user33434 | inviato il 31 Agosto 2016 ore 15:22
Il mio pensiero l'avevo già espresso in merito ai giri turistici. Qui però si è andati davvero oltre. Si è già da poco discusso dell'"avvoltoio e la bambina", non ricordo se in questo o in un altro thread. Kevin Carter era un Fotoreporter, non ha salvato quella bambina e a meno che non l'avesse adottata, non ci sarebbe comunque riuscito a salvargliela la vita. Nel tempo in cui ho scritto questo post,sono morti per malnutrizione non so quanti bambini. Quella foto che ti fa tanto schifo Adolfo, e non solo a te, è il dito che indica la luna. Perché azzannare il dito? Ti dà fastidio quello che vedi? La colpa non è del fotografo. |
| inviato il 31 Agosto 2016 ore 15:26
Caro Alessandro Bergamini, il fatto che tu sia stanco di leggere la prepotenza del mondo occidentale, non toglie assolutamente che non lo sia. Smetti di leggerlo, come fanno gli 800 milioni circa di occidentali, che per altro lo fanno da diversi secoli. Ci sono stato anch'io più volte in India, e nessuno mi ha mai fotografato, e se lo avessero fatto non mi sarei neanch'io sentito mercificato, perché lo zoo non siamo noi, in quel contesto ovvio, ma è proprio il contrario. Poi se vogliamo fotografare le miserie umane, c'è ne sarebbero molte anche in occidente. Ma queste non "rendono" molto in fatto di celebrità....forse Sai di chi è questa foto? Quella che più mi ha indignato nella storia della fotografia?
 Adolfo la foto, celeberrima, è di Kevin Carter, giornalista e fotografo sudafricano morto suicida a 33 anni. Controversa e durissima ha però avuto il merito di denunciare in maniera inequivobabile al mondo l'inaccettabile carestia dovuta alla guerra civile in Sudan del 1993 in particolare e l'enormità del problema africano in generale. Ha vinto il Pulitzer. Non mi indignerei fossi in te. Lo trovo un concetto estremamente sbagliato. Due considerazioni.
 Questa foto, scattata da Nick Ut, ha contribuito alla fine della guerra in Vietnam ben piu' di mille e mille parole o sconfitte sul piano militare. Questa foto ha formato la coscienza di milioni di persone. Quando gli americani liberarono i campi di concentramento portarono dietro di loro i migliori registi e fotografi dell'epoca per documentare che quell'orrore era, davvero, realmente accaduto fotografando situazioni e dolori che avrebbero per sempre lasciato il loro segno nella storia del mondo. Non ti indignare per le foto. Indignati per ciò che le foto ritraggono e denunciano forse è più produttivo. |
user33434 | inviato il 31 Agosto 2016 ore 15:27
Ritornando al tema Turismo/Viaggio non posso che condividere pienamente. Ogni turista spende i propri soldi come vuole, ma non si pretenda di tornare a casa avendo anche solamente scalfito quella che è la cultura di un popolo o il suo presente. |
| inviato il 31 Agosto 2016 ore 15:37
@Riccardo La foto mi ha indignato non per il contenuto di denuncia, ma per la storia che sta dietro. Kevin Carter in un'intervista effettuata dopo il Pulitzer, ha dichiarato o ammesso che era rimasto li per ben 20 minuti ad aspettare che l'uccellino aprisse le ali per uno scatto più "intenso", e visto che non lo faceva ha scattato così, ma soprattutto poi SE NE ANDATO piantando li la bambina!! Forse è per questo rimorso tormentato che si è tolto la vita dopo pochi mesi, Per alcuni che lo conoscevano sembra anzi sicuro. Nik Ut, dopo la sua celeberrima foto, almeno ha soccorso quei bambini accompagnandoli in un ospedale. Ma forse quelli erano altri tempi. Prima di dirmi su cosa indignarmi, dovresti conoscere almeno i fatti....che forse sarebbe più produttivo per te. Poi chiedo scusa se mi sono permesso di toccarvi i "mostri sacri" di questo forum, (ce ne sono alcuni). |
| inviato il 31 Agosto 2016 ore 15:40
Prima cosa (come ho già sostenuto in un altro post che ora non trovo) oggi 2016 per fotografare certi volti non bisogna fare migliaia di chilometri! Basta uscire in centro e guardarsi intorno Genova e La Spezia saranno pure porti di mare e per questo "avvantaggiati" ma la moltitudine di razze e di popolazioni che colora le strade sino a soltanto una decina di anni fa era impensabile... Anche la miseria non manca... basta solo saperla cercare. Non al circolo tennis magari. .. Quello che manca nella quotidianità é il coraggio. Che chissà perché dopo aver sborsato soldi e viaggiato per ore e ore tutti trovano, insieme all'autorevolezza e alla presunzione di innocenza! E non mi riferisco certo a Bergamini che va solo lodato per rispetto e l'atteggiamento che adotta, oltre che per la caratura sei suoi lavori! Lui entra in contatto, conoscece vive cio che fotografa, non si limita a passare di li... Ecco dico solo che abbiamo tutti una paura fottuta del prossimo, del diverso e non sempre ci guardiamo intorno con la dovuta curiosità ma soprattutto (e lo dice un codardo) con il giusto coraggio! |
