“ ...Uno dei principali problemi del fotografo naturalista è la smania dell'avvicinarsi..perché spesso ti porta oltre il limite dell'etica (e talvolta della legalità)... „
'E una cosa Angus che non può essere vista in termini assoluti. Se la situazione permette di programmare in maniera non affrettata (esempio tipico l'appostamento che si prepara in previsione del ritorno di un migratore), la distanza di allarme/fuga può non avere importanza alcuna; quando invece l'occasione la si coglie casualmente nella cosiddetta caccia vagante il discorso cambia radicalmente. Tempo fa Franco_63 pubblicò l'immagine del suo allestimento allestimento a terra; può certamente permettere scatti anche a due-tre metri. In maniera leggermente diversa sono arrivato non di rado agli stessi risultati.
“ ...Quoto Angus e Gianpietro. Si rischia di farla diventare microscopia naturalistica. Dalle mie parti, a detta di mio padre, a volte si potevano vedere delle specie che oggi non ci sono più a causa dei folti gruppi di turisti che camminano nella natura e fanno un casino incredibile... „
Vero ma non sempre. La scomparsa di specie risente in misura superiore di altri fattori come la rarefazione grave degli insetti, la predazione interspecifica di uova e nidiacei da parte di corvidi, ormai abituali nei centri cittadini, e la disponibilità alimentare in genere. In giardino non vedo più un passero da anni ma nei periodi giusti scriccioli, verdoni ed altre specie sono abituali. A dimostrazione di ciò la sovrabbondanza ubiquitaria di gazze, cornacchie, taccole e ghiandaie (per le ultime basta un modesto boschetto fuori porta).
questo per capirci a proposito della distanza fotografo-soggetto:
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1162699