| inviato il 16 Dicembre 2024 ore 20:54
“ se hai poca luce e vuoi chiudere il diaframma sei costretto ad alzare gli iso, mentre col m4/3 hai sempre uno stop in piu' per giocartela. incredibile vero? „ Certo,alzo gli iso che per un FF moderno non ha nessun problema. Oppure tengo un tempo più lento e uso lo stabilizzatore,tanto chi si fa fotografare come ritratto penso che stia fermo no? Incredibile vero? Tra l'altro si parla di ritratti professionali con tanto di luci ecc ecc... “ lo so, la verita' fa sempre male. molto male. „ Anche l'aria fredda che tira su in alto ai piedistalli dove ci si mette..e alcuni usano un piedistallo molto,ma molto alto |
| inviato il 16 Dicembre 2024 ore 20:54
“ ma si confronta solo con se stesso non con reali esigenze del mercato o clienti. „ Esigenze di mercato che ci spiega un ambassador? |
| inviato il 16 Dicembre 2024 ore 21:22
“ Anche l'aria fredda che tira su in alto ai piedistalli dove ci si mette..e alcuni usano un piedistallo molto,ma molto alto „ dipende sempre se ci puoi stare su un certo piedistallo, o se sei uno che si chieda se un APS-C abbia ancora senso nel 2024. Perche' se lo chiedi evidenzi poca esperienza nel m4/3, nell aps-c, nel FF e nel medio formato. Se li hai tutti magari puoi dare un parere che puo' essere interessante. senno' è aria fritta...non fredda. |
| inviato il 16 Dicembre 2024 ore 23:02
Ma sì, è tutto molto relativo. Galen Rowell racconta di aver scelto il 35mm (nel 1993) perché "voglio essere relativamente leggero", e usando il FF in mezzo a tanti fotografi professionisti che usavano formati più grandi era un po' una pecora nera. |
| inviato il 16 Dicembre 2024 ore 23:22
“ dipende sempre se ci puoi stare su un certo piedistallo „ Caspita Lastprince,mi dispiace molto per te,davvero |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 1:04
@Stylo… mi sono reso conto solo ora che sei lo stesso utente che aveva aperto il topic sulle apsc… Ok si spiegano molte cose! Fate una cosa … comprate le FF+ che tanto ora usate costano come una OM1 mk2 poi mettete un anello cinese da 20€ e un 50 1.2 Canon ef che si trova pure lui a poco.. così avete uno sfocato incredibile per “sbagliare” i ritratti , potete alzare gli iso un bel pò è abbastanza GD per aprire le ombre visto che non userete i flash in esterna …. Perché? Perché non siete professionisti appunto ed al massimo avrete un Godox con un un octagon (magari) da 49€ … ma vuoi mettere dire di aver usato una finta MF (FF+) Sai che figurine al circolo del dopo lavoro ferroviario o sulla chat degli amici fotografi…. |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 5:42
“ vuole solo fare foto a f 1.4 per avere lo sfuocatone „ Questo è il cliché da microquattroterzista, prima o poi vien sempre fuori: il fotografo col formato grande DEVE scattare alla minima distanza di messa a fuoco col diaframma spalancato. È più forte di lui. È la nostra regola fondamentale, siamo tutti scemi Io scatto quasi sempre a diaframma spalancato e non ho mai avuto problemi di fuori fuoco, lo faccio perché mi piace avere lo sfondo sfocato ma comunque ben leggibile per dare maggior risalto al soggetto. È una scelta estetica ben precisa, non un errore o una spacconata da ce-l'ho-più-grosso. Uso FF perché la resa in termini di colori, passaggi tonali e pulizia del file che ottengo col FF non sono mai riuscito a ottenerla con nessun altro sistema che mi è capitato di provare. Nel mio profilo c'è il link al mio sito, sono andato a scuriosare i vostri lavori e la differenza io la vedo. Tutto il resto lo si gestisce in qualche modo, sfocato o mica sfocato o iso alti, ma per me è qui che m43 arranca rispetto a formati più grandi. Oltre alla “schiena” che ha il raw di una FF nell'editing, capita di fare recuperi abbastanza spinti (per questioni ambientali e non per un errore di esposizione del fotografo) ma in questo thread si parla di ritratto e in teoria non dovrebbe essere una caratteristica fondamentale. I passaggi tonali nell'incarnato invece sì, e mi fa strano che voi ritrattisti professionisti non vediate la differenza. |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 6:58
