RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

pensioni


  1. Forum
  2. »
  3. Tema Libero
  4. » pensioni





avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 9:48

Non capisco perché la prole sarebbe equiparabile ad un conto in banca

te lo dico perchè sono stato nel Mali e nel Niger + di 20 anni fa.
non si chiede ad una persona che hai appena incontrato " quanti figli hai? ", come da noi non usa chiedere allo stesso modo " quanto guadagni e quanti soldi hai ?"
La prole è vista come fonte di reddito in un sistema arcaico.
era lo stesso per i miei nonni che misero al mondo 7 figli di cui uno morì neonato.
A 4 o 5 anni si comincia a cooperare per la famiglia, spesso a 6 anni si è già a lavorare nei campi.
Tanti figli = + ricchezza, esattamente al contrario rispetto al nostro mondo.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 9:51

Niente di molto diverso di cio che succedeva 60-70 anni fa qui da noi, basta farsi un giro nei cimiteri e vedere quanti bambini morivano a quei tempi

Esatto, e non a caso il boom demografico è coinciso con il miglioramento generalizzato di cure mediche ecc., cioè col calo drastico della patologica mortalità infantile, ed è coinciso con il boom economico, ma in fondo non è affatto legato a quest'ultimo

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 9:58

Il problema è che l'elevato numero di figli come risorsa economica funziona bene solo in un caso: la famiglia patriarcale (o matriarcale in alcune società) che è proprietaria del proprio territorio, del proprio lavoro e, soprattutto, vive in un'economia di sussistenza (non di povertà, ma di non spreco; la sussistenza può anche generare ricchezza, basta vedere gli Amish); in un'economia come quella occidentale, basata sul lavoro salariato, funziona già molto meno, e solo se il lavoro non è precario; se poi quell'economia inizia a viaggiare verso la cosiddetta "mobilità" generalizzata (nome più edulcorato per il classico precariato), allora l'elevato numero di figli diventa solamente un peso; anzi, già un solo figlio può essere troppo pesante da mantenere

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 10:12

no Daniele, funziona anche in altri casi.
funziona mandandoli a chiedere l'elemosina in giro, a lavorare a bottega qua e là, mandando il figlio dall'amico per scaricare il camion o la figlia dall'amica a intrecciare i cesti.
Quando parti dallo zero assoluto non puoi spendere un cent per i figli, al massimo muoiono, ma se vivono ti portano qualcosa in casa, e successo così per molto tempo in molte parti del mondo.

è una mentalità per noi ormai inconcepibile.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 11:26

Ooo, mandre i figli a chiedere l'elemosina funziona bene solo per alcune categorie, quelle che non pagano affitti per i campi (ghetti) o alloggi di fortuna in cui vivono, né tasse per le elemosine che ricevono; situazione molto vicina alla prima che citavo e di cui costituisce una versione in formato "parassitario"; le altre situazioni che citi sono residui di mentalità pregresse che finiscono per sfociare o nella prima (elemosine) o nel calo delle nascite e ricerca di inserimento sociale e lavorativo per il solo genitore, con l'eccezione del caso in cui mandare i figli a fare lavoretti saltuari serve a mascherare altre realtà di clientelismo verso associazioni camorriste, mafiose ecc.
C'è anche la situazione africana dove i "signori della guerra" continuano imperterriti a rapire (ma sono convinto che spesso siano venduti dai genitori) bambini da trasformare in soldati; molto simile è anche la situazione di sfruttamento minorile per il lavoro in miniera e simili, ma qui parliamo di vero e proprio schiavismo, un sistema che si basa su regole completamente differenti da quelle di un sistema "sociale".
Poi c'è il sistema di "accoglienza" all'italiana, dove gli immigrati che ancora hanno la mentalità dei molti figli servono per alimentare il lavoro nero, la destrutturazione della sindacalizzazione del lavoro "ufficiale" e per "pagare le nostre pensioni" (un altra forma di visione schiavista mascherata da buonismo)

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 11:36

tasse? quali tasse?
io sto parlando di un mondo in cui non c'era nessuno che chiedeva tasse a qualcun altro che comunque non potreva pagarle.
Parlo di una mentalità che è generata da un mondo più arcaico Daniele.
e la mentalità continua per un po' anche se le cose cambiano.


avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 11:38

Il problema è che l'elevato numero di figli come risorsa economica funziona bene solo in un caso: la famiglia patriarcale (o matriarcale in alcune società) che è proprietaria del proprio territorio, del proprio lavoro e, soprattutto, vive in un'economia di sussistenza (non di povertà, ma di non spreco; la sussistenza può anche generare ricchezza


funziona anche in altri casi.
funziona mandandoli a chiedere l'elemosina in giro, a lavorare a bottega qua e là, mandando il figlio dall'amico per scaricare il camion o la figlia dall'amica a intrecciare i cesti.


