| inviato il 10 Novembre 2020 ore 8:59
Buongiorno a tutti, sono solo 3 giorni che ho una Sony A7ii con Fe35f1. 8, e confermo che con le impostazioni di default i jpeg hanno colori non naturali con gialli e verdi sparati. Trovo anche il WB eccessivo verso toni caldi. Provengo da Fuji, dove i jpeg erano perfetti, (per me), e WB in auto non dava alcuna dominante. |
| inviato il 10 Novembre 2020 ore 9:03
“ Buongiorno a tutti, sono solo 3 giorni che ho una Sony A7ii con Fe35f1. 8, „ fino alla serie II delle a7 sony non ha mai sviluppato jpg decenti. Le cose sono notevolmente cambiate con la serie III dove hanno aggiustato profili e soprattutto WB auto.. Se cercavi jpg on camera piacevoli mi spiace informarti che con la a7II non li otterrai mai. PS: la Fuji ha dei jpg piacevoli m a tutt'altro che perfetti a livello di colorimetria. |
| inviato il 10 Novembre 2020 ore 9:56
Usando il raw con capture 1 pro sto riuscendo ad aveve ottimi risultati, sempre con i miei limiti da semplice appassionato di fotografia e anche questo programma solo fa pochi giorni istallato. |
| inviato il 11 Novembre 2020 ore 10:51
Se uso il wb a 5000k e modo neutro per scatti all aperto con sole, i jpeg sembrano andar meglio, cosa pensate? |
| inviato il 26 Novembre 2020 ore 19:33
Ho letto questo "post...accio" sin dall'inizio, datato ormai di anni, ma vedo che è stato ripreso da alcuni giorni. Approfitto, allora, per chiedervi, in particolare a Lespla, perchè ho letto che ha avuto la mia macchina, la A7rIII, quali impostazioni risultano ottimali per l'incarnato, dal momento che faccio anche ritratto. Premetto che scatto in raw e li lavoro con C1 Uso il WB auto con preferenza al bianco, il profilo colore "standard" con tutti i suoi valori in flat, la lettura spot centrale. Al momento del caricamento dei raw in C1 imposto la correzione automatica del WB e della esposizione. Nelle foto di paesaggio le correzioni, per il mio modo di di vedere, sono abbastanza limitate, ma riguardano spesso la regolazione della temperatura colore, perchè risultano un pò troppo calde. Nei ritratti, al contrario, ho problemi per quanto riguarda l'incarnato, la pelle tende al rosso, e anche col l'editor colore di C1 per l'incarnato non riesco ad ottenere buoni risultati. Riesco meglio con le maschere e variando temperatura, tinta e luminosità. Probabilmente sbaglio il profilo colore, forse meglio il neutral? Qualcuno può suggerirmi le impostazioni della A7rIII per il ritratto? Grazie. |
| inviato il 26 Novembre 2020 ore 22:06
Se scatti in raw non hai problemi. Usa il wb con priorità bianco per non dover correggere troppo i post e avere uniformità su tutte le foto. Detto questo su C1 c'è una belle funzione per le regolazioni dell'incarnato. Io uso pochissimo C1 ma trovi sicuramente i tutorial che ti occorrono sul tubo. Questo post lo avevo aperto per condividere delle esperienze tali da capire se i profili foto potessero essere impiegati al pari delle simulazioni pellicola di Fuji, anche in considerazione delle innumerevoli regolazioni possibili, al fine di avere dei jpg belli pronti in camera. Decidendo di scattare in RAW con la a7rIII non perderei neanche 20 secondi sulle impostazioni dei profili foto e degli stili personali. Piuttosto credo sia più utile impiegare le risorse nello studio della post giusta per i nostri scopi! |
| inviato il 26 Novembre 2020 ore 22:19
Peccato che nel mentre hai cambiato sistema e quindi... apro un altro post per conto di un amico "Jpg PanaSonyc: stili personali e profili foto" ? P.S. da oggi pomeriggio ho deciso di approfondire C1 e Affinity Photo che usavo al 30%, il primo per la correzione colore e l'incarnato ma mi pare un pò poco... aspetto la ver. pro 21 e faccio l'upgrade dalla 12. Avevo iniziato mesi fa ma poi l'ho mollato e non mi ricordo un tubo. |
| inviato il 26 Novembre 2020 ore 22:35
Per la correzione colore mi trovo meglio con Adobe. Affinity l'ho preso ma francamente trovo PS una spanna sopra soprattutto per via delle TM, LM e Co. Non riesco a trovare un solo motivo per cambiare workflow e abbandonare bridge, acr e ps.... Almeno di non ricomprare una fuji ma dubito che lo farò. |
