| inviato il 28 Marzo 2018 ore 15:08
Il problema di tutto sono gli eccessi, e nella nostra epoca iniziamo ad avere eccesso di eccessi. Tutto è portato all'estremizzazione. |
| inviato il 28 Marzo 2018 ore 15:18
Gli eccessi di solito li fa chi è alle prime armi poi man mano inizia a capire che la semplicità è la miglior cosa...restare semplici non è facile. |
| inviato il 28 Marzo 2018 ore 15:27
“ Dovreste imparare ad apprezzare di più voi stessi.. „ è devastante, come la falsa modestia.... questa è la risposta di "pancia", poi uno rilegge con calma, e appunto applico la mia "lettura di una frase" e tu non hai scritto "Dovreste imparare ad apprezzare di più le vostre foto..." ma voi stessi". In quel "voi stessi" potrebbe ad esempio essere racchiuso il contenitore creativo artistico che è dentro ogniuno di noi. ciao rob |
user117231 | inviato il 28 Marzo 2018 ore 18:36
Toh..ogni tanto qualcuno capisce.. quello che intendo con ciò che scrivo. |
| inviato il 28 Marzo 2018 ore 18:53
Eh no. Se adesso ci si capisce anche è finita.... Alessandro... magari fosse un problema di eccessi. Magari! |
| inviato il 28 Marzo 2018 ore 21:31
Francesco secondo me molti fanno una p.p molto spinta rendendo l'immagine di cattivo gusto. Non sono contro certe p.p ma bisogna saperle fare. Non so come spiegarmi ma provo a rendere il concetto spostandomi sul fumetto. Un po' di tempo fa ero nello studio di un mio carissimo amico oltre che un grande disegnatore di Supereroi per le principali case editrici americane. Guardando le sue tavole disegnate in modo più che eccellente gli chiesi se disegnare in quel modo non andava a compromettere la storia (sono vecchio stampo!!!). La risposta non chiara era un Si. Infatti se provate a leggere l'uomo ragno o gli altri supereroi lo sguardo si perde nei disegni troppo elaborati mettendo in secondo piano la storia (che spesso fa cagare!!!). Questo è quello che accade spesso anche nella fotografia. La copertina di un giornale di supereroi con disegni elaborati (inteso anche come colori) va benissimo perché cattura l'attenzione del lettore, ma all'interno no perché distrae dalla storia...a meno che il punto debole non sia proprio lei. Si è capito qualcosa? |
| inviato il 28 Marzo 2018 ore 21:47
Vedi Vincenzo.... rischia di essere un serpente che si morde la coda. Da una parte c'è una evidente promozione di una sorta di non cultura, o meglio di una cultura che non crede alla cultura. E va bene. Dall'altra i tempi: tutto deve correre veloce, non c'è tempo per soffermarsi su qualcosa. E ancora, si dice che "bisogna guardare alla foto, non all'autore" (così, come frase emblematica) e poi ci si stupisce che a prevalere sia lo spettacolare rispetto al rarefatto, all'intimo. E che, per conseguenza, si spingono i fotografanti in quella direzione, che porta più like (reali o metaforici poco conta: le mille mostre che vediamo, non sono ricerda di likes?). E più rassicurazioni e autostima. Il tipo di rappresentazione che noi portiamo è figlio di una qualche cultura, che piaccia o meno. Ed è evidente che la cultura prevalente va di là. Non è esclusiva: vedo molti che avrebbero voglia d'altro e questo penso sia bene. Ma l'evidenza è quell'altra, e immagino che potrà solo prendere sempre più terreno... |
| inviato il 29 Marzo 2018 ore 10:23
Francesco ti do pienamente ragione anche se ho notato che si sono aperti 2 mercati uno per la new generation e l'altro per quelli oggi hanno compiuto gli "anta". Il mercato chiamiamolo culturale è quello che fa girare più soldi secondo una mia osservazione è mirato alla seconda generazione citata. Marvel pubblica i soliti supereroi per la new generation che addobba l'esposizione del giornalaio, ma in realtà incassa proponendo collane con le ristampe delle storie uscite negli d'oro ('70 '80). Stesso discorso per Linus che sta riproponendo le uscite storiche di quegli anni, per non parlare del corriere che sempre più spesso ripropone Pazienza, Manara, Crepax e tutti i grandi autori sconosciuti alla new generation. Ricompare ancora la raccolta dei fotografi Magnum come le lezioni di fotografia (che trovo ben fatta) di Oliviero Toscani o i volumi della National geographic. Ma il mercato rivolto alla nostra generazione non si ferma qui perché sempre più di frequente stanno ripubblicando i nostri amati vinili come le riviste musicali che ripropongono le grandi band del passato. La nuova generazione ha tante idee innovative ma come sempre accade quelli senza una base alle spalle hanno dei limiti a differenza di quelli che propongono cose innovative conoscendo e studiando i loro predecessori. |
user117231 | inviato il 29 Marzo 2018 ore 20:56
 A voi che sapete leggere le foto. Mi sono imbattuto su Internet in questa chiocciola. Dite che applicata a questa foto è una forzatura o ci può stare ? |
| inviato il 29 Marzo 2018 ore 21:01
Per me è una forzatura... |
user117231 | inviato il 29 Marzo 2018 ore 21:05
Ok...ma spiegami meglio. |
| inviato il 29 Marzo 2018 ore 21:09
Si ma dove la vedi la chiocciola? È come il disegno del sagittario in cielo... |
| inviato il 29 Marzo 2018 ore 21:12
Ma sì, le costellazioni! |
| inviato il 29 Marzo 2018 ore 21:16
Certe cose si vedono bene, altre sono decisamente forzature. Comunque le linee non rappresentano il significato di una foto, ma sono semplicemente un mezzo per raggiungere qualcosa, per condurre lo sguardo, per accentuare qualcosa, per suddividere, ecc. Non sono lo scopo, ma uno strumento. |
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