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Come fare per aggiungere fascino alle nostre fotografie digitali ?


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avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2025 ore 14:08

la proiezione è per i professionisti e per gli irriducibili appassionati, troppo impegnativa.
********** **********

Ma daiiiii...

avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2025 ore 14:10

A proposito di immagini affascinanti, ho appena (ri)guardato La Jetée e mi è venuta una voglia insana di bianco e nero!
********** **********

Eh... come ti vedo male! Triste

avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2025 ore 14:50

Per "bianco e nero" mica intendo pellicola...

MrGreen

In effetti, se guardo la mia ultima pagina di foto pubblicate: su 42, 31 sono in b/n, più o meno viracchiate... per aggiungere fascino!

Cool

avatarjunior
inviato il 13 Luglio 2025 ore 15:53

“…il Kodachrome, mi sa, in casa non si poteva fare: andava spedito non mi ricordo più dove...”
••••••••••••••••••••••••••••••••

A Parigi. Ti tornava indietro dopo due settimane (se andava bene).

avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2025 ore 16:12

Io ricordo in Svizzera. Mi pare Losanna

avatarsenior
inviato il 14 Luglio 2025 ore 12:21

Fino ai primi anni '80 le pellicole Kodachrome si sviluppavano anche in Italia, a Milano, poi verso il 1982/3/4, non ricordo l'anno preciso, questo laboratorio Kodak subì i pesanti effetti di una alluvione da cui, onestamente, non ricordo neppure se sia sopravvissuto.
Dopo di allora le Kodachrome si inviavano o in Svizzera o in Germania.
Poi nella seconda metà degli anni '80 Fuji ha preso il largo e non se n'è più parlato...

avatarsenior
inviato il 14 Luglio 2025 ore 12:48

Dentro la scatola, quando la compravi, c'era pure la bustina di carta marrone con cui spedirla allo sviluppo.
Forse non ci dovevi mettere neppure il francobollo...

Mi spingo oltre, nei ricordi (ma non garantisco): una Ektachrome a 5 mila lire, e una Kodachrome a 13 (o a 18)?

A naso, direi di aver cominciato con le diapositive, dopo l'85...

avatarjunior
inviato il 14 Luglio 2025 ore 15:46

una Kodachrome a 13 (o a 18)?


Non ricordo il prezzo, ricordo però che c'era compreso lo sviluppo e le spese di spedizione.
Per la destinazione dello sviluppo, i negozi dove acquistavo le pellicole mi dicevano tutti Parigi, di questo sono sicuro, dove poi andasse realmente il rullino non so, non lo spedivo io.

avatarsenior
inviato il 14 Luglio 2025 ore 17:02

Le bustine di carta marrone per l'invio le ricordo benissimo anch'io, e se non ricordo male la spedizione era compresa nel prezzo d'acquisto che era si alto, ma anche comprensivo di tutte le spese.

Ricordo benissimo anche i telaietti di cartoncino con cui venivano restituite le diapositive sviluppate, erano delle piccole opere d'arte che a guardarle non le apprezzavi una lira ma ad adoperarle ti rendevi conto di quanto fossero pratiche.
Innanzitutto tenevano perfettamente le dia al loro interno visto che il singolo fotogramma era incollato, sui due lati lunghi, all'interno del telaietto.
Il telaietto poi era estremamente rigido e praticamente indeformabile, inoltre poi, essendo il fotogramma vincolato al telaietto era praticamente esente dal "popping".
Inoltre poi lo spessore estremamente ridotto, circa un mlimetro, gli faceva occupare pochissimo spazio nei plasticoni, in sostanza la metà di un telaietto normale, e non era cosa da poco quando si trattava di archiviare migliaia di diapositive... ANZI!
La scomodità veniva in proiezione perché se non usavi i proiettori Kodak, a caduta, a volte poteva capitare che la leva deputata a spingere la diapositiva all'interno della camera di proiezione mancasse la diapositiva, obbligandoti a tornare indietro per poi avanzare nuovamente.
All'atto pratico questi telaietti avevano un unico difetto, ossia la finestra di proiezione di dimensioni assai limitate visto che in lunghezza misuravano fra i 33 e i 34 mm e in più avevano anche gli angoli fortemente arrotondati.

avatarjunior
inviato il 15 Luglio 2025 ore 0:27

........Cavolo, 30 e oltre anni fa facevo tantissime diapositive: ero un vero professionista senza saperlo!MrGreen Oltretutto le sviluppavo da me sia Agfa che Kodak...Eeeek!!!........

Sono stato poco chiaro, io mi riferivo ad oggi e dintorni e non nell'antichità quando la diapositiva era alla portata di tutti.
Da quando il digitale è esploso la diapositiva è riservata al professionista ed al fotoamatore appassionato dalla diaproiezione che unica nel settore consente di rivivere l'effettiva realtà.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2025 ore 9:36

Beh, è sempre stata un po' di nicchia anche " nell'antichita" : durante le Guerre Puniche già si usavano poco le dia. Si scherza!
Comunque prima dell'avvento di Power Point le dia servivano effettivamente per proiettare ai Congressi scientifici i risultati del lavoro svolto anche negli anni '90. Si fotografava, ad esempio , al microscopio con apparecchiature Olympus. Fino ai primi anni "90 si utilizzavano ancora molto le diapositive per le proiezioni, poi si cominciò con un misto di Power Point e certe foto anatomiche, tessuti, microscopio si facevano ancora da diapositive. Negli anni "90 e forse primissimi anni del nuovo millennio, credo che nell'editoria si utilizzassero ancora le dia.
Oggi non saprei se i professionisti utilizzano spesdo diapositive; gli appassionati, si, ma pochissimi visti i costi. I professionisti che hanno bisogno di immediatezza, certo no. C'è qualche paesaggista che utilizza il grande formato o il medioformato ma spesso in B/N. Una nicchia nella nicchia.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2025 ore 12:07

Oggi non saprei se i professionisti utilizzano spesdo diapositive; gli appassionati, si, ma pochissimi visti i costi.
********************************************

No Claudio, i professionisti non adoperano più le diapositive, forse qualche sparuto paesaggista usa ancora le lastre 8x10", ma si tratta di una o due mosche bianche.
Qualche appassionato fotoamatore le usa ancora, ma con sempre meno possibilità visti i costi!

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2025 ore 12:41

Negli anni "90 e forse primissimi anni del nuovo millennio, credo che nell'editoria si utilizzassero ancora le dia.


Sì, io ho iniziato a lavorare in uno studio fotografico di arredamento dove nel 2006 usavano ancora Hasselblad e banchi ottici Sinar con le diapositive, che sviluppavano con due sviluppatrici automatizzate Jobo ATL2000.
L'anno dopo uscirono la Canon 1DSIII e le Hasselblad H3D e un po' tutti si convinsero che avevano una qualità, comodità, e catena del colore sufficienti per usare il digitale.

E a me rimase a disposizione una cassaforte intera piena delle vecchie bellezze a pellicola...

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2025 ore 13:25

Quindi i professionisti hanno usato le diapositive fino a inizio terzo millennio, dopo anche i professionisti si sono converti al digitale

avatarjunior
inviato il 15 Luglio 2025 ore 17:03

ma le foto eran tutte affascinanti? altrimenti andiamo OT. io non lo so, non scattavo a pellicola

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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