| inviato il 21 Febbraio 2020 ore 18:20
E che significa! Anche con 150 W si può proiettare a 20 metri di distanza ... resta solo da stabilire la fruibilità della proiezione stessa. |
| inviato il 21 Febbraio 2020 ore 18:36
Fruibilità: quanto basta per una serata di montagna con la sala piena. Il telone del cinema non era riempito dall'immagine ma le dimensioni erano ben ampie affinché tutti vedessero molto bene le immagini Ne ho fatte un po' di serate, con 250 W e lenti da 90 o 150 viaggiavi senza problemi in qualunque ambiente. |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 23:28
Zeta1: la SD 302 con che proiettori la usi? Funge anche da sincronizzatore e programmatore o è solo dissolvitore? |
| inviato il 24 Marzo 2020 ore 23:35
Gsabbio: hai idea, anche approssimativa, delle dimensioni occupate dall'immagine proiettata? Una potenza di 250w con ottica f/2,8 e senza accessori particolari dovrebbe erogare circa 1000 lumen. |
| inviato il 25 Marzo 2020 ore 8:20
“ hai idea, anche approssimativa, delle dimensioni occupate dall'immagine proiettata? „ Non ricordo più con esattezza, l'ultima volta fu una quindicina di anni fa. Però: impiegavo dei 150mm f3.5 (il 90 f2.5 è troppo corto per l'impiego dentro un cinema) Proiettavo da metà sala su teloni da cinema Stimo che le dimensioni fossero almeno 3x4,5 metri (quali sono le dimensioni dei teloni da cinema di paese?), in sostanza mi avvicinavo al limite del lato minore, anche perché il problema non è la luminosità, ma non andare oltre le dimensioni del telone perché le lenti sono troppo corte. Come detto, la luminosità non era assolutamente un problema, si vedeva benissimo. |
| inviato il 25 Marzo 2020 ore 9:42
Con un 150/3,5 - ottiche in genere di qualità non dico scadente ma certamente scarsa - si vedeva bene perché, diciamoci le cose per come sono, ci si accontentava. Come ho già detto si può proiettare da 20 m, o se preferisci 3x4,5 m (da 20 metri e con 150 mm il lato lungo è quello), pure con 150 Watt e quindi con 250 Watt c'è da scialare, in TEORIA... in PRATICA la cosa non è proprio in questi termini! In PRATICA ci si può accontentare di un obiettivo f 3,5 che, vorrei ricordare, a parità di condizioni assicura una proiezione meno luminosa di MEZZO STOP rispetto a un obiettivo f 2,8 - e non è poco - solo a patto di riaverne o una migliore qualità, e non è il caso trattandosi di un comune 150/3,5 - o la ben maggiore flessibilità operativa assicurata da uno zoom 100-200/3,5! Se poi invece si vuole proiettare senza compromessi sulla nitidezza allora al posto del 100-200 cui accennavo prima, e che non è comunque inferiore (anzi...) al 150/3,5 sempre di cui sopra, si deve ricorrere a un 87-200/3,5 - ottica che quanto a nitidezza regge finanche il confronto col Colorplan - altrimenti si può ricorrere all'Elmatit-PRO 150/2,8 che seppur meno luminoso è addirittura più nitido del Supercolorplan, che come tutti sanno è altra cosa rispetto al pur eccellente Colorplan. |
| inviato il 28 Marzo 2020 ore 22:32
Gsabbio: probabilmente ricordi bene, ho cercato di simulare le distanze in base ai dati forniti. Le dimensioni dei teloni da cinema di paese, pur non essendo fisse, si attestano intorno ai 3x7m minimo (considerando il rapporto d'aspetto più idoneo di 2,39:1), misure riferite alle piccole sale ovviamente. Se il telo avesse quindi avuto tale misura (3x7m), le dia proiettate (considerando la possibilità di proiettare in orizzontale e verticale) avrebbero avuto necessariamente dimensioni massime di 2x3m. Con quelle dimensioni, se l'ottica era un 150 e le dia 35mm, la distanza di proiezione doveva essere necessariamente 10m con proiettore posizionato su supporto collocato al centro del corridoio principale ad altezza idonea senza necessità di ottica decentrabile. Questo scenario ritrae un'ipotesi assai plausibile. Se invece le dia proiettate avessero avuto dimensioni di 3x4,5m (quindi solo con orientamento orizzontale), con telo di 3x7m, la distanza doveva essere necessariamente di 15m; in questo caso l'immagine avrebbe occupato una superficie 2,5 volte più grande con conseguente riduzione di efficacia ai fini della fruibilità. |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 9:20
