| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 18:13
“ L' unica mia perplessità è data dalla risposta cromatica, amo i colori caldi dei sensori Canon... „ non esistono i "colori dei sensori canon", a meno che tu non scatti solo in jpg (e con le canon degli ultimi anni non te lo consiglio proprio). |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 18:16
non sono i colori del sensore, ma comunque i colori canon o di qualunque altra marca dovrebbero comunque avere un loro carattere, no? |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 18:17
E comunque... non è che dopo f/6,3 l'immagine diventa di colpo impastata dalla diffrazione; significa solo che inizia a decrescere la curva di risolvenza. Prima che il risultato sia deteriorato in modo tanto grave passano ancora 3 o 4 diaframmi. E comunque il risultato non sarebbe mai inferiore a quello di un sensore meno denso. Un sensore FF 35mm sempre quello è, la sua dimensione fisica determina il rapporto con la diffrazione, NON il numero di megapixel. Il problema è stabilire se questo campionamento è esagerato fino al punto di essere più uno svantaggio che un vantaggio. Secondo me è fin troppo per fare di quella macchina qualcosa di usabile tranquillamente per diversi scopi. Però potrebbe essere interessante per scopi specialistici; staremo a vedere. |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 18:20
oh finalmente questo passaggio lo condivido: “ Il problema è stabilire se questo campionamento è esagerato fino al punto di essere più uno svantaggio che un vantaggio. „ prima vedere con occhi poi discutere se è meglio o peggio o non serve |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 18:20
“ non sono i colori del sensore, ma comunque i colori canon o di qualunque altra marca dovrebbero comunque avere un loro carattere, no? „ Sì e no. Sì se per carattere intendi la risposta a un determinato range di spettro; la distribuzione cromatica di un sensore Canon e di un Sony sono diverse. No se invece si intendono le dominanti, questo è vero solo fintanto che non profili la fotocamera. Una volta profilate in modo corretto per il giusto illuminante è davvero molto difficile distinguere i due sensori. |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 18:24
“ velatura di rancido inc@zzo affogato „ ..e aggiungerei anche un pò snob... |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 18:27
“ E comunque il risultato non sarebbe mai inferiore a quello di un sensore meno denso. Un sensore FF 35mm sempre quello è, la sua dimensione fisica determina il rapporto con la diffrazione, NON il numero di megapixel. „ ecco appunto, ricordavo che alla fine la conclusione è questa. Avevo linkato un paio di articoli in precedenza dove alla fine era proprio spiegato questo. Speriamo non si vada però a discutere di questo altrimenti non se ne esce più..... |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 18:51
Francamente spero.che abbiano lavorato sulla gamma dinamica. |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 19:02
Raamiel “ E comunque il risultato non sarebbe mai inferiore a quello di un sensore meno denso. Un sensore FF 35mm sempre quello è, la sua dimensione fisica determina il rapporto con la diffrazione, NON il numero di megapixel. Il problema è stabilire se questo campionamento è esagerato fino al punto di essere più uno svantaggio che un vantaggio. Secondo me è fin troppo per fare di quella macchina qualcosa di usabile tranquillamente per diversi scopi. Però potrebbe essere interessante per scopi specialistici; staremo a vedere. „ Sono d'accordo e lo dico da sempre, sola eccezione la sensibilita' ad alti ISO |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 19:18
“ Un sensore FF 35mm sempre quello è, la sua dimensione fisica determina il rapporto con la diffrazione, NON il numero di megapixel. „ no scusa questo non mi torna. Assumendo sorgente puntiforme il problema della diffrazione consiste, in parole povere, nel fatto che al chiudersi del diaframma si allarga il cerchio di Aery (o come si scrive). Allo stesso tempo un sensore piu risoluto vanta un circolo di confusione minore di uno meno risoluto, per cui a parita' di diaframma il sensore meno risoluto potrebbe essere capace di riprodurre la sorgente puntiforme ma uno piu' risoluto no ("va prima in diffrazione" e si ha degrado della nitidezza). Quindi il legame con la diffrazione e' dovuto al complesso formato/Mpix ... sbaglio ? |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 19:21
Mhà, ...in ogni caso, se non gli infilano 2 Digic10+ la vedo dura farne una macchina da action, per raffica ma anche e sopratutto per buffer. Ma anche se ci riuscissero, poi per le CF (e per quante ne serviranno), suppongo ci sarà almeno un apposito caricatore stile Magnum calibro 45 (che spero non espellerà le cartucce piene come i bossoli, senò saremo fritti ) “ Quindi il legame con la diffrazione e' dovuto al complesso formato/Mpix ... sbaglio ? „ Se ben ricordo dovrebbe esser legato anche all'ottica utilizzata... nel senso che è il corpo (l'insieme sensore) a portare quella data ottica alla diffrazione. |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 19:27
Yaaa credo che la "teoria" della diffrazione non tenga conto della risoluzione. Intendo dire che, se ho capito bene, a parità di ingrandimento il fenomeno sarà apprezzabile alla stessa maniera, a prescindere dal n di mpx. Del resto tanti mpx sono il primo a dire che ingrandiscono il dettaglio ma anche le eventuali magagne. Bisogna vedere se i vantaggi superano glii svantaggi e io mi auguro di si |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 19:36
“ Se ben ricordo dovrebbe esser legato anche all'ottica utilizzata „ si, lo so, dipende anche dalla lunghezza focale (la diffrazione, intesa come effetto fisico, avviene in base al rapporto lunghezza d'onda/apertura, quindi a pari diaframma sara' maggiore su un grandangolo che su un supertele) ... ma volevo semplificare le cose, considerando come variano le cose al variare del sensore mantenendo la stessa lente e lo stesso diaframma “ a parità di ingrandimento il fenomeno sarà apprezzabile alla stessa maniera, „ no, sono dell'idea che a parita' di ingrandimento il sensore piu risoluto mostra il problema e quello meno risoluto no. Eventualmente, ricampionando alla risoluzione minore il fenomeno sarà apprezzabile alla stessa maniera |
| inviato il 29 Gennaio 2015 ore 19:43
Conoscere il limite di diffrazione della propria macchina, significa sapere quanto dettaglio un sensore è in grado di catturare in condizioni ideali, in modo da poter avere una "trend" su cui regolarsi, perchè "ideali" le condizioni non lo sono mai, per lo stesso modo in cui la maggior parte dei sensori son costruiti. |
user14103 | inviato il 29 Gennaio 2015 ore 19:43
“ Ragazzi, poi che devo dire, godetevela, francamente io con la 1Dx non trovo problemi in nessun tipo di foto, continuero' a usarla fino alla fine della sua vita nella speranza che quando e se mi servira' un'altra macchina Canon ne faccia una simile. „ Straquotone......a parte “ In caso contrario passero a Nikon come stavo per fare con la D3s. „ |
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