| inviato il 31 Agosto 2016 ore 15:42
Seguendo questa discussione e intervenendo non posso non notare come ormai sia completamente distorto il senso di fotografia....ormai la fotografia è fine a se stessa e al fotografo che si culla sui like ricevuti e sui complimenti. |
| inviato il 31 Agosto 2016 ore 15:44
E concludo il mio intervento in questo post dicendo che alla maggioranza dei "reporter" di mestiere (non tutti), non gliene frega niente delle carestie del Sudan o di pinco pallino, ma puntano solo al Pulitzer. E non è solo una mia opinione. I "turisti" poi seguono... Comunque ciao a tutti. PS: Bergamini, ma non te n'eri andato? |
| inviato il 31 Agosto 2016 ore 15:48
si Adolfo, infatti non ho aggiunto nulla alla discussione, ho ringraziato David. e mi scuso nuovamente con te se in un qualche modo ti sei sentito offeso, non era mia intenzione. |
| inviato il 31 Agosto 2016 ore 15:51
Kevin Carter in un'intervista effettuata dopo il Pulitzer, ha dichiarato o ammesso che era rimasto li per ben 20 minuti ad aspettare che l'uccellino aprisse le ali per uno scatto più "intenso", e visto che non lo faceva ha scattato così, ma soprattutto poi SE NE ANDATO piantando li la bambina!! Adolfo i fatti li conosco bene. Difatti ho scritto " Controversa e durissima ha però avuto il merito di denunciare in maniera inequivobabile al mondo l'inaccettabile carestia dovuta alla guerra civile in Sudan del 1993 in particolare e l'enormità del problema africano in generale". Prima di dirmi su cosa indignarmi, dovresti conoscere almeno i fatti....che forse sarebbe più produttivo per te. In questo tuo periodo, pertanto, sei stato in sequenza in torto, molto arrogante e presuntuoso. Ci sono anche altre versioni rispetto alla tua. lastoriadiunafoto.blogspot.it/2013/11/la-vera-storia-del-bambino-e-lin |
user33434 | inviato il 31 Agosto 2016 ore 15:52
Ok Adolfo allora facciamo un paradosso . Carter scatta la foto, dopo porta la bambina con sé a Johannesburg in un ospedale dove rimediano transitoriamente alla sua malnutrizione. Dopo che accade? I genitori sono vivi? In caso lo fossero non sono in grado ovviamente di provvedere a lei. Pensi che nel sud Africa del 94 la bambina sarebbe diventata ricca e felice? Il problema è che questa storia non può avere un lieto fine. Scusa lo sfogo ma sono stufo di sentire dar addosso ai fotoreporter come se oltre a rischiare la vita dovessero anche rimediare fisicamente ai mali dell'umanità. |
| inviato il 31 Agosto 2016 ore 16:18
genitori sono vivi? In caso lo fossero non sono in grado ovviamente di provvedere a lei. Pensi che nel sud Africa del 94 la bambina sarebbe diventata ricca e felice? Quindi giusto che abbia fatto vincere un Pulitzer ad un free lance e poi sia morto? (era un bambino) La storia è piena di casi di free lance sedicenti reporter, che calpestano la dignità degli esseri umani. |
| inviato il 31 Agosto 2016 ore 16:29
Riccardo la denuncia fu fatta dopo un'anno dallo scatto, per motivi economici e trovò un giornale americano che la pubblicò, non aspetti un'anno se vuoi denunciare qualche cosa. Che ne dici di quei fotoreporter freelance che in Vietnam sfruttano i giornalisti e fotografi locali che poi quando gli americani si ritirarono furono abbandonati ai vietcong? |
| inviato il 31 Agosto 2016 ore 16:31
Cerco ormai contano più i like e gli apprezzamenti che la dignità delle persone...a volte sia della dignità di chi è ritratto e della dignità del fotografo stesso che si riempie la coscienza di like e di complimenti . Scusate ma scrivo dal cellullare. |
user33434 | inviato il 31 Agosto 2016 ore 17:09
Vabbè ragazzi, cerco sempre di evitare accuratamente ogni polemica in un forum perché sono convinto che di persona non nascerebbero mai, ma proprio non ce la faccio. Avete ragione voi, il bambino/a di Carter avrebbe avuto vita lunga, il bambino siriano sulla spiaggia è stato spostato, i free lance sono zecche e i fotoreporter rischiano la vita solo per i premi (tranne i vietnamiti abbandonati dopo il ritorno degli americani), Capa? un falsificatore, Cagnoni? speculatore etc. Ilaria Alpi va bene perché scriveva ma Miran Hrovatin filmava quindi è uno sciacallo. Quello che mi rattrista è che parliamo di uno dei mestieri più difficili e rischiosi della terra, persone alle quali andrebbe se non la gratitudine quantomeno il rispetto. |
| inviato il 31 Agosto 2016 ore 17:22
Sono molto grata e rispettosa verso lo spazzino che mi tiene pulite le strade. Il mestiere si sceglie e l'etica non dovrebbe mai venire meno, detto ciò non faccio di tutta l'erba un fascio. |
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