| inviato il 20 Novembre 2017 ore 11:43
“ come non quotare, ma alla fine si scrivono e riscrivono sempre stesse cose „ Scusa, ma quale sarebbe il contributo di pensiero nello specifico? |
| inviato il 20 Novembre 2017 ore 11:43
“ come non quotare, ma alla fine si scrivono e riscrivono sempre stesse cose „ Scusa, ma quale sarebbe il contributo di pensiero nello specifico? |
| inviato il 20 Novembre 2017 ore 11:49
“ evitiamo di trascendere il pensiero anche nel rispetto dell'altrui pensiero „ La prima cosa da evitare è la mancanza di rispetto all'altrui lavoro, specie se fa parte della storia della fotografia, per il resto purtroppo vale la teoria di Eco |
user90373 | inviato il 20 Novembre 2017 ore 11:49
@ Caterina Bruzzone “ Ettore quello che hai quotato non c'entra nulla, se cominciamo con i comportamenti da troll esco e saluto... „ Per chiarire, tendenzialmente separo le fotografie dalle immagini e i fotografi dagli artisti, mentre per altri non sono necessarie distinzioni quando c'è di mezzo una fotocamera. Logicamente il mio "separatore" è squisitamente soggettivo, ma nella totale mancanza di oggettività che regna nel campo è quanto di meglio ho trovato. |
| inviato il 20 Novembre 2017 ore 11:54
“ Per chiarire, tendenzialmente separo le fotografie dalle immagini e i fotografi dagli artisti, mentre per altri non sono necessarie distinzioni quando c'è di mezzo una fotocamera. Logicamente il mio "separatore" è squisitamente soggettivo, ma nella totale mancanza di oggettività che regna nel campo è quanto di meglio ho trovato. „ Non ci azzecca niente con l'intervento precedente, soggettivamente puoi fare quello che vuoi ci mancherebbe, poi come il mondo vede la fotografia è facilmente verificabile nei luoghi reali dove la fotografia vive. |
| inviato il 20 Novembre 2017 ore 12:10
“ La prima cosa da evitare è la mancanza di rispetto all'altrui lavoro, specie se fa parte della storia della fotografia, per il resto purtroppo vale la teoria di Eco;-) „ Quando c'è il rispetto per l'altrui persona ed il suo pensiero è automatico, diversamente si trascende. In ogni caso permettimi, ma il rispetto per una persona, a mio avviso, è la prima cosa nella vita il resto sono bla bla bla inutili E comunque visto che, come qualcuno ha detto, siamo in regime di democrazia esprimere liberamente il proprio pensiero è lecito nell'altrui rispetto, per inciso lo stesso Mc Curry non si considera più il suo lavoro un Reportage e questo viene ad ampia ed autorevole dimostrazione della mia tesi |
| inviato il 20 Novembre 2017 ore 12:14
“ Per chiarire, tendenzialmente separo le fotografie dalle immagini e i fotografi dagli artisti, mentre per altri non sono necessarie distinzioni quando c'è di mezzo una fotocamera. Logicamente il mio "separatore" è squisitamente soggettivo, ma nella totale mancanza di oggettività che regna nel campo è quanto di meglio ho trovato. Sorriso „ Condivido pienamente, medesima separazione faccio io ......saremo mica usciti dallo stesso percorso formativo? Ovviamente fotograficamente parlando |
| inviato il 20 Novembre 2017 ore 12:21
“ E comunque visto che, come qualcuno ha detto, siamo in regime di democrazia esprimere liberamente il proprio pensiero è lecito nell'altrui rispetto, per inciso lo stesso Mc Curry non si considera più il suo lavoro un Reportage e questo viene ad ampia ed autorevole dimostrazione della mia tesi „ Appunto ci appelliamo al teorema di Eco Il fatto che non si consideri più un fotografo di reportage non significa che non si ritenga più un fotografo, il reportage non è la fotografia ma solo una sua piccola parte, se un percorso formativo non ha portato a comprendere neppure questo mi porrei qualche domanda sulla sua validità. |
| inviato il 20 Novembre 2017 ore 12:30
