| inviato il 21 Novembre 2023 ore 12:51
Come età e pratica della fotografia siamo uguali, ma l'impressione è che sei rimasto fermo nel tempo (sia per il contenuto dei discorsi che per l'aspetto tecnologico e strumenti che citi sempre). Intanto di Berlebach deformati non ne hai visti perchè il 99,999% del suo utilizzo è in ambito ambientale "tranquillo", visto il suo utilizzo quasi esclusivamente astronomico, e quindi di sicuro non sotto pioggia, neve, ambienti salini etc...al massimo un po' di umidità nell'attesa di osservare (però coperto da nylon in quei casi, come da foto dell'AHT)....però inizia a portane uno in qualche trekking "non fortunato", dal punto di vista del clima, poi ne parliamo. Sul carbonio, davvero, sei fermo all'epoca dei dinosauri! A parte il fatto che gli stratificati hanno fatto parte del mio lavoro da sempre (45 anni nel settore prototipi auto) ma i problemi che citi sono roba di fine anni 80 primi anni 90....poi l'evoluzione tecnologica ha fatto passi da gigante, ad iniziare dai trattamenti in autoclave proprio per eliminare le "bolle d'aria" e la "delaminazione" degli stratificati (perchè non era solo un problema del carbonio, ma anche di fibra di vetro, kevlar etc)..... Oggi puoi ancora trovare roba con quei problemi solo se vai a comprare qualcosa di sconosciuto, a prezzi ridicoli, fabbricato in qualche scantinato dell'est asiatico....una gimbal in carbonio a 100 euro rientra quasi sicuramente in quella categoria... C'è poi il discorso resine....non si può far di tutte le erbe un fascio....un conto è parlare di resine uretaniche/poliuretaniche che possono avere una solidità limitata nel tempo (causa millemila fattori.....temperature, uv, etc), un conto è parlare di resine epossidiche di qualità, che saranno inalterate anche quando le useranno i tuoi pronipoti (e non c'è bisogno di aspettare che passi il tempo per valutare questo). Oggi aziende tecnologicamente avanzate, come la Toray, sono in grado di produrre per stampaggio ad alta pressione (eliminando quindi possibilità di bolle d'aria e delaminazione) pezzi in carbonio che solo pochi anni fa erano impensabili....cito ad esempio i carri posteriori di alcune mtb da DH, in grado di resistere alle sollecitazioni più incredibili.....cedono gli ammo, i cerchioni, i mozzi, ma non il carro......oppure pensa a certe parti aerodinamiche delle F1....ho avuto per le mani, in azienda, l'alettone anteriore della RedBull di 5 anni fa...se non lo tieni in mano non puoi nemmeno immaginare il grado di resistenza, leggerezza, rigidità ed esilità di spessori di quel pezzo. Il bello è che con questa tecnologia sono pure riusciti ad abbassare tempi di produzione e, quindi, i prezzi....i tubi in carbonio della Toray sta pur tranquillo che non avranno MAI i problemi che citi. Infine il discorso vibrazioni.....indubbiamente sono molteplici i fattori che possono influenzarli, anche su 2 treppiedi similari per materiali, altezze e diametri di gamba....come ho detto sopra, i modelli che adottano una soluzione tipo Systematic della Gitzo, sono favoriti rispetto alle soluzioni tradizionali con le gambe che vanno a congiungersi vicino alla colonna centrale...hanno poi grandissima importanza i piedini, perchè un conto è avere un puntale da 6cm che si pianta nel terreno e un altro è avere dei gommini che appoggiano (e purtroppo questo è uno dei limiti più grandi di tutti i treppiedi, la rottura di doverli continuamente cambiare....infatti io non finirò mai di consigliare puntali, tutto sommato economici ma ben fatti, come i Neewer, che hanno un bel puntale lungo in acciaio inox e il gommino che si inserisce a pressione, come in quelli opzionali della Gitzo, che però costano un rene, senza la scocciatura di avvitare/svitare).....rimane il fatto che comparazioni pratiche su treppiedi, dove lo stesso modello era disponibile sia in alu che carbonio, hanno sempre decretato una capacità del modello in carbonio di smorzare più velocemente le vibrazioni (ovviamente non ne ho mai vista una con un treppiede in legno...chissà come mai!!)