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Sony A7, Fuji X-Pro, Canon, Cartier Bresson e...blasfemie


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avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2016 ore 23:28

Dov'è la novità? MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2016 ore 23:32

ok rigel scusami.

avatarjunior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 0:18

Secondo me il concetto che vuole significare Pierfranco non è cos'è meglio tra l'ieri e l'oggi della tecnologia fotografica ma quanto i mezzi ti diano in termini di sicurezza interiore nel portare a casa il risultato senza venire più presi dallo sconforto per il consumo abnorme di rullini dia o foto che siano, oltre che per avere la sicurezza che tra i 36/72/108 .... scatti qualcuno buono ne venga fuori così da compensare l'eventuale rimorso per la foto sprecata oltre, spesso, alla fatica per ottenerla e all'esborso economico, che negli ultimi tempi era diventato ormai insostenibile per i più, vista la crisi galoppante. Certo anche 20/30 anni fa, se uno poteva scegliere tra la Canon F1 e la A1 o tra la Nikon F3/F4 e la Nikon Fm2 ( peraltro ottima manuale ), avrebbe certamente optato per le prime di entrambe le case produttrici. Fondamentalmente la molla che ci porta all'acquisto dell'oggetto migliore e più recente è l'apparire, poi la sicurezza che, se non ho più la voglia di fotografare di un tempo , ci penserà la super Reflex con tutti i suoi programmi a consentirmi di portare comunque a casa le foto che vorrei ottenere, magari in mezzo a qualche migliaio scattate in un pomeriggio con il concetto: tanto qualcuna buona verrà fuori e se così non sarà passerò intere belle serate davanti al PC a curare ciò che la mia " non voglia " non è riuscita ad esprimere. Non credo di essere il solo in questo bellissimo forum ad aver provato l'esperienza frustrante che si prova quando riguardando le foto fatte con le Canon 20/30/40 D scoprire che queste siano migliori, nel contenuto e a volte, non solo, di quelle fatte con la Canon 5 D MKIII posseduta di recente. Dalle prime Reflex cercavi di tirare fuori il massimo perché sapevi non rappresentassero il top sul mercato e quasi a voler sfidare le prime della classe davi il meglio di te stesso sia nella passione che nella cura tecnica dell'immagine. Forse è vero, come qualcuno che mi ha preceduto sosteneva, la migliore Reflex che possiamo permetterci rappresenta un sorta di feticcio da ostentare in certe occasioni e che quando siamo soli, a fotografare, ci consola l'idea che se qualcosa va storto c'è comunque "lei " a tirarci fuori dai guai ma, questo non lo diremo mai a nessuno, non sia mai che scoprano che non è tutto oro ciò che luccica. Certo è vero che le notturne a 6400/12800 iso una volta te le sognavi ma, fondamentalmente, in questo caso le foto le fa la macchina con la sua tecnologia e tu ci metti solo quel poco di conoscenza tecnica tua. Se dovreste fare fuoristrada impegnativo, con un'auto, scegliereste una vecchia Panda 4x4 o una Range Rover ultimo modello. Certamente quest'ultima perché vi garantirebbe di cavarvi fuori dai guai quasi da sola in tutta comodità ma, l'avventura ......... dove sarebbe. Saluti a tutti e scusate se mi sono dilungato.

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 0:34

Ma non c'è da idolatrare, l'importante è essere obbiettivi. Ci sono fotografi sopravvalutati perché di facile comprensione e "belli" e altri che nonostante abbiamo qualcosa da dire seriamente, vengono bistrattati perché non c'è la minima volontà a fare quel passo, ma anche piccolo, per provare a comprendere l'autore.
Che poi autori di gran fama, possano produrre boiate, nulla da dire, lo dicono tutti gli addetti ai lavori. Certo che i "fanboy" sono molto più facili da trovare tra fotoamatori che parlano il 90% di Canon Vs Ninon. Allora si che il l'obbiettività rischia di venire meno e parte l'idolâtria incontrollata.

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 0:38

Forse troppa tecnologia non fa imparare. Oggi siamo aiutati in ogni cosa da uno strumento elettronico e sempre più innovativo. Non importa conoscere, anche in fotografia spesso domandiamo alla macchina o a un programma di risolvere quello che non sappiamo fare bene. Poi diventi pigro. Scarti 10 foto dello stesso soggetto e speri che una sia riuscita bene ma senza sapere perché. Dove hai esposto? Come hai letto il bianco? Hai scelto tempi e diaframma corretti? Se sei alle prime armi lascia tutto in auto, scatta a ripetizione e poi studia a casa. Poi sfidati, massimo 3 scatti a soggetto scegliendo tutto in manuale e da li inizia a crescere.

