| inviato il 30 Dicembre 2017 ore 22:34
Ragioniamo... Non parliamo di raffiche di controllo. Se la consegna avviene in un negozio fisico, è ragionevole che il controllo possa venire lasciato all'acquirente, che se trova l'oggetto malfunzionante, ne chiede uno funzionante e se non c'è, va in un altro negozio, ma se arriva per spedizione, è normale che il venditore glielo giri senza neppure controllare se si accende? Immaginate quanti maneggi e disagi (doganieri... stoccaggi umidi) ha subito una fotocamera dalla Cina, sino ad approdare nelle mani di un acquirente europeo? Non è la prima volta di venditori frettolosi, che non controllano... 5 o 6 anni fa, nel Canon forum fu segnalato un caso di una Canon 5D3 arrivata "morta", poiché uscita dalla fabbrica con un circuito integrato spalmato di colla (o per qualche misteriosa ragione era accaduto successivamente) e consegnata senza che nessuno controllasse che la fotocamera si accendesse normalmente. |
| inviato il 30 Dicembre 2017 ore 22:39
Marco Polo è morto da un pezzo, dalla Cina una fotocamera in Italia ci arriva in poche ore. I prodotti elettronici si provavano negli anni 80. Ora se non funzionano li riporti indietro entro tot giorni o li rispedisci al mittente. Le cose sono cambiate. La bottega sotto casa che ti provava le lucine del presepe non esiste più da una trentina d'anni |
| inviato il 30 Dicembre 2017 ore 22:41
Si, via razzo |
user120016 | inviato il 30 Dicembre 2017 ore 23:04
“ Si, via razzo Cool „ No, quelli servono la Corea del Nord... |
| inviato il 30 Dicembre 2017 ore 23:20
La Corea del Nord? Manca poco e si inizierà a parlare delle tempeste su Giove stando inginocchiati e a 90 gradi... |
user59759 | inviato il 31 Dicembre 2017 ore 9:00
Parlando del caso Canon, ma qui, quando non si vuole affrontare la questione si tirano in ballo le magagne vere i presunte degli altri, la colla sul circuito stampato é un fatto normale essendo utilizzata per incollare i componenti SMD prima della saldatura. Probabilmente uno sbaffo di colla é uscito dove non doveva. Di recente é successo qui nel forum ad uno di cambiare brand perché una 5d4 appena aperta la scatola in negozio presentava problemi. Non ha aperto un caso ma ha semplicemente comprato dell'altro. I guasti da nuovo sono considerati fisiologici fino ad una percentuale di 1 su 10000 a seconda del tipo di prodotto. Perciò non c'è da fare dei drammi se una macchina si guasta subito. Non servono tutti i retropensieri sulla qualità dei collaudi e sulla serietà dei costruttori e/o dei rivenditori. Succede e basta, l'importante é che la garanzia venga riconosciuta e l'utente sia sollevato rapidamente dal disagio. E mi sembra che, almeno su questo, il comportamento di Galaxia sia stato ineccepibile. Diverso é il casi della d750 in generale. É inutile e fuorviante minimizzare il fatto che la macchina sia stata oggetto di diversi richiami. É un progetto che ha evidenziato un periodo difficile di Nikon che, ora, con i nuovi modelli sembra superato. Tuttavia chi compra una d750 deve mettere in conto, oltre alla qualità delle prestazioni ed al favorevole prezzo, il rischio di una elevata percentuale statistica di una macchina che potrebbe presentare qualche problema. Anche e non solo dell'otturatore. Nikon, ma é un mio pensiero, avrebbe fatto meglio a toglierla dalle vendite ma si vede che, forti del successo iniziale, ne hanno prodotte milioni di pezzi e ora le devono in qualche modo smaltire. Però é Sony a trarne vantaggio nelle vendite, visto che la sta raggiungendo al secondo posto. |
| inviato il 31 Dicembre 2017 ore 9:23
"Però é Sony a trarne vantaggio nelle vendite, visto che la sta raggiungendo al secondo posto." Esatto. La gente, salvo disgrazie, non è scema, le cose le vede e tante se le ricorda. Il mercato va male, per colpa dei telefonini e delle ML, ma anche la caduta di qualità ed i casini che ha combinato negli ultimi anni, che gli hanno fatto perdere larghissima parte del professionale, hanno portato Nikon in una crisi profonda. Comunque, io vedo la Sony inarrestabile, fa cose di qualità, fa di tutto, lo fa bene ed ha alle spalle una Zeiss che non solo gli sta facendo delle ottiche di eccellenza, ma è attivissima e sta colmando il gap con Canon e Nikon sulle focali mancanti ad una velocità impressionante. |
| inviato il 31 Dicembre 2017 ore 9:29
Nikon e Canon inizieranno quest'anno con le loro ML serie. E tutto tornerà come prima. |
| inviato il 31 Dicembre 2017 ore 9:35
"Nikon e Canon inizieranno quest'anno con le loro ML serie. E tutto tornerà come prima." Se lo fanno, Nikon e Canon fanno benissimo a farlo. Il fatto che tutto torni come prima, io non lo vedo possibile, ormai Sony c'è, e c'è alla grande. E poi, secondo me, prima che Canon e Nikon facciano delle ML buone e fatte bene come le fa la Sony, "hai voglia di be' ova" come dicono a Livorno! Ci vuole tempo e soldi per ottimizzare i prodotti, l'esperienza non viene con la bacchetta magica! |
