| inviato il 27 Settembre 2016 ore 22:26
Chiarissimo Pierfranco. Non condivido il punto di vista, ma chiarissimo |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 22:52
Sono felice di non aver tutte queste certezze, quando esco a fare street faccio un bel respiro profondo e via, quel che capita capita. Ciao Rob |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 22:56
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| inviato il 27 Settembre 2016 ore 22:57
“ Altrimenti ci sono i mostri sacri, Bruce Gilden „ Bellissimo, non lo conoscevo! Andare proprio davanti alle persone e sparargli una flashata in faccia! Da quello che ho visto serve un flash esterno, se no avrei provato! A me piace moltissimo fare foto in strada, mi ispiro a Bill Cunningham. Quindi è un sottogenere: moda di strada. In particolare nel mio caso non cerco un significato prodondo nella foto, ma al contrario il mio obbiettivo principale è rappresentare la pura superficialità dell'estetica, belle persone e ben vestite, l'apparente perfezione esteriore. Ma quello che davvero mi piace è girare nelle strade, come un cacciatore, confondermi tra la gente, osservare chi c'è intorno a me, fermarmi, guardare indietro e aspettare. Finché non si trova la preda da catturare con un veloce scatto. Per quanto riguarda il bianco e nero ho convertito solo una foto, ma perché le due modelle che ho fotografato mentre attraversavano la strada erano completamente vestite di nero dalla testa ai piedi e si creava un bel contrasto con la loro pelle chiara. Il risultato mi è piaciuto. Cosa che non accadrebbe con le altre foto dove il colore dei vestiti è molto importante. Ovviamente io fotografo solo per divertimento! |
user104642 | inviato il 27 Settembre 2016 ore 23:47
“ Bellissimo, non lo conoscevo! Andare proprio davanti alle persone e sparargli una flashata in faccia! Da quello che ho visto serve un flash esterno, se no avrei provato! „ ..e chissà come mai ci sono sempre parecchie persone al seguito e alcune abbastanza muscolose. Se lo fanno in Italia .....non lo trovano più e manco se chiamano quelli di CSI  |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 23:59
“ È un genere affascinante degnamente rappresentato da alcuni utenti del forum. Tuttavia, non trova lo spazio adeguato nella galleria "Fotogiornalismo / Street" nemmeno nella sezione "Foto più popolari" dove si trova di tutto, da candid a foto da pagina di cronaca, ma poco di artisticamente rilevante. Credo che una galleria "Bianco e nero artistico" servirebbe a dare rilievo a questo tipo di fotografia, magari con una moderazione condivisa in modo che foto che non c'entrano finiscano nelle altre categorie. Fra parentesi, ci farei entrare pure alcune foto di ritratto e nudo purché attinenti al genere come quelle di vari artisti sopra citati per fare un esempio. „ Ci sono gli hashtag e sono già in uso... puoi creare l'hashtag #streetbiancoenero o #biancoeneroartistico e collegarci le tue foto mettendo il collegamento nella didascalia dell'immagine quando la posti, per la moderazione si può intervenire segnalando un immagine non consona o chiedendo direttamente all'autore di togliere il tag... Per quello che riguarda lo sviluppo di un tema, credo che si possa sviluppare sia in una foto che in una vita, che in un singolo progetto, non vedo il motivo di doverci tutti conformare in uno schema o di avere la "presunzione" di dire così va bene, così no, questa foto ha un messaggio, questa no. L'Osservatore può trovare o no una chiave di lettura, come l'autore può trovare o no il modo di comunicare. Questo non vuol dire che non credo che "la massa" scatti a caso, solo che mi è difficile definire i limiti senza pormi il dubbio di sbagliare. Personalmente non scatto a caso. Di scatti casuali ne faccio zero o quasi. Posso decidere di affidarmi all'istinto, in certe situazioni, ma da lì a leggere che "o si scatta a caso o c'è un tema" o che i "fotoamatori scattano a caso e i fotografi fanno foto belle" trovo che si avvicini alla sagra dell'ovvio come molte foto nelle gallerie del Nostro Forum I lanciatori di sassi sulla folla poi li lasciamo sparare a caso ormai qualcuno si riconosce (spero) Dimenticavo