| inviato il 01 Novembre 2018 ore 14:47
Si, come ha detto Valerio (magic lantern o Rawdigger a parte) quello che vedi è Jpeg che è sempre molto più terroristico della realtà |
user92328 | inviato il 01 Novembre 2018 ore 17:16
Ahhh che meraviglia, la guerra è finita, un lungo periodo di pace e prosperità si apre d'innanzi a noi.... . Evviva la fotografia le belle donne e la dp2M..... Calici in su, Alla salute....!! |
| inviato il 01 Novembre 2018 ore 20:42
“ Paolo, sei sicuro che quello che tu vedi sul monitor in tempo reale e che viene direttamente dal sensore sia un jpeg piuttosto che un altro tipo di immagine. Il file riprodotto dopo lo scatto è sicuramente un jpeg, quello che vedi sul monitor prima dello scatto non lo so.Se è così è ovvio che hai ragione. „ Vi è una verifica molto semplice: prova a cambiare le impostazioni relativi allo stile immagine. Quasi certamente noterai delle differenze anche in ciò che appare in live view, istogramma incluso. Chiaramente, ciò non ha influenza sul raw*. Infatti, chi registra video deve essere cauto ad affidarsi all'istogramma, quando utilizza log o stili immagine studiati per i filmati: nello specifico, il riferimento per il grigio al 18% non è più al centro dell'istogramma, e si rischia di sovraesporre il video. * Vengono salvati, al limite, dei dati relativi alle impostazioni di scatto, ma ciò non ha influenza su software diversi da quello fornito dal produttore della fotocamera. |
| inviato il 04 Marzo 2023 ore 20:41
Interessanti discussioni e utili in foto in cui è possibile studiare bene l'esposizione come nella paesaggistica pensata ed effettuata ,spesso, con cavalletto. Qualcuno mi sa dare dei consigli su come recuperare , almeno parzialmente, ombre e luci da un file jpg effettuato es. in foto di avvenimenti etnografici con persone e giornate terse con alti contrasti. Do per scontato che partire da un raw è sempre meglio. Ma non avendolo ? |
| inviato il 04 Marzo 2023 ore 23:20
.... Partendo da un JPEG ( ma il ragionamento vale anche x i RAW) se il range esposimetrico e' troppo ampio, anche disponendo di un sensore con ampia GD .... vi e' ben poco da fare - devi valutare se nel contesto sia meglio preservare le altre luci o le ombre - personalmente, in Canon preferisco esporre a dx e preservare le altre luci - unica alternativa, un HDR in camera ( solitamente ne esce appunto un JPEG) o esposizione multipla ( se la macchina lo consente) e trattare i file con un software HDR ... |
| inviato il 05 Marzo 2023 ore 8:33
“ Partendo da un JPEG ( ma il ragionamento vale anche x i RAW) se il range esposimetrico e' troppo ampio, anche disponendo di un sensore con ampia GD .... vi e' ben poco da fare „ Quoto. Infatti non bisogna fare l'errore che il jpg abbia una GD inferiore al RAW, la GD dipende dal sensore. Ciò che il jpg ha in meno è la quantità di informazioni comprese tra gli estremi. Informazioni = sfumature. Poiché “aprire le ombre” significa esaltare le differenze tra i toni scuri, il RAW, che ha molte più informazioni, consente di trovare i dettagli nascosti nel buio. In un mondo in cui sono più apprezzate le foto “pop” con contrasti elevati, la questione RAW vs jpg si ridimensiona. |
| inviato il 05 Marzo 2023 ore 11:05
In realtà Ale se ci pensi, però, ciò che descrivi è, all'atto pratico, proprio l'effetto di una gamma tonale minore. Tanto, tutto si traduce esattamente in quello: avere meno informazioni - che questo derivi da una scarsa gamma dinamica del sensore o da una scarsa gamma tonale dovuta a compressione jpeg non cambia nulla - significa avere meno recuperi e meno malleabilità del file. |
| inviato il 05 Marzo 2023 ore 16:12
Riporto un link che esprime bene ciò che intendevo. Ne riporto un estratto: [...] la gamma dinamica (che su pellicola chiamavamo latitudine di posa) è la capacità del sistema di acquisizione di distinguere un certo campo di livelli luminosi presenti nella scena prima di confonderli col nero e col bianco; la gamma tonale è la capacità di mantenere una distinzione tra i diversi livelli luminosi registrati. Quindi la gamma dinamica dice quanto sono distanti gli estremi del campo di luminosità che si riesce a registrare, mentre la gamma tonale dice quanti diversi livelli luminosi si riescono a distinguere fra questi estremi. Parlando per metafore: la gamma dinamica rappresenta la distanza tra il pavimento del piano terra e quello del primo piano, la gamma tonale rappresenta il numero di gradini (o gradoni) che mi portano dal piano terra al primo piano. Il RAW ha i