... ps: considerazione ot su legno/carbonio......ricordo di aver visto a Torino più volte il pluricampione mondiale di biliardo, l'argentino Nestor Gomez (utilizzava le stecche della LM....di Torino, appunto).....anche nel biliardo i puristi idolatravano le peculiarità di una stecca in legno, addirittura le attribuivano un "carattere"....però Nestor in gara utilizzava quelle in carbonio.... |
| inviato il 21 Novembre 2023 ore 17:16
Rigel, sei di Torino? |
| inviato il 21 Novembre 2023 ore 17:22
Si |
| inviato il 21 Novembre 2023 ore 17:38
Ah, pure io... |
| inviato il 21 Novembre 2023 ore 19:55
Ciao, A fronte di tutti i consigli ricevuti sarebbe interessante a questo punto sapere cosa ha scelto @MarcoM_ |
| inviato il 22 Novembre 2023 ore 8:19
infatti, credo che come in ogni forum che si rispetti, colui che ha posto la domanda ora sia frastornato, avendo davanti a sé una gamma di treppiedi da disorientare il cap. Cook. Tornando un attimo alla simpatica polemica in corso con Rigel, mi fa piacere rassicurarlo che io non sono rimasto fermo nel tempo: amo la fotografia su pellicola, e per questo la Pentacon Six col suo parco di ottiche, la biottica Rolleiflex, la Contax a telemetro e la sua omologa Kiev coi suoi splendidi obbiettivi, tedeschi e sovietici e la MPP-Micro-Technical 4"x5" sono il mio equipaggiamento "base" (con alcune... divagazioni), ma anche la fotografia digitale mi accompagna, con una recentissima Sony mirrorless e, per certi impieghi un po' specialistici, ma non solo, la Nikon-Df che a parer mio non meritò d'essere il fiasco commerciale che fu. Il mio parere su quale treppiedi consigliare non è dettato da passatismo, ma da una mediazione tra utilità, solidità e... budget. Non è vero che i cavalletti Berlebach siano precipuamente per impiego quale sostegno per strumenti di osservazione astronomica: per la loro grande solidità e stabilità, essi sono anche apprezzati per sostenere pesanti telescopi, riflettori o rifrattori. Conosco chi li ha utilizzati in Africa, in Birmania, in India per reportages naturalistici; nei parchi USA per sostenere macchine di grande formato e riprendere -per dirla con John Muir- la gentle wilderness di quei luoghi. Spero che quelli prodotti oggidì siano ancora della qualità che caratterizzò gli esemplari prodotti fino alla fine degli anni 80: quelli in cattive condizioni, lo sono unicamente perché qualcuno deve averli presi a mazzate. La testa "panoramica" studiata per montarvi fotocamere, è ancora una delle migliori teste da cavalletto mai progettate; e non è un mio parere personale. I "vecchi" Manfrotto: basta guardarsi intorno sul mercato dell'usato, per trovarne di tutti i tipi ed anche per le tasche più vuote (queste ultime, sempre più diffuse). lo "075", era tra l'altro dotato di ottimi puntali combinati con piedini di gomma. E non sono nemmen pesanti. I prodotti della casa bassanese, restano delle pietre miliari, per semplicità (furono "creati" da un Fotografo), maneggevolezza e solidità. il " Pentacon Universalstativ " che citai, è invece, oltre che per la sua ottima efficienza combinata a leggerezza, anche un interessante oggetto di design senza tempo, quasi legato al Bauhaus. Certo, ognuno di noi, resta sulle proprie posizioni e/o convincimenti, anche perché l'età non verdissima che condividiamo, fa tendere ad irrigidire il carattere e divenire un pochino intransigenti. Anch'io nacqui a Torino, città che è tra quelle che mi son più care, tra le tante ove vissi. A presto, Enzo |
