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25 Settembre 1962...


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  4. » 25 Settembre 1962...





avatarsenior
inviato il 26 Novembre 2022 ore 21:12

@Paolo queste sono le parole raccolte da Thomas Hauser:
Q: You've had an outstanding boxing career; perhaps the most outstanding of anyone in the ring today. Who's the toughest opponent you've had to face?

ALI: The toughest opponent I've had to face is Sonny Liston.

Q: What about Floyd Patterson?

ALI: He was easy.

Q: You've said that, in the ring, you tried to humiliate Floyd Patterson and Ernie Terrell. Is that true?

ALI: Yes.

Q: Why?

ALI: Because they talked about me and my religion; mocked my leader and teacher and advisers; and didn't want to respect me as Muhammad Ali, which is my name now. So they're lucky they got off as easy as they did.

Hauser, Thomas. Muhammad Ali: A Tribute to the Greatest . HarperCollins Publishers. Kindle Edition.

avatarsenior
inviato il 27 Novembre 2022 ore 9:00

Il piu' grande e' forse un'esagerazione. Non da me o da un qualsiasi altro "pinco pallino", ma dai piu' grandi esperti e riviste della storia del pugilato, nella sua categoria e' messo ben dietro altri campioni, Joe Louis e Rocky Marciano su tutti.
E' altresi vero credo, che un peso massimo cosi mobile non si sia mai visto, ne prima ne dopo. Vedasi ad esempio la difesa del titolo con Zora Foley, sembra quasi un'esibizione (una combine anche quella ?).
Anche gli incontri con Frazier sono epici, i 2 contendenti vanno oltre le loro umane capacita'..
Su Kinshasa (il legame tra questo incontro e quelli vs Sonny Liston sinceramente non l'ho capito) putroppo non trovo piu' il servizio della Domenica Sportiva, che aveva vivisezionato le fasi salienti al rallentatore.
Visto a velocita' normale, almeno agli occhi di un non esperto, il match poteva sembrare un lungo assedio con epilogo a sorpresa. In realta' era sempre Ali, nel corso delle riprese, a mettere a segno i colpi, pur asserragliato alle corde e non piu' cosi mobile come ai tempi migliori.

Caro Paolo, senza nulla togliere all"altra verita' ,cioe' il tentativo di demolire quanto raccontato e accettato dal mainstream, mi pare fin troppo severo il tuo giudizio su di una icona come Clay-Ali.








Caro Simone che l'autodefinizione il più Grande sia quanto di più falso sia mai stato affermato nella storia del Pugilato questo è fuori discussione, ma la verità è che sono fin troppe le Verità che nel corso degli anni sono state accettate come tali mentre invece erano solo delle colossali bugie!

Tu citi il match contro Zora Folley, bravo, hai portato un giusta osservazione, solo che ne hai tratto delle conclusioni sbagliate.
La realtà è che Zora Folley, uno dei migliori Pesi Massimi del mondo degli anni '50, nel 1967, all'epoca cioè del match mondiale con Ali, aveva trentacinque anni, era nato del 1932, e ottantasei matches all'attivo, contro i venticinque del campione, che era nato nel 1942; come ben sai una differenza di dieci anni, in una categoria massacrante come quella dei Pesi Massimi, è tale da non lasciar adito a dubbi sull'esito dell'incontro, infatti Ali, come da pronostico, vinse... il problema però è nel come vinse!
Beh... vinse per KO alla settima ripresa... vista così la si potrebbe definire una vittoria indiscutibile!

Ma la verità, come sempre, va vista da un'altra prospettiva... e soprattutto da tanti piccoli dettagli che a un primo sguardo, superficiale, possono sfuggire all'attenzione.