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 1:48

@Matteo però, secondo me, tu continui a parlare di una cosa che è lontana dall'argomento del 3d....per quel che ne ho capito io qui si doveva parlare dell'aspetto tecnico della fotografia...la "sostanza" del fotografo non veniva discussa.

Poi magari sbaglio io.....

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 9:23

Una domanda: tutti voi avete letto l'intera discussione precedente prima di intervenire con vostre nuove considerazioni su questo topic, vero?



avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 9:37

Se così non fosse, vi aiuto...riportando alla luce alcuni passaggi caratteristici

Pierfranco Fornasieri
Io non ho detto che quello che c'era prima è meglio, ci mancherebbe: non lo è in moltissimi casi ed esempi.
Io sto dicendo che se ci fosse più gente che invece di pensare a cambiare corpo macchina ad ogni soffio di vento, ad ingrandire al 100% per godere come dei ricci nel guardare dei pixels a video, pensasse
e spendesse
un po' di più per
organizzare il proprio lavoro fotografico come si deve,
darsi un fine nello scatto,
a come affinare un proprio linguaggio fotografico,
scattare su temi che sentono propri e a proposito dei quali sentono di poter comunicare qualcosa...
Allora forse ci sarebbe più gente come HCB o Berengo


Bruce 75
dal mio punto di vista penso che sia utile distinguere tra regole grammaticali e capacità di espressione narrativa.
Usare un tele e non un grandangolo per fotografare animali lontani è una questione grammaticale, il vedere cosa quell'animale ha di speciale rientra nella espressione narrativa.
Indubbiamente la tecnologia rende sempre più facili gli scatti grammaticalmente corretti. Sarebbe bello non fermarsi qui.


Sub74
Tornando sul mio intervento e sul tema, io ovviamente mi trovo concorde con chi dice che sarebbe meglio dedicarsi maggiormente a sviluppare le proprie capacità espressive che non inseguire gli ultimi concentrati di tecnologia.
Non è questo il punto. Il punto è che, volenti o nolenti, con la diffusione del digitale la fotografia è passata, nel giro di pochissimo tempo, dall'essere un fenomeno diffuso a diventare un fenomeno di massa (e che massa!).
Praticamente oggi ogni essere umano che abbia in tasca perlomeno un fotofonino è un fotografo h 24 permanente.
E da qui, logicamente discende un certo tipo di deriva ultraconsumistica.
Ma probabilmente l'autore del topic aveva in mente non il fotografo "inconsapevole" (colui il quale fotografa nella più totale ignoranza delle basi tecniche e artistiche del medium), bensì il fotoamatore, più o meno evoluto che, invece di investire sulla propria formazione, in molti casi spende fortune in attrezzature moderne che non gli servono a migliorare di una briciola la qualità dei propri scatti.


Pierfranco Fornasieri
Io credo che il mezzo sia un mezzo, e basta.
Capa probabilmente sarebbe stato contento di avere una macchina tropicalizzata durante lo sbarco, ma tutto ciò non gli ha impedito di essere là.
La vera differenza fra Capa e il resto del mondo è questa: che Capa era là, con una macchina che a questo punto chisenefrega se era tropicalizzata. Capa era là. E' questo che ha fatto la differenza fra lui e gli altri.
Bresson ritraeva manichini spogli guardando alle varie correnti surrealiste chisenefrega con che macchina lo faceva.
Domani, quando prenderà una qualunque macchina fotografica in mano, un fotografo si chiederà: cosa voglio dire, come lo voglio dire e perché.


Carlo Di Giusto
Cosa c'è di così riprovevole nella passione per la tecnologia? Con molta serenità ti posso dire che, se me lo potessi permettere, vorrei averle tutte le macchine fotografiche: mi piacciono e mi piace l'idea di sceglierne una diversa ogni giorno, di avere le mie preferite, di soddisfare anche la più banale delle curiosità. Questo non mi fa sentire meno "impegnato" di chi usa da anni una vecchia fotocamera tirando fuori dei capolavori. Non ci devo per forza mettere la razionalità nella passione. Infatti la chiamiamo passione.

avatarjunior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 9:48

Bresson è Bresson per caritá,
ma vedo tante tante tante belle foto anche oggi ,
forse oggi una bella foto fa meno notizia perché il supporto digitale e la diffusione della stampa odierna brucia tutto in poco tempo.
La quantità di libri fotografici oggi è abnorme
ed è molto dura emergere dalla massa.
Godiamoci i bravi fotografi di oggi .
A me piacciono tanto :
Monika Bulaj, Alex Majoli,Paolo Pellegrin,
Maurizio Faraboni e colgo in loro la stessa comunicativitá di Bresson

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 13:55

@Matteo però, secondo me, tu continui a parlare di una cosa che è lontana dall'argomento del 3d....per quel che ne ho capito io qui si doveva parlare dell'aspetto tecnico della fotografia...la "sostanza" del fotografo non veniva discussa.

