| inviato il 06 Agosto 2023 ore 1:11
@Andrea qui vedi cosa succede recuperando fino a 6 EV partendo da ISO base: www.dpreview.com/reviews/image-comparison/fullscreen?attr144_0=canon_e Il vantaggio sulle prove DIY è che scegli la zona del cartellone a piacere (compreso il ColorChecker). Si spera che la illuminazione sia sotto controllo, non è detto perché DPR non è un sito di ricerca scientifica, si spera siano precisi. |
| inviato il 06 Agosto 2023 ore 7:48
Grazie Sandro, Vale e Black, molto gentili voi molto imbranato io a cercare e non trovare prima |
| inviato il 06 Agosto 2023 ore 8:27
Si dice che l'occhio umano possa raggiungere i 23 stop di gamma dinamica, i sensori più performanti non raggiungono i 15. Sono d'accordo sul fatto che in certe circostanze le ombre vadano aperte, ci sono dei colori e delle ricchezze tonali nelle ombre di certe foto che non meritano di essere "nere". Il buon fotografo conosce la sua macchina e scatterà una foto difficile con alto contrasto in AE bracketing o userà un flash. O esporrà a dx se la sua macchina recupera meglio le alte luci delle ombre. |
| inviato il 06 Agosto 2023 ore 9:05
".......il profilo Cobalt Repro di Raamiel è la cosa che produce la migliore fedeltà ai valori teorici del color checker che io abbia trovato..." Con la premessa che io le foto cannate anche di poco in esposizione le butto via, parlando di profili lineari di conversione di RAW, prova un po' a farti da te un profilo lineare di conversione del RAW per la tua fotocamera e vedi i risultati I profili lineari per la D4, D 810, D 700, D 7000, D 300s, D 90, ossia le fotocamere che ho usato in passato e che oggi uso io, me li sono fatti tramite Adobe DNG Profile Editor, scaricabile gratuitamente dal sito di Adobe, dopo aver letto un vecchio articolo di Adobe. Utilizzando il profilo Adobe Standard in Adobe Camera RAW, ricavo un file DNG, lo salvo come DNG, lo apro poi in Adobe DNG Profile Editor, e dal pannello Tone Curve imposto la curva lineare, poi salvo il profilo lineare mio fatto con un nome suo, e lo metto poi nella directory dei profili di Adobe Camera RAW, e me lo ritrovo poi tra i profili di conversione. A me quei profili casarecci e gratis funzionano benissimo. Rufolando sul Web circa i profili lineari, ho scoperto che anche Tony Kuyper, notissimo "guru" delle maschere di luminosità, e che è uno veramente bravo in fotoritocco, ha rilevato dei vantaggi sulla Qualità d'Immagine, utilizzando profili di conversione lineari in Adobe Camera RAW. Tony Kuyper ha scritto un ottimo articolo sui profili lineari sul suo sito, dove è anche possibile scaricare i suoi Profili Lineari , per un numero immenso di fotocamere, ci troverai anche la tua, qui: goodlight.us/linear-profiles.html#profiles e li fa come li ho fatti io, usa lo stesso, identico software. |
| inviato il 06 Agosto 2023 ore 13:01
Alessandro quello è un bel trucco e qualche volta l'ho usato, ispirato proprio da un tuo vecchio post. Fortunatamente non ho mai dovuto recuperare tutti quegli stop, la storia dei recuperi mi sembra pubblicità di cattiva qualità. |
| inviato il 06 Agosto 2023 ore 16:23
Ma perché dovreste recuperare 5.stop ? |
| inviato il 06 Agosto 2023 ore 16:54
Credo che il senso della prova di Andrea sia usare un recupero estremo per rendere visibili i difetti dell'immagine (in relazione alla tecnologia del sensore), un po' come si usa alzare oltremodo la saturazione per rendere visibili le zone di errore cromatico. |
| inviato il 07 Agosto 2023 ore 8:30
La storia dell'ETTR parte dal 2003 nientepopodimeno che dai fondatori di Photoshop e Luminous Landscape. Se si fa ETTR: ISO base e profilo lineare (per chi capisce la fotografia digitale). Cobalt chiama i propri profili lineari Repro. Chi usa profili Cobalt dovrebbe coerentemente munirsi di Repro, per una specie di garanzia di qualità. |
| inviato il 07 Agosto 2023 ore 10:03
“ Se si fa ETTR: ISO base „ Un problema pratico: - mettiamo che devo stampare una fotografia ripresa in condizioni di luce bassa, purtroppo per la stampa occorre più luminosità di quella che mi suggerisce la macchina come esposizione corretta (non posso avere il punto di luce per esempio a metà istogramma, la stampa sarebbe terribile) - mettiamo anche che non posso aumentare il tempo o aprire il diaframma, insomma non posso far arrivare più luce al sensore, posso soltanto alzare gli Iso. a questo punto devo alzare gli iso per ottenere quella maggiore luminosità necessaria per la stampa. Non è propriamente un ETTR, cioè non massimizzo l'esposizione fino al limite, comunque faccio in modo di spostare l'istogramma sulla destra. La domandona è: secondo te Valerio, faccio bene a ottenere quel po' di luminosità in più così? o dovrei esporre a Iso base e alzare la luminosità durante lo sviluppo? |
