| inviato il 18 Luglio 2024 ore 15:51
Dalle mie parole non credo che si possa dedurre un prsunto feticismo per il marchio da parte dei felici clienti del bollino rosso. Ho solo detto che con la pellicola diapositiva e differenze riuscivamo a vederle (noi del circolo) tra lenti tedesche e giapponesi. Non tutti erano d'accordo sulla preferenza tra le due, ma tutti concordavano sul fatot che i colori delle lenti Leica fosse più tenue e naturale. A volte, o anche spesso, quello che si cerca nelle foto non è la fedeltà cromatica ma altri parametri, quindi non è possibili stabilire a priori che più una riproduzione sembra fedele, sarà migliore. Con la digirale ho visto questa differnza assottigliarsi, non paragono i raw perchè anche se diversi tra vari brand, possono essere allineati con alcuni click del mouse in fotoritocco (questo è solo il mio pensiero ovviamente). Io penso solo che oggi chi compra Leica non lo faccia soprattutto per la resa rispetto agli altri produttori. I motivi sono tanti e tutti giusti, io non ho quei prodotti ma ho il massimo rispetto per chi è possessore di prodotti con il bollino rosso. Se fossero più proporzionati alla mia voglia di spesa in fotografia penso non ci penseri due volte a diventare cliente. Ho provato la Q3 e l'ho trovata perfetta per le mi esigenze, peccato doverla restituire al leica store... ci sono circa 6000 motivi per cui non fa per me ora In fondo non basta comprare l'attrezzatura per fare foto migliori, di qualunque marca essa sia, non solo Leica. Un ultimo appunto per Ivan, è vero che le ottiche vanno valutate a tutta apertura. A mio parere però le ottiche vanno anche valutate in quelle condizioni, non soprattutto a diaframma tutto aperto. A meno di non avere uno stile fotografico dove le immagini sono scattate per la stragrande maggioranza a tutta apertura, considero questo parametro un nice to have non un must have (scusate non mi viene l'espressione in italiano). E' ovvio che ognuno ha il suo stile e valuterà quale peso dare a questo parametro. |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 15:55
“ Ciao Guglia72 mi permetto di entrare nel merito alle tue domande che non sono per nulla banali, forse prodotte da stereotipi di epoche oramai superate che non sono più sostenibili. Leica (come altri famosi marchi) e tutto il sistema di prodotti legato a questo iconico marchio, è da sempre caratterizzato da qualità elevatissima a tutto tondo. Fatta questa premessa, per esperienza (sono un fossile che ha balbettato fotografia fin dagli anni '70), posso affermare che non esistono più "fondi di bottiglia " nel campo degli obiettivi come un tempo. Anche i vetri più economici possono offrire prestazioni accettabili se usati al meglio delle loro caratteristiche ottiche e nelle mani giuste. La tecnologia è inarrestabile e quello che oggi è avanzato, domani è già superato. Io sono di quella schiera di fotoamatori che crede ancora che la differenza la faccia chi sta dietro il mirino e non l'apparecchiatura blasonata e costosissima che porti al collo. Quindi concludo affermando che un "brocco" sforna ciofeche anche con attrezzatura da sogno. Confermo tuttavia che un corredo di elevata qualità indubbiamente aiuta, ci mancherebbe. Piuttosto mi porrei alcune domande: che genere di fotografia prediligo? Quali sono le mie ambizioni e i miei limiti? Quanto sono disposto a sborsare? Vale ancora il pricipio che l'acquisto più vantaggioso è quello con il migliore rapporto qualità/prezzo? Non entro nel merito della fotografia di nicchia, professionale e specialistica, perché in quel caso entrano in gioco fattori che esulano dalla fotografia di massa. Bye gios ;-) „ Prendo spunto da questa risposta per ringraziare tutti del contributo che hanno dato a questa discussione, iniziata con una domanda forse banale ma che poi - almeno per me - si è ben sviluppata con i vostri interventi. Io sono nato (fotograficamente parlando) alla fine degli anni 80, prima con una reflex Pentax molto base e poi con una Nikon, sempre entry level, con i miei primi stipendi. I miei risparmi da universitario erano limitati e li dovevo distribuire al meglio tra tutti i miei interessi. All'epoca una Leica era talmente tanto lontana dai miei desideri (e possibilità economiche) che non la prendevo nemmeno lontanamente in considerazione. Ma ovunque si leggesse veniva considerata il non plus ultra. Da tutto quello che avete scritto in queste pagine, mi è sembrato di capire che all'epoca Leica era veramente il simbolo di perfezione, come in campo automobilistico una Ferrari. E' vero che in tutti questi anni, la tecnologia ha fatto enormi passi da gigante, sia nel campo dell'elettronica che nel campo dell'ottica e dei materiali, e oggi probabilmente il divario (di risultato finale) tra una Leica e un altro marchio si è assottigliato se non annullato se non addirittura