quasi di ricordare che siamo in un forum di discussione sulla fotografia, siamo tutti utenti, quello che dovremmo fare è cercare di migliorarci reciprocamente, e non attaccarci. Quando Filtro46 dice di esaminare le foto e "parlarne" non ha mica torto il confronto è ciò che serve a chi deve progradire e sicuramente di migliorare ne abbiamo bisogno tutti, anche quelli bravi. Non tutti hanno la laurea in fotografia qui... e la storia dell'arte non si impara leggendo due libri o guardando due mostre. Se una foto non ci piace ma tocca qualcuna delle nostre corde, anche quelle legte allo schifo, dovremmo provare ad argomentre educatamente una critica per capire se l'errore è nostro o di chi ha scattato. Fraintendere una fotografia è più facile di quello che sembra e la superficialità dei giudizi supera nella maggior parte dei casi quella degli scatti. Mi scuso per essermi dilungato, spero solo che non vi fermiate al Nick per poi saltare tutto il resto. Molti lo fanno... E forse fanno pure bene.       |
user63256 | inviato il 28 Settembre 2016 ore 0:05
“ "Azione e accadimento, predominante nella Street"!?Confuso Con un po' di confusione, le tre cose mischiate insieme hanno lo stesso effetto di un negroni a digiuno! ;-) „ ... scusa? |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 0:06
 Grande nick Joe merda! Personalmente quoto ogni virgola! Per quel che conta, hai espresso anche il mio pensiero che non sarei mai stato in grado di sintetizzare così bene... |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 0:06
“ Per quello che riguarda lo sviluppo di un tema, credo che si possa sviluppare sia in una foto che in una vita „ Un pensiero di poesia e di verità. Semplice, che sottoscrivo incondizionatamente. |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 5:22
“ Fraintendere una fotografia è più facile di quello che sembra e la superficialità dei giudizi supera nella maggior parte dei casi quella degli scatti. „ .... |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 7:07
“ Il punto è che questo genere di immagini sono state cercate . Non costruite, ma cercate a lungo: per strada, nei posti dov'era più facile trovarle, con pazienza, fra la gente. Avendo ben in mente cosa cercare d iraccontare, come, dicendo cosa e con quale tipo di linguaggio fotografico. „ il tuo discorso non fa una piega, ma diciamo a discutere questi dettagli descrittivi non se ne viene fuori, sembra un pochino come cercare di capire se è nato prima l'uovo o la gallina. Quando dici "avevo in mente di rccontare...." ma la tua mente perchè ha generato quel tipo di desiderio?Da chi ha preso ispirazione? Da un già visto conscio? Inconscio? Siamo sicuri che sia la mente ad ispirarci? Siamo sicuri che pensiamo una foto? Per me intervengono altre forme, magari "forme pensiero" ma la mente conta poco.Siamo in grado di separarci da noi stessi per diventare osservatori di ciò che ci piace e/o ispira? ciao Rob |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 8:28
Ma infatti... Guardate che le foto si possono anche selezionare Si può scegliere un tema frequentando certi luoghi, ok. Sui può coltivare la propria predisposizione ad uno stile che ci è consoni, ok. Ma non è che in quella frazione di tempo che ho per pensare allo scatto so già "questa la metterò come quarta foto nella monografia sulla solitudine metropolitana". Oppure se capita una situazione incredibile io non la fotografo perché non entrerebbe nel progetto su cui sto lavorando... Si scatta (semplice eh?), poi se la foto è venuta male o è venuta bene ma non lega con quello che volevamo dire non la si pubblica e buonanotte... Poi ovvio che sui forum amatoriali si pubblica soprattutto per avere dei pareri e magari la foto la si cancella dall'hard disk dopo aver ricevuto i commenti... |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 9:08
