| inviato il 26 Giugno 2020 ore 17:13
Beh Franco io conosco molto bene gli Zeiss per Contax/Yashica e quando li ho provati con i miei Canon, sia FD che EF, ad andargli bene pareggiavano. Otus e Milvus costano davvero troppo, e pertanto non ho amici che me li possano far provare... ma test e fotografie sono sotto gli occhi di tutti. Per quanto infine riguarda Cosina beh... se Zeiss non ha alcunché da imparare da chicchessia, e questo è certamente vero, lo stesso vale pari pari anche per Cosina. Alla fine non è che sono le migliori vetrerie del Giappone per sbaglio... |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 17:16
Gian Carlo F, ma hai letto cosa ho scritto? Alcune ottiche per reflex sono edizioni economiche di ottiche Zeiss o Arri/Zeiss per video o cine, che non sono fatte in giappone, ma sono tedesche dalla A alla Z. Pensi che queste sotto siano fatte in giappone? www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3616246 Paolo, io in passato delle prove le ho fatte e la resa era diversa. Non si tratta di vittorie o pareggi, ma di diversità di scuola. Poi può piacere più l'uno o l'altro, questo non si discute. Comunque, cosina è una piccola vetreria, insignificante rispetto a Schott/Zeiss. |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 17:19
“ cosina è una piccola vetreria „ al massimo li assembla, molto bene a dire il vero |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 17:33
Si Rigel, so bene come la pensi, e ti dirò pure che io sono partito da posizioni molto critiche nei confronti di Sigma, posizioni che per certi versi mantengo ancora sia chiaro, ma non mi si continui a dire che ariosità, carattere, poesia e soprattutto tridimensionalità ce l'hanno solo le ottiche originali. Poi può darsi pure che un Otus o un Milvus qualche sfumatura in più sulle diapositive (ho detto diapositive a ragion veduta visto che quando si parla di sfumature sono ancora il riferimento) può anche mostrarla, ma costano pure cinque o sei volte tanto! Insomma quello che voglio dire è che non ce la vedo davvero tutta questa reciprocità fra costo e prestazioni, o fra domanda e offerta se preferisci |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 17:46
Mi correggo: sono Hoya le più grandi vetrerie del Giappone, ma Cosina non è tanto da meno. E in ogni caso Cosina è un nome che in Europa si conosce dai tempi del conflitto Coreano... |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 18:06
Un momento Franco: guarda che quella degli obiettivi cinematografici è una nicchia dove ogni singolo pezzo costa almeno 20.000 dollari, ovvio quindi che li facciano in Germania visto che sono ottiche indirizzate a un mercato ricco, ma stai tranquillo che se un Otus non fosse realizzato (realizzato... quindi non solo assemblato) da Cosina, costerebbe lo stesso prezzo. |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 19:50
PaoloMcmlx, stiamo dicendo una cosa simile. Nel senso che Cosina fabbrica a basso costo alcune ottiche Zeiss per video e cinema, che sono autenticamente tedesche. Ad esempio, l'ultimo Otus 100/1.4 mi è stato detto essere la versione consumer del Supreme Prime 100mm T1.5, mentre il Milvus 100mm è una versione semplificata dell'ARRI/ZEISS Master Macro 100 (se non ricordo male). Anche il Planar 85/1.4 Classic era un ottica per il cinema, è stato utilizzato in molti vecchi film (ad esempio, Taxi Driver). Questi e altri obiettivi, di Cosina non hanno proprio nulla, neppure il nome. Ma poi basterebbe ricordare che quando Zeiss ha fatto l'accordo con Cosina (per alcuni obiettivi reflex con attacco Canon, Nikon, Pentax e vite), Cosina ha dovuto ritirare quasi tutte le ottiche per reflex marchiate Voigtländer, alcune delle quali davvero eccellenti (ad esempio, l'APO-Lanthar 125mm f/2.5), per produrre ottiche con licenza Zeiss (i primi 21mm, 28mm, 50mm e 85mm Classic erano praticamente gli stessi per Contax, inizialmente prodotti in Germania). Una manovra che non avrebbe alcun senso, se fossero Cosina. |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 20:12
