| inviato il 03 Maggio 2019 ore 19:40
Il problema delle ottiche molto aperte, nella messa a fuoco manuale di soggetti ravvicinati, è che se non sono perfettamente immobili, sia loro che il fotografo, è un attimo a perdere il fuoco. Il difficile in sostanza non è tanto trovarlo (con la magnificazione permessa dalle ML è abbastanza agevole, con i vetrini smerigliati delle DSRL, come ha detto Paolo, sostanzialmente impossibile) quanto mantenerlo al momento dello scatto. Ricomporre non è nemmeno da prendere in considerazione. Ho fatto molte prove con l'Otus, che ha una ghiera di messa a fuoco veramente eccezionale per demoltiplicazione, fluidità, assenza di gioco ma gli scarti sono stati sempre assai numerosi. Il Sigma 105A, ancora più critico nella pdc, potendo contare sull'af semplifica enormemente il lavoro. Certo, la resa non è la stessa... |
| inviato il 03 Maggio 2019 ore 21:19
“ No Valerio, non è affatto difficile focheggiare manualmente con un obiettivo f 1,2 tutt'altro anzi ... e per assurdo è facile proprio per il motivo per il quale secondo la vulgata comune sarebbe difficile, ossia proprio in virtù della profondità di campo ridottissima. Il problema è che i vetrini di messa a fuoco odierni, dei veri cessi, mostrano una smerigliatura che è del tutto inadatta allo scopo, e quindi quella operazione che come testé detto in virtù dell'abbinamento fra ridotta PdC e alta luminosità dovrebbe essere non solo facile ma addirittura semplificata, ne esce peggiorata nella facilità di esecuzione. Ti assicuro che se potessi provare anche una sola volta a traguardare attraverso il mirino di una delle mie F-1 n attrezzata col vetrino tipo J, ti accorgeresti di quanto sia agevole focheggiare con l'85one anche per effetto dell'elicoide di messa a fuoco (a corsa mooolto lunga) di cui esso è dotato. Insomma hai presente la precisione e la velocità dell'AF dell'85/1,2 L su EOS 1 DX? Bene! al confronto fa ridere ... „ Dai non scherziamo....se fotografi giustamente come detto da Otto elementi statici va bene,ma già a f1.4 basta un minimo movimento che devi ricomporre e per fare una foto non puoi metterci troppo tempo.Inutile ricordare poi che non essendo stabilizzato tra corpo e ottica si maneggiano più di 2 kg di materiale che alla lunga possono portare a micromossi fastidiosi |
| inviato il 03 Maggio 2019 ore 21:42
La stabilizzazione nella maf manuale è una mano davvero santa, perché una messa a fuoco precisa la puoi avere solo con ingrandimenti elevati, ed a 6-10x, con un un 85mm, nel mirino inizia a ballare tutto. |
| inviato il 03 Maggio 2019 ore 21:52
“ ti accorgeresti di quanto sia agevole focheggiare „ fino a quando non hai bisogno degli occhiali. |
| inviato il 04 Maggio 2019 ore 9:02
Dai non scherziamo....se fotografi giustamente come detto da Otto elementi statici va bene, ma già a f1.4 basta un minimo movimento che devi ricomporre e per fare una foto non puoi metterci troppo tempo. Inutile ricordare poi che non essendo stabilizzato tra corpo e ottica si maneggiano più di 2 kg di materiale che alla lunga possono portare a micromossi fastidiosi E questo è un altro errore comune! Con quei vetrini di messa a fuoco non occorre ricomporre ... la perfezione della visione, e la conseguente precisione della focheggiatura, è assicurata in ogni angolo del campo inquadrato ... e lo dico letteralmente ... altro che messa a fuoco (automatica ovviamente) sull'occhio delle ML Sony! |
| inviato il 04 Maggio 2019 ore 9:05
La stabilizzazione nella maf manuale è una mano davvero santa, perché una messa a fuoco precisa la puoi avere solo con ingrandimenti elevati, ed a 6-10x, con un un 85mm, nel mirino inizia a ballare tutto. Strano. A me non succedeva neppure col 500/4,5 FD! In questo caso però il vetrino adottato non era il tipo J ma il K ... ovviamente |
| inviato il 04 Maggio 2019 ore 9:37