La Verità, quella vera, è che nel 1960 un Zora Folley all'apice della sua vigoria fisica, aveva ventotto anni, e della sua arte pugilistica, era professionista ormai da diversi anni, affrontò Sonny Liston, ufficialmente coetaneo anche se in realtà più anziano di Folley di almeno quattro anni, forse anche sei, e ne rimediò una sonora sconfita per KO al diciottesimo secondo della terza ripresa.
In realtà Zora Folley era andato KO già alla fine della seconda ripresa, ma in quel caso il conteggio dell'arbitro era stato interrorro dal suono del gong!
Purtroppo non esistono filmati del match Liston/Folley (o almeno io non ne ho mai trovati), che i cronisti dell'epoca però descrissero come uno dei più spettacolari incontri ai quali avessero avuto la fortuna di assistitere; in ogni caso la cronaca dl match racconta che dopo una prima ripresa sostanzialmente pari, qualcuno ipotizza addirittura qualche frazione di punto per Folley, all'inizio della seconda ripresa Sonny Liston, prese le misure al suo quotato avversario, si scatenò e verso il finire del primo minuto atterrò Folley che, seppur intontito, si rialzò al nove, i successivi due minuti Folley li trascorse cercando di evitare il più possibile gli attacchi di Liston ma a sette secondi dalla fine fu di nuovo atterrato... e questa volta lo fu in maniera definitiva salvo, appunto, essere stato atterrato a sette secondi dalla fine della ripresa e quindi con il suono del gong che interruppe il conteggio dell'arbitro.
Raccolto da terra dai suoi secondi, e condotto di peso al suo angolo, durante il minuto di recupero fu risvegliato solo grazie ai sali e quindi rimesso sul ring, appena in tempo, all'inizio della terza ripresa... e giusto in tempo per finire KO, stavolta definitivamente, dopo solo diciotto secondi.
Adesso caro Simone riguardati il match Ali-Folley e forse lo vedrai sotto una luce ben dversa!
A proposito: questo match, mi riferisco a quello con Ali chiaramente, è passato alla storia perché in questa occasione Folley è stato l'unico avversario che Ali non abbia offeso, né prima né dopo il match... sai perché ciò non avvenne?


P.S. - alla quarta ripresa Folley subisce il primo atterramento, dal quale si rialza (mostrando peraltro anche una inattesa - visto l'atterramento appena subìto - agilità) al sette, appena in piedi però invece di rimettersi di fronte al suo avversario volta la testa verso il suo angolo con una inequivocabile espressione interrogativa stampata sul volto... stava forse chiedendo lumi sul da farsi?


avatarsenior
inviato il 27 Novembre 2022 ore 9:26

Si Valerio, Ali ha ragione: Floyd Patterson ed Ernest Terrell alla fine (nonostante abbia cercato in ogni modo di infliggere loro una punizione esemplare) se la cavarono con pochi danni... peccato si dimentichi di dire che Ernie Terrell, pugilisticmente parlando, valeva meno di nulla, e che il Floyd Pattersion del 1965 era fisicamente impedito da una grave, e assai dolorosa contrattura alla schiena!

avatarsenior
inviato il 27 Novembre 2022 ore 9:41

Clay alla high-school l'hanno fatto passare perché era popolare e si distingueva con la boxe. Si è piazzato 376 su 391, gli ultimi quattro anni ha conseguito la media del 72.7.
A diciotto anni l'hanno scartato a soldato perché è finito 16 in percentile (il limite era 30 per essere arruolati). Quattro anni dopo il limite è stato abbassato a 15 per cui è stato arruolabile. I testimoni di Jeova erano esentati. Lui no, per cui è andato per avvocati e per quello non si è fatto un solo giorno di prigione.







Onestamente le informazioni in mio possesso affermano che arrivò 386esimo su 391... in ogni caso 376 o 386 cambia poco... sempre alquanto underdeveloped era stato classificato!

Per l'esenzione invece non c'era problema... poteva pagarsi l'avvocato che sostenne la tesi (assai di comodo) della obiezione di coscienza e, soprattutto, poteva permettersi di pagare i diecimila dollari di multa... un comune nero dei ghetti, un qualunque diseredato per capirci, insomma uno di quei poveracci dalla cui parte Ali affermò sempre di essere, molto semplicemente non era in grado di pagare una somma simile, che per inciso era pure quello che guadagnava, forse, in cinque o sei anni di onesto lavoro... ma spiegami un po' come funziona sta' storia... un comune negro dei ghetti non aveva, almeno in teoria, gli stessi diritti di Clay?* Eeeek!!!


*) non riesco a ritrovare un filmato, orientativamente dovrebbe risalire al 1968 o al 1969, in cui una donnona, roba da almeno 150 chili in sovrappeso, dopo essersi fatta largo a forza di spinte e spallate fra la folla che circonda Ali per le vie di Harlem si piazza davanti all'allora Campione dei Diritti Umani e, guardandolo dritto negli occhi, lo apostrofa urlandogli in faccia queste parole: mio figlio è in Vietnam... tu credi di essere migliore di mio figlio?

avatarsenior
inviato il 27 Novembre 2022 ore 16:41

@Paolo per favore facci sapere dove hai trovato le date di nascita delle sorelle di Sonny che io non ho trovate.
Se si vogliono fare confronti a tutti i costi, l'età di Liston è decisiva.
Se a Miami aveva 32 anni è un conto, se ne aveva 35-37 un altro. Personalmente ho il PRESENTIMENTO che non ne avesse 32. Clay a Haley (per Playboy) ha detto che non era lontano dai quaranta. Naturalmente se era oltre i 35, il suo match è stato lodevole, se ne aveva 32 invece è stato semplicemente umiliato pugilisticamente, come ha rilevato puntualmente la Oates.
Ancora nell'intervista Ali dice che lui aveva già vinto quando Liston ha cominciato a volerlo "uccidere". Un campionato del mondo non è una rissa di strada. Uno deve ragionare freddamente, non deve comportarsi impulsivamente per fare del male all'avversario.
Secondo Ali, Liston era un pugile "scientifico" accompagnato da una potenza terrificante. Lui è riuscito a togliergli la "scienza" con ripetute provocazioni fuori dal ring.