Quindi secondo te Schott fonde il vetro, realizza le lenti, le sgrezza, le lucida, le centra, ci deposita il trattamento T* e poi le invia in Giappone a farsi assemblare l'obiettivo da Cosina? Guarda che non funziona così! Zeiss molto semplicemente richiede a Cosina obiettivi aventi determinate specifiche e poi Cosina, adoperando solo materiale proprietario, quindi anche gli impasti vetrosi oltre ovviamente a tutta la parte meccanica, glieli realizza. Sic et simpliciter... Il che significa che quelli sono obiettivi 100% Cosina con appiccicato sopra il logo Zeiss. E che Cosina non abbia alcunché da imparare da chicchessia lo dimostrano proprio le ottiche Voigtlander... che come ben sai sono 100% Cosina appunto! |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 20:16
E ti dirò di più, fossero marchiate Cosina, e costassero quindi solo il doppio degli Art, sarei il primo ad acquistarli proprio per l'eccellenza della meccanica! |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 20:21
“ Il che significa che quelli sono obiettivi 100% Cosina con appiccicato sopra il logo Zeiss. „ Non lo so dove hai avuto certe informazioni, a me hanno detto ben altro (ma non ho informazioni ufficiali). Credo che Zeiss fornisca a Cosina il vetro grezzo e i macchinari per lavorarlo e per applicare il trattamento T* (che è esclusiva Zeiss). Zeiss è leader nel trattamento e nella lavorazione del vetro. Inoltre, quello che più conta è lo schema dell'obiettivo e non mi risulta che Zeiss si faccia disegnare ottiche da Cosina... ma se hai informazioni diverse, se i Planar, i Sonnar, i Distagon sono diventati adesso schemi ottici giapponesi, per favore fornisci le prove. Anche molti Zeiss per Contax erano fatti in Giappone, ma nessuno si è mai sognato di dire che non fossero Zeiss! |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 20:39
Inoltre, Paolo starei attento a veicolare in un forum pubblico informazioni volutamente erronee o sbagliate, che possono portare alla denigrazione di un marchio. Chiedo se sia normale questo atteggiamento, senza uno straccio di prova. Anche l'amministratore del forum è d'accordo? A me di Zeiss non interessa nulla, ma mi sembra che si stia esagerando. |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 20:48
Perché "volutamente erronee" se queste sono le informazioni che ha Paolo, quelle riporta. Non penso si tolga nulla a Zeiss. Anche lo Schuttle e costruito completamente con parti di terzi ma è targato NASA. |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 21:13
Franco guarda che Paul Rudolph lo schema Planar l'ha disegnato nel 1896. Il Tessar è del 1903. Il Distagon, che forse è più recente anche se non ne sono sicuro, certamente risale a prima della prima Guerra. Questi sono schemi ormai liberi da brevetti da un secolo. Insomma pensi davvero che li possa fare ancora e solo Zeiss? Zeiss deve per forza affidarsi ad altri che fanno tutto da sé perché altrimenti non riesce a contenere i costi. E questo conviene a tutti. Conviene a Zeiss perché continua a restare nell'ottica civile che altrimenti dovrebbe per forza di cose abbandonare; conviene a Cosina perché se marchiasse Cosinon quello che la gente paga per Otus potrebbe al massimo, vista la migliore meccanica, vendere un obiettivo al 50% più di un Art... invece che al 400% in più; e infine conviene all'utente ultimo perché così ha un'ottica magica e pertanto divengono tali anche le sue fotografie! Semplice no? |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 21:30
Franco, perdonami, le mie sono opinioni personali, penso di poterle esprimere se non offendo alcuno non credi? Poi mica sto dicendo che gli Zeiss sono dei cessi, sto solo affermando che, per assurdo, costano TROPPO POCO per essere degli Zeiss e TROPPO, nel senso di MOLTO, per essere dei semplici Cosinon. |
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