| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 12:18
“ Eh... ma è proprio questo il punto caro Enrico, e cioé che fra i nuovi pellicolari nessuno, vabbe'... al limite escludiamo l'allieva (di cui peraltro non ricordo il nome) del buon Domenico Mancuso, ha voglia di accostarsi alla pellicola in maniera più o meno ortodossa... sono tutti alla ricerca di scorciatoie che non portano da alcuna parte se non quella di riproporre il peggio, e unicamente quello, di quando si fotografava a pellicola! „ A me invece capita spesso, quando mi reco da Punto Foto Group a Milano, di vedere giovani (e ho l'impressione che ci sia una prevalenza di ragazze) acquistare materiale per camera oscura; come pure vedo moltissimi giovani da Yes We Scan (sempre a Milano) che oltre a offrire servizi di scansione professionale, affitta anche la camera oscura a ore e di recente ha aperto un altro laboratorio (anche questo compreso di camera oscura a noleggio) a Roma; insomma se non ci fosse richiesta non lo farebbero di certo. Inoltre vedo spessissimo gente in giro, turisti o appassionati, con macchine a pellicola e la maggior parte di questi sono giovani. |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 12:37
Confermo, è ciò che ho notato anche io da "Il Fotoamatore" a Milano, zona Republica: mentre ero lì per valutare di persona la RP, sono entrate almeno 5 persone e la richiesta era solo di materiale analogico. Sarà stato un caso? Per lo più trentenni, soprattutto ragazze, erano in cerca prevalentemente di pellicole negative a colore. Che purtroppo scarseggiavano, il negoziante aveva solo le Portra. |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 13:40
@paolomcmlx ognuno usa gli strumenti che vuole,anche misto perché no? I tempi cambiano,L'importante è che la foto di a qualcosa a chi osserva e chi la scatta si diverta a farlo. Il resto sono solo chiacchiere.tu puoi viverla in maniera integralista ma non significa sia giusto, è una tua visione personale. Ah....i libri di fotografia di vecchi autori che ho a casa li hanno stampati sotto ingranditore uno ad uno |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 13:44
Porto la mia esperienza. Ho 23 anni, 4 anni fa ho scattato un paio di rullini con una compattina e mi sono innamorato della resa del negativo. Nell'estate 2020 ho deciso di fare il salto prendendo una Canon AE-1 e una Zenza Bronica 6x6, accompagnate poi da Nikon F3, FM2/T, Canon EF e Pentax SP F, Olympus Mju II. Mostrando un po' di risultati ad alcuni amici, si sono incuriositi e hanno rispettivamente Olympus OM-1n, OM-10, Mju I e Canon AV-1. Tutti scattiamo e tutti preferiamo la resa analogica per il modo in cui la luce viene riprodotta. E siamo tutti under 25. Tantissimi giovani come noi nati alla fine degli anni 90 stanno riscoprendo questo mondo così intimo e speciale, dove c'è una maggior consapevolezza nella fase di scatto e dove l'esperienza è molto più emotiva, dalla scelta della pellicola allo scatto, sviluppo (a casa se bn, in laboratorio per C41) e scansione/stampa |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 13:59
 Finora ho scattato un Velvia 100 su 35mm (e a pensarci bene Ektachrome 100 su 120) e non sono rimasto particolarmente soddisfatto dalla resa(e ora mi diranno che non si usa Velvia 100, ma solo 50!!1!1! però quando l'ho presa costava 19 al posto di 25 e allora ne ho approfittato). Tuttavia qui sullo scaffale ho ancora da scattare un'altra Velvia 100, 2 Velvia 50 e un Provia 100F sempre per 35mm, poi per 120 ho due Velvia 50 e un altro Ektachrome 100 ma devo trovare le occasioni giuste! È innegabile come la visione della diapositiva con il lentino è un'esperienza quasi surreale. La rottura di palle della diapositiva riguarda i costi e i tempi dello sviluppo, ma vabbè, non casca il mondo |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 14:04
la diapositiva medio formato viste le dimensioni è già di suo un prodotto finito |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 15:53
Mi fa piacere se tanti giovani si avvicinano alla fotografia, sia digitale che con pellicola, per me non importa molto. Purtroppo la mia esperienza è diversa e non conosco giovanissimi fotografi che armeggiano con rullini, sviluppi e camere oscure. Ma posso essere io distratto. Resta il fatto che spero sempre che qualcuno segua le sue passioni cercando di ottenere il massimo e spingendo la curiosità e non limitandosi a pigiare il pulsante di scatto. Ma non devo essere molto convincente visto che tra figli, diversi nipoti ( figli di fratelli) e figli di amici piu cari nessuno proprio si interessa alla fotografia |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 16:53
