| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 8:13
secondo me state a farvi troppi problemi in generale a cercare per forza sempre un motivo valido per mettere in funzione il vostro corredo (spesso costoso):ho notato che c'è chi usa la sua leica da 5k per fare la classica foto turistica dentro la chiesa di turno, quanto pivellini sforzarsi a mettere in posa la bella ragazza (tatuata o meno) con contrasti improponibili sullo sfondo con la aps-c con se va bene monta il 50intino di turno e che si sentono già fotografi affermati. In tutto questo persone che semplicemente fotografano e nel tempo acquistano una propria sensibilità, persone che giudicano e che alla fine smettono di fotografare perchè non trovano mai la foto giusta... e se la trovano spesso è quanto banale come tante altre.... ma non glie lo si può dire riguardo al paesaggio penso che nel tempo ci sono 2 strade, quella classica dove più che il singolo scatto diventa interessante magari l'insieme di scatti di un ricercato progetto, quanto la singolarità della natura fotografata con un idea forte (come anche altri generi di fotografia); per assurdo credo che per paesaggisti importanti negli scatti più che la tecnica sia contata la presenza sul territorio e l'osservazione dei fenomeni... e allora come scrivevo in un precedente post la fotografia di paesaggio è fatti è un certo impegno costante nel tempo... e ogni tanto qualche intiuzione e colpo di fortuna... (maturata da esperienza) |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 8:35
La fotografia di paesaggio e del paesaggio urbano funziona se c'è, appunto, la costante presenza e il monitoraggio del territorio, l'adeguamento e lo studio della luce e delle ore adatte agli scatti, lo studio dei fenomeni e delle stagioni, dei cambiamenti della vegetazione. ecc. Il fotografo di paesaggio/paesaggio urbano deve conoscere il territorio su cui si muove oppure vi deve soggiornare almeno un periodo. l'attrezzatura è il minore dei problemi . . il problema maggiore è conciliare gli impegni della giornata e il lavoro primario con la propria passione. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:31
Mi pare di cogliere una generale avversione nei confronti del tatuaggio; ragazza "tatuata" ricorre spesso. Siamo dei boomer, con tutti i pro e tutti i contro. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 9:53
“ l'adeguamento e lo studio della luce e delle ore adatte agli scatti, lo studio dei fenomeni e delle stagioni, dei cambiamenti della vegetazione „ Si può cercare di pianificare le foto o semplicemente andare sempre nelle stesse vie. La luce è sempre diversa e difficile da pianificare. È questo che trovo anche affascinante: sperimentare le sorprese. "Non si entra mai due volte nello stesso fiume", o qualcosa di simile, disse una volta un uomo saggio (Eraclito, penso).
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| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 11:17
Mi pare di cogliere una generale avversione nei confronti del tatuaggio; ragazza "tatuata" ricorre spesso. ******************* Quand'ero ragazzo io i tatuaggi li avevano solo i marinai, qualcuno, e i carcerati, quasi tutti. |
user206375 | inviato il 01 Febbraio 2024 ore 11:40
un uomo con il corno d'africa in volto è ritratto, se glielo avessero messo in c. era paesaggio. Bah. Io sti artisti intelletuali non li comprends absolument pas. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 12:35
“ Quand'ero ragazzo io i tatuaggi li avevano solo i marinai, qualcuno, e i carcerati, quasi tutti. „ Oggi siamo tutti presi dai social media. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 14:16
sperimentare le sorprese. "Non si entra mai due volte nello stesso fiume", o qualcosa di simile, disse una volta un uomo saggio (Eraclito, penso). Intendeva unaltra cosa, non sperimentare le sorprese. |
user126772 | inviato il 01 Febbraio 2024 ore 14:47
Eraclito non penso sarebbe d'accordo ma va bene lo stesso. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 15:15
@Pizza Diavolo la fortuna deve essere assistita da un costante impegno, ma sai molti scatti sono frutto di studio e osservazioni fatte anche anni prima... ho parlato con un paio di fotografi che giravano con le agenzie verso il nord italia e quindi passavano spesso in punti di interesse, non trovandosi pronti allo scatto magari per esigenze laborative o dopo aver osservato il fenomeno già alla fine del suo corso sono tornati a distanza di un anno nello stesso posto di proposito e fatto lo scatto che volevano... qui non si tratta di fortuna o casualità ma di stare costantemente fuori casa e in giro con macchina in mano quanto avere la possibilità anche di finanziare soggiorni nei giorni segnati anche a distanza di anni... generalizzare la fotografia di paesaggio ad un semplice e banale scatto significa