| inviato il 04 Agosto 2019 ore 22:23
La Merrill a f/16 e Merklinger permette questo: erba incisa in primo piano e "Monza" che si legge sullo spogliatoio della Gerardiana
 flic.kr/p/2gHqpWA |
| inviato il 07 Agosto 2019 ore 10:59
Etichette su sfondo nero sono proibitive per l'esposizione spot dp2m, si va a finire in secondi a f/16! In pratica trova una grande area nera poco riflettente e compensa secondo le vecchie convenzioni APEX. Più da vicino e con tempi ragionevoli a f/16 (0.3s, sempre lungo...), la differenza con f/5.6 c'è, ma non è grande. La regola empirica che a f/8 una aps-C soffre già la diffrazione vacilla.
 I pixel qui sono appena sufficienti a mostrare differenze minute, cmq la percezione della diffrazione è una minore nitidezza. |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 10:52
Siamo al solito quiz, entrambe a f/16. Sul mio schermo sembra che la Sony faccia vedere qualcosa di più e che la SIGMA sia meno affetta dalla diffrazione (se è la diffrazione, naturalmente...).
 La Merrill è stata settata a ISO 200 base, visti i problemi generati dal nero della serranda a ISO 100, quindi c'è un filo di rumore in più. Il crop SIGMA è stato uniformato al Sony verso l'alto con Lanczos (IrfanView). È stata usata la LUT-Ulysseita MERRILL.cube (ispirata ai colori Canon ). Sony è passata attraverso Cobalt Repro acquistato da Raamiel, nessun sharpening se non il default ACR. |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 14:39
OT cosa fa SFD su sd4-H, come da suggerimento Henry62. È scaricabile. flic.kr/p/S7u8xP |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 15:10
da domani inizierö a snocciolare il 3d, finalmente avrö del tempo libero! Spero siate arrivati a qualche conclusione interessante in queste settimane, l'argomento mi attira. E grazie all'autore per i test ! |
| inviato il 09 Agosto 2019 ore 11:58
Con riferimento alla formula R=f(F,d) Non si capisce se la costante 1mm (sicuri che non sia 1um?) sia sotto radice oppure no. Immagino di sì altrimenti si potrebbe eliminare d da tutta l'equazione. La derivata di R su d comunque è appena appena positiva se consideriamo la costante in um e non mm e quindi l'effetto potrebbe essere quasi nullo. Infine nell'equazione non mi torna l'analisi dimensionale. Per semplicità ho scritto um=micron |
| inviato il 09 Agosto 2019 ore 15:48
@Moulin che piacere! L'espressione originale è:
 Questa è la sua approssimazione:
 Se G. Holst la cita ancora oggi dopo sessant'anni e passa, probabilmente nessuno gliel'ha contestata mm diventa µm se il sensel si misura in µm e la lunghezza d'onda in µm. F è quello che più spesso si indica con f/ (diaframma). Portato d sotto radice, è una classica RSS che si usa spesso per sommare rumori di origini diversa. In sostanza il reciproco di l/mm viene visto come "rumore" La formula approssimata l'ho messa sotto l'Equation Solver di una Sharp programmabile. In maniera iterativa, calcola qualsiasi variabile fra d (sensel in µm), lambda (in µm), f/ (numero puro), R(eq) in µm. Gli f/ non vanno troncati. Un esempio: se una Merrill con sensel da 5µm (la mia dp2m) subisce la diffrazione nel violetto a 0.420(B) e nel verde a 0.550(G)µm @f/5.6, come influisce su R(eq)? R(eq_f/5.6_G)=7.61µm R(eq_f/5.6_B)=6.65µm R(eq) è particolamente potente quando si paragonano sistemi diversi. Nel caso della mia A7R, d=4.89µm. Supponiamo che sia vero che la diffrazione la decida il verde G nel Bayer e il blu B nel Foveon. Andiamo a vedere @f/16, tenendo presente che il mosaico Bayer degraderà ancora di più la R(eq). R(eq_A7R_f/16)=16.96µm R(eq_dp2m_f/16)=13.37µm Idealmente bisognerebbe usare lo stesso obiettivo, quindi avere una Merrill a ottiche intercambiabili SIGMA. Nessun fotografo con Merrill reflex ha mandato dati. Si è fatto avanti solo Henry62 con la sd4-H, l'epitome di SIGMA che delega a B la risoluzione. Ha usato un APO Macro SIGMA 150/2.8. Anche se il cartellone non era ottimale (caratteri enormi), in una quasi invisibile etichetta si vede abbastanza che il Foveon degrada meno del Bayer con la diffrazione (Sony A7RIII). |
| inviato il 10 Agosto 2019 ore 13:24
