| inviato il 14 Giugno 2024 ore 16:50
"....e per il gruppo 64 tutto a fuoco.." Non basta, ci devi aggiungere la grande scala tonale. Alla fine era composto dalla stessa gente, A. Adams in testa. E poi paragonare un Giacomelli o un Moriyama a......... Salgado, oppure ad Ansel Adams oppure a Mapplethorpe, io, lo vedo veramente inappropriato, fotograficamente parlando. Perché paragoni fotografi magari anche bravini, ma sicuramente non certo di rilevanza mondiale, a dei fotografi che sono stati e sono le Pietre Miliari nel mondo della Fotografia. Ripeto, uno fa quello che gli pare, è legale, ma un bel metro universale di misura esiste, e con quel metro, uno intelligente, ci si dovrebbe misurare. Non farlo, a mio avviso, porta solo allo squallore, fotograficamente parlando. Per farlo poi, per misurarcisi, è necessario ovviamente conoscere quel metro, e questo richiede cultura fotografica. E farsi una cultura fotografica richiede molto tempo, molto impegno, molto studio e soldo, molto soldo. Perché con il web la cultura fotografica, a mio avviso personalissimo, non ci si fa, e per niente: se uno che non è già fotograficamente colto si mette a rufolare sul web, rischia di prendere prende fischi per fiaschi, ed alla stragrande, rischia di valutare per roba buona della porcheria, ed una cultura fotografica non se la farà mai. |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 17:12
“Ad un tratto fra le migliaia di copie che ci franavano addosso, apparvero le fotografie di Giacomelli. Apparizione è la parola più propria alla nostra gioia e emozione, perché di colpo la presenza di quelle immagini ci convinse che un nuovo fotografo era nato”. Questo non l'ho detto io eh!!! Ma uno che di cultura fotografica ne sa qualcosa!!! |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 17:47
Dato che è stato tirato in ballo Ansel Adams... A fine print has been generally assumed to have a full range of values, clear delineation of form and texture, and a satisfactory print “color.” But what a catastrophe it would be if all photographs only met these criteria! True, a note of pure white or solid black can serve as a “key” to other values, and an image that needs these key values will feel weak without them. But there is no reason why they must be included in all images, any more than a composition for the piano must include the full range of the eighty-eight notes of the keyboard. Marvelous effects are possible within a close and subtle range of values. There are different schools of thought in photography that emphasize different palettes of print values, and it would not be appropriate to insist on a particular palette for all photographs. Some photographers stress extreme black and white effects with very strong print contrasts, perhaps disregarding what the basic mood of the subject or the image itself may be. Others work for a softer effect; Edward Weston's prints are much “quieter” than many realize. Their power lies in the “seeing” and the balance of values Weston achieved. Such contemporary photographers as Lisette Model and Bill Brandt express themselves with great intensity, yet their image characteristics are completely different and not interchangeable. A print by Alfred Stieglitz from 1900 is different in many ways from a print by Brett Weston in 1980, although both are compelling expressions in their differing styles. I wish to make it clear that the approach to the fine print I profess in this book is not directed to limitations of “straight” photography as defined by the use of glossy papers and emphasis on value and texture. Apart from the fact that I prefer the simplest and most direct revelation of the optical image, I stress these qualities because I believe they are basic to the medium. But it is also true that exploration in all directions of style and craft is not only valid, but often vital for individual creative growth. |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 17:50
"E poi paragonare un Giacomelli o un Moriyama a......... Salgado, oppure ad Ansel Adams oppure a Mapplethorpe, io, lo vedo veramente inappropriato, fotograficamente parlando."... Sono semplicemente generi fotografici ed elaborazioni di b.n ben diversi tra loro ma altrettanto di grandi autori. " Perché paragoni fotografi magari anche bravini, ma sicuramente non certo di rilevanza mondiale, a dei fotografi che sono stati e sono le Pietre Miliari nel mondo della Fotografia."... galleria13.com/daido-moriyama/ www.archiviomariogiacomelli.it/vita/ |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 17:58
“ E poi paragonare un Giacomelli o un Moriyama a......... Salgado, oppure ad Ansel Adams oppure a Mapplethorpe, io, lo vedo veramente inappropriato, fotograficamente parlando. Perché paragoni fotografi magari anche bravini, ma sicuramente non certo di rilevanza mondiale, a dei fotografi che sono stati e sono le Pietre Miliari nel mondo della Fotografia. „ Pollastrini, sono tue opinioni, rispettabili. Ma non corrispondono a verità assolute, come invece intendi far passare. La rilevanza mondiale come la calcoli, quali sono i dati misurabili incontestabili a cui ti riferisci? E che vor dì rilevanza mondiale? “ Ripeto, uno fa quello che gli pare, è legale, ma un bel metro universale di misura esiste, e con quel metro, uno intelligente, ci si dovrebbe misurare. „ Qui sopra invece esci fuori dal seminato: uno intelligente chi è? TU? e a quelli cui piacciono Giacomelli, Moryama, Majoli e Butturini sono dei deficcienti? |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 18:03
No, sono micci |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 18:23
“ e a quelli cui piacciono Giacomelli, Moryama, Majoli e Butturini sono dei deficcienti? „ “ No, sono micci „ Secondo lui sì Sarebbe carino vedere in questa discussione come viene trasportato il concetto di "riuscito" nella letteratura, che rapporto c'è fra Montale e Dante ad esempio, Dante ha tutte le sfumature di grigio e Montale è un miccio perché usa poche parole e poche lettere? O nella pittura Kandinsky rispetto a Caravaggio è un incapace o ha un suo senso? E nell'arte in generale Duchamp con il suo orinatoio e la ready made art cosa sarebbe? |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 18:29
Qualcuno riferisca al pollastro che Giacomelli sta al MOMA |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 18:55
Ha esposto anche al met e guggenheim |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 19:02
Museum Of Micci Artists LOL |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 19:33
Siete ingiusti ed è evidente che difettate di grano e quindi di cultura fotografica. Sebbene miccio ce la sto mettendo tutta e sto cercando di capire i molti dati oggettivi che ci ha dato (e che voi non capirete mai) e ormai sono quasi convinto: Giacomelli, pure lui era un miccio dal forte raglio. Sto anche cercando di ripercorrere tutto il percorso formativo del maestro Pollastrini ma devo dire che faccio fatica a seguire le varie tappe sulla cartina, probabilmente perchè manca qualche tono di grigio |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 19:44
È comprensibile che qualcuno non apprezzi Giacomelli per una serie di motivi, che però non possono essere quelli del pollastro, detto Miccio |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 19:50
Ci mancherebbe Mauro. I gusti sono gusti e vanno rispettati tutti. Peraltro a me Anselm Adams, per dirne uno, piace pure… una buona foto di solito mi piace… non sono un fondamentalista come Rombro |
user207727 | inviato il 14 Giugno 2024 ore 20:24
Io, in quanto miccio, non posso comprendere certi concetti e, pertanto, mi tiro fuori dalla discussione. |
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