| inviato il 31 Dicembre 2017 ore 9:46
Alessandro, ma cosa manca a Nikon e Canon? Niente. É che non ci hanno creduto, hanno peccato di presunzione e posizione dominante, non hanno creduto al sensore stabilizzato e alla rimozione dello specchio. Sono in ritardo. Hanno perso terreno e nel frattempo Nikon ha rimediato pure delle figuraccie, ma non gli manca ne esperienza ne conoscenza. Presenteranno prodotti all'altezza e soprattutto compatibili con decenni di ottiche e accessori. |
| inviato il 31 Dicembre 2017 ore 9:55
"Alessandro, ma cosa manca a Nikon e Canon? Niente......... Presenteranno prodotti all'altezza e soprattutto compatibili con decenni di ottiche e accessori. " Gli manca la ML, ad oggi non ce l'hanno. Che siano all'altezza è poi tutto da dimostrare: non mancano esempi di frittate su prodotti nuovi, in tutte le case. Speriamo che sia vero quello che dici tu, ma con quasi 40 anni di aziende alle spalle, inclusi quasi 20 in ottica ed elettroottica, io non farei mai una affermazione come hai fatto tu, ne ho viste di tutti i colori, moltissime nella nostra concorrenza, qualcuno nostro, prodotti fenomenali poi morti subito, etc. Aspettiamo e guardiamo che combinano. |
user59759 | inviato il 31 Dicembre 2017 ore 10:08
La fiducia, almeno come consumatori, non gliela possiamo negare. Ma è anche vero che l'esperienza non si improvvisa e, almeno per Nikon, con le Ml quello che ha fatto lo ha anche chiuso. Canon ci sta provando con le M e, almeno in quella fascia di mercato, pare che proprio non le vada male, almeno nei mercati dove conta molto il marchio come quelli asiatici. Indubbiamente Sony c'è e si sta dando molto da fare. Ha dalla sua i sensori performanti ed una certa propensione a dare alle sue macchine quelle prestazioni che fanno breccia nel consumatore specie se sono spinte al limite come AF e raffica |
| inviato il 31 Dicembre 2017 ore 10:54
“ Parlando del caso Canon, ma qui, quando non si vuole affrontare la questione si tirano in ballo le magagne vere i presunte degli altri, la colla sul circuito stampato é un fatto normale essendo utilizzata per incollare i componenti SMD prima della saldatura. Probabilmente uno sbaffo di colla é uscito dove non doveva. „ Nove53 hai spostato gratuitamente la questione, da un dovere del venditore di controllare cio che vende a un "tirare in ballo magagne di altri" per farne una questione di marchi. Il caso Canon fu emblematico per dimostrare che se nei vari passaggi nessuno controlla, il "pacco" arriva inevitabilmente all'utilizzatore. Sembra che a te ti va bene... |
user59759 | inviato il 31 Dicembre 2017 ore 11:14
Ulisse, ho lavorato una vita con aziende produttrici di apparecchiature elettroniche ad alta ed altissima tecnologia. Oggetti che vanno dai 100€ ai 100.000€ euro Non esiste nessuna possibilità che un venditore possa fare un controllo sulla funzionalità del prodotto. Il prodotto é collaudato dalla fabbrica. Nei prodotti di alta ed altissima serie i collaudi sono automatizzati lungo tutta la linea di produzione dal componente singolo alle schede premontate al prodotto finale. Sono, per l'elettronica, test elettrici del tipo mando un segnale e leggo una risposta. I componenti, se sono strategici, sono testati uno ad uno, altri uno ogni 10 altri ancora uno ogni cento. Questi ultimi sono chiamato controlli statistici. Ogni passaggio viene registrato con dei quad code o bar code, nella scheda di produzione. Poi ci sono sempre degli umani che assemblano parti che non possono essere automatizzate, e qui l'errore, per quanto i controlli siano ridondati, ci può scappare. La fotocamera arriva in negozio e deve essere data al cliente con il suo imballo integro, se non diversamente dichiarato come per le ex kit, altrimenti uno, specie se la prende via online, potrebbe pensare che sia usata. Non è che a me va bene, semplicemente mi aspetto che il venditore mi consegni un prodotto nuovo e funzionante e, se dovesse succedere altrimenti, faccia in modo di risolvere il problema alla svelta. Il caso Canon dimostra solo che la perfezione non esiste e che la macchina non era stata adeguatamente controllata da chi aveva l'obbligo di farlo in fabbrica. Il pacco lo consegna il corriere, lo mette in magazzino un magazziniere che lo ridà al corriere un'altra volta per mandarlo al destinatario. Chi lo dovrebbe verificare? Hai idea di quanta roba spedisce Amazon, per esempio? Come potrebbero controllare tutto? |
| inviato il 31 Dicembre 2017 ore 11:51
Secondo me un po' tutti i prodotti di consumo non vengono provati dal venditore. Quando compro un TV o un PC od altro mi viene consegnato a mano/spedito ben sigillato. Direi addirittura che per me il sigillo è un fattore fondamentale, altrimenti potrei pensare ad un reso che ha avuto qualche problema, o un demo..... Nemmeno un'auto o una moto di solito viene provata, si fa solo il cosiddetto tagliando di consegna. |
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