| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 16:34
“ P.S. A di la del vanto di cui si fanno scudo i proprietari di ff, senza pensare che allora quelli che adoperano formati maggiori cosa sono? „ In molte situazioni è un vanto avere Apsc. Ripeto la domanda, lascia perdere la stampa, immagina di caricare i due Raw sullo stesso monitor. Se metti i due formati su un cavalletto con lo stesso 50mm, a TA, a distanze diverse tali da compensare il diverso angolo di ripresa (quindi l'apsc sarà più distante dal soggetto). Cosa noterai (PERCEPIRAI) di diverso in maniera evidente e non scientifica tra le due foto? |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 16:50
In queste situazioni penso che il 50 mm debba essere diverso, perchè una cosa è un 50 mm costruito per ff, altro per apsc. Se utilizzassi lo stesso 50 mm della FF per la apsc quello sarebbe un tele fondo di bottiglia. Quindi noterò una minora nitidezza nella foto scattata su apsc, causa l'uso di un obiettivo da FF |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 16:53
Abbi pazienza, se continuiamo a cambiare le variabili in gioco, arriviamo al punto in cui a Roma si chiude con "si vabbè". Ti sei già scordato della domanda all'origine? |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 16:58
Non mi sono scordato la domanda iniziale ma non ha senso considerare lo stesso obiettivo perchè in tal caso penalizzi l'apsc offrendole meno profondità di campo e quindi maggiore sfocato rispetto al ff.... cosa che normalmente non è. La differenza tra un aps-c e ff, è solo legata all differenza di rumore indotto, a parità di tecnologia costruttiva, obiettivi compresi |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 16:58
È la prima volta che leggo che il circolo di confusione viene deciso al momento della progettazione. Con una tale confusione non ne verrete mai a capo. |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 17:00
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| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 17:04
Ok, mi avvalgo della facoltà del "si vabbè". |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 17:05
“ È la prima volta che leggo che il circolo di confusione viene deciso al momento della progettazione. Con una tale confusione non ne verrete mai a capo. „ La questione è proprio questa, la gente non ci riesce a ragionare semplice. |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 17:23
“ Fai una cosa Antonio a proposito di variabili, fai che a variare sia solo ed esclusivamente la diagonale del sensore e non aggiungerci una variante della distanza di ripresa per cui fai in modo che il R.R. e lunghezza focale ( non equivalente ma reale ) siano le stesse sulla prova, se proprio vogliamo essere pignoli fino all'esasperazione utilizziamo un obiettivo con il collare, anche più di 50mm fa niente, inchiodiamolo sul cavalletto e scambiamo solo il corpo con la sola rotazione della baionetta, fuoco e diaframma saldati. „ Ottieni che la foto scattata in Apsc sarà un ingrandimento (crop) di quella scattata con FF, mero ingrandimento che in questo caso non farà percepire una diversa PDC, l'elemento proponderante sarà appunto l'ingrandimento. L'esempio da te proposto, a mio parere risponde peggio all'esigenza della domanda all'origine in cui si può ragionevolmente pensare che si voglia ottenere la stessa foto (inquadratura) io l'ho intesa così. Naturalmente il tuo esempio vale e torna utile lo stesso, anzi, è il motivo per cui l'Apsc si sfrutta. |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 17:28
Credo che qualcuno stia confondendo il diametro massimo accettabile del circolo di confusione (quello che nelle formule per brevità viene chiamato "circolo di confusione" e costituisce il criterio largamente soggettivo con cui si determina la profondità di campo) con la risolvenza delle ottiche (che con il calcolo della profondità di campo non c'entra nulla e che semplicemente si dà sempre per scontato sia adeguata a soddisfare il criterio di cui sopra, perché altrimenti di sufficientemente nitido non ci sarebbe proprio nulla, nemmeno sul piano di messa a fuoco). |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 17:33
Nella pratica quotidiana, se si memorizza l'esempio di Walter59 si capisce per cosa torna utile l'apsc, l'esempio che ho fatto io (basato sulla variabile della distanza) dovrebbe far capire perché si preferisce il FF. La fisica ai fisici, i laboratori agli ingegneri, a noi un treppiedi. |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 17:35
“ È la prima volta che leggo che il circolo di confusione viene deciso al momento della progettazione. Con una tale confusione non ne verrete mai a capo „ Perchè non lo sapevi? La leica per esempio nella progettazione delle sue ottiche si pone valori più restrittivo 0,020 |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 17:38
Bergat, sei confuso. |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 17:40
“ Nella pratica quotidiana, se si memorizza l'esempio di Walter59 si capisce per cosa torna utile l'apsc, l'esempio che ho fatto io (basato sulla variabile della distanza) dovrebbe far capire perché si preferisce il FF. La fisica ai fisici, i laboratori agli ingegneri, a noi un treppiedi. „ sei tu che preferisci il ff. io dal mio punto di vista sono passato dal ff all'aps-c. Perchè? perchè ha una maggiore profondità di campo, e perchè la qualità è la medesima a meno di 1 ev di rumore. E io purtroppo sono ingegnere da 45 anni. |
| inviato il 14 Febbraio 2020 ore 17:42
“ Bergat, sei confuso. „ mai di più di chi si rifiuta di ragionare. Eppure il ragionamento sul cerchio di confusione l'ho postata. |
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