Poi magari sbaglio io.....


si si, hai ragione, era solo per rispondere al concetto della mancanza di giudizi obbiettivi


avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2017 ore 8:11

Oggi agosto 2017
Pierfranco fornasieri...come stanno le cose?
Sono migliorate oppure la corsa ...all'oggetto del desiderio...e'aumentata?
La qualita' fotografica...la comunicazione .. come la vedi...meglio o peggio?

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2017 ore 8:26

Secondo me non c' è torto o ragione.. Pierfranco e altri hanno messo in luce delle sacrosante verità...
Ma ognuno soggettivamente la vede più in un modo o piu nell altro..
Io mi permetto di dire una cosa: ancora oggi molti usano pellicola per diletto nello street perché il genere lo concede...
Per sport o avifauna le a7 e 6d non sono un granchè ancora adesso in quanto ti fanno oggettivamente perdere foto utili.
Piuttosto mi chiedo con le ultime ultime fotocamere che non sanno più cosa inventarsi, come faranno a mantenere le distinzioni tra ammiraglia per sport, media generalista, entry ? Riusciremo a non spennarci per averne una che faccia tutto bene?

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2017 ore 8:59

Henry Cartier Bresson pensava ai surrealisti, all'inizio degli anni trenta. Pensava a cosa mettere dentro ad una foto, fosse anche solo la vetrina di un negozio, un manichino svestito, oppure lo sguardo fra due passanti o un ciclista in movimento. Pensava al perché mettercela, a cosa avrebbe voluto dire, attraverso quello scatto, e perché e come avrebbe voluto dirlo.
Poi si è dato al reportage, anche lì perché aveva cose precise da dire e sapeva come voleva farlo. Ha prodotto capolavori e scritto la storia della fotografia con mezzi che oggi nessuno di noi immaginerebbe neppure di dover prendere in considerazione.
Messa a fuoco a mano, pellicole chimiche da 100 ASA, assenza di display, esposizione manuale, niente esposimetro.


Sempre i soliti miti, i fotografi sono sempre stati feticisti, lo sono anche gli attuali alternativi come Salgado che non esce con una compatta per andare a fotografare ma serie 1 ed ottiche L, Bresson usava il meglio per l'epoca e se non ricordo male in un intervista incensava Leica per avergli regalato 1/2 stop di luce su un nuovo modello di lente, Capa era corso in giappone a conoscere le innovazioni delle emergenti Giapponesi. Tornando a Salgado lo dice lui stesso di aver speso tutto agli inizi per il corredo Leica, avrebbe potuto benissimo andare su prodotti più cheap e non sarebbe sparito "il manico". I fotografi sono feticisti, perché è un arte strettamente legata allo strumento, poi che lo strumento debba diventare una mania, quella è la degenerazione ma che il grandi lo ignorino, no, a parte le eccezioni piacciono anche a loro le lenti di qualità e le fotocamere prestanti.

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2017 ore 9:28

Mai detto che i grandi ignorino gli aspetti tecnici.
Ho solo detto che se un fotografo investisse maggiormente il suo tempo nel pensare a cosa dire attraverso una foto e a come dirlo, a comprendere e adottare un linguaggio fotografico personale ed efficace, invece che a spulciare i cataloghi dei produttori, sono ragionevolmente certo che la sua produzione ne trarrebbe molto beneficio.

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2017 ore 10:54

Che poi i grandi usavano macchine fantascientifiche e lo comunicavano al mondo intero
e'
l'equivalente oggi :
Plin plin acqua della salute uliveto e rocchetta
I testimonial si fanno fotografare e lo comunicano al mondo intero per soldi....sono pagati....
poi cosa bevono a casa nessuno lo sa..
Anche qui nel forum juza ci sono...i testimonial
ogni tanto a qualcuno scappa...mi e'arrivato questo da......
oppure comunicati tipo
Aspetto la 6dii...cosi ho una 5div che costa la meta....un messaggio...chiaro ed evidente della bonta e convenienza del prodotto...canon...cosa aspettate a comprarlo.....
Siamo persone...ogni giorno andiamo al supermercato....ogni giorno paghiamo le bollette
Ogni mese una vacanza ci sta....ogni mese mettiamo da parte qualche soldo....
Ogni 6 mesi cambiamo macchina...alla moda.
Costa tutta sta'roba...serve uno...dieci ... sponsor
Oggi vale cosi...una volta ancora meglio....la gente era ancora piu credulona....
Lo visto in tv...
Ne parlano al tg1
Lo visto da juza
Lo visto su dpreview
Lo visto qui.......
.lo visto la.....

La vita va cosi...chi ci crede... e chi con sofferenza
vedo sempre un aspetto economico...
Forse e' vero...il detto...beato te che non.....


Che cosa ne pensi di questo argomento?


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