Ottima prova Val, come ho sempre sostenuto, la paura della diffrazione è talvolta ingiustificata. Si parla di mai superare i f/11 e se parli di f/16 ti guardano già come un mostro... quando uno scatto a TA (che va molto di moda) è a volte peggio du uno scatto a TC (chissà perché "Tutta Chiusura" non si è ancora vista come sigla sul forum) dello stesso obiettivo, sia per qualità ottica che per difficoltà nella giusta messa a fuoco. Insomma se bisogna chiudere, non bisogna farsi grandi problemi. “ La diffrazione non è una aberrazione ottica „ Infatti, ma le aberrazioni possono influenzare la diffrazione? Ci sono recensioni dove si scrive che certi obiettivi soffrano molto la diffrazione (soprattutto obiettivi macro). Effettivamente è così. Ho sempre dato però la colpa della variazione della focale in base alla messa a fuoco (se varia la focale, alla stessa apertura del foro del diaframma, varia il diaframma effettivo) e al fatto che nella maf ravvicinata il diaframma effettivo è più chiuso. |
| inviato il 10 Agosto 2019 ore 14:27
@Loris dipende molto dalla distanza. Ci sono diverse scuole di pensiero. Chi dice 50-60 x lunghezza focale, chi ritiene che 30 x sia sufficiente. Col 60 mm avrei dovuto essere a 1.8 m come minimo, invece ero un attimo più vicino. Il problema che ho avuto con la Merrill è che mi ha dato tempi da quattro a dieci volte più lunghi del Bayer Sony, perché lo spot comprendeva zone completamente nere. Qui ho usato un contorno grigiastro e le cose col Bayer vanno bene. Coi Foveon, ogni volta ce n'è una nuova... I Foveon sono come quelle donne che ti fanno impazzire, ma non riesci a lasciarle... |
| inviato il 10 Agosto 2019 ore 14:30
Grazie mille, un po' come pensavo. Anche perché con il chiudere gran parte delle aberrazioni diminuiscono. |
| inviato il 10 Agosto 2019 ore 16:05
Ciao Val! Tornando alla formula qualcosa mi lascia perplesso nel passaggio da quella completa a quella approssimata. E cioè che d'improvviso vediamo variabili che non sono presenti in quella orginale, come mai? A me sembrano due formule completamente differenti, o no? La diffrazione è una questione molto interessante e il tuo lavoro è molto meritevole. A titolo di esperienza personale, ottenuta con varie macchine e obiettivi, ma soprattutto con la SONY A7RIII devo dire che a distanze non-macro, per intenderci, l'effetto della diffrazione è devastante. Il diaframma migliore per la RIII è intorno a f/5.6, aldilà di questo valore la risoluzione ottenuta cala "drammaticamente". Appena avrò la RIV che ha 61Mpx sono curioso di vedere che cosa si verifica. Le misurazioni di DxO sembrano confermare questo "behaviour". |
| inviato il 10 Agosto 2019 ore 19:43
Se fossero disponibili le MTF a tutti gli f/, non ci sarebbero problemi con un banale Excel ad applicare la formula originale di Schade. Notevole che già allora avesse dato più peso alle MTF alte col quadrato. Brandon Dube sostiene oggi che il microcontrasto lo "indovini" da come è alta la MTF a 10 lp/mm piuttosto che a 30 o 40 lp/mm. Holst lavora per la US Navy. Chiaro che pubblicano qualcosa che ormai non è più di interesse strategico. Questo articolo è del 2012: drive.google.com/open?id=1JqCX6XlX-xK1__0HseLHIGbrR7W8gZUE Quanto buona sia l'approssimazione della formula non lo dicono da nessuna parte. Cmq aggiungono che è una astrazione matematica e i µm che calcola non vanno confusi coi µm fisici del sensel. In altre parole, serve per confrontare sistemi diversi. Un esempio predittivo fra la tua Sony A7RIII e la prossima A7RIV, presi per buoni 4.51 µm e 3.76µm e il verde a 550nm: R(eq)(R3_f/1.4-4-5.6-8-11-16)=4.73-6.07-7.30-9.29-12.03-16.85µm; R(eq)(R4_f/1.4-4-5.6-8-11-16)=4.02-5.53-6.86-8.97-11.78-16.66µm. A cominciare da f/8 le R(eq) praticamente si fondono, tuttavia il sensel più piccolo "risolve" di più a qualsiasi f/ anche considerando la diffrazione. Come dire che con 61 Mpx per sfruttarli al massimo si dovrebbe lavorare a f/ bassi. Non è esattamente come affermare che "sensel più piccoli soffrono di più la diffrazione". E una aps-C ingrandita come una FF mostra di più la diffrazione anche con lo stesso sensel. Ma questo è sempre vero per una aps-C, se vuoi gli stessi dettagli sulla stessa stampa di una FF devi partire da MTF uguali a 1.5/1.6 volte le lp/mm, lo scrivo non per te che sei un sommo stampatore e probabilmente vedi in pratica che la situazione non è così critica come prevista dalla teoria |
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