JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
@0maxx0 che è esattamente quello che dicevo sopra, che il campo inquadrato e la distanza determinano la necessità di usare una focale diversa. Se quello che è importante è il rapporto tra distanza e focale, a parità delle altre condizioni, non è che si scappa: la formula di interesse è sempre la prima. Poi se vogliamo nascondere la cosa parlando di rapporto di riproduzione va bene, però tanto dietro ci sono sempre focale e distanza.
@Frengod a tempo perso ma le leggo, però direi che la cosa più interessante di tutto il discorso è la prima formula, che non nasconde l'effetto di distanza e focale dietro il rapporto di riproduzione. Poi se qualcuno è interessato direttamente a quello ok, ma direi che dal punto di vista del fotografo quella che conta è la prima formula.
@Darkphoenix sì, è un semplice ragionamento inverso...che però io non conoscendo la formula non ero in grado di fare. Per me ha avuto la sua utilità
anche Frengod a pagina due aveva esplicitato "meglio" il suo pensiero:
“ Il che significa: per una determinata inquadratura, la pdc e' funzione solo dell'apertura, a prescindere dalla focale. Chiaramente la focale entra in gioco nel momento in cui considero la distanza per ottenere quell'inquadratura. „
Il concetto e' quello riportato da Max Qui e' evidente:
Ho una inquadratura, ho una apertura di diaframma = ho una pdc. A prescindere dalla focale (ripetendo un po' le mie parole).
Allontanandoti, per avere inquadratura costante, devi aumentare i mm della focale, la pdc non cambia (cambia pero' la compressione dei piani ) Quindi il rapporto f/d rimane costante. La pdc dipende solo dal rapporto larghezza inquadratura / larghezza sensore, apertura e circolo di confusione (ovvero, sensore e diaframma).
Oltre alla compressione dei piani, se non ho capito male cambia anche di quanto è sfocato lo sfondo... Correggetemi se sbaglio.
Per quanto riguarda lo scopo del post, se il calcolo è fatto per capire l'apertura utile ad avere entrambi gli occhi nella zona di maggior dettaglio, la regola è semplice, con focali standard dipende solo da campo di vista e apertura.
Nella sua semplicità ha sorpreso anche me quando l'ho scoperto.
lo sfocato dello sfondo e' dato dalla compressione dei piani (se ho capito bene il concetto di compressione dei piani). L'esempio di ironluke a pag 6 lo spiega bene. Avvicinando lo sfondo, ne ho minor percezione poiche' lo "ingrandisco"
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 254000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.