Basta rivedere lo YT. Liston c'ha capito poco dall'inizio alla fine. Ha piazzato un paio di colpi dei suoi che magari sarebbero bastati per uno che non fosse Clay, cioè un incassatore formidabile.
Un cronista ha scritto che in quelle sei riprese Clay è maturato come in sei anni. In effetti al sesto round Liston non era più in grado di difendersi. Questo è quello che obiettivamente si vede da YT.

POI ci stanno anche tutte le dietrologie per spiegare la sorpresa di pennivendoli rancorosi come Cannon e compagnia bella.

Ma di fondo, se c'erano davvero più di una dozzina d'anni fra i due, Liston ha fatto fin troppo quella sera.
Per questo sono importanti le date di nascita delle sorelle.

avatarsenior
inviato il 28 Novembre 2022 ore 8:09

Valerio... e dove vuoi che li abbia trovati gli anni di nascita... me li ha forniti l'unico che al riguardo abbia mai condotto una indagine accurata sulle fonti, ossia Nick Tosches.
Seppur scritto in un semi-incomprensibile slang WestNewyorkese infatti, lo slang del New Jersey per intenderci, Night Train è una fonte di informazione primaria se si vuol sapere, non necessariamente comprendere, qualcosa sulla vita di Sonny Liston, non foss'altro che per il semplice motivo che Tosches ha messo il culo in auto e c'è andato, in Arkansas, a fare un minimo di ricerca.
E se è vero che Il Diavolo e Sonny Liston è tradotto in maniera alquanto lacunosa, per non dire pedestre, è pur vero che qualche cosuccia te la fa comprendere.
Tosches afferma che gli ultimi due fratelli di Sonny, di cui non ricordo i nomi, sono nati nel 1930 e nel 1929 mentre le ultime due sorelle, Annie a Alcora, sono nate rispettivamente nella Primavera del 1925 e nell'Autunno del 1927.
A questo punto se le cose stanno così, e non possono stare diversamente visto che Tosches le informazioni le andò a prendere direttamente nella St. Francis County, appare evidente che Sonny non può essere nato prima del 1928 e quest'anno, seppure un poco stretto nei tempi, confermerebbe che potrebbe essere nato nel mese di Maggio ma ripeto: in questo caso i tempi sono alquanto ristretti; altrimenti potrebbe essere nato fra le due sorelle maggiori e quindi nel 1926... e pur con i soliti tempi ristretti potrebbe anche essere nato a Gennaio... come sembra che ricordasse sua madre Helen Eeeek!!! e certamente a Maggio ;-)

In ogni caso il Casellario Giudiziario degli Stati Uniti registra che quando fu arrestato, nel 1950, aveva circa venticinque anni e quindi, anche se sommariamente, conferma indirettamente, come anno di nascita, uno compreso intono alla seconda metà degli anni '20.

Per quanto infine riguarda la deludente prestazione pugilistica offerta da Liston sul ring di Miami ti prego amico mio... non lasciarti fuorviare dall'età... Sonny Liston era un uomo dal fisico straordinario, straordinario in tutti i sensi, anche in quelli maggiormente apprezzati dalle donne, giusto per la cronaca, e anche a 33, 34 o 35 anni si poteva permettere il lusso di affrontare un inespertissimo Cassius Clay che ricordiamocelo: arrivava al match mondiale dopo due deludentissime vittorie contro Doug Jones, una split decision, e una vittoria per il rotto della cuffia, è proprio il caso di cirlo, contro Sir Henry Cooper, con il braccio sinistro legato dietro alla schiena!

