| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 10:31
@Valgrassi ammetto di non avere la tua conoscenza e competenza e quindi ti leggo sempre volentieri, per quanto mi riguarda in paesaggistica ho sempre utilizzato diaframmi tra 8 e 11 (su 61 Mpx) seguirò il tuo consiglio e proverò ad andare oltre (max arrivo a f/22) e vedrò che succede! |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 10:41
@NoPhoto ...a patto che non scatti a f/16 o f/22 dicendo che te l'ho suggerito io. Già il fatto che scatti paesaggi a f/8 e f/11 col sensel più piccolo di qualsiasi altra FF dimostra che hai sperimentato da te che la diffrazione non è quel mostro che si teme. |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 10:41
“ ...a patto che non scatti a f/16 o f/22 dicendo che te l'ho suggerito io.MrGreen „ Eh no! Ce metti er sasso, mo' ce metti pure 'a mano scusa eh! |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 10:49
Mi rimane in sospeso una risposta alla mia domanda riguardo la pellicola. I grafici della risoluzione di determinate ottiche su pellicola sono sovrapponibili o quasi a quelli ottenuti dalle stesse ottiche montate su macchine con sensore digitale. Come si concilia questo risultato con la dimensione dei pixel? Potrebbe essere una domanda stupida ma non vorrei che questo fatto della diffrazione in relazione alla dimensione del pixel fosse di importanza teorica con modesto effetto in ambito pratico. Purtroppo è anche difficile recuperare grafici di lenti su pellicola tipo quelli che facevano Tutti Fotografi e Fotografare. |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 10:58
@Black sparare f/16 (ad esempio) è più che lecito se ti sei imbattuto in Moiré inaccettabile. Non ho mai pensato che f/16 sia più nitido di f/11, ammetto che spazio per accusarmi di cerchiobottismo ci sia. Ma il messaggio è che una Sony A7RV è più nitida di una Sony A7RIII a f/16, pur avendo sensel più piccoli. Se la vuoi mettere sul matematico, la derivata prima della diffrazione di un sensel più piccolo ha una pendenza superiore. Ma MAI una A7RV farà peggio di una A7S a causa della diffrazione, a parità di f/. |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 10:58
“ Eh no! Ce metti er sasso, mo' ce metti pure 'a mano scusa eh! „ |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 11:10
“ Già il fatto che scatti paesaggi a f/8 e f/11 col sensel più piccolo di qualsiasi altra FF dimostra che hai sperimentato da te che la diffrazione non è quel mostro che si teme. „ In effetti tutti questi problemi non li ho mai riscontrati, anzi di dettaglio ce n'ho fin troppo ma la cosa a me non disturba, anzi. Contrariamente a quello che credevo (e da molti sostenuto) ho riscontrato che non tutti gli obiettivi “risolvono” i 61 Mpx, ne ho uno che agli angoli mostra dei limiti che sui 24 Mpx non erano così evidenti! |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 12:10
Il (modestissimo) parere è che la diffrazione agisce e si vede. Ma fino a diaframmi f/13 su FF e f/8 su APSC è abbondantemente superata dal maggior numero di pixel. Anche oltre se si agisce un minimo di software. Non sacrificherei mai l'utilizzo di un diaframma molto chiuso se mi serve, in base ai problemi molto ben correggibili se necessario e molto spesso solo teorici, prodotti dalla diffrazione. |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 13:31
“ Mi rimane in sospeso una risposta alla mia domanda riguardo la pellicola. I grafici della risoluzione di determinate ottiche su pellicola sono sovrapponibili o quasi a quelli ottenuti dalle stesse ottiche montate su macchine con sensore digitale. Come si concilia questo risultato con la dimensione dei pixel? Potrebbe essere una domanda stupida ma non vorrei che questo fatto della diffrazione in relazione alla dimensione del pixel fosse di importanza teorica con modesto effetto in ambito pratico. Purtroppo è anche difficile recuperare grafici di lenti su pellicola tipo quelli che facevano Tutti Fotografi e Fotografare. „ Non so a quali grafici tu ti riferisca, però l'unico modo per paragonare due lenti calcolando la risoluzione in quel modo è usare lo stesso sensore, altrimenti ha poco senso confrontare il risultato, perlomeno in termini assoluti. Magari ti può essere utile per confrontare il comportamento di una singola lente al variare del diaframma (es al centro rispetto ai bordi), ma non a paragonare due modelli diversi. L'unico modo per misurare come si deve la nitidezza di una lente sono le curve MTF. |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 13:54
“ Che ne pensi? Vorrei davvero capire qual'è il tuo parere sull'effetto della diffrazione in rapporto al pixel pitch ;-) „ Anche se non sono il destinatario della domanda esprimo il mio parere: penso che sia uno dei tanti problemi sopravvalutati … con ciò non dico che non esista ma all'atto pratico nei miei scatti non ho mai riscontrato una mancanza di nitidezza dove era necessaria! |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 14:48
Ho appena fatto una prova empirica casalinga con la plebea M10 con su montato il fido Jupiter-9 attacco a vite degli anni '80. Risultato: scattare su stesso sensore a f/16 con APSC equivale a scattare a f/2.8, si ha spannometricamente la stessa morbidezza. Ovviamente a TA - cioè f/2 - ne avremmo avuta ancora di più, per questo ho messo f/2.8 di partenza, che so essere un diaframma a cui il piccoletto russo comincia a comportarsi bene. A f/5.6 invece potreste contare i peli del naso di un elefante da 6 parsec, è un po' più evidente che questo sia un diaframma più tagliente per questa lente. Ma detto questo, a valle dell'evidenza sperimentale, l'effetto è talmente poco lampante che si, la diffrazione all'atto pratico non è quel mostro che si dice spesso. Certo, facessi macro con una certa velleità di dettaglio vorrei evitarla, ma per farlo bisogna per forza fare stacking, non c'è versi, altrimenti la fettina a fuoco è ridicola a diaframmi troppo aperti, quando siamo a RR da 1 in su. Ecco le tre immagini. I dati exif sui tempi sono giusti, diaframma e focale ovviamente no (lente totalmente manuale). Focale 85mm su APSC 18mpx, diaframma rispettivamente f/2.8 nella foto da 1/13s (A), f/5.6 nella foto da 1/3s (B), f/16 nella foto da 2.5s (C): A
 B
 C
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| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 14:57
Il soggetto è una collaborativa scatola di fazzoletti usa e getta. Gli effetti si osservano maggiormente nella macchia blu di sinistra, e nella macchia irregolare celeste centrale. Tutti e 3 i ritagli sono al 100% sui 18mpx. E' abbastanza chiaro che il diaframma e la nitidezza relativa dell'ottica in base ad esso sono abbastanza più rilevanti della diffrazione, in questo caso (ma credo di poter affermare anche in generale). |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 15:05
Viste da tablet senza ingrandire, la peggio è quella a f/2,8 … e lì proprio non siamo in diffrazione … dal vostro inviato è tutto, a voi studio! |
| inviato il 27 Ottobre 2023 ore 15:06
Ovvio, sotto f/4 questa lente è un vero pancarrè di morbidezza. Ma l'ho presa apposta! E comunque ha solo scarso microcontrasto, se vedi bene, non è scarsa nitidezza! |
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