| inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:56
Le alternative sono anni che esistono, ma non le hanno mai lasciate sviluppare...ricordo 35 anni fa tre ragazzi freschi di università che avevano fatto il giro del mondo su di un aeroplano da loro acquistato e al quale avevano modificato il motore per farlo funzionare ad alcool. Si producevano loro il propellente estraendolo da vegetali, scarti alimentari ecc...tutto ciò che noi buttiamo nella pattumiera, praticamente. Inutile dire che nessuno finanziò il loro progetto...chissà come mai...però il brevetto qualcuno lo comprò...e lo mise in un cassetto...quando finirà il petrolio, son sicuro, lo tirerà fuori!!! In Francia vogliono chiudere le più vecchie...e non ti sembra un segnale che qualcuno sta cominciando a ragionare??...io forse sbaglio ma, se guardo il telegiornale, mi accorgo che, nel nostro paese, quasi ogni giorno, si parla di terremoti, frane, alluvioni, smottamenti, esondazioni, trombe d'aria ecc...insomma, non mi sembra proprio il luogo più idoneo in cui costruire una centrale nucleare...pur prendendo tutte le precauzioni mi sembrerebbe un tantino a rischio...e non un rischiettino da poco... |
user25280 | inviato il 17 Marzo 2016 ore 21:59
“ In Francia volevano chiudere le centrali più vecchie. In Italia investire nel turismo ok ma senza petrolio dove andiamo? „ Ma devvero credi che a far andare avanti l'italia sia quelle poche goccie che estraggono in italia? Ma qualcuno sa come funziona con le multinazionali del petrolio? Che sono tutte dichiarate nei paradisi fiscali dove pagano 10-15% di tasse, estraggono e inquinano altrove e dove non sarebbe redditizio estrarre finanziano campagne elettorali a politici che poi li fanno arrivare in alto per fare approvare leggi che scaricano sui contribuenti le spese di estrazione??? Ma davvero ancora oggi si crede a babbo natale??? In Francia il piano era quello di chiudere le centrali più vecchie, ma visto che le multinazionali, sono riuscite a far eleggere un governo fantoccio, con un ministro dell'ambiente che peggio non si puo, con un presidente che peggio non si puo (fa degna coppia con mister Renzolo, sono i Gianni e pinotto d'Europa) ora le porteranno avanti ancora per anni, con rischi enormi per tutti. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 22:17
“ " quando possono prendere per il collo Croazia, Montenegro e Albania che sono sicuramente più deboli " dai per scontato che lì siano così stupidi da rovinarsi le coste perdendo il turismo che alla lunga gli frutta di più ? in grecia se perdono quello sai quante persone non mangiano ...? „ .... e tu dai per scontato che a fronte della perforazione di qualche pozzo ci sarà sicuramente un disastro!?! Ma lo sai quanti pozzi offshore ci sono in italia? Hai mai sentito parlare di qualche incidente? Statistica vuole che sia molto più probabile un inquinamento dovuto ad un volgarissimo incidente ad una petroliera che ad un pozzo metanifero/petrolifero... Fermiamo tutte le petroliere? Dimenticavo... per quanto riguarda i greci dovresti sapere che stanno facendo una gara con gli albanesi per vedere chi comincerà per primo a pompare il petrolio dello Ionio! |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 22:27
“ e tu dai per scontato che a fronte della perforazione di qualche pozzo ci sarà sicuramente un disastro „ No ma l'unica cosa sicura è che nessuno può garantire che non ci sarà, anche in Giappone era sempre filato tutto liscio con le centrali...comunque i danni derivanti da quelle attività ci sono anche in assenza d'incidenti |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 22:34
Speriamo nel referendum.. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 22:40
Se non sbaglio le poche piattaforme esistenti se non sbaglio erano idea di Monti che voleva sollevare l'Italia dalla crisi .... i polli stanno ancor aspettando ................. “ Dimenticavo... per quanto riguarda i greci dovresti sapere che stanno facendo una gara con gli albanesi per vedere chi comincerà per primo a pompare il petrolio dello Ionio! „ porelli anche loro speranzosi ....... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 22:42
speriamo negli Italiani...il referendum è una buona cosa...meglio sarebbe se fosse propositivo, ma la cosa più importante è che ci svegliamo da questa sorta di torpore cerebrale che ci hanno indotto...le opinioni che stanno facendo gorare il nostro paese sono nate al 70% nei bar o davanti alla televisione...non è cultura quasta...entriamo nelle notizie, ragioniamoci sopra, traiamo delle conclusioni...ma che siano le nostre e non quelle "preconfezionate" che ci propinano ogni giorno ovunque... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 22:44
“ " e tu dai per scontato che a fronte della perforazione di qualche pozzo ci sarà sicuramente un disastro" No ma l'unica cosa sicura è che nessuno può garantire che non ci sarà, anche in Giappone era sempre filato tutto liscio con le centrali...comunque i danni derivanti da quelle attività ci sono anche in assenza d'incidenti;-) „ OK. Fermiamo le trivellazioni e regaliamo il "nostro" petrolio ai dirimpettai... così diamo una mano a greci e gli albanesi che stanno messi peggio di noi! Ma allora dovremmo fermare anche le petroliere perchè è dimostrato che sono molto più pericolose!!! |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 22:50