| inviato il 26 Novembre 2020 ore 22:50
Adobe è il migliore (per lavorarci) come workflow e supporto (c'è un mondo di tutorial) e se hai panel come quello di Gaspare Silverii e simili che per il landscape sono troppo comodi e non c'è fui che tenga, manco Olympus, serve lavorarci su. Il fatto è che a me Adobe ha fatto saltare la mosca al naso per una serie di ragioni e non ho necessità di rendere efficiente il workflow ma solo di farlo al meglio, quindi uso altro. Sono consapevole di perdere più tempo e chissà forse pure più soldi. La cosa è ben studiata, a furia di upgrade tanto vale un canone. Però mi secca avere un canone... Con Adobe sono fermo a CS5... però ho visto che Première l'avevo sfruttato al massimo ma dopo 10 anni ho dimenticato tutto. Si ricomincia a fare qualche video corto corto... Il valore del lavoro al software in post sta diventando sempre più importante. Però mi diverte sempre meno... Mannaggia... |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 7:31
Se per quello mi stressa anche a me. Per questo i miei scatti devo risolverli in massimo 20 minuti. Ma 20 min per quelli incasinati altrimenti devono essere massimo la metà. Questo anche legato al fatto che cerco sempre più spesso il risultato maggiormente vicino al reale. Trovo che la cosa più difficile in fotografia, sia la rappresentazione del reale. Mi spiego: se vedi una scena in un bosco difficilmente hai la sensazione di starci dentro (o anche di guardarlo da una finestra aperta sul bosco). Magari vedi foto spettacolari con effetti grafici mirabolanti ma non è quello che cerco. Ho notato che più lavoro sui file e più mi allontanò dal risultato. Ogni passaggio aggiunge qualcosa che porta la foto a sembrare allo scenario di un videogame. Guarda i paesaggi più famosi qui sul forum e capirai quello che intendo. |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 7:43
Lespauly Corcordo sui paesaggi da videogame, belli ma non reali |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 8:18
Preciso che la mia non vuole essere una critica. Rispetto il lavoro certosino che fanno certi paesaggisti. Anche io a volte sperimento per un risultato più emozionale. Quindi non è una critica ma semplicemente un percorso personale. |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 8:38
Concordo, c'è poco da fare, la foto riuscita merita solo una finitura. Non vale per tutto ovviamente. O meglio si sa già in partenza che per certe foto un workflow pesante è necessario, ma appunto è già insito nell'idea di foto che si ha in mente. Sul tempo, è relativo, se so come si fa e dove voglio arrivare OK ma se non lo so... Sto seguendo dei corsi perché ho notato che alcuni consigli mi velocizzano o rendono agili operazioni tediose che alla lunga fanno perdere il piacere della post. Diciamocelo, se lo scatto è bello, merita attenzione e diventa pure un piacere. A me, ovviamente che non ci lavoro, mi frega zero dei profili da applicare a tutto il servizio, ogni foto fa storia a se. Ah il jpeg (molto buono quello Olympus e buonino pure il Panasonic ultime macchine) lo tengo sempre come riferimento del “reale” per non perdere la bussola |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 8:47
Studiare non è tempo perso... Mai. Alla fine paga in risparmio di tempo e in risultati. Ci ho impiegato qualche anno per un processo di sgarpening che funzioni su m43 e su FF. Sono quasi soddisfatto perché riesco ad avere un dettaglio molto tridimensionale. Non lo reputo tempo perso... Ora faccio tutto in 15 secondi. |
| inviato il 27 Novembre 2020 ore 8:57
Il punto è che, o ti trovi a scattare nel bosco magico delle fate, e non capita praticamente mai, o un po' di magia va aggiunta in post. Ti allontani dalla realtà, ma lo fai per rendere un po' più attraente un posto che, altrimenti fatica ad uscire dalla banalità. |
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