Voglio precisare una cosa, probabilmente il titolo giusto del post è "Non mi piace la maggior parte di foto street che vedo in giro", è una cosa totalmente soggettiva e non una critica contro il genere in sè, ogni tipo di fotografia o di arte in generale se fatta bene è apprezzabile, poi certo giudicare apprezzabile qualcosa implica avere una cultura specifica sull'argomento. Pur non apprezzandola particolarmente ritengo che in teoria la street sia uno di quei generi che può generare foto uniche e irripetibili, per questo mi piacerebbe studiare e approfondire, cercherò di leggere i libri che avete consigliato nei post precedenti e cercherò di vedere quante più mostre possibili per far crescere il mio senso critico, poi magari tra qualche anno girerò anch'io con un 35mm in iperfocale a cercare quel momento magico e irripetibile! |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 9:53
“ ...cercherò di leggere i libri che avete consigliato nei post precedenti e cercherò di vedere quante più mostre possibili per far crescere il mio senso critico, poi magari tra qualche anno girerò anch'io con un 35mm in iperfocale a cercare quel momento magico e irripetibile! „ Ma, al di la di tutto, è qualcosa che nelle tue corde c'è oppure no? Perchè a volte, con la logica che "bisogna sperimentare" e tutto quel che ne segue, sembra che la fotografia sia un esercizio, perenne. In cui le cose si "devono" fare... Non è che sarebbe male, se il genere proprio non ti piace Le nostre fotografie dovrebbero, credo, essere pezzi di noi e discendere da quello che siamo, e non viceversa. Ho amici bravissimi nel paesaggio, che prima di tutto hanno grande rapporto con la natura: e questo amore, che è cosa loro, personale, è il motore del lavoro fotografico. Io preferisco la città, fotograficamente, ma anche da vivere. Tra una gita in montagna e un viaggio a Istanbul o Berlino sceglierei sempre la seconda ipotesi. E la grande curiosità sull'umano e le sue ordinarie stramberie è certamente qualcosa che viene ben prima dell'approccio alla fotografia... E siccome è piuttosto genericamente "ampia" (questa curiosità), non definirei in alcun modo la mia fotografia come "street". Perchè a volte è candid, altre (relativamente) costruita, a volte ha necessità del'umano, altre si accontenta di cercarlo come traccia lasciata. La street ha le sue specificità e so benissimo di non rispettarle. Nè mi interesserebbe farlo. Quando Roberto (RobBot) si chiede e ci chiede "perchè si è generato quel particolare desiderio", probabilmente sta parlando di qualcosa del genere. Di quali sono quelle molle di cui la fotografia è solo l'espressione finale. E di solito, guardando ai grandi fotografi per esempio, è abbastanza normale percepire un certo loro modo di essere, dal complesso della loro fotografia. Secondo me, metodi e strategie, logiche più o meno progettuali, tema o non tema, discipline adottate, sono in realtà aspetti secondari. Alla base c'è sempre un quadro di sensibilità, un modo di essere e percepire, che appartiene al fotografante. Tirare fuori bene quello, e con forza, credo sia il risultato più grande a cui si possa aspirare, e poco importa che avvenga facendo macro o paesaggio, sport o architettura... Buona giornata F |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 9:59
Certo Danspado non è giusto generalizzare. Comunque non è che, anche riconoscendone il possibile valore, debbano per forza piacere (o meglio interessare) tutti i generi fotografici. Molti dei grandi hanno percorso delle vie molto "specifiche e selettive". Ma è una regola che non vale solo per la fotografia... Edit: Mi sono incrociato con Francesco Personalmente credo che un certo tipo di street avesse molto più senso in passato dove la diffusione delle immagini era minore ed era più difficile farsi un'idea delle condizioni sociali di un'area. Detta malamente in alcuni ambiti si fa prima a farsi un'idea della situazione guardando qualche foto sui social che ammirando qualche foto ricercata e "non rappresentativa" della "realtà". Ma appunto è solo un mio pensiero personale del tutto indipendente dalla qualità delle foto odierne. Fatto sta che molte foto di oggi sono forse più giocate sullo spiazzamento o sulla visione "intimistica" dell'autore che su uno sguardo al modo di vivere delle persone come invece erano le prime street americane. Ma magari mi sbaglio... Di certo è un genere che avendo pochi paletti è in continua evoluzione |
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