| inviato il 27 Novembre 2014 ore 16:29
Concordo con Bracco |
| inviato il 28 Novembre 2014 ore 12:06
Scusa, chi è Bracco? |
user20639 | inviato il 27 Ottobre 2015 ore 19:04
"Conoscere le regole... per poterle infrangere." Personalmente sono cosciente di questa nozione basilare, penso che permetta la giusta capacità di potersi mutare ed evolvere nel scoprire nuove forme visive; di interpretare il paesaggio, guai pensare che tutto sia già stato deciso e scritto. Con molto piacere mi fermo spesso ad osservare i paesaggi ritratti in questo sito, penso di trarne grandi benefici anche dagli errori, ecco, parlando di errori in fotografia di paesaggio, credo possa ancora essere consentito dirlo. Gli errori ci sono? Cosa è l'errore? Voglio dire, giusto infrangere le regole, giusto scoprire nuove soluzioni...ma quando ci accorgiamo che certe licenze non sono altro che errori, perchè persistere? Sono domande che mi pongo a voce alta... Per esempio, considero errori gravi, che esulano la sperimentazione: la troncatura delle colline in orizzontale, produrre le acque bianche con i tempi lunghi, che danno un senso spermatozoico di alienazione e inquinamento. Considero errore nel paesaggio molti trattamenti che portano l'immagine al Chicc, non ci scontriamo solo con la banalità, con il brutto, ma c'è anche il Chicc in agguato. Quindi un uso improprio del paesaggio e della natura, stiamo parlando di paesaggio classico naturale, per altri tipi di paesaggio espressionisti, nulla da dire, anzi. Allora, ci sono le regole, vanno abbattute, ma non bisogna pensare che un errore possa essere armonioso nel campo del paesaggio naturale. |
| inviato il 27 Ottobre 2015 ore 20:55
ahia Leoconte. che argomento hai introdotto: l'errore. e si, perchè se si parla di regole allora la controparte cosa è? . non conscenza delle regole? . trasgressione? . errore? Se le regole sono come la grammatica sono d'aiuto nello scrivere un tema correttamente. Praticamente stiamo ad un livello basico, con le sole regole. Poi del tema vai a vedere il contenuto, e... "io speriamo che me la cavo" Se il tema è grammaticamente perfetto può essere comunque vuoto. grammatica 10, ma il tema è da zero? possibile. Le regole, allora, somigliano alla disposizione delle posate sulla tavola, in un ristorante signorile. Attenzione alle regole . ma interpretate il grassetto come preferite. |
| inviato il 27 Ottobre 2015 ore 22:22
gran foto quella dell'uovo. bravissimo. |
user20639 | inviato il 27 Ottobre 2015 ore 22:28
Ooo, infatti, non sono preoccupato delle regole, sono molto più occupato a pensare al senso dell'immagine. Credo che oramai, l'armonia e l'estetica siano gran parte della sostanza del senso. Le regole potrebbero aiutare, ma semplicemente sono solo la grammatica, che però formano l'estetica. Si, ci sono delle contraddizioni... |
| inviato il 27 Ottobre 2015 ore 22:29
“ Si, ci sono delle contraddizioni... „ io ne vedo una grande su tutte le altre ma è solo il solito parere di chi non è fotografo: l'estetica ammazza la fotografia. o per lo meno la mette molto a rischio. |
| inviato il 27 Ottobre 2015 ore 22:32
Grazie Filtro46! |
| inviato il 28 Ottobre 2015 ore 0:10
quanti di voi hanno mai utilizzato i cartoncini grigi per il bilanciamento del bianco oppure quelli a varie sagome rettandolari per delimitare un'immagine gurdandoci attraverso?.... le regole nascono dalla vecchia scuola e chi non ci è passato difficilmente le prenderà in considerazione...infatti il "fai da te" regna e impervia nel mondo del digitale e del web e alimenta un'autoconsiderazione spesso eccessiva e infondata. l'errore diventa così una scelta tecnica voluta perchè piace e perchè nessuno ha certezze ma solo opinioni o punti di vista. e in questo mondo di punti di vista le regole stridono. |
| inviato il 28 Ottobre 2015 ore 0:26
può darsi Falena, ma le regole o dettami o come vogliamo chiamarle hanno qualche somiglianza con il già visto. una delle maggiori ispirazioni di chi fotografa è il già visto (vedere altre foto). spesso i turisti tendono a riprendere i luoghi di villeggiatura come li hanno visti prima di partire, in brochure. a me sembra che i punti di vista abbiano uniformità, spesso diffusa, spesso figlia del già visto. sia il già visto ignorante, sia il già visto colto. e di questo già visto fatto di regole oppure d'ignoranza alla regola abbiamo la prevalente regola, il prevalente dettame. |
| inviato il 28 Ottobre 2015 ore 0:48
le regole sono una cosa il già visto un'altra...... le regole sono la base o meglio i mattoni che compongono qualsiasi forma di cultura, espressione o lavoro si faccia. prima si deve imparare poi si deve applicare e forse dopo si può pensare di infrangerle come alcuni hanno detto. io la chiamerei più interpretazione. per estremo Picasso prima di dipingere come un bambino, come lui affermava e che fu cosa assai difficile, sapeva dipingere perfettamente e questo grazie anche alle regole. e non viceversa. le regole sono come i libri che devi studiare a scuola per imparare e senza di essi non puoi pensare di formulare una tua chissa quale teoria sull'evoluzione umana o sull'universo... a scuola mettiamo in discussione quello che i prof ci insegnano? diciamo a loro che sanno di già visto? o sentito? |
| inviato il 28 Ottobre 2015 ore 1:02
che dire allora degli scatti di chi non ha mai appreso queste regole? scatti di soggetti autistici, di persone che hanno un loro modo di vedere indipendente dalle regole mai apprese. che dire dei quadri di Ligabue? oppure dei grafiti dei primitivi. L'idea che il soggetto debba essere formato è un modo per sentirci sicuri se siamo stati formati. se non hai mai messo in discussione quello che ha detto un insegnante difficilmente possiamo capirci. si, io l'ho fatto già dalle elementari. |
user20639 | inviato il 28 Ottobre 2015 ore 1:04
Falena@, “ infatti il "fai da te" regna e impervia nel mondo del digitale e del web e alimenta un'autoconsiderazione spesso eccessiva e infondata. „ Trovo molto interessante questo aspetto-costume nel web. Ooo@, “ ma le regole o dettami o come vogliamo chiamarle hanno qualche somiglianza con il già visto. „ Anche questa è interessante e credo di condividerla come idea. Comunque, il mio pensiero era sulla considerazione dell'errore in fotografia, che non è detto, vada contro le regole. Può essere subdolo, creando disturbo e disarmonia. |
| inviato il 28 Ottobre 2015 ore 6:45
Certo è che per poter dire di aver infranto (volutamente) le regole le stesse le devi prima conoscere. Ritengo comunque che ne il cartoncino grigio ne la tecnologia ne gli errori, voluti o no, possano fare di uno scatto una bella foto e tanto meno renderlo artistico. |
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