Piuttosto, e questo servirebbe a chiarire definitivamente la questione, perché non proviamo un pochino a capire meglio chi era davvero Frankie Carbo?

avatarsenior
inviato il 28 Novembre 2022 ore 20:11

@Paolo come riportato da Tosches (2000):
As to Charles L. Liston's date of birth, at least half a dozen have been set forth. Liston himself, who in 1950 gave his age as twenty-two, and in 1953 gave it as twenty-one, finally settled on May 8, 1932, saying that anybody who doubted it “is callin' my mama a liar.” Testifying before the Senate in 1960, he said, “I was born in 1933.” After Liston had settled on May 8, 1932, his mother settled on January 8, 1932. This date, she said, had been duly recorded in an old family Bible, but the Bible, she added, had been lost somewhere along the way. At times, she gave the date as January 18. “I know he was born in January,” she said. “It was cold in January.” While corroborating the year of birth her son had come to claim, she seems to have once inadvertently recalled the year as 1929, then 1930, before correcting herself to confirm Sonny's chosen year of 1932. He was, Helen said, the ninth of ten children she bore to Tobe. This places his birth between that of Curtis, who may have been born in the summer of 1929, and that of Wesley, “the baby.” Annie and Alcora, who came before Curtis, are believed to have been born in the summer of 1925 and the fall of 1927, respectively. One of Liston's closest friends, the boxer Foneda Cox, who was born November 2, 1929, felt that Sonny was older than he, but not by much. Ultimately, the precise truth may never be known, since there was no record filed at the time of birth. (It was not until 1947 that Arkansas mandated the filing of birth certificates, and then only for hospital births; and it was not until 1965 that the state enacted mandatory filing for every birth.) The only record is one filed, for legal reasons, in 1953, when Sonny put forth the date of May 8, 1932. He was almost certainly older than that, and he knew it, but it is doubtful that even he knew by how many years he was lying. Where May 8 came from is anybody's guess. As to Helen's date of January 8, it is interesting that of the two Liston siblings whose births were officially recorded, one of them, Sonny's brother Curtis, was registered as having been born on January 8, 1928. Though Sonny and his mother disagreed on the number of children she bore — Helen remembered eleven, including her first-born, Sonny's half-brother E.B. Ward, while Sonny said “my mother had either twelve or thirteen children” — they both agreed that Curtis was older and that only “Wesley, the baby,” was younger than Sonny. As United States Census records are not accessible until seventy-five years after the year of census, the stated age of the boy named Charles Liston in 1930 or 1940 must wait until 2005 or 2015 to be revealed. Conceived and born under stars no one remembered, Sonny himself never knew how old he was, only that he was most likely older than he claimed. According to ancient astrology, the day of one's death could be foretold only when the astronomy of one's first breath was known.
Tosches, Nick. Night Train (pp. 19-20). Penguin Books Ltd. Kindle Edition.


Se si prendono per riferimento le sorelle Annie e Alcora (notare però "believed to have been born..." cioè i loro anni di nascita si PRESUMONO 1925/1927, non sono sicuri) la prima data disponibile è 1928.
Charles Sonny stesso in diverse riprese ha indicato 1928, 1932, 1933. La data sulla tomba (1932) e sulla domanda alla commissione pugilistica (1932, per Charles Sonny e Geraldine) è probabile ma non certa. Dopo le sconfitte a Miami e Lewiston chi l'ha visto nello spogliatoio gli ha dato piuttosto quarant'anni.

Il libro di Sneddon "The Phantom Punch" (2016) testimonia come era cambiata la percezione dei due pugili:
One wire-service story reported, “It is not uncommon, his early-morning companions agree, for him to shadowbox his way throughout four to five miles of roadwork. Clay even keeps up his quick-motion system at the dining table, [making] several quick jabs with either hand in the general direction of a passing waiter or a seated newsman. Even the breeze of his practice shots can be unsettling. “By contrast . . . Liston has a 'Neanderthal' style in which his stance is nearly flat-footed.”
Sneddon, Rob. The Phantom Punch (pp. 167-168). Down East Books. Kindle Edition.

Portland Evening Express sports editor Blaine Davis, continuing his series of informative previews, reported that Ali's sparring rounds lasted four minutes instead of the usual three minutes, to increase his stamina. “Most agree,” wrote Davis, “that Liston couldn't hit the champion with a handful of rice.”
Sneddon, Rob. The Phantom Punch (p. 168). Down East Books. Kindle Edition.

Sam Silverman concurred. For all of his failings as a businessman, Suitcase Sam knew boxing. He reminded a Boston Globe reporter that he had picked Ali in Miami, “which is what I'm doing again at Lewiston.” He explained why: “I have been looking at fighters all my life, and Clay is the fastest big fighter I ever saw. . . . Here's something I've been thinking about a long time—and now I gotta say it: Clay is a better fighter at this stage of his career—twenty bouts—than anybody else, including, yes, Joe Louis. . . . There are many times when I read the papers about Cassius Clay and I don't recognize the guy they are talking about. . . . I think Clay will handle Liston easily this time. Inactivity kills all fighters. It did it to Dempsey and Sharkey, and all of them. Liston's had no fights. He has fought only ten rounds in five years. At his age, that's trouble. I've never seen a man train harder than Liston has. He is the most solemn, determined fighter I remember in training. “But you gotta remember that Clay is a kid who fought Liston a year too soon, and still beat him. He'd been rushed and overmatched, and pushed to a title fight. He was an inexperienced fighter faced with all the tension that builds up before a title fight. This time you will see a Clay who has gone from boyhood to manhood in a year.”
Sneddon, Rob. The Phantom Punch (p. 168). Down East Books. Kindle Edition.