| inviato il 07 Agosto 2023 ore 11:22
Riflessione generale che spero non offenda nessuno: se per vedere delle differenze su sensori si fanno test così assurdi (nel senso di condizioni limite) significa che le differenze sono oggettivamente minime per il 99.9% dei casi d'uso. |
| inviato il 07 Agosto 2023 ore 11:26
@Valgrassi tanto per provare qualcosa di nuovo ho chiesto a CHAT GPT che cos'è l'ETTR riporto qui “ User spiegami che cos'è l ETTR in fotografia „ CHATGPT “ L'ETTR (Exposure To The Right) è un concetto utilizzato in fotografia digitale per ottenere immagini di alta qualità e ridurre al minimo il rumore nelle parti scure dell'immagine. Si tratta di una tecnica che consiste nell'esporre l'immagine in modo tale che l'istogramma dei toni chiari sia spostato verso destra, avvicinandosi il più possibile al bordo destro dell'istogramma, senza però sovraesporre l'immagine. L'idea dietro l'ETTR si basa sul fatto che i sensori delle fotocamere digitali tendono a produrre meno rumore nelle parti chiare dell'immagine rispetto a quelle scure. Quando si sottopone una foto a un'elaborazione digitale, come la correzione dell'esposizione o la regolazione dei livelli, le parti scure dell'immagine sono più sensibili al rumore, il che può portare a una qualità dell'immagine inferiore. Ecco come funziona il concetto di ETTR: 1. Inquadratura: Componi la tua immagine e valuta l'esposizione desiderata per l'effetto che vuoi ottenere. 2. Valutazione dell'esposizione: Scatta l'immagine esponendo per le parti chiare della scena. Questo significa che dovresti impostare un'esposizione leggermente più lunga del necessario per ottenere i dettagli nelle parti chiare dell'immagine. 3. Istogramma: Controlla l'istogramma dell'immagine. L'istogramma è un grafico che rappresenta la distribuzione dei toni dall'ombra alla luce. L'obiettivo è spostare l'istogramma verso destra, avvicinandolo al bordo destro, senza però causare sovraesposizione (clippaggio). 4. Post-produzione: Durante la fase di post-produzione, puoi regolare l'esposizione dell'immagine in modo da riportarla al livello desiderato, ma poiché hai esposto inizialmente per le parti chiare, le parti scure dovrebbero avere meno rumore rispetto a una foto che è stata esposta direttamente al livello desiderato. Ricorda che l'ETTR può non essere sempre adatto a tutte le situazioni fotografiche. In alcune situazioni, potresti voler mantenere un'esposizione più bilanciata per catturare dettagli sia nelle parti chiare che in quelle scure dell'immagine. Come sempre in fotografia, è importante capire il contesto e scegliere la tecnica che meglio si adatta alle tue esigenze creative. „ poi un altra prova “ Prova a rispiegarmi lo stessa cosa ma con la metà delle parole „ “ ETTR in fotografia significa esporre leggermente di più per le parti chiare. Questo riduce il rumore nelle parti scure. Spingi l'istogramma verso destra senza sovraesporre. Correggi l'esposizione in post-produzione. Migliore qualità nelle parti buie. Adatta la tecnica al contesto. „ ci si diverte con poco in estate |
| inviato il 07 Agosto 2023 ore 11:52
Filippo1978 ottomila minuti di applausi. Io non mi offendo di sicuro è la chiave del discorso da cui era partito tutto. Al giorno d'oggi tutti i sensori di ultima generazione che vanno dal Micro al Fufu offrono prestazioni eccezionali usabilissime, come dici tu, nel 99,9% dei casi. La presunta supremazia di un sistema rispetto ad un altro è lontano anni luci dall'uso pratico dei mezzi. Oggi le vere differenze riguardano le funzionalità perchè i sensori ormai sono a tappo. Di conseguenza io credo che l'utente medio di Juza dovrebbe orientarsi nella strutturazione del proprio corredo libero dalle fisime e dai sensi di superiorità o inferiorità che emergono troppo spesso da personaggi fuori contesto. E, come ho detto in altri lidi, riprendendo in mano la 50D mi sono anche reso conto che, tutto sommato, il suo vero limite ero io, al tempo e la sua messa da parte in favore della 5D MK II (ovviamente decisamente migliore) era frutto solo delle mie incapacità inesperienze ed insicurezze. Ma io oggi con una 50D sono sicuro di riuscirmi a portare a casa degnamente la maggior parte dei lavori, magari tribolando un pelo di più ma non sarebbe un dramma. |
| inviato il 07 Agosto 2023 ore 12:28
“ Oggi le vere differenze riguardano le funzionalità perchè i sensori ormai sono a tappo. „ Forse a fare la differenza, dato che le macchine ormai fanno di tutto, sta nel costruirsi una consapevolezza di quel che si può raccontare con le proprie immagini, e quindi farsi un'idea del mondo, capire, studiare... |
| inviato il 07 Agosto 2023 ore 12:38
Dandolo per scontato... ;) |
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