Stiamo parlando di sale da cinema abbastanza grandi, andando a memoria: sui 3-400 posti. Sempre a memoria, penso che la misura stimata dei teloni in 3x7m sia corretta. Proiettavo sicuramente da circa 15 metri Impiegavo una centralina elettronica progettata da un amico ingegnere ed autocostruita da noi, derivata da un modello della Kodak. La dissolvenza veniva comandata da uno slider (resistenza variabile) con cambio automatico a fine corsa, le altre funzioni erano: cut, super impose, e cambio manuale. Il segnale di comando della centralina veniva registrato in forma analogica su una terza pista con un registratore a cassette Tascam. Le proiezioni erano sempre e solo in orizzontale (assolutamente senza alcun incrocio) tranne in un caso, quando preparai una proiezione tutta in verticale. In sostanza: con i 150mm e 250w c'era luce per tutti. |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 9:52
Per proiettare 3x4,5 con un 150 mm bisogna stare distanti 20 metri... centimetro più centimetro meno |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 10:00
le dia proiettate (considerando la possibilità di proiettare in orizzontale e verticale) avrebbero avuto necessariamente dimensioni massime di 2x3m. Con quelle dimensioni, se l'ottica era un 150 e le dia 35mm, la distanza di proiezione doveva essere necessariamente 10m Il tuo calcolo è stimato per difetto caro Mario, per proiettare due metri per tre, con un 150 mm, devi posizionarti a 13 metri di distanza, sempre con l'approssimazione di qualche centimetro chiaramente. |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 10:02
12 metri e 86 per essere precisi... e sempre ammettendo che il 150 mm sia in effetti un 150 mm |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 15:04
Scusate ho ricontrollato il grafico: è esatto il calcolo di Paolo. Io avevo confuso la linea del 150 con quella del 120. Con 15m di distanza e 150mm di focale abbiamo le dimensioni definitive dell'immagine proiettata: circa 2,35x3,50m (oltre 8m²), perfettamente compatibili con schermo di 3x7m. Gsabbio: la piastra Tascam più usata all'epoca era la 133 (anche la vostra?). Era un classico perchè è stata progettata per assolvere un compito specifico: sincronizzare il proiettore per diapositive con una sorgente sonora stereo tramite la terza traccia (di cue) ove venivano registrati gli impulsi. |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 15:44
lato lungo per distanza di proiezione (espressa in metri) diviso focale dell'obiettivo ... |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 16:13
“ la piastra Tascam più usata all'epoca era la 133 (anche la vostra?) „ Era un 4 tracce Tascam Portastudio 246. Per i montaggi audio usavo un bobine Revox B77 col classico metodo del taglia e giunta del nastro, poi passavo il montato al Tascam sul quale registravo la pista di comando Più in là sono passato ai montaggi audio col software a corredo della soundblaster di uno dei primi IBM col 486 (quel SW semplicissimo andava alla grande...) da lì riversavo tutto sempre sul Tascam I miei 150 sono dei Will Wetzlar Maginon 150mm f3.0 (Prestinox) |
| inviato il 29 Marzo 2020 ore 20:45
Gsabbio Complimenti e grazie di aver descritto tutto il procedimento a monte: questi contributi che offri sono rare occasioni che permettono, a chi fosse interessato all'evoluzione dell'AV, di conoscere un mondo che, se una volta era estremamente limitato a pochi interessati, oggi è completamente scomparso. Ciò che si può fare oggi al volo con i mezzi disponibili (ma con diversi risultati), una volta richiedeva giorni di lavoro, competenze e attrezzature che relegavano tale attività ad una ristretta cerchia di cultori del genere. Francamente devo dire che eri attrezzato bene: il Portastudio era molto versatile, oggi ha un valore storico (fu il primo registratore a cassette multitraccia). Il mitico B77 (prodotto in numerose varianti) non ha certo bisogno di essere presentato! Questa catena penso avesse un diverso sapore da quella adottata successivamente con l'IBM. Ti ricordi che differenze avvertivi nella resa del suono? "I miei 150 sono dei Will Wetzlar Maginon 150mm f3.0 (Prestinox)" Ecco allora essendo un f/3, la luminosità praticamente era simile a un 2,8. Prestinox, ricordi il modello? Paolo ora arrivo a te: che ci racconti di questo obiettivo? |
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