I giovani non hanno tante sovrastrutture, perchè nati in epoca decisamente diversa. Molte persone mi chiedono che senso abbia scattare con una macchina fotografica digitale, dato che esiste lo smartphone. Invece per la pellicola la questione è molto diversa. Viene ritenuta come un qualcosa di artistico. E' come se dicessi che "dipingo". Questo quando parlo con persone "normali", non con appassionati di fotografia, per intenderci. I giovani probabilmente sono attratti da questo, una sorta di mondo esoterico, che incuriosisce, anche grazie alle tante stupende macchine fotografiche prodotte negli anni '70 ed '80, che magari ritrovano per puro caso in casa, del papà o del nonno. E'un fascino paragonabile al vinile. |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 17:36
@Frow ma non sai che gli unici libri veri, degni di tale nome sono quelli manoscritti? Come si faceva secoli fa, all'origine. Tutto il resto è una bruttura |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 17:44
@Claudio Santoro: “ Ma non devo essere molto convincente visto che tra figli, diversi nipoti ( figli di fratelli) e figli di amici piu cari nessuno proprio si interessa alla fotografia „ La stessa cosa la constato anch'io. Ho l'impressione che quand'ero giovane molte più persone (amici e compagni di scuola) si interessavano alla fotografia o anche alle riprese video (super8), non solo come "punta e scatta" (c'erano già allora), ma in modo un pochino più "impegnato". Probabilmente oggi non se ne sente più il bisogno, dato che il telefonino offre tutto quanto serve senza dover pensare a nulla. @Edobette: “ I giovani probabilmente sono attratti da questo, una sorta di mondo esoterico, che incuriosisce, anche grazie alle tante stupende macchine fotografiche prodotte negli anni '70 ed '80, che magari ritrovano per puro caso in casa, del papà o del nonno. E'un fascino paragonabile al vinile. „ Sì ma gli passa subito... non appena emerge una piccola difficoltà o vedono i prezzi dei rullini. |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 17:45
Ho usato la pellicola per decenni dai primi anni 60 fino al 2000 all'avvento del digitale. Ancora oggi faccio qualche rullo 120 con la mia fidata hasselblad, ma abborro a un uso misto della pellicola per poi scannerizzare e stampare digitalmente Ho sempre sviluppato da me i miei rulli Delta in B/N in microdol x, o la technical pan col pota, o il trix o delta 400 in D76. Le mie dia Ektacrome o velvia direttamente da me, e le stampe in b/n lo stesso me le facevo in casa con il mio fedele Durst. Capisco quindi oggi che qualcuno nato in epoca digitale sia attratto dalla pellicola e voglia usare macchine analogiche, ma demandare poi lo sviluppo e la stampa a laboratori privati, non rende molto distanti tali persone da coloro che in epoca analogica usavano la kodak instamatic e andavano dal negoziante per farsi cambiare la pellicola e consegnare quella esposta per ottenere le proprie stampine 7x10. L'uso della pellicola oggi sarà pure una moda, ma o si affronta per intero il processo , dallo scatto alla stampa, secondo una metodologia analogica, altrimenti è meglio lasciar perdere, perchè inutile e diventa solo velleitarismo sciocco. |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 17:58
“ Sì ma gli passa subito... non appena emerge una piccola difficoltà o vedono i prezzi dei rullini. „ Non ne sarei così convinto. Prova a dare un'occhiata a questo canale Youtube: www.youtube.com/@aliceinshot |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 18:23
@bergat e secondo quale principio? vorrei capire il motivo secondo il quale un processo totalmente analogico è valido mentre uno ibrido no vedo tanta gente che usa hasselblad/rolleilfex/mamiya,fa tutto come processo analogico vuole ma vedo foto di una banalità assurda poi arriva il giovincello che spara foto senza regole con sistema ibrido ma guardi le foto e dici wow per me conta quest'ultimo aspetto,certe pippe mentali appartengono al secolo scorso ah...scatto a pellicola,sviluppo e stampo da me (tante foto banali) giusto per precisare che non sono un hypster |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 18:24
“ ...ma o si affronta per intero il processo , dallo scatto alla stampa, secondo una metodologia analogica, altrimenti è meglio lasciar perdere, perchè inutile e diventa solo velleitarismo sciocco. „ OK, non avendo spazio per una camera oscura (quindi non potendo stampare da me) e facendo pochi rulli l'anno (che comunque per il B&N vengono stampati con ingranditore da un piccolo laboratorio artigianale di Milano secondo mie precise indicazioni) che non giustificano il mettermi in ballo con prove ed esperienze con i vari chimici e tecniche di sviluppo, mi trovo quindi costretto ad abbandonare questo hobby poiché scopro solo oggi che in tale situazione è meglio lasciar perdere Peccato, perché mi piaceva e mi divertivo. A breve troverete quindi il mio annuncio nel mercatino del forum per la vendita del mio corredo Hasselblad. Ringrazio per avermi aperto gli occhi. |
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