| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 13:33
Io stampo fine art da anni e le gallerie me le comprano e le vendono. Bisognerebbe spiegare loro che sono dei pir.la, visto che per stampare bene in digitale serve accendere un mutuo per fare una stampa. (mamifacciailpiaceremifaccia!!! cit. Totò ) |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 13:51
Anche molti laboratori vivono, ed anche bene, vendendo stampe a pochi soldi che come qualità io brucerei senza indugio. Ma fanno bene, se la gente gliele compra, fanno benissimo. Il "problema", che problema non è, è che la gente, la massa, larghissima parte, si è abituata al brutto, non ha mai visto le cose belle, non le conosce, conosce le brutte e gli vanno bene, e per loro le brutte sono belle. Questo però non cambia la realtà dei fatti, brutte cose restano. Tutto qui. |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 13:52
Mi hai fatto ridere anche stavolta.. Grazie E' sempre uno spasso leggere i tuoi interventi... |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 13:55
Prego. Anche a me tu fai ridere per l'acume dei tuoi interventi, Per te, se la gente li compra, è roba buona. Mente acuta la tua, veramente, fenomenale, della serie il Tavernello, perché un sacco di gente lo compra, è un vino di rara qualità. Amen. |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 13:59
Ok che una stampa fatta bene costa cara e che per farla servono attrezzature e competenza, ma centinaia di euro per una stampa sola è un pochino esagerato. Per una stampa fine-art in formato A2 con tutti i crismi puoi spendere dai 60 agli 80€ presso uno stampatore specializzato. |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 14:00
Ma se anche la critica fosse per la differenza di filtro AA e non di età.. non ci vuole niente a confrontare altri file presi da Dpreview e altri siti di recensioni. Questo è un'esempio che ho elaborato velocemente scaricando i RAW da Dpreview:
 Il procedimento per entrambi i file è stato di esportare un'immagine di lato lungo 4240 pixel con la maschera di contrasto di lightroom disattivata, poi ho aperto i file in Photoshop e usato lo stesso valore di maschera di contrasto, sia in raggio che percentuale. Mi sembra che il vantaggio del sensore da 36 contro quello da 12 sia evidente. C'è effettivamente più dettaglio e stiamo confrontando un sensore più denso, più vecchio e con il filtro AA rispetto ad uno dei sensori più moderni da 12 megapixel che ci sia sul mercato. Di questo stiamo parlando. Non di gamma dinamica o resa ad alti ISO, ma di dettaglio, quegli altri parametri dipendono dall'efficienza a livello pixel e a parità di tecnologia è certamente più facile ottenere un SNR migliore su un pixel più grande, ma con le innovazioni tecnologiche anche questi parametri continuano a migliorare nonostante l'aumento di pixel quindi non vedo perchè lamentarsi di questo. I produttori fanno sia fotocamere dense per chi vuole il massimo del dettaglio, che fotocamere meno dense, più veloci, con rese ad alti ISO superlative, ma che necessariamente sacrificano il dettaglio rispetto alle prime. Ci lamentiamo di avere questa scelta? Non a tutti serve arrivare a 25600 ISO così come non a tutti serve avere file nitidi e super carichi di dettaglio ma avere queste possibilità è sicuramente un vantaggio. PS: la 5D mark II è nota per essere una delle Canon con il file più "croccante" cito testualmente. PS2: Sul confrontro tra pellicola e digitale sono preparato avendoci scritto la tesi di laurea e sono pieno di esempi ad ingrandimenti 80x53 dove la pellicola aimè viene massacrata |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 14:01
Alessandro Pollastrini, in che modo potrei riuscire a farmi fare una delle stampe a cui ti riferisci? te lo chiedo perchè vorrei poter toccare con mano questa abissale differenza... Grazie. |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 14:19
"Alessandro Pollastrini,.." Chiedi al laboratorio di farti la parte grafica in tua presenza, mettiti a sedere accanto al grafico che lavora al computer e digli che cosa vuoi dalla tua immagine, quale cosa mettere in evidenza (con luminosità, contrasto, nitidezza e saturazione, coi canoni fondamentali che chiaro allontana, lo scuro avvicina, etc. la deve fare tridimensionale, usi quello che vuole, sono razzi suoi) e che cosa mettere in sottotono (abbassare il contrasto, la saturazione, la nitidezza, etc), in poche parole, devi definire quali interventi grafici apportare all'immagine per mettere bene in evidenza, rendere bello chiaro, il messaggio che tu vuoi dare con la tua immagine. Questo richiede tempo e competenza, ci possono volere anche delle ore, ed in tutti i casi ci vogliono le idee ben chiare, ed il grafico si fa pagare questo tempo, a fior di quattrini, una stampa fatta così costa un sacco di soldi, lavorano a oltre 50 euro/h. Quel tempo e quella competenza il grafico te la fa pagare, ma è quello che porta a stampe fatte bene, le uniche fatte bene. Bene. .............quanti laboratori ti fanno quel lavoro lì? In Italia, pochini, perché nessuno poi glielo paga quel lavoro lì, ma è l'unica maniera di fare stampe buone coi laboratori. Ma gente che investe in immagini, comunque c'è, la pubblicità è il campo più comunque, e dunque della roba fatta bebe si vede ( KIKO in testa!), ma di stampe fatte bene in mostre etc, se ne vedono ben poche, sono molto rare. |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 14:27