“ Se non sbaglio le poche piattaforme esistenti se non sbaglio erano idea di Monti che voleva sollevare l'Italia dalla crisi .... i polli stanno ancor aspettando ................. " Dimenticavo... per quanto riguarda i greci dovresti sapere che stanno facendo una gara con gli albanesi per vedere chi comincerà per primo a pompare il petrolio dello Ionio!" porelli anche loro speranzosi ....... „ Se non sai di cosa parli faresti meglio a tacere!!! Quando Monti portava ancora i calzoni corti l'Adriatico era già un colabrodo!!! Nel canale di Sicilia la maggioranza dei pozzi negli anni '70 era già in produzione!!! |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 22:52
Ampliare i diritti, ridurre l'impatto ambientale, aiutare gli altri popoli, le politiche sociali, quelle ambientali, ecc. Hanno un costo. Se la società considera di perseguirle (per ragioni etiche o semplice "calcolo") trovo giusto che non ne faccia ricadere i costi "sugli altri" perché gli altri siamo a rotazione noi povera gente. Quanto ci costa in termini economici il "si"? Quanti perderanno il loro posto di lavoro saranno indennizzati? Quanto pagheremo di più il metano che scalda le nostre case? Quanto dovremo cedere in termini di "peso strategico internazionale"? E quanto potremo svincolarcene se trovassimo un po' di gas? O, uscendo dal semplice venale, mi chiedo: Quanto sia etico bruciare il petrolio che altri (più poveri) sono costretti ad estrarre? Fatemi capire queste cose. Fatemi decidere con il cervello piuttosto che con il cuore ed io potrei anche votare. Al momento, di fronte all'incerto rischio d'incidente ed il certo impoverimento scelgo il primo e non andrò ad alzare il quorum. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 22:56
“ Ma allora dovremmo fermare anche le petroliere perchè è dimostrato che sono molto più pericolose!!! „ Dillo a me che ho visto bruciare la Haven davanti alle finestre di casa, che un'altra volta hanno tremato per il botto causato dall'esplosione di una raffineria, in città, tutti per anni hanno giurato che non c'erano pericoli e visto che era verità di partito molti ci hanno creduto come in questo caso. Potrei citarti altri casi, come vedi io non parlo a vanvera per partito preso, ho vissuto in diretta i pericoli della convivenza con il traffico di petrolio, il punto è che consentire le trivellazione non elimina nessuno di questi rischi ma ne aggiunge uno grosso in più. ..non mi sembra un concetto tanto difficile... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 22:56
A malinquorum.... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 23:02
“ Al momento, di fronte all'incerto rischio d'incidente ed il certo impoverimento scelgo il primo e non andrò ad alzare il quorum. „ L'impoverimento può essere anche dato dal fatto che i turisti sapendo della presenza delle piattaforme decidono d'andare da un'altra parte, giocare sul quorum sfruttando il 35% regalato da chi non vota comunque è un'oltraggio alla democrazia un modo vigliacco di sfuggire al confronto noi italiani abbiamo una cattiva classe politica ma evidentemente per come pensiamo ne meriteremmo una peggiore! |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 23:11
“ Quanto pagheremo di più il metano che scalda le nostre case? Quanto dovremo cedere in termini di "peso strategico internazionale"? E quanto potremo svincolarcene se trovassimo un po' di gas? „ Niente di tutto questo la quota ai fini del prezzo e delle strategie di mercato è irrilevante, i danni invece sono certi anche in assenza d'incidenti, ripeto www.facebook.com/shares/view?id=998110890258752&overlay=1&ref=notif&no si può discuterne l'entità ma le ricerche dei giacimenti, l'istallazione degli impianti e le trivellazioni anche senza incidenti bene all'ambiente non fanno, senza contare il danno d'immagine alle nostre spiagge che i paesi stranieri saranno ben felici di sfruttare ... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 23:13
“ E pensare che in paesi del nord-africa, dove si estrae il petrolio per noi occidentali, si stanno dando totalmente alle rinnovabili „ Al mondo c'è gente talmente scaltra che saprebbe vendere ghiaccioli al polo nord! E gente talmente corrotta che potrebbe acquistarli. Le rinnovabili, al momento, non hanno alcuna convenienza economica, già è modesta con gli incentivi e se consideriamo che lo Stato siamo noi, significa che ci si rimette di brutto. Ma siamo diventati la prima nazione al mondo per utilizzo delle fonti rinnovabili. Gli altri producono la tecnologia e ce la vendono, in particolare i tedeschi, ma non la usano. Se non conviene non conviene, bisognerebbe chiedersi perché noi siamo gli unici a comprarla, mandando i nostri soldi all'estero. Almeno la producessimo noi, invece no. Stanno cercando di convincerci che dobbiamo ridurre la dipendenza energetica dall'estero, però ben poco si fa per ridurne il consumo tramite l'isolamento termico, assai più economico dei pannelli solari e altri apparecchi. Ma poi, l'Italia importa quasi il 70% dei generi alimentari! Cioè è ben lontana dall'autosufficienza alimentare, ma questo non importa a nessuno, con previsioni che nel prossimi decenni il pianeta farà fatica a fornire cibo per tutti, vista la popolazione in crescita. Dunque, la dipendenza energetica è un problema, mentre la dipendenza alimentare no... strana gente gli italiani. Anziché incentivare l'agricoltura, che visto un quadro simile avrebbe da produrre a tutto spiano e da dar lavoro a chissà quanti disoccupati, si incentiva l'acquisto di tecnologie estere e le trivellazioni da dare in appalto a ditte che se c'è da guadagnare prendono tutto loro, se ci sono debiti paghiamo noi e se ci sono danni spariscono, non sono mica la British Petroleum. |
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