denigrare questo impegno, che poi di val derll'orcia ci sono tanti scatti uguali è anche meta "turistica" delle stesse associazioni di fotografia vabbè... magari per me potrebbe rientrare uno scatto ormai banale in una serie di fotografie di luoghi famosi come progetto, magari in diverse stagioni e condizioni climatiche... per me che sono di Cosenza di certo non sarebbe economico e facile in funzione della mia vita lavorativa e familiare, ma ecco non partirei da Cosenza per fare la foto fine a se stessa che fanno tutti... dovrebbe essere chiaro questo credo... però a Cosenza e dintorni in tanti hanno già fatto la stessa foto banale che ho fatto pure io negli stessi luoghi, magari per altri è la super foto... per me è stata una esperienza fatta in compagnia di altre persone ed un esercizio che serve anche ad auto alimentare la curiosità... in qualsiasi contesto o lavoro si fanno cose spesso ripetute che servono anche ad alimentare la mente o il corpo... un musicista che esce dal conservatorio di musica sa benissimo che se vuole suonare dovrà esercitarsi per tutta la vita... il titolo gli serve solo per determinati ambiti... ma se ti fermi anche di fare i brani che fanno tutti o fare a volte anche concerti o eventi non così importanti rischi di rimanere solo convinto delle tue idee e non suonare più... |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 15:22
è ovvio che se vado in un posto e non trovo quello che cerco è capace che nemmeno tiro fuori la macchina dalla sacca, come magari mi è capitato che proprio da una giornata ugiosa ho ricavato qualche scatto interessante a cui in quel momento non ha pensato nessuno dei miei amici (e vice versa)... sicuramente in tanti qui che scriviamo non siamo più nella condizione del pivello che fa decine e decine di scatti ... però a volte mi è capitato che arrivati con qualche amico con la luce sparita dietro le nubbi arrivati all'improvviso abbiamo scattato non tanto per un risultato ormai compromesso ma piuttosto perchè tanto eravamo li e basta questo e la scusa per continuare a rimanere li per magari qualche altro minuto o un oretta... qualche foto me la sono tenuta e l'ho anche stampata e se arriva il mio amico la riguardiamo e rimane il ricordo... il valore di quella foto non è certo per il resto del mondo ma per quei pochi che erano presenti... a me basta anche questo e non credo sia nemmeno tanto male... |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 15:23
@Lcsec forse Eraclito non conosceva la fotografia e come sono testardi i fotografi |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 15:32
Sì ma dal momento che pubblichi quella foto che hai fatto dopo la gita/viaggio con gli amici, con tutta la fatica e il piacere del caso, a chi non ha vissuto il momento con te e vede solo la foto, cosa gliene può fregare di tutto quello che c'è dietro? Le cose devono venire fuori con le foto e sulle foto, tu avrai anche potuto vivere l'avventura più bella della vita, ma se di quell'esperienza mi mostri una roba vista migliaia di volte, a che serve? |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 15:41
“ (Ma da quando le modelle tatuate nei posti abbandonati sono considerate foto impegnate? lol...vabbè) Comunque, senza scomodare nomi grossi, facciamo un esempio elementare per gli utenti in difficoltà tra due foto presenti su Juza: Foto a caso tra le mille mila di paesaggio che siamo abituati a vedere. Foto di uno che ci ha messo un minimo di testa e che ovviamente non si caga nessuno. Voglio sperare che non ci sia bisogno di spiegare le differenze. „ La prima foto è pura estetica. Il luogo è molto noto e c'è un punto esatto dove tutti vanno a scattare esattamente quella foto, con quell'inquadratura (ci sono stato anch'io). Non dico che ci si debba mettere in coda per fare la foto da quel punto, ma poco ci manca. Quindi si, foto scenografica ma non ha nulla di più, non c'è alcuna ricerca o progettualità, se non aver aspettato il tramonto. E' la replica di altre migliaia di foto identiche. Aggiungo che per mio gusto personale una PP così spinta non la trovo gradevole. Diciamo che è una foto che anche a livello di PP segue la moda del momento. La seconda foto ha sicuramente dietro un pensiero, può piacere o non piacere, ma è studiata. Non è vero che non se l'è ga@ata nessuno, certo, la prima incontra l'approvazione di più persone, è più conformista. |
| inviato il 01 Febbraio 2024 ore 15:47
Sì Bruno, non se l'è cagata nessuno per gli standard delle foto che "tirano", intendo. Ma sicuramente anche l'occhio di un amatore che si ritrova davanti ad uno spot come quello della seconda foto, 9 volte su 10 nemmeno ci pensa ad uno scatto così. Comunque almeno tu hai colto il punto. Non era neanche un esempio difficile per centrare un attimo il discorso. Eppure... |
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