chiarisco visto che forse sono stato telegrafico, prendo un qualunque libro di fotografia che parla di storia del mezzo, e possiamo gia vedere che mettere insieme 2 foto era già praticato ampiamente. www.vam.ac.uk/__data/assets/image/0019/234514/gustave_great_wave.jpg ma se scorro le pagine arrivando a cose più recenti troverò citati autori e foto come questi: www.tate.org.uk/art/images/work/P/P78/P78372_10.jpg www.stedelijk.nl/upload/persbeeld/jeff-wall/JW_The%20Flooded%20Grave_1 quindi la mia domanda/considerazione è semplice, se certe foto e certi autori che anche Caterina ha citato sono messi nei libri che parlano di fotografia, sono comunemente considerati fotografi, fanno mostre e libri di fotografia tutti i discorsi sul non muovere di più del 10% i cursori o quanto posso clonare sono sensati o è un ragionamento da forum che non trova alcun riscontro al di fuori? sbagliano i curatori e editori? mi permetto di citare questa frase: “ Strano però che nei processi penali le fotografie siano accettate come prove ( le digitali un po' meno...). Forse i magistrati non conoscono Duchamp ? „ consigliando di dare un'occhiata a un bellissimo lavoro di taryn simon: tarynsimon.com/works/innocents/#1 |
| inviato il 20 Novembre 2017 ore 12:42
Prossima lectiones magistrales presso Afip tenuta da Pietro Privitera... dopo Fontecuberta...adesso andate a spiegare all'associazione fotografi professionisti italiani che non sono fotografi |
| inviato il 20 Novembre 2017 ore 13:11
Un milione di post fa qualcuno ha parlato di società autarchica... era balenata l'idea assai insolita per qualcuno di fissare dei parametri approssimativi,per aiutare a leggere le fotografie. io attendo le foto del torneo snapshot per vedere come sono le foto(senza digitale e senza post produzione, da quello che ho capito). All'inzio qualcuno ha citato i cursori,con una regolazione un po' troppo bassina secondo me(10) con un software, leggero di sviluppo o ritocco,l'immagine resterebbe naturale e rientrebebbe nello sviluppo anche con valori piu' alti.E' diverso nel paesaggio spostare vividezza e saturazione,oppure fare ancora altre cosette,per trasformare un cielo normale in un tramonto super,che comunque rientra quasi nell'ordinario ormai...oppure nei colori da zucchero filato... Nel reportge anche solo modificare alcuni elementi di disturbo ha un significato diverso,possono cambiare il senso e poi la foto dovrebbe essere fedele.Per una carta in giro in piu' non cambia anche e si potrebbe fare subito ragionando con una certa mentalita',è diverso se c'è la telecamera del collega,da far sparire,e la foto potrebbe poi trovare il suo spazio in altre categorie dove poi si concede quasi tutto. |
user90373 | inviato il 20 Novembre 2017 ore 13:44
Una cosa mi perplime: perchè se considero un'autore più artista che fotografo e le sue opere più immagini che fotografie corro il serio rischio di venir offeso, in fondo non mi sembra di aver sminuito ne la persona e tantomeno l'opera? N.B. Ci son fotografi che detestano esser ritenuti artisti, e artisti per i quali potrebbe esser riduttivo l'esser considerati fotografi. |
| inviato il 20 Novembre 2017 ore 13:52
Mi permetto un'altra citazione, ma non per fare il figo ma perchè per puro caso leggevo un'intervista questa mattina a Sabbagh e fra le domande una era proprio relativa “ Il problema non sono le persone che tengono fuori la fotografia dall'arte. Il problema sono i fotografi. C'è una forma di fanatismo nel difendere un territorio conquistato con molta fatica. La fotografia per diventare una forma di cultura ha dovuto lottare molto però, adesso, il passo successivo quale è? Questa domanda mette in discussione i baroni, perché devono scendere di nuovo nell'arena, e non tutti hanno voglia di giocare ancora. La fotografia è arte, non deve entrare nell'arte. Il problema è quando un artista vuole uscire per creare il proprio regno. Io preferisco restare nella bolgia, mi interessa allargare la cerchia piuttosto che regnare da solo. „ |
| inviato il 20 Novembre 2017 ore 13:53
Ettore, inutile continuare a friggere aria e piagnucolare, ogni tanto conviene arrendersi all'evidenza e limitare i danni |
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