capovolto. Nel mio piccolo, so che il limite maggiore di tutte le belle macchine che ho avuto, sono sempre stato io. Per cui ancora oggi, più che spendere cifre elevate per un corredo fotografico, preferisco investire in corsi di formazione, di cui sono un grande sostenitore. Ho la fortuna di avere una ottima scuola di fotografia a due passi da casa e sono ormai parecchi anni che frequento i loro corsi. Forse prima o poi imparerò anche io a fare belle foto (ogni tanto qualcuna carina esce fuori, forse per sbaglio ). “ Once upon a time, Leica followed its own path, guided by gifted and pioneering engineers and keen marketeers. Nowadays its products are as mainstream as every other camera manufacture. „ Fabio, chi ha scritto questo commento? Sembra essere la conclusione a cui sono arrivati la maggior parte di coloro che sono intervenuti in questa discussione. Vedo che è stato scritto da una persona che conosceva molto bene il mondo Leica per cui direi che potremmo fidarci. Sarebbe interessante chiederci - o chiedere a qualche appassionato di Leica, come Erwin Puts - cosa avrebbe potuto/dovuto fare Leica per rimanere anche nel campo digitale, all'altezza del suo nome leggendario. |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 15:56
No no, tutte a pellicola: M3, M4, IIIf, IIIg, IIIc tutte con le rispettive ottiche, poi varie altre ottiche, sempre Leitz, a vite o baionetta M... |
| inviato il 18 Luglio 2024 ore 18:15
@Guglia72 un mio piccolo contributo. Ci sono dei distinguo da cui non si può prescindere, il primo è la messa a fuoco manuale con annessi gli obiettivi giusti, il secondo è la tipologia di fotografia che si vuol fare, il terzo è il futuro della post produzione. Se si ritiene importante la messa a fuoco manuale, una Leica M continua ad avere dei vantaggi importanti, perché il telemetro è molto pratico e preciso. A questo possiamo aggiungere che una Leica M attuale è ancora compatibile con tutti gli obiettivi con attacco M, oltre ad essere tecnologicamente progettata per dare il massimo risultato con questa tipologia di obiettivi. Ovviamente una Leica M non è adeguata per qualsiasi utilizzo e questo è uno scotto che bisogna tenere in considerazione. Oggi quasi tutti siamo in grado di post produrre i nostri file RAW, ma siamo sicuri che questo sia il futuro della fotografia? Da non molto ho preso una Leica Q2 usata, per esperienza diretta e per gusto personale mi sono accorto che devo lavorare di meno i file, spesso sono quasi giusti rispetto alle mie aspettative. Anche con Panasonic ho ritrovato una buona risposta qualitativa, non in senso assoluto, ma rispetto ai miei gusti sì. Con Fuji prima e con Nikon dopo, sono passato dall'esagerare al ricercare una certa moderazione. Per il mio gusto al WOW iniziale ho sostituito una ricerca differente e con questi due brand mi sono ritrovato a "sottrarre” e a lavorare molto al computer. Non sono sicuro che questo possa essere il "futuro” della fotografia, in fondo con l'avvento della Ai e con le ore passate al computer potremmo cercare strade differenti. Quindi al posto del "fighettismo” metterei un pensiero differente e una ricerca di risultati non sovrapponibili al gusto attuale. P.S. anche una Leica SL o una Q oltre che alle Lumix con tecnologie L2, possono portare risultati interessanti e regalare soddisfazioni inaspettate. |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 12:13
Il telemetro è comodissimo per chi, come me ha accentuati difetti della vista, consentendo una messa a fuoco (manuale, ovvio!) facile e precisa. Anche questa è una ragione per la quale scegliere una fotocamera con questa importante caratteristica. |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 12:57
O provato a fare una ricerca prendendo una Leica a caso forse la meno cara e qui su Juza ho usato la funzione ricerca foto per contenuti Ho cercato: sport, fauna, animali e tutte quelle situazioni in cui è importante catturare il momento Beh a fronte di smentite, non c'è ne una che ho trovato Questo per dire cosa: che il titolo acchiappa click così assolutista non esiste Questo anzi, trovo sia una grande carenza del marchio Quindi dire che Leica fa le foto migliori del mondo è un iperbole esagerata Fa foto dove non si muove una foglia e di conseguenza le posso fare anche spendendo un decimo visto che chi stampa si contano sulle dita di una mano perché le foto riempiono i social con i dovuti calo di qualità |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 13:04
“ Questo per dire cosa: che il titolo acchiappa click così assolutista non esiste „ In che senso? Che mi dovrei acchiappare secondo te? “ Ho cercato: sport, fauna, animali e tutte quelle situazioni in cui è importante catturare il momento „ Ambiti in cui Leica dichiaratamente non eccelle. Non è nata per questi generi e, secondo me, anche nel mondo digitale mantiene la sua coerenza. |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 13:28
