E chi legge... si farà la sua opinione.

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2019 ore 21:43

Ok, adesso credo di aver finalmente capito.

Non vorrei ripeterlo, ma non è che sono un fautore del fare l'eremita o sono preoccupato dal rischiare critiche: in questo forum ho 160 fotografie sulle quali ognuno può scrivere quel che vuole.

Scusami, ma forse mi sono spiegato male. Siccome tu hai scritto "Le cosiddette "ctitiche costruttive", in un ambiente di natura totalmente democratica, favoriscono più la "crescita" o i conformismi?", io ho espresso un parere sul fatto che confrontandosi con chiunque si rischia di conformarsi: qualunque scambio di idee, se ti induce a ragionare come la persona con cui parli, può portarti al conformismo, mentre per essere assolutamente certi di evitare il conformismo dovremmo evitare qualunque confronto sociale. Questo, perché diversamente, il rischio sarebbe sempre presente.


Ho scritto:
E' così forte il timore di conformarsi tale da pregiudicare a priori la richiesta di critiche e consigli per crescere?
Per evitare di conformarci dovremmo crescere da soli in un luogo sperduto senza poter comunicare con nessuno.

...nel senso che il timore di incorrere nel rischio di conformarsi sembra così grande da impedire di chiedere consigli. Perché chiudersi a priori alla possibilità di chiedere critiche per il timore di conformarsi (e lo scrivo in senso generale)?
In un certo senso siamo tutti conformi a chi ci è simile, perché abbiamo un modo di ragionare simile a quello di altre persone. Per questo ho scritto che per essere sicuri di non conformarsi (ammesso che sia umanamente possibile) si dovrebbe crescere e vivere da soli in un luogo sperduto: se non ci sono influenze da parte di altri (forse) non ci possono essere conformismi.


...il punto non è commentare, ma come commentare, chi commenta, chi è il ricevente.

Proprio per questo non sono contrario a priori a ricevere commenti anche da chi sa poco: una buona idea o un buon punto di vista lo puoi ricevere inaspettatamente anche da parte di chi sa poco, se l'idea è buona poco importa (a parer mio) se è arrivata da un ignorante o se una persona con un'enorme cultura.


EDIT:
Anche nel caso del bambino è molto probabile che il bambino si conformi alle idee dei genitori (almeno in parte), i quali a loro volta, essendo stati bambini, avranno corso lo stesso rischio.

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2019 ore 22:00

Il tuo discorso non è sbagliato McBrandon, sicuramente.
Ma io mi baso su quello che (mi pare) risulta poi visibile...

Se tu hai un buon senso critico, è vero che da ogni parte può arrivare qualcosa di utile e buono.
Ma il punto è che chi più avrebbe bisogno di consigli e critica, di solito è proprio chi ancora non ce l'ha (il senso critico), ed è per questo che, a mio parere, i risultati sono più di "convenzione" che di crescita.

Faccio solo un esempio, non per dimostrare qualcosa, ma per chiarire cosa intendo.
Se guadiamo ai grandi della fotografia, vediamo un certo grado di "specializzazione". Ovvero una certa linea di condotta, non troppo ondivaga, nel modo di fotografare.
Cioè, se sei spinto veso una fotografia, che so, antropocentrica (Strand? Cartier-Bresson?), difficilmente ti metti a fare macro o cieli stellati.

Ma in un forum, parole come "provare un po' di tutto" o (peggio) "sperimentare" sembrano spesso essere dei must.
E il risultato sono tante gallerie in cui c'è magari molta buona tecnica, ma pochissima personalità del fotografante. Pochissma dimensione estetica.

Se devi avere per foza un macro, ecco che spuntano le macro. Se ci vuole il luminoso, via coi bokeh strabilianti. Se è bello fotografate coi supergrandangoli, via con le prospettive estreme. E non si può vivere senza "qull'ottica lì", che è necessaria per "quelle foto lì".