Ali aveva anche predetto il "pugno fantasma" il giorno prima:
Finally, the hometown Evening Journal brought back an intriguing nugget from Chicopee to Lewiston. Ali, the paper wrote, “informed the group gathered in the second floor training facility, converted from a motel banquet room, that his friend Stepin Fetchit, former actor and vaudevillian and member of the old Jack Johnson camp, has taught him an 'anchor punch' which will drop the Bear. “He would comment no further on the secret weapon.”
Sneddon, Rob. The Phantom Punch (p. 169). Down East Books. Kindle Edition.

The only question from the press that flummoxed Dr. Turgeon concerned Liston's age. At that Dr. Turgeon turned to the ever-present Harold Conrad and whispered, “I don't know whether that's for publication.” Conrad's reply: “No secret. Sonny's thirty-one.” That was the Liston camp's story, and they were sticking to it. The week wore on for the aging fighter and the aged resort.
Sneddon, Rob. The Phantom Punch (p. 164). Down East Books. Kindle Edition.

Conrad aveva organizzato il battage pubblicitario e prudentemente fornisce l'età ufficiale per tenere alto l'interesse.

avatarsenior
inviato il 28 Novembre 2022 ore 21:41

Ma infatti Valerio la data di nascita di Sonny è sempre stata alquanto aleatoria, oltretutto egli quasi certamente non era figlio di Tobe quindi nessuno, a iniziare dalla madre, ha mai avuto interesse a ricordarselo.
Al punto che in occasione della morte di Sonny ci fu chi sostenne che fosse nato addirittura nel 1917... cosa peraltro impossibile visto che il suo idolo d'infanzia e, poi, amico intimo Joe Louis era nato nel 1914 e quindi sarebbero stati praticamente coetanei, cosa che chiaramente non era dal momento che appare evidente come Louis appartenesse, anche tecnicamente, a una generazione pugilistica antecedente alla sua... quindi 10/15 anni di differenza fra loro ci stavano tutti.

Ma in ogni caso, ripeto, sono stime del tutto aleatorie piuttosto andrebbero bene investigati i veri interessi che stavano dietro questi due incontri.

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2022 ore 16:47

@Paolo nel frattempo sono diventati pubblici i dati del censimento che si basano sulle dichiarazione della madre Helen. Se si è ricordata bene, Liston poteva essere nato tra il 1929 e 1930.
Nel '65 poteva avere 35 anni. A Liston ha Lewiston ha messo a segno di pugni prima della sceneggiata. A Miami molti di più, anche se insufficienti per uno integro come Clay.
Se l'età non sembrasse essere decisiva, c'è la storia della sostanza urticante. Fosse stato un tentativo di danneggiare Clay, cade tutto il castello della combine, del resto non documentata a sufficienza da Tosches (prima della inchiesta inconcludente FBI, altrimenti apriti cielo!).

Leggiamo cosa scrisse Jack McInney:
JACK MCKINNEY [sportswriter] : The problems Clay had with his vision in the first Liston fight were no accident. The two toughest opponents that Liston faced prior to Clay were Eddie Machen and Cleveland Williams. Machen lost a 12-round decision to Liston and complained afterward that he'd been bothered by an astringent in his eyes. But he'd fought so poorly that no one believed him. Everyone thought it was just an alibi. And Cleveland Williams gave Liston all kinds of trouble in the first round. I was at that fight, and after the first round there seemed to be a lot of confusion in Sonny's corner. In fact, he was late coming out for the second round because his mouthpiece wasn't in. He knocked Williams out in that round. And after the fight, Williams was obviously having trouble seeing. He kept rubbing his eyes. Later on, I kidded Sonny's cornerman, Joe Polino, who was responsible for the mouthpiece, about the confusion. Joe told me, 'Someday I'll explain it to you.' Well, I got my explanation at the first Clay–Liston fight. If you look at a film of what went on in Liston's corner between the third and fourth rounds of that fight, you'll see Polino in the ring with Willie Reddish [Liston's trainer] standing behind him, blocking everyone else's view. And Po[l] lino is at Sonny's knees, rubbing something on his gloves.
Hauser, Thomas. Muhammad Ali: A Tribute to the Greatest . HarperCollins Publishers. Kindle Edition.