Non avendo visto la foto a cui si fa riferimento all'inizio di questa discussione, non posso giudicare. Però volevo sottolineare, se non lo si è già fatto, che il Summilux 80mm f/1,4 è un obiettivo con una resa unica e particolare, dissimile a tutti gli 85mm che conosco. Non credo si possa sminuire questo fatto. Ovviamente, non sto dicendo che la resa del Summilux 80mm sia migliore o peggiore di altri obiettivi (si tratta di un obiettivo con una resa che oggi diremo "vintage", tutto il contrario di un obiettivo ipercoretto). Dico solo che, ai miei occhi, la sua resa è molto diversa da quella di ottiche recenti e credo sia molto difficile da simulare, una resa del genere, con il foto-ritocco (a meno di non essere molto bravi). |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 13:32
“ Dico solo che, ai miei occhi, la sua resa è molto diversa da quella di ottiche recenti e credo sia molto difficile da simulare con il foto-ritocco (a meno di non essere molto bravi). „ quindi anche dopo la PP sapresti riconoscere una immagine realizzata con Summilux 80mm 1.4 rispetto ad altre centinaia di immagini realizzate con altri obbiettivi ? |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 13:43
... magari tipo il Canon EF 85/1.2 L Mk. II ... GL |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 13:44
Schyter, avevo detto che il Summilux 80mm è un obiettivo con una resa particolare, molto diversa dai recenti 85mm ipercorretti. Differenze evidenti per chiunque abbia maneggiato un obiettivo del genere (io non me lo posso permettere, ma un mio amico me lo fece provare anni addietro). Mi si chiede se io riesca a riconoscere il Summilux 80 dopo che la foto sia stata pesantemente ritoccata? Non lo so, forse si, forse no, perché dipende dalla foto. Ma non volevo dire questo. Quello che volevo dire, è che se scatti due foto identiche (come ho fatto io), una con un Sigma 85mm Art e una con il Summilux 80, la differenza sarà enorme. E secondo me sarà difficile partire dalla foto del Sigma e ricreare la foto del Summilux. E non sto dicendo che il Summilux sia meglio! |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 13:50
No, no ... ho capito. Chiedevo solo se tra 100 identiche foto (stampate o a monitor) realizzate con 100 obbiettivi diversi dopo "normale" PP, avresti riconosciuto quella realizzata con il Summilux. Era solo una curiosità |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 14:04
Ti ho già risposto. E questa tua domanda credo sia riferibile, in generale, a tutti gli obiettivi. Riguarda, infatti, l'odierno predominio del foto-ritocco. Ma tanto vale a questo punto investire sul computer e risparmiare in fotocamere e obiettivi. Di questo sono contento, in un certo senso sono un antesignano! Spendo poco in materiale fotografico e molto di più in materiale informatico. |
| inviato il 19 Luglio 2024 ore 14:12
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| inviato il 19 Luglio 2024 ore 14:20
il decalogo Leica 1)Leica è la migliore macchina del mondo? no. la migliore macchina del mondo è quella migliore per il fotografo( potrebbe essere anche una Diana di plastica) 2)Leica costa troppo? Si e no. Sono convinto che se uscisse una Leica da 10 euro non la comprerebbe nessuno. E' molto cara, forse troppo, e gioca sul brand (come tutti i brand importanti), in compenso se uno compra usato e vuole rivenderla spesso non ci perde nulla. 3) Vale quello che costa? Dipende sempre quanto grano uno ha in tasca.Tutto il resto sono chiacchiere da bar 4)Fa foto migliori? la foto migliore molto spesso non la fa la macchina, ma il feeling o piacere che hai con essa. chi odia il telemetro rispondera' no. chi lo ama si. 5) esistono i Leica fan e che differenza hanno con gli altri fan? Esistono ( guardate Ivan) e sono mediamente piu' permalosi : detestano quando vengono chiamati "fighetti col bollino rosso" o altre banalita' . non riescono a prendersi in giro. 6) E' la piu' bella camera in commercio? decisamente si. per questo ( la serie M) non la cambiano, anzi, rifanno degli esemplari degli anni 70 ( m6) 7) puo' questa bellezza far fare foto piu' belle ?: per me si, la piacevolezza di tenere in mano un bell'oggetto ci fa illudere di fare foto piu' belle 8) è il sogno di tutti ? : ovviamente si. dopo che ci sei arrivato ogni scimmia scompare( se non sei scemo) 9) il suo successo è anche determinato dai Leica store? Assolutamente si. C'è un prima e un dopo ( anche a livello di fatturato ). E' come un credente che entra a San Pietro, un esperienza mistica. 10) Montare lenti voigtlander su corpi M che senso ha? si risparmia con risultati pressoche' identici, ma si fa quasi una brutta figura. E' cosi per lo meno che lo percepiscono i Leica fan. Amen |
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