Per i laboratori di stampa basta conoscere come lavorano, fare un po' di esperienza e regolarsi i file di conseguenza. Non serve un grafico extra, quel lavoro lo puoi fare tu, ci vuole un rapporto col laboratorio in modo che con il tempo si possa raggiungere il risultato desiderato. Ovviamente non deve essere il laboratorio industriale. |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 14:32
“ Chiedi al laboratorio di farti la parte grafica in tua presenza, mettiti a sedere accanto al grafico che lavora al computer e digli che cosa vuoi dalla tua immagine, quale cosa mettere in evidenza (con luminosità, contrasto, nitidezza e saturazione, coi canoni fondamentali che chiaro allontana, lo scuro avvicina, etc. la deve fare tridimensionale, usi quello che vuole, sono razzi suoi) e che cosa mettere in sottotono (abbassare il contrasto, la saturazione, la nitidezza, etc), in poche parole, devi definire quali interventi grafici apportare all'immagine per mettere bene in evidenza, rendere bello chiaro, il messaggio che tu vuoi dare con la tua immagine. „ Quello che descrivi non è un lavoro di prestampa; è l'editing stesso della foto. Se vuoi che lo stampatore si sobbarchi anche il fotoritocco .... stica, per forza spendi cifre folli. |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 14:33
"..quel lavoro lo puoi fare tu,.." Io mi sono attrezzato in casa, semplicemente perché entro un raggio di 100 Km da Lucca, di laboratori validi ne ho trovato 1 (uno) solo e dopo diversi tentativi, alla fine sono arrivato alla conclusione che faccio meglio io di loro. Ma loro hanno un Epson 7900, che io non ho, ho una 3880, ed ogni tanto vado da loro a stampare col 7900, ma faccio tutto io, loro fanno solo il profilo ICC alla carta e tagliano le stampe. Di stampe fatte bene, a pellicola se ne vedevano un sacco, in digitale, pochissime. |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 14:37
"...stica, per forza spendi cifre folli." Quanti fanno il fotoritocco fatto bene, a livello di un grafico bravo? E' qui che casca il miccio a praticamente tutti, di fotografi che fanno quel lavoro lì fatto bene, ce ne sono pochissimi. E se non lo fai, niente stampe buone. No fotoritocco, no party! |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 14:41
Eh, certo che il fotoritocco conta. Ma allora devi dire che stai pagando due servizi distinti, lo sviluppo delle foto e la stampa. La sola stampa non costa centinaia di euro.... |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 14:47
“ Chiedi al laboratorio di farti la parte grafica in tua presenza, mettiti a sedere accanto al grafico che lavora al computer e digli che cosa vuoi dalla tua immagine, quale cosa mettere in evidenza (con luminosità, contrasto, nitidezza e saturazione, coi canoni fondamentali che chiaro allontana, lo scuro avvicina, etc. la deve fare tridimensionale, usi quello che vuole, sono razzi suoi) e che cosa mettere in sottotono (abbassare il contrasto, la saturazione, la nitidezza, etc), in poche parole, devi definire quali interventi grafici apportare all'immagine per mettere bene in evidenza, rendere bello chiaro, il messaggio che tu vuoi dare con la tua immagine. Questo richiede tempo e competenza, ci possono volere anche delle ore, ed in tutti i casi ci vogliono le idee ben chiare, ed il grafico si fa pagare questo tempo, a fior di quattrini, una stampa fatta così costa un sacco di soldi, lavorano a oltre 50 euro/h. „ E' esattamente quello che faccio io. E che faccio anche con i miei stampatori, quando si supera un certo formato. La stampa in quel caso mi costa il giusto (non poco) e viene pagata in maniera altrettanto giusta. Ti consiglio di smetterla di pensare di essere il solo a sapere qualcosa qui dentro. Che a stampare e/o a far stampare (allo stato dell'arte) da una vita siamo in tanti e a lavorare in digitale dal 2005 pure. Consiglio spassionato il mio. Davvero. |
| inviato il 17 Ottobre 2017 ore 15:03
"Bisognerebbe spiegare loro che sono dei pir.la, visto che per stampare bene in digitale serve accendere un mutuo per fare una stampa." Questo l'hai scritto tu. E poi confermi che: "La stampa mi costa il giusto (non poco) e viene pagata in maniera altrettanto giusta. " Ci vogliono dei gran quattrini per stampe buone anche solo A2. |
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