In qualche kindle ho una dichiarazione esplicita di Pollino al riguardo.

Credere al Jack (Hall of Fame Philadelphia)? Non saprei.
Un giornalista sportivo serio in una biografia di Liston avrebbe approfondito la storia della sostanza irritante. Tosches è più poeta che investigatore. Ogni tanto sviolina: era molto più esperto di musica pop (autodidatta anche qui) che di pugilato.

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2022 ore 17:55

@ Paolo Zora Folley oltre che ottimo pugile era considerato un gentleman, tanto che nemmeno Clay ha osato insultarlo come d'abitudine x i suoi avversari prima dell'incontro. Non so, o c'era qualche altro motivo particolare ? Folley aveva anche fatto la guerra in Corea. Misteriosa la sua fine, a cui in questo libro Terrill Marshall cerca di dare una risposta
"Zora Folley: The Distinguished Life and Mysterious Death of a Gentleman Boxer ".
Vero che era molto piu' vecchio di Ali quando lo affronto' nel 1967, anche se usciva comunque da una serie positiva, non mi risulta fosse stato "ripescato" per l'occasione. Dopo l'incontro disse che in quel momento Clay era imbattibile, avendo affrontato tutti i possibili avversari in circolazione in quegli anni.

La combine con Liston e' sostenuta da molti appassionati, la sostanza orticante sui guantoni rimane una contraddizione difficile da spiegare.
Cosi come francamente mi pare ci sia una contraddizione, solo sulla base di quanto leggo qui, nella presunta combine a Kinshasa. Se l'incontro era combinato, che necessita' avrebbe avuto Angelo Dundee, di manomettere il ring ?



avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2022 ore 18:27

Siamo alle solite caro Valerio, sono tutte dicerie inventate di sana pianta.
Nessuno mai, prima della farsa di Miami aveva avuto da ridire circa la correttezza, sia umana che sportiva, di Sonny Liston sui ring entro i quali aveva combattuto.

Quanto riportato da Jack McKinney non è vero semplicemente perché NON PUÒ ESSERE VERO!
E perché non può essere vero?
Semplice: perché chi per primo (e unico) ha messo in giro queste voci, voci che poi, ovviamente, tutti hanno ripreso, e che per inciso le ha riportate anche a Jack McKinney, è Eddie Machen.
E chi è (anzi era) Eddie Machen?
Ancora più semplice: Eddie Machen, da Redding, in California, classe 1933 se non ricordo male, era stato uno dei più forti pesi Massimi all'epoca in cui Patterson era Campione del Mondo, e regolarmente era stato ignorato da Cus D'Amato nelle vesti di possibile sfidante del suo protetto. ;-)
Questo pugilisticamente parlando.
Umanamente parlando invece Machen era conosciuto, nell'ambiente, per essere il PIÙ GRANDE BUGIARDO DELLA STORIA DEL PUGILATO MODERNO! Eeeek!!!
Nel suo match contro Sonny Liston egli è stato, di GRAN LUNGA, l'avversario più VILE e INFIDO che Sonny abbia mai incontrato.
Un avversario che in dodici riprese non ha mai imbastito una sola azione d'attacco, in altre parole per tutti i dodici rounds egli non ha fatto altro che fuggire a gambe levate davanti all'uomo che gli era stato posto di fronte e che, almeno in teoria, avrebbe dovuto coraggiosamente affrontare.
Per dodici riprese insomma non fece altro che ricorrere a tutti i trucchi più sporchi mai messi in scena su un ring, ivi comprese le tenute più scorrette, le proteste plateali all'arbitro per denunciare colpi bassi mai subiti, e soprattutto, in molte occasioni, colpì deliberaramente il suo avversario dopo il suono del gong che poneva fine alla ripresa e, nonostante tutto ciò, PERSE TUTTE LE RIPRESE e infine, per giustificare la sua squallida prestazione, e da quel perfetto INF.AME che era, si inventò pure la storia, FALSA, dell'unguento urticante spalmato sui guanti di Liston.
In ogni caso caro Valerio per fugarti ogni dubbio il match Liston/Machen si trova su youtube... guardalo e dimmi se quel che ti ho riportato è vero o falso!
Inoltre poi quando (è sempre Machen che lo racconta) dice che lo stesso trucco i secondi di Liston lo avrebbero usato anche contro Cleveland Williams, dimostra in pieno tutta la sua cattiva fede, oltre a una robusta dose di idio.zia, perché si riferisce al SECONDO match fra Liston e Williams, quello vinto per KO alla seconda ripresa, ossia quello nel quale Liston MAI si trovò in difficoltà, al contrario di quanto avvenuto nel corso del primo incontro dove invece aveva perso la prima ripresa, e alla fine della stessa era tornato all'angolo col naso sanguinante!
Ora amico mio dimmi di grazia per quale motivo uno che ha già vinto in scioltezza il primo incontro con un avversario si forte, ma che ormai è chiaro a tutti essergli inferiore, dovrebbe ricorrere a un qualche trucco per vincere un incontro che CHIARAMENTE NON POTEVA PERDERE?

