| inviato il 02 Giugno 2016 ore 23:01
Non sono confrontabili, ovviamente, non più. L'unico confronto possibile sarebbe stata la stampa, una totalmente digitale (file digitale stampato con stampante) e una totalmente analogica (pellicola con stampa chimica direttamente da ingranditore). L'immagine analogica viene in pratica fotografata due volte, la prima sulla pellicola, la seconda con la scansione. Essendoci un passaggio in più, il film viene penalizzato, e il confronto a monitor risulta impari. Il confronto più o meno corretto sarebbe in proiezione, tra la diapositiva proiettata con diaproiettore e il file digitale proiettato con videoproiettore. Già a parità di formato, ad esempio 24x36 vs ff, nonostante la minore risoluzione del videoproiettore rispetto al diaproiettore, vince il digitale. Ma il 6x6, pur senza alcun ritocco, invece tiene ancora botta, e regala immagini bellissime, dettagliate e con colori meravigliosi |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 0:15
Come già scrissi, la mia opinione è diversa. La proiezione ha una qualità nettamente superiore, 24x36 o 6x6 non importa. |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 0:50
Tempi difficili quelli delle diapositive, rispetto all'attuale digitale, ma più pensati e più formativi. All'inizio usai le velvia 50, poi passai alle splendide e brillanti Provia 25, 50 e 100. Fino al 2005. Poi son passato al digitale. Il bello (o il brutto) delle diapo sta nella scelta dell'esposizione: cambia in funzione del supporto di visione e la tolleranza nell'esposizione è di soli 2 stop. Poco sopra o poco sotto e le puoi buttare... Se devi stamparle è una cosa, se devi proiettarle è un'altra. Ma il vero tallone d'Achille dell'analogico a colori, per quanto mi riguarda, è la stampa tipografica: il passaggio dal metodo colore rgb al cmyk, ammazza la resa dell'analogico imprimendo alle foto anche più belle, una specie di film opaco che ne riduce l'impatto originale. Insomma, scattare e proiettare rimane il più gustoso sistema per godersi l'analogico. La cosa più bella inoltre è l'attesa: 36 pose su cui rimane una curiosità puerile di scoprirne il risultato. A proposito di analogico: a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, c'è una meravigliosa ed imperdibile mostra del maestro Gianni Berengo Gardin, con 150 fotografie (naturalmente e rigorosamente) in bianco nero. Mentre una nota casa si pubblicizza con lo slogan "non pensare, scatta", lui afferma: pensa e poi scatta... |
user46920 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 4:59
Mauro:“ Per pura curiosità l'estate scorsa ho affiancato la Hasselblad con il Distagon 60mm (Velvia 100) alla 6d con il 17-40 con lo stesso tempo di scatto e sollevamento specchio per entrambe. Questi i risultati „ la pellicola però mi sembra nettamente sottoesposta ... o cmq la sua scannerizzazione è stata fatta sottoesponendola. E' sufficiente regolare due cursori per riportare le due immagini alla stessa luce, però per avere un confronto onesto, è necessario un file perfetto della 6x6 (sia in scatto che in digitalizzazione) Ancora oggi, anche a me, sotto certi aspetti, la diapositiva appare "migliore" e per vari motivi che la caratterizzano. |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 6:47
“ Sorriso Mi immagino. Quello che mi sorprende è come la stessa scena cambi completamente atmosfera, in una sembra drammatica e nell'altra invece trasmette serenità „ A me sembra semplicemente che la dia sia sottoesposta... |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 7:02
Mi sn letto tutto questo bel post.. .. È un po' di tempo ormai che ho "scoperto" l'analogico (sicuramente farà sorridere i più grandi, ma sono partito con la fotografia digitale per motivi ovvi di età) ed ho affiancato alla 6D una 50e analogica (sempre Canon per sfruttare gli stessi obiettivi). Ho scattato diversi rullini da 36 negativi .. E sono rimasto sorpreso dalla qualità e diversità della fotografia analogica. Studiando fotografia ho capito che è una reazione chimica, è luce che impressiona un supporto ad essa sensibile. Il sensore digitale può solo imitare questa chimica, che da quando ho visto il confronto considero la vera fotografia. È come un uomo vs robocop, il secondo è più forte e performante in tutto, ma solo il primo ha un'anima. In questo post mi avete fatto sapere di più sulle dia .. Come detto io scatto negativi. Volendo cominciare a scattare dia con la 50e è possibile? Potreste consigliarmi quale comprare e soprattutto svilupparle e dove trovare un proiettore (e quale) oggi nel 2016? Grazie Daniele |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 7:20