Per me, conformismo è adeguarsi a concetti diffusi in modo poco critico.
E un certo tipo di trend a me pare che produca questo.
Sempre? Certamente no
Inevitabilmente? Certamente no

Però, com'è come non è, mi sbaglierò, ma vedo più voglia di essere adeguati che non di trovare la giusta espressione di sé stessi, che in fotografia è forse la cosa più importante di tutte.

Ma ripeto all'infinito: è il mio punto di vista e nulla di più.
Che non vuole convincere nessuno e in nessun modo ;-)

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2019 ore 22:21

Francesco.merenda, condivido quello che hai scritto. Ce n'è voluto un po', perché all'inizio non avevo capito a cosa ti riferissi (c'era la necessità di chiarirsi), ma alla fine non è stato un dialogo tra sordi. ;-)Sorriso
Ne è valsa la pena e di sicuro ho imparato qualcosa. Sorriso

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2019 ore 22:27

Ne è valsa la pena e di sicuro ho imparato qualcosa


McBrandon... e questo è reciproco, sicuramente! ;-)

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2019 ore 22:35

Grazie per questo bel confronto. Sorriso

user90373
avatar
inviato il 26 Settembre 2019 ore 22:36

@ Francesco.merenda
Ma in un forum, parole come "provare un po' di tutto" o (peggio) "sperimentare" sembrano spesso essere dei must.
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Se devi avere per forza un macro, ecco che spuntano le macro. Se ci vuole il luminoso, via coi bokeh strabilianti. Se è bello fotografate coi supergrandangoli, via con le prospettive estreme. E non si può vivere senza "quell'ottica lì", che è necessaria per "quelle foto lì".

Leggo solo ora e, su questo, posso solo concordare. Per quel che riguarda le "cose" costruttive ho le mie brave perplessità, non ne dispenso ne le cerco, essendo ben consapevole che mi riesce meglio sbagliare da solo.

EDIT: per la parte riguardante i supergrandangoli:

www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-1-&t=3324612

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2019 ore 0:13

Sono da cell e nn vi posso quotare (ne rispondere approfonditamente) , volevo solo aggiungere una cosa.
Il.discorso del bambino che apprende dai genitori i dai 1000 maestri può essere calzante fino ad un certo punto. Nel senso che il bambino è appunto un bambino e deve ancora imparare tutto, è malleabile e molto influenzabile.

Chi si affaccia alla fotografia è si un bambino nel mondo fotografico ma allo stesso tempo un adulto nel mondo Tutti i giorni, Quindi ha un certo spirito critico che ha sviluppato negli anni con l'esperienza e ha una certa capacità di discernere quali siano i buoni consigli da quelli cattivi, le buone critiche da quelle superflue. Sono dell'idea che lo studio sia sempre la cosa più importante e poi venga la pratica però se non c'è nessuno che ti corregga spesso si può Perseverare negli errori se non c'è nessuno che te lo fa notare. Ad esempio all'inizio postai una foto nel gruppo commenti costruttivi e mi fecero notare che le linee cadenti erano appunto cadenti eppure l' avevo studiato che le linee verticali dovevano essere perpendicolari al terreno ma il mio occhio non era abbastanza allenato o autocritico e io non lo vedevo, per me erano dritte e giuste. da allora ho iniziato a farci molta attenzione e ho iniziato a tenere la fotocamera in bolla, ove non possibile ad usare Photoshop per addrizzare.
Ho ricevuto anche commenti che ritenevo inutili o che non condividevo minimamente, però li ho presi e gli ho portati a casa come è giusto che sia e magari un giorno ne farò tesoro perché sono cambiata io, o sarà cambiato il mio modo di vedere o fotografare e mi ci rispecchiero

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2019 ore 0:25

Ad esempio all'inizio postai una foto nel gruppo commenti costruttivi e mi fecero notare che le linee cadenti erano appunto cadenti


Ecco: questo è un esempio che secondo me dice il contrario di quel che tu sostieni Morgana (il mondo è bello perché è vario). ;-)
A parte che, sinceramente, non credo ci sia bisogno di pareri particolari parlando di linee cadenti, ma a parte ciò...
Le linee cadenti non sono affatto un errore in assoluto. Col discernimento, lo sviluppo di un certo senso dell'immagine, arrivi a capire se, come e quando le linee ritieni di trattarle in un certo modo o in un altro.
Qualcuno che dica che le linee cadenti sono un errore, non ti fa crescere: ti porta al suo proprio punto di vista.
Ovvero a quello che io definisco conformismo.