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2022 ore 18:56

@Simone se Ali perdeva in Zaire, Foreman come faceva audience e soldi in una rivincita? Doveva essere matto a 25 anni a gettare il titolo.
Al rientro dalla squalifica, Ali ha cominciato ad avere problemi con le mani (non aveva mani grandi come Liston per cui confezionavano guanti su misura). Quando Norton gli ha rotto la mascella è guarito perfettamente più alla svelta del previsto. Quel periodo di riposo gli ha permesso di ridurre il dolore alle mani. Pacheco prudentemente gli anestetizzava le nocchie. La preoccupazione di Angelo Dundee non era Norton bensì Joe Frazier che avanzava continuamente.
Ali ha scritto che la serie che ha messo giù Foreman a Kinshasha era stata favorita dalle mani che non gli facevano più male. Per anni Pacheco non ha preteso un dollaro dall'angolo di Ali. Poi i NOI hanno insinuato che il medico fosse un sabotatore, tanto è vero che non si faceva pagare. Pacheco ha chiesto consiglio e ha fatturale al Circo-Ali una somma che per lui era alta. Herbert Muhammad gli disse che si aspettava una cifra molto più alta. Da allora Pacheco fu pagato. Poi si intromise un medico nero di fiducia NOI che diagnosticò ad Ali ipoglicemia in Zaire. Voleva propinargli un pastone iper-zuccherino un'ora prima dell'incontro. Pacheco riuscì a bloccare la folle operazione.
Di ritorno negli USA le analisi mostrarono una glicemia normale. D'altronde tutti i medici che visitarono Ali gli trovarono un fisico eccezionale prima del Parkinson-da-pugilato. Perlomeno NOI gli aveva impedito di rovinarsi con stravizi vari, come succedeva spesso ai pugili neri di successo.
La storia delle corde è una bufala. "rope-a-dope" l'hanno concordata come termine un anno e mezzo dopo Kinshasha.
Bundini piangeva e gridava "dance, dance!". Non era possibile perché l'impiantito era troppo cedevole.
Tutti i picchiatori prima lavorano il corpo, fanno abbassare la guardia e poi tirano alla testa. Ali si era preparato per questo. Per cui Foreman ha scaricato un numero notevole di colpi sulle braccia sperando che Ali perdesse almeno la forza, visto che non lo stendeva.
Alla sesta Foreman era bollito, esattamente come alla sesta era finito Liston a Miami.
Va bene che Foreman era esausto, ma la combinazione che l'ha steso all'ottava è da antologia.


avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2022 ore 19:00

Bravo Simone, vedo che sei molto bene informato, Zora Folley, oltre a essere una persona perbene, aveva anche combattuto nella Guerra Dimenticata.
Ma una persona perbene era pure Cleveland Williams, col quale però non era stato altrettanto garbato anche se, va detto, neppure particolarmente sgarbato.
Ma una persona perbene era anche Floyd Patterson, eppure lo offese in continuazione... salvo poi fare un misera figura sul ring!
Ma anche Joe Frazier era una persona perbene, eppure anche con lui si comportò in maniera oltremodo antisportiva!

Ma allora perché, di grazia, non offese pure Zora Folley come aveva fatto con tutti gli altri?
Semplice!
Con Zora Folley non fu offensivo molto semplicemente perché con lui NON POTEVA PERMETTERSI DI ESSERLO... eh già... perché Zora Folley non si era solo limitato a fare la presenza in Corea... lui in Corea ci aveva combattuto... e non ci aveva solo combattuto, Zora Folley dalla Corea era tornato a casa da eroe decorato, anzi pluridecorato... con ben cinque Stelle al Merito per la precisione!
In altre parole Ali non offese Folley solo e semplicemente perché, da quel vigliacco imboscato che era, NON SE LO POTEVA PERMETTERE! Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2022 ore 19:29