Rovistando per il mondo forse . . . . si potrebbe trovare qualche altra forma, sta di fatto che io sono cresciuto con la prima opzione citata da Daniele e funzionava benissimo: lavoro condiviso, risparmio ed efficienza, tanta fatica, solidarietà in famiglia e figli, proprietà indiscutibile dei propri beni e dei propri mezzi e delle proprie sementi per i vecchi contadini.

ma nelle città spesso ha funzionato l'opzione citata da Ooo.

Guarda, invece, come siamo ridotti oggi: precariato, infertilità, consumismo, oligarchia del grande capitale a discapito del capitale diffuso e via discorrendo, welfare e garanzie solo per certe classi sociali per fortuna ancora un discreto numero.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 11:45

Ooo, complimenti per la bella foto . . .

tasse? quali tasse?
io sto parlando di un mondo in cui non c'era nessuno che chiedeva tasse a qualcun altro che comunque non poteva pagarle.
Parlo di una mentalità che è generata da un mondo più arcaico.


Alla fine questo mondo arcaico viveva di un'economia spesso eco sostenibile, un po come nelle campagne da noi 100 anni fa dove compravi solo il caffè, lo zucchero e il sale, il resto era fatto in casa e in campagna da agricoltura naturale. Domandate a mia madre classe 1929 quanto costava il sale ai suoi tempi?

appena chiesto: tra le due guerre un kg di sale costava come un Qli di frumento. . . spero non si sia sbagliata.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 11:54

Beh, ma quella era la versione arcaica dello sfruttamento schiavista; ti ricordo che per i grandi proprietari terrieri americani era importante che gli schiavi avessero molti figli: per non dover acquistare altri schiavi da far lavorare nelle tenute e per avere un reddito secondario derivato dalla vendita degli schiavi in soprannumero ai nuovi colonizzatori del "favoloso West". Credo che il fenomeno abbia accompagnato l'uomo fin dal neolitico.
Poi è indubbio che, qualunque ne sia la causa, l'abitudine e la mentalità radicate non cambiano al primo impatto con un diverso sistema sociale, ma è esattamente quello in cui sperano i sostenitori dell'accoglienza "deregolamentata" degli immigrati, perché di fatto costituiscono un nuovo serbatoio di "servilismo" a buon mercato.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 11:56

non è una mia foto, presa dal web.
di quel periodo ho solo dia.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 12:25

Dalle pensioni siamo passati alla sociologia . . . antropologia e alle contraddizioni delle politiche mondiali.


avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 12:29

Tra l'altro, appoggiarsi all'immigrazione perché, come sostiene più di qualcuno, "gli immigrati, col loro lavoro, ci pagheranno le pensioni" (visione terribilmente schiavista: perché i "loro" contributi previdenziali devono andare ad altri?) non funzionerà per il semplice motivo che l'immigrazione, a livello economico, serve unicamente ad abbassare ulteriormente i salari, ma così si abbassano anche i contributi, a fronte di un calcolo delle pensioni che non può continuare ad andare al ribasso senza trasformarsi in una b.u.ff.onata, dato che i contributi che "noi" abbiamo sempre versato erano tutt'altro che al ribasso.

user84789
avatar
inviato il 27 Settembre 2018 ore 12:48

Anche i "nostri" contributi previdenziali vanno ad altri.
Magari il sistema funzionasse che i soldi di ognuno vengono messi da parte, investiti e poi restituiti.
Invece il sistema pensionistico funziona in modo totalmente stupido e basato su presupposti sbagliatissimi.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 13:45

Magari il sistema funzionasse che i soldi di ognuno vengono messi da parte, investiti e poi restituiti.


Difatti il sistema pensionistico non funziona assolutamente così, ci sarebbe da scriverci un poema sulla questione, l'INPS assomiglia di più ad un calderone dove negli anni sono stati messi a segno una serie di misfatti neanche tanto difficili da riesumare, basta farseli raccontare da qualcuno che c'ha lavorato o leggere gli articoli scritti al riguardo negli ultimi 30 anni. Negli ultimi tempi è stato fatto un riordino ma le incoerenze restano.

Oggi il bilancio inps non credo sia in attivo.

www.truenumbers.it/bilancio-inps-2018/


avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 15:41

Questo da quando l'INPS è stato nazionalizzato, perché in origine il suo funzionamento era previsto proprio nei termini di un'assicurazione personale.
Il problema è che in Italia i lavoratori dipendenti (lo Stato si è sempre ben guardato dal nazionalizzare anche gli enti analoghi dei professionisti, ad esempio) continuano ad essere considerati poco più di servi della gleba, formalmente "in comodato d'uso" del datore di lavoro (almeno per la parte della loro vita che corrisponde all'orario lavorativo) e di conseguenza "proprietà" dello Stato, secondo un'idea alquanto medievale che solo apparentemente nel nostro Paese sarebbe stata superata: quella tipica del feudalesimo, per cui l'Imperatore concedeva in "feudo" (una sorta di comodato d'uso amministrativo, non proprietà privata) ai propri vassalli le tenute e i lavoratori che vi erano legati da servitù inalienabile (la servitù della gleba, appunto) che rimanevano formalmente proprietà imperiale (i nati liberi erano un'altra cosa)



Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)



Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.

La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.

Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me