“ E questo è un altro errore comune! Con quei vetrini di messa a fuoco non occorre ricomporre ... la perfezione della visione, e la conseguente precisione della focheggiatura, è assicurata in ogni angolo del campo inquadrato ... e lo dico letteralmente ... altro che messa a fuoco (automatica ovviamente) sull'occhio delle ML Sony! „ Paolo, se ti riferisci ai vetrini delle analogiche, difficilmente poi si andava a verificare la messa a fuoco agli ingrandimenti a cui siamo abituati controllare il fuoco corretto negli scatti delle DSLR, che tipicamente corrispondono a stampe di un 70-100cm lato lungo osservate a qualche decina di cm. E nella proiezione delle DIA non ti incollavi certo allo schermo. Insomma...ci si accontentava della decenza. L'eye focus è un grande ausilio, con risultati per me non ripetibili da nessun ausilio manuale che non sia, appunto, l'ingrandimento a mirino su soggetti molto collaborativi. “ A me non succedeva neppure col 500/4,5 FD! „ Se lo usavi su un solidissimo treppiede, può darsi che tu ne abbia sofferto poco gli effetti. Prova a focheggiare la luna a 1000mm senza IS agendo sulla ghiera dell'ottica...auguri... |
| inviato il 04 Maggio 2019 ore 11:56
Si Otto, mi riferisco sempre ai vetrini delle reflex a pellicola, l'ho sempre premesso allo stesso modo in cui ho premesso che certe cose si fanno anzi no, si possono fare, solo con determinati accessori! Per i dubbi da te espressi circa i "livelli di tollerenza" cui di era abituati all'epoca della pellicola posso dire che si, c'era chi si accontentava allo stesso modo in cui anche oggi c'è chi si accontenta, tuttavia posso garantirti che la visione di una diapositiva con l'ausilio di un ottimo loupe 4 o 5 X ti permette di notare SUBITO anche le imperfezioni più minute! E del resto, scusa, tu prima di abbracciare la diavoleria digitale non facevi lo stesso? Ah, a proposito, i loupe che adopero io sono un Canon L 8X, roba che all'epoca della lira di lirette ne costava 250.000 e un più "modesto" Horizon 10X dotato di scala millimetrica. |
| inviato il 04 Maggio 2019 ore 12:00
Oh che bello! già in uscita? Son proprio curioso di vederla all'opera. Soprattutto la versione col defocus |
| inviato il 04 Maggio 2019 ore 12:35
“ Per i dubbi da te espressi circa i "livelli di tollerenza" cui di era abituati all'epoca della pellicola posso dire che si, c'era chi si accontentava allo stesso modo in cui anche oggi c'è chi si accontenta, tuttavia posso garantirti che la visione di una diapositiva con l'ausilio di un ottimo loupe 4 o 5 X ti permette „ Certo che verificavo il fuoco con il loupe, ma l'ingrandimento al 100 o 200% a cui siamo abituati oggi, è tutt'altra cosa. |
user92023 | inviato il 04 Maggio 2019 ore 14:02
Non si tratta di opinioni, MA di FATTI. Ho fotografato per 25 anni in manual focus con Canon FD, e Contax. Hosempre usato ottiche luminose (FD 85/1.2, 100/2.0, 135/2.0, Zeiss Planar 85/1.4, 100/2.0, e 135/2.0), e proiettato diapositive (lato lungo: cm. 130). La relativamente bassa sensibilita' delle pellicole obbligava ad aprire praticamente sempre il diaframma. La m/f la effettuavo con i microprismi/stigmometro al centro del mirino. Ricomponevo, e scattavo. Gli scarti per mancanze nel comparto m/f erano pochissimi (e costosi!). Ciao. G. |
| inviato il 04 Maggio 2019 ore 14:48
Certo che verificavo il fuoco con il loupe, ma l'ingrandimento al 100 o 200% a cui siamo abituati oggi, è tutt'altra cosa . Allora sai bene che anche osservare una diapositiva proiettata, formato minimo 120x180, a 1/3 se non 1/4 della distanza di visione considerata normale è tutt'altra cosa. |
| inviato il 04 Maggio 2019 ore 14:49
O credi davvero che la visione ad altissimo ingrandimento l'hanno inventata solo ora col digitale? |
| inviato il 04 Maggio 2019 ore 15:17
No, ma ho premesso sopra che difficilmente durante la proiezione delle dia ti incollavi a 40-50cm dallo schermo... |
user92023 | inviato il 04 Maggio 2019 ore 15:37
@Otto.Durante la "proiezione", no Otto. Ma "prima" della "proiezione", nell'approntarla io (almeno IO!) lo facevo eccome (soprattutto DOPO aver speso 4,000,000 di lirette -pur svalutatissime!- per comprare il Planar 100/2.0!)! Ciao. G. |
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