Scusa Simone, non ho risposto, non del tutto almeno, alla tua domanda.
Ordunque Simone mi hai chiesto perché Dundee avrebbe dovuto manomettere le corde sul ring di Kinshasa se l'incontro era stato "fissato".
Semplice!
Perché se non avesse allentato le corde Foreman avrebbe distrutto ali anche senza colpirlo, neppure una volta al volto.
Dopo il match di Kinshasa infatti Ali si ritrovò con i reni talmente devastati dai colpi subiti al corpo da parte di Foreman che orinò sangue per molti giorni, pare una decina, dopo il match.
E questo nonostante che Foreman non lo colpisse neppure ai fianchi ma solo sugli avambracci!
E nonostante le corde allentate che, da sole, assorbivano quantomeno il 30, se non anche il 40% dell'energia cinetica scaricata da Foreman sul sacco-Ali.
In altre parole se Ali si fosse trovato con un muro dietro la schiena, invece di un soffice materasso, in che condizioni di sarebbero ridotti i suoi reni?

avatarsenior
inviato il 30 Novembre 2022 ore 9:56

@Paolo probabilmente sarai d'accordo che la scherma di Liston era fondata su un jab sx che all'occorrenza si trasformava in uno pseudo-diretto. Angelo Dundee lo aveva visto combattere. Sapeva che il pericolo per Clay veniva dal jab e dal gancio sx.

Vediamo cosa ha scritto un esperto italiano di pugilato:

"Ad ulteriore dimostrazione di ciò basta ricordare quello che disse l'allora Cassius Clay.
Quando gli chiesero come aveva fatto a battere Liston nel loro primo incontro rispose che, seguendo i consigli del suo manager [il suo trainer, non il suo manager, in realtà] Angelo Dundee, egli si era semplicemente limitato a girare intorno al suo avversario muovendosi verso destra, in questo modo era riuscito a mandare a vuoto i destri di Sonny e a ridurlo rapidamente in debito di ossigeno. Ora è chiaro che se anche un manager [trainer] esperto come Dundee consigliava al suo assistito una tattica del genere, in realtà suicida, è evidente che nessuno conosceva veramente a fondo Liston. Dopotutto nel caso del match Liston/Clay del febbraio 1964, così come nel successivo del maggio 1965, gli accordi erano stati già presi in precedenza altrimenti il "Brutto Orso" [Big Ugly Bear secondo Clay] avrebbe fatto un solo boccone del damerino [?] Clay: ma questa è un'altra storia"
Probabilmente c'è di mezzo una traduzione imprecisa. "muovendosi verso destra" ha senso se si precisa rispetto a che cosa. Normalmente si prenderebbe a riferimento Liston. Allora equivarrebbe a "girare in senso antiorario".
Profondamente illogico perché il pericolo per Clay veniva dal jab sinistro (formidabile) di Liston e in sottordine dal gancio sinistro (punto debole di Ali per tutta la carriera). Poteva permettersi di contrastare il destro di Liston con il jab sinistro (meno offensivo ma sicuramente più veloce di Liston) e la mobilità (Balanchine: Ali combatte con i piedi!). Nel primo incontro in effetti Clay ha sempre girato in senso orario.

Ho già postato cosa disse Ali PRIMA del secondo incontro. Lo riporto in originale e tradotto da me che me la cavo con l'inglese scientifico ma non sono un giornalista.

Almost every day after his run he watched film of his first fight with Liston, and after viewing it often enough, he pinpointed the key to victory: It had come down to his ability to dodge Liston's jabs. Once Liston realized his jabs weren't connecting, the bigger, slower fighter had tried leading with left hooks, but that hadn't worked either, because Ali was too fast to get caught by a lead hook. That had left Liston with no options. Unable to play the aggressor, he grew frustrated and fatigued, while Ali slammed away. If it worked the first time, it would work again, Ali concluded. Liston was like a shark; stop him from moving forward and he would die.
Eig, Jonathan. Ali (p. 175). HarperCollins. Kindle Edition.


"Quasi ogni giorno dopo la corsa guardava il filmato del suo primo incontro con Liston e dopo averlo guardato più volte identificò la chiave per la vittoria: dipendeva dalla sua capacità di schivare i jab [sx] di Liston. Una volta che Liston si accorse che i jab non arrivavano a segno, lui che era più grosso e lento aveva provato ad attaccare con ganci sinistri, ma anche questo non aveva funzionato perché Ali era troppo veloce per essere raggiunto da un gancio in attacco. Tutto questo non aveva lasciato alternative a Liston. Impossibilitato a mettersi nella parte dell'aggressore, sviluppò sempre più frustrazione e stanchezza, mentre Ali continuava a colpire. Se aveva funzionato la prima volta, avrebbe funzionato anche la seconda, era stata la conclusione di Ali. Liston era come uno squalo: se non lo lasci avanzare, si spegne"

Era chiaro ad Ali che doveva girare al largo dal jab (sx) e lo sapeva bene anche Dundee, difatti la tattica non fu suicida e chi non si alzò dallo sgabello alla settima non fu Clay.... Girare in senso antiorario avrebbe significato