È certamente possibile.Ti consiglio la pellicola Fuji Velvia 50 che potrai far sviluppare da un laboratorio fotografico.Come proiettore un bel Leitz pradovit 1500 o 2500( la differenza sta nellla potenza della lampada alogena,150w o 250w).Obiettivo di proiezione il 90 colorplan o supercolorplan della Leitz.Esiste anche una versione CF per compensare la caduta di nitidezza ai bordi dovuta alla non perfetta planeità della diapositiva quando viene proiettata per via del calore che spinge la parte centrale della stessa verso l'esterno. A questo punto però......comprerei per quattro soldi un corpo analogico Leitz per chiudere in bellezza la catena. |
user33434 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 9:00
@Occhio e Roby. Non mi convince la spiegazione. Aprendo di uno stop il cielo sarebbe stato completamente bruciato. Lo stesso varrebbe anche con la scannerizzazione. |
user46920 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 10:12
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user33434 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 11:30
Occhio così hai recuperato le ombre ma la differenza di gamma dinamica rimane a mio avviso. Riproverò l'esperimento appena possibile a parità di formato con tre esposizioni diverse. Anche se di per sé non cambia nulla perché sono due medium diversi, ora mi è venuta ancora di più la curiosità di vedere le differenze sul campo |
user46920 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 12:17
ma che ombre, porca vacca, hai sbagliato tu ad esporre. punto! non so se hai sbagliato in camera, in sviluppo o in scanner, ma c'è sicuramente qualcosa di sbagliato ... e così diviene un confonto inutilizzabile, che parte monco e non serve a nulla di nulla, se non ad evidenziare che hai sbagliato qualcosa !!! ... e non lo sto dicendo per darti dello "sbaglione" (che nemmeno ti conosco e non mi permetterei, quanto non me ne frega nulla), ma proprio per stabilire e chiarire che il confronto fatto così non è valido, non ha senso ed è sicurissimamente da rifare, con del materiale almeno accettabile (questo non lo è !!!) è chiaro il nòcciolo di questo discorso ??? |
user33434 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 12:34
Chiarissimo, questo è il motivo per il quale mi interessa ripeterlo. In genere espongo ad occhio quindi hai voglia a rulli che ho buttato e non sono per niente permaloso. In questo caso specifico invece la cosa interessante è che ISO e coppia tempo/diaframma sono identici per alterare il meno possibile il confronto, li ho quindi decisi dalla misurazione della 6d. In sviluppo non credo, altre dia dello stesso rullo sono ottime. In scannerizzazione può essere. Se vuoi appena ripeterò questo giochino ti avvisero' via mp |
user46920 | inviato il 03 Giugno 2016 ore 12:51
La diapo ha una tolleranza di errore molto basso, certe emulsioni non sopportano nemmeno 1 stop ... poi non so come espone la 6D, sicuramente se la pellicola non è scaduta e nemmeno i chimici, forse è meglio che utilizzi un esposimetro esterno, di quelli per la pellicola. |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 12:54
Ma le macchine sono estremamente diverse e quindi un esposizione corretta per la 6D non necessariamente è perfettamente identica per l'Hasselblad. Magari hai usato l'esposizione valutativa sulla 6D,chissà. Comunque fidati, la 6D ne esce perdente come gamma dinamica. |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 14:22
Ma tornando alla foto sopra,è difficile fare un paragone,conta anche lo scanner,inoltre da il meglio di se proiettata. Dicevano che la diapositiva aveva una gamma piu' estesa di un paio di diaframmi qualche anno fa,attualmente con i nuovi sensori la situazione si è ribaltata e la gamma è piu' estesa di due o piu' sul digitale.Non solo con il raw c'è la possibilita' di aprire e recuperare ombre e luci, che con la dia non esiste...per contro le luci sono chiare,sovraesposte ma non c'è il tipico taglio....il classico filtro nd ridurrebbe il contrasto.La fotografia è anche contrasto luci ombre,e non contemplava la gamma dinamica visibile dell'occhio umano per via del supporto,oggi l'approccio è un po' cambiato.La tolleranza dell'errore di esposizione è minima 1-2 stop e le ombre sono scurissime,invece il negativo è piu' vicino al digitale, si recuperano piu' diaframmi di errore. La lettura è fatta sulle alteluci,la tipica esposizione da diapositiva con i colori saturi ,sottoespone sempre un po',oggi qualche fanatico che ci regala il web storce un po' il naso,perchè chiede un istogramma bello aperto disteso a destra e non c'era il bilanciamento del bianco. Era anche tutto un altro mondo,c'era il muro,si parlava di globalizzazione,we didn't have no internet ,c'era il vecchietto con l'asino niente acqua e luce trasporti quando capita,strade polverose... |
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