“ sono andato a scuriosare i vostri lavori e la differenza io la vedo. Tutto il resto lo si gestisce in qualche modo, sfocato o mica sfocato o iso alti, ma per me è qui che m43 arranca rispetto a formati più grandi. „ prendo in prestito questa frasce perchè è esattamente l'errore in cui si conitnua a cadere in questa discussion. Per me, che un altro fotografo-collega, veda o non veda differenze è assolutamente irrilevante. Chi mi ingaggia è interessato ad avere un bel ritratto, non un file. Non è l'approvazione dei colleghi che interessa, ma dei clienti, pertanto finchè lavoro bene con quel che ho scelto non ho motivo di andare a perdere tempo e denaro su altro. quando si palesa una reale necessità, valuto, come accaduto di recente quando mesetto ho affiancato un altro formato, non certo per cercare chissà cosa in più “ Esigenze di mercato che ci spiega un ambassador? „ Sarei io? non sono un ambassador. collaboro e rappresento alcuni brand che evidentemente considerano il mio lavoro interessante e degno di rappresentare i propri brand. Non conosco nessun professionista che sceglierebbe volontariamente strumenti che non siano in grado di permettergli di lavorare bene. |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 7:59
Ancora con ste discussioni stucchevoli con tema "chi sceglie il micro 4/3 è uno sfigato e butta via i propri soldi"... Ma basta ! ma ancora non è chiaro che il micro 4/3 ha i suoi vantaggi e come tale viene apprezzato da chi lo acquisto e lo utilizza in esclusiva o magari affiancandolo ad altri formati ! L'unico clichè che vedo è che , quando una discussione ha come oggetto il micro 4/3, chi non scatta in m4/3 partecipa con il solo scopo di dissuadere chi ha aperto il topic ad adottare il sistema o chi lo utilizza nel convincerlo a cambiare. |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 8:58
Come sapete uso Canon.. pur possedendo una bigmpx,spesso nel ritratto uso ancora la 1ds3. Non per altro , ma l' abitudine all' uso mi dà quella confidenza che mi fa fare un lavoro migliore. Detto questo, non e' che con il micro4/3 si ottenga un risultato peggiore. Si ottiene un risultato diverso. Nel mio caso vengono immagini più dure e sature. L' incarnato di solito è più difficile. Ma se parli di un ritratto ad un chitarrista rock il4/3 è perfetto. Se cerchiamo la foto alla Hamilton serve la pellicola. Si perché se scorro i ritratti che ho fatto in quaranta anni scopro appunto questo. Alcuni avrebbero giovato del micro4/3 altri della pellicola. Purtroppo invece la scelta è stata dettata dal calendario e non dal tipo di ritratto. Credo che tutta questa discussione si basi su un assunto sbagliato. L' idea che un formato sia universale. Permetta di fare tutto. Non e' così. |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 10:34
@Checco.... nno ho mai detto che chi usa altri formati sia "scemo"..tanto che io li uso tutti e non mi schiero per nessuno diversamente da "voi" devo usare sync veloci? ..uso Hasselblad o uno STRUMENTO che me lo permetta www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3684017 ho bisogno di scatti piu "snelli" ed in velocità?... ne uso un altro! www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4487818 noi diciamo: sacar el maximo partido al nuestro equipo |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 11:46