| inviato il 22 Novembre 2023 ore 10:24
“ .... ma da una mediazione tra utilità, solidità e... budget. „ Ciao, certo, questo citato è il criterio di scelta più logico, adottato da chi ha aperto questa discussione, credo, e da coloro che vi partecipano . Poi ci sono anche quelli che sceglierebbero solo modelli di marchi considerati Top, possibilmente molto costosi, a prescindere. Per chi, inesperto, vuole acquistare un cavalletto con i suddetti criteri l'offerta sul nuovo é talmente ampia che si rimane frastornati anche senza porre la domanda al forum. Rivolgersi al mercato dell'usato sarebbe forse una soluzione ancora più logica, ma sarebbe assai più complicato se non si hanno esperienze pregresse e conoscenza dei prodotti. In questo caso vengono bene i consigli di @Enzo C. e di tutti gli altri che hanno la bontà di condividere sul forum le loro conoscenze. |
| inviato il 22 Novembre 2023 ore 13:58
“ “ .... ma da una mediazione tra utilità, solidità e... budget. ? Ciao, certo, questo citato è il criterio di scelta più logico, adottato da chi ha aperto questa discussione, credo, e da coloro che vi partecipano . „ Veramente l'autore ha anche scritto: "Certo, visto che amo fare fotografia di paesaggio non mi dispiacerebbe evitare di trascinare un macigno lungo i miei trekking."   .....che poi, a mia esperienza personale, diventa la priorità....e un vecchio Manfrotto, per quanto effettivamente robusti (ne ho ancora un paio in qualche armadio) o un Berlebach in legno, non sono certo un buon consiglio.... ....così pour parler....qui stavo andando nella zona dei laghi sopra al Nivolet, nel PNGP.....lo zaino che vedi sfiorava i 28kg.....bello il Manfrotto 755...bellissima la base MDeve....stupenda la testa a sfera Cullmann 40200.....ma ricordo anche benissimo che avrei pagato a peso d'oro uno dei treppiedi che ci sono adesso!!....
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| inviato il 22 Novembre 2023 ore 14:09
Io mi tengo stretto il mio manfrotto 055 con testa 029…comprato nel 1987 e tuttora perfetto |
| inviato il 22 Novembre 2023 ore 17:24
“ ...nella zona dei laghi sopra al Nivolet „ @Rigel mi hai fatto ricordare che devo mettere in programma una salita al Nivolet, in bici ovviamente Il treppiede che ho comprato dovrebbe pesare 1.6, ma quando andrò al Nivolet comunque non lo porterò dietro, ogni energia dovrà essere spesa per pedalare. Niente foto PS: direi che la questione "peso" rientra nella voce Utilità -> Campo di utilizzo -> trekking/Viaggi |
| inviato il 22 Novembre 2023 ore 18:08
“ ma quando andrò al Nivolet comunque non lo porterò dietro, ogni energia dovrà essere spesa per pedalare. Niente foto „ Come per i treppiedi, anche per le bici sono rivolto al futuro.....quindi una bella emtb a pedalata assistita!!....
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| inviato il 22 Novembre 2023 ore 21:33
@Rigel esatto, mi trovo in esplorazione da un po' di tempo qua nel levante di Almeria, 19.643,27 Km percorsi ad oggi (dato GPS) con il mio ferro vecchio (anzi, alluminio). Mi vado ad informare sul Peugeot che non avevo mai sentito, mentre conosco il rampichino di Airone, lo aveva acquistato un conoscente. Alla Sacra sono passato qualche volta in BDC salendo da Giaveno e da Avigliana, non conosco i percorsi MTB della zona. Domani andrò a ritirare il mio treppiedi nuovo lo zaino è già in armadio |
| inviato il 22 Novembre 2023 ore 22:57
“ Mi vado ad informare sul Peugeot che non avevo mai sentito „ mi scuso con l'autore per l'ot......per altro agli alpinisti del video gli farebbero un baffo le attrezzature di Enzo c.  www.facebook.com/watch/?ref=saved&v=1202794117237893 |
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