| inviato il 08 Gennaio 2019 ore 23:14
“ esatto, così ci si capisce ;-) „ Leggi la descrizione che fanno della progressione dello sfocato, la riquoto: “ Significa che il passaggio dal piano a fuoco a quello fuori fuoco non avviene nel giro di pochi cm di profondità, ma in maniera più progressiva (si chiama "progressività dello sfocato" o "transazione progressiva del fuoco"). Ci mette un po' prima di andare completamente fuori fuoco. Nella pratica vuol dire che le cose fuori fuoco rimangono comunque leggibili e non impastate dentro una nuvola indefinita ancora per molti centimetri/metri a seconda di quanto sei vicino al soggetto. Inoltre, in questo genere di lenti, spesso e volentieri quello che non è a fuoco, pur essendo sfocato, è comunque ben distinguibile ed è facile fare in modo che sia parte attiva dell'immagine. „ È una descrizione bellissima, suggestiva e che a livello pittorico potrebbe avere un senso, ma a livello ottico non esiste un parametro oggettivo che misuri questa caratteristica, la profondità di campo è quello che determina quanto sfocato è un oggetto posto ad una certa distanza dal piano di fuoco, mentre la qualità dello sfocato è il parametro ottico oggettivo che ne misura le sue caratteristiche. Uno sfocato a livello ottico può presentare delle correzioni per l'aberrazione sferica che lo rendono sovracorretto, neutro o sottocorretto, se prendi lo sfocato dell'ottica di cui si parlava e di tutte le ottiche tedesche vintage che tanto vengono decantate per la progressività dello sfocato scoprirai che hanno una caratteristica sovracorrezione che rende lo sfocato dietro al soggetto duro e netto nei contorni, vorrai ben capire che se i contorni dello sfocato sono più netti si legge di più quello che è sfocato... in pratica lo sfocato è sfocato meno.. però poi arriva un altro e attribuisce lo stesso nome ad un effetto diverso, magari vede uno sfocato morbido e cremoso che non ha punti netti o spigoli a nessuna distanza di messa a fuoco (tipica di uno sfocato sottocorretto come quella dei sigma art) e dice guarda che meravigliosa progressione del piani sfuocati.. creando un'enorme confusione in chi legge.. in pratica di nuovo ogni caratteristica soggettiva viene attribuita ad hoc da mille persone diverse, per descrivere mille effetti visivi diversi. Capirai che andando avanti così non ci si capirà mai. Io ad esempio per logica quando parlo di progressione dei piani di fuoco parlo di un'ottica quanto più neutrale nella correzione dell'aberrazione sferica tanto che sia davanti che dietro il piano di fuoco si può osservare uno sfocato identico, cioè bilanciato e progressivo nelle sue caratteristiche di morbidezza e durezza, questa proprietà ottica è molto rara e ce l'hanno solo le ottiche con una correzione neutrale dell'aberrazione sferica. Perchè al contrario un'ottica sovra o sottocorretta si comporta in modo speculare all'altra. E la cosa è quantomeno ironica, perchè alla meravigliosa descrizione citata sopra della progressione dello sfocato basterebbe prendere la stessa ottica e osservare lo sfocato davanti al piano di fuoco invece che dietro ad esso per poter affermare e osservare esattamente il contrario di quanto descritto. Altro che progressione dei piani di fuoco. Lo sfocato del voigtlander 40mm f/1.4 è tutt'altro che leggibile davanti al piano di fuoco, è invece molto simile allo sfocato osservabile dietro al piano di fuoco di un sigma art. |
| inviato il 08 Gennaio 2019 ore 23:37
Come diciamo a Roma... 'sta a scattà er panico' E lo dico perche tra le diatribe canon-sigma che trovo francamente sterili, il discorso circa le caratteristiche dello sfocato di una lente e la sua capacitá di 'defocus' mi interessano molto. Ilgattonenero, la tua spiegazione ottica mi interessa molto, ma comunque non fa che alimentare la certezza ... di non aver capito molto di lenti, fuoco e sfocato ... meglio un giusto stimolo per approfondire |
| inviato il 08 Gennaio 2019 ore 23:50
Frenkie se avessi più tempo ti posterei un confronto tra uno Zeiss 50 f/1.4 Planar noto per avere la caratteristica di sfocato "leggibile" e quella di un Sigma Art che spesso viene definito dai detrattori capace solo di appiccicare il soggetto su uno sfondo illeggibile, vedresti da solo che le cose si invertono a seconda se lo sfocato è davanti o dietro al soggetto. Un esempio visivo spiega molte più cose che un fiume di parole. Ma non si sa come mai quanto si usano i paroloni soggettivi per lodare un'ottica non vengono mai mostrate foto di confronto per valutarne le differenze con le ottiche ×. Se posti un confronto sono capaci tutti di dire che in quel confronto non emerge nessuna caratteristica da nessuna delle due ottiche. PS: belle le foto Uly, rendono l'idea, però la focale e la differenza di inquadratura non mostrano bene le differenze in modo diretto. |
| inviato il 09 Gennaio 2019 ore 0:04
Uly, La differenza tra le due lenti nella resa dello sfocato mi sembra piuttosto evidente. Non saprei dirti quale tra le due preferisco. Ora il voitg che ho io a 1.6 secondo le prove che fatto non si comporta così bene. Nel weekend lo metto sotto torchio però, magari e solo colpa mia! |
| inviato il 09 Gennaio 2019 ore 0:16
Uly, qualche modello da consigliare per adattatore? |
| inviato il 09 Gennaio 2019 ore 0:16
Confermo! Adattatori cinesi da 20€ ....producono piú danni che altro! |
| inviato il 09 Gennaio 2019 ore 0:21
Nella foto con la macchina si vede in pieno uno sfocato duro e "leggbile" davanti al piano di fuoco, ecco io quello non lo chiamerei progressione dei piani di fuoco, ma è la stessa cosa che si vede nell'immagine, peraltro molto bella che hai postato con il Voigtlander, capisco perchè su una foto come la tua arrivi uno a dire: Vara li il voiglander che progressione dei piani! Ma come dargli torto con una foto così è facile farsi prendere dall'entusiasmo e attribuire tutto il merito all'ottica. Tra l'altro è interessante notare una cosa che non so se abbiano mai evidenziato su altre foto del 40 Voigt.. ma si vede in pieno l'astigmatismo sul passaggio dei piani di fuoco tanto quanto lo si vede sul canon 85L. Cosa che a me piace tantissimo. Indipendentemente che lo sfocato poi sia duro o morbido. Ma questa similitudine tra le due ottiche credo che nessuno l'abbia mai notata prima di me, o sbaglio? Se serve rubo un crop dalla tua nella zona interessata e ti tiro fuori una cosa simile proveniente dal big one. |
| inviato il 09 Gennaio 2019 ore 1:47
cacchio otto sono belli... forse lo zeiss struttura meno lo sfocato... |
| inviato il 09 Gennaio 2019 ore 8:00
In effetti lo sfocato dello Zeiss mi sembra più bello, quantomeno osservando questa fotografia, evidentemente il Canon paga abbastanza cara la sua maggiore nitidezza, nitidezza più alta che però qui non si può notare bene a causa del micromosso che affligge l'immagine e che peraltro risulta, evidentissimo, osservando il ciodolo al collo della ragazza/soggetto! Mosso, e maggiore nitidezza, che peraltro si notano pure sulle scritte del catalogo Nikon posto in basso a sinistra: le scritte riprese col Canon infatti, nonostante tutto, sono ben più nette e dettagliate di quelle riprese collo Zeiss |
| inviato il 09 Gennaio 2019 ore 8:16
purtroppo non ho di piu' al momento.. ma qua un doppio esempio quasi simile fra due vetri.. Voigt 40 a 1.6 ulysseita.prodibi.com/a/48r40xdzeg4l56/i/r26kkqr1r84jmy Sigma art a 1.8 ulysseita.prodibi.com/a/48r40xdzeg4l56/i/my7xx56qyv48yq lo so.. diversi angoli, diversa distanza, ma neanche tanto... da fare a f piu' chiusi! Non lo vedo un gran problema, direi che il vero vulnus presente in queste immagini sia il micromosso visibile nella fotografia ripresa col Voigtlander. Certo la situazione di luce non è tutt'altro che ottimale, ma la resa cromatica del Voigtlander mi sembra anche più calda ... sempre per quella che può essere la sensazione che si ricava osservando una immagine digitale, è chiaro, del resto si sa che per confronti del genere ci vorrebbero innanzitutto un paio di ottime diapositive, poi un piano luminoso serio e un loupe di sicura qualità e infine, per la prova principe, un paio di proiettori stralusso muniti di ottiche con i controcosi |
| inviato il 09 Gennaio 2019 ore 8:18
Mi accorsi dello sfocato meno piacevole ,tipo figurina nitidissima ritagliata sopra un senso piatto di indistinto ( contrapposto al ben più piacevole sfocato progressivo),alla fine degli anni 80 quando comprai le ultime realizzazioni Leica come il 90 summicron 2,0R apo asph ed i 180 2,0 /2,8 R. La nitidezza ed il contrasto eccezionali di tali ottiche facevano sbavare di fronte ad una proiezione di Velvia!!!!! Però mancavano un po di tridimensionalità…. Sono scelte.C'è chi ama una cosa e chi ama l'altra.Magari tra un po riusciranno a trovare dei compromessi migliori. Come resa cromatica però i Leica rimangono il top. |
| inviato il 09 Gennaio 2019 ore 8:35
“ nitidezza più alta che però qui non si può notare bene a causa del micromosso che affligge l'immagine e che peraltro risulta, evidentissimo, osservando il ciodolo al collo della ragazza/soggetto „ Paolo risulta evidentissimo che il ciondolo è fuori fuoco...cosa hai preso per colazione?? Si vede bene che nella foto con lo zeiss c'è un po' di zona a fuoco in più che si estende posteriormente rispetto agli occhi...magari la maf non è proprio nello stesso identico punto (si può ipotizzare anche dalle scritte sulla brochure Nikon in basso a sx). |
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