Magari anche no, certo. Ma magari anche si.
E da quel che leggo spesso rispetto a ciò che è errore o non lo è, o veceversa allo sdoganamento di tutto "perché l'ha fatto Cartier-Bresson".... ecco: è esattamente l'opposto di quella che io chiamo crescita.

Ma il mondo è bello perché è vario, e se uno dice "sono cresciuto", sicuramente avrà la lucidità e la consapevolezza di autovalutarsi al meglio.
Come qundo ci si considera sensibili, sperimentanti, anticonformisti, liberi e chi più ne ha ne metta: se lo si dice, sicuramente è così ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2019 ore 9:33

Signori, la sostanza è questa:

Gli italiani debbono per forza di cose risultare esperti in tutto (non per nulla siamo etichettati come tuttologi).
Permalosi e non aperti alle critiche per natura stessa, ogni tentativo di aiuto viene visto con diffidenza e analizzato con aria superficiale.
Ognuno deve prevalere sull'altro.

E' la natura dell'italiano.

avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2019 ore 10:32

Siamo una mela marcissima e maleodorante al cui interno però è possibile trovare piccole porzioni squisite e sane.
Riuscire a separarle dallo schifo circostante è però impossibile....
Si può provare ad addentare una parte squisita e sana ma un po' di "marcio" ti finirà comunque in bocca.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2019 ore 10:42

ogni tentativo di aiuto viene visto con diffidenza


Anche per questo, e non solo per questo, non sentirsi eccessivamente investiti dal dovere di "aiutare" qualcuno sarebbe saggio...
Gli aiuti sono importanti nella vita, ma quelli non richiesti possono risultare anche sgradevoli, o no? ;-)

Io sinceramente non credo che il problema sia che gli italiani sono permalosi, non foss'altro perché le "regole" della comunicazione, quelle che si preoccupano di come relaziionarsi senza irritare il prossimo, sono state tutte più o meno immaginate oltreoceano, dove stanno gli americani ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2019 ore 11:18

Il problema in Italia, caro omonimo, è lì.

Non appena un italiano varca la soglia oltrenazione, vede come sia diverso il "vicino".
Oltre a juza, sono iscritto ad altri forum fotografici molto conosciuti internazionalmente e li il commento/critica/suggerimento (CCS) è , non dico tutta, l'anima del forum stesso.

Un posto dove appassionati, professionisti e neofiti si confrontano su tematiche che anche su juza sono presenti più o meno (su juza si è civili SOLO SE non si parla di brand altrimenti è uno zoo e ci sono blocchi ovunque).
(io stesso ho bloccato 4 utenti qui su juza con i quali confrontarsi è praticamente impossibile, estremisti fanboy li chiamo).


E' giusto invece chiedere aiuto, critica o suggerimento quando si vuol crescere.

Tempo fa commentai una fotografia nella sezione nudo, una foto che non era affatto volgare, rappresentava invece -per mio parere- un ottimo ideale di fotografia di nudo non volgare.(sezione nudo che ho praticamente nascosto perché in buona sostanza è composta dal "fotografo attempato arrapato".).

Mi si rispose che il mio commento non fosse gradito perché mi "opposi" alla sfilza di "ehehe che occhio qui! Grande *****! Sei un maestro! mmmmhhhh! " con un commento costruito sull'uso di luci troppo dure in relazione al viso della modella.

La critica e il suggerimento bisogna saperli accogliere e dare, noi italiani(come media) siamo più propensi a darli che accoglierli.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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