gradini, il jpg i gradoni. Diciamo che tra il piano terra e il primo piano ci sono 3 metri, e supponiamo che il jpeg mi porta al primo piano con 10 gradoni mentre il RAW mi ci porta con 30 gradini (quindi stessa gamma dinamica). Se volessi rappresentare l'altezza a cui è una il davanzale di una finestra in termini di numero di gradini, supponendo che sia a 1.02 metri, con il jpeg potrei dire che sta al 3o gradino (90cm) sbagliando per difetto di 12 cm, oppure al 4o gradino, sbagliando di 18 cm per eccesso. Con il RAW potrei affermare che è al 10o gradino, approssimando la misura di 2 soli cm. Ma soprattutto, con il RAW potrei distinguere un oggetto a 94 cm da uno a 120 (il primo direi che è al 9o gradino mentre il secondo al 10o), mentre con il jpeg entrambi sarebbero al 3o, quindi alla stessa altezza (minore gamma tonale). |
| inviato il 05 Marzo 2023 ore 16:29
Con il raw (con una scena a elevato contrasto) si ha effettivamente una maggiore gamma dinamica, rispetto al jpeg, almeno se la sensibilità iso è sufficientemente bassa. Questo lo si vede facilmente se si fa ettr a iso base, dato nel jpeg ci si trova con aree "bruciate" e irrecuperabili, mentre nel raw vi sono tutte le informazioni utili. La fotocamera mostra l'istogramma relativo a un'anteprima jpeg della foto, che non è molto attendibile per valutare l'esposizione del raw. Per visionare l'istogramma del raw servono software cone rawdigger o fastrawviewer: quest'ultimo mostra anche l'istogramma dell'anteprima jpeg della foto (i dati sono contenuti nel raw), e le differenze con l'istogramma del raw sono significative. Poi, se la gamma dinamica della scena supera quella del sensore, allora si dovrà scendere a compromessi con una singola foto. Tuttavia, il raw e l'ettr a iso base (quando è possibile attuare tale tecnica) consentono di sfruttare a fondo la gamma dinamica del sensore, mentre se si scatta in jpeg si è limitati in tal senso. |
| inviato il 05 Marzo 2023 ore 16:35
“ Interessanti discussioni e utili in foto in cui è possibile studiare bene l'esposizione come nella paesaggistica pensata ed effettuata ,spesso, con cavalletto. Qualcuno mi sa dare dei consigli su come recuperare , almeno parzialmente, ombre e luci da un file jpg effettuato es. in foto di avvenimenti etnografici con persone e giornate terse con alti contrasti. Do per scontato che partire da un raw è sempre meglio. Ma non avendolo ? „ Se le informazioni non sono presenti nel file non vi è molto da fare, se non ricorrere a tecniche di fotoritocco, come ad esempio la sostituzione del cielo, lo strumento "toppa" di photoshop o altro: vi sono moltissime opzioni, in tal senso, ma si va ben oltre la postproduzione... |
| inviato il 05 Marzo 2023 ore 17:32
Per massimizzare la dinamica in jpg si può impiegare un Cobalt Repro. Esce un'immagine più scura e meno contrastata, meno brillante si direbbe. Non è quello che avevano in mente le Case. |
| inviato il 05 Marzo 2023 ore 17:48
“ Infatti non bisogna fare l'errore che il jpg abbia una GD inferiore al RAW, la GD dipende dal sensore. „ “ Con il raw (con una scena a elevato contrasto) si ha effettivamente una maggiore gamma dinamica „ Anche secondo me con i raw si ha più gamma dinamica, anche se è vero che dipende dal sensore. Il fatto è che quello che vediamo quando apriamo il RAW oppure il JPG, è il risultato dell'applicazione di una curva di contrasto ad S ai dati registrati dal sensore, altrimenti si avrebbe un'immagine piuttosto diversa (con pochissimo contrasto) da come l'abbiamo vista nella realtà (si può verificare come sarebbe l'immagine senza l'applicazione della curva applicando il profilo lineare che quasi tutti i RAW converter hanno). Nel JPG i valori RGB dei pixel conseguenti all'applicazione della curva vengono fissati e saranno l'unica informazione disponibile del JPG, quindi si perdono informazioni; nel RAW i valori registrati rimangono disponibili, quindi il raw converter ci fa vedere l'immagine con l'applicazione della curva, ma i valori registrati possono essere utilizzati per il recupero delle alte luci e delle ombre, cosa che non si può fare con il JPG, soprattutto per le alte luci. |
| inviato il 05 Marzo 2023 ore 18:24
Condivido quanto detto da Ale.c e la sua metafora mi pare appropriata. Ci sono soltanto due gamme dinamiche: Una propria della scena ritratta l'altra è quella del sensore. Il Jpeg è una elaborazione (purtroppo) al ribasso e la sua carta di identità è contenuta soltanto nella gamma dei toni. |
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