“ Per me, che un altro fotografo-collega, veda o non veda differenze è assolutamente irrilevante. Chi mi ingaggia è interessato ad avere un bel ritratto, non un file. Non è l'approvazione dei colleghi che interessa, ma dei clienti, pertanto finchè lavoro bene con quel che ho scelto non ho motivo di andare a perdere tempo e denaro su altro. „ L'attrezzatura è sempre un compromesso ed è una scelta personale, ma il limite sotto cui non andare, per me, è anche in funzione della qualità offerta dai competitor. In teatro uso un 70-300 IS USM II pagato 350€: lo uso cinque volte l'anno e non ha senso per me svenarmi per un 70-200 f2,8. Devo sbattermi un po' di più in post ma mi permette di consegnare un servizio con una qualità almeno pari di quella offerta da chiunque altro. Ci tengo a precisare che non è il 70-300 più scrauso che esista: ha un ottimo AF, bei colori e come nitidezza si difende benissimo. Per i lavori più cicciotti invece ho investito sul 28-70L f2. Potrei fare tutto con un 24-240 e sperare che nessuno noti la differenza, ma sarebbe un lavorare al ribasso e mi sembrerebbe di trascurare i miei clienti, o giocare sulla loro mancanza di gusto. Invece preferisco puntare sulla qualità e investire sull'attrezzatura. Ci sono clienti che percepiscono questo valore aggiunto e sono disposti a spendere di più. Se un cliente a un certo punto notasse la differenza e venisse a chiedermi come mai le foto degli altri hanno colori più vividi e sapessi che il limite è nella mia attrezzatura, farei fatica a guardarlo negli occhi. A meno che uno non sia un grande artista e lavori in una nicchia veramente super ristretta, ma è un caso limite. Se è il tuo caso buon per te. “ ho affiancato un altro formato, non certo per cercare chissà cosa in più „ Sta a vedere che abbiamo un altro Melodycafé tra noi Pensa che io, dopo aver cambiato di tutto, da quattro anni uso due R6 old e non penso di sostituirle a breve... Gobbo, non sei tu, sono gli altri Una curiosità: quanto ci metti a sistemare un file di un Hassy o di un FF, e quanto a sistemare una foto di una m43? Parlo di scatti senza flash, magari in interni con la normale illuminazione di una lampadina. Io non sono un guru Adobe, ma più son sceso di formato e più diventavo di gomma... ogni tanto scatto in dng con l'iphone ed è sempre una bella lotta. |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 11:55
come ho già detto, non mi interessa di cosa fanno gli altri pertanto se un cliente mi venisse a muovere delle considerazioni del tipo " quell'altro ha i colori che mi piacciono di più" andasse da quell'altro la prossima volta. Il ritratto, perchè di questo si parla, è una intepretazione personale dell'autore nei confronti di un soggetto che si affida a lui. Non so neanche perchè diate tanta importanza all'attrezzatura. Se ingaggi un professionistavuol dire che ti piace quello che fa e hai già riposto in lui la corretta aspettativa sul risultato. Con cosa lo fa è affar suo. In caso contrario l'errore non è del fotografo, ma del cliente che hai scelto male |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 11:55
“ Detto questo, non e' che con il micro4/3 si ottenga un risultato peggiore. Si ottiene un risultato diverso. Nel mio caso vengono immagini più dure e sature. „ Dalla mia esperienza dipende dalle ottiche, col 25 1.2 o col Leica 10-25 1.7 le ombre sono più leggibili, i toni più graduali. Sul 12-40 e sul 12-100 invece succede esattamente il contrario. |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 12:08
“ Questo è il cliché da microquattroterzista, prima o poi vien sempre fuori: il fotografo col formato grande DEVE scattare alla minima distanza di messa a fuoco col diaframma spalancato. È più forte di lui. È la nostra regola fondamentale, siamo tutti scemi MrGreen Io scatto quasi sempre a diaframma spalancato e non ho mai avuto problemi di fuori fuoco, lo faccio perché mi piace avere lo sfondo sfocato ma comunque ben leggibile per dare maggior risalto al soggetto. È una scelta estetica ben precisa, non un errore o una spacconata da ce-l'ho-più-grosso. „ Mi sono spiegato male, evidentemente, e mi scuso. Un conto è la tua scelta stilistica da professionista (ognuno di noi ha la propria), rispettabile ed eventualmente vincente, se hai una risposta di mercato positiva. Un altro è ciò che ha come certezza chi non lavora nel campo. Ad ogni modo pure io uso le ottiche a 1.2, 1.4, 1.7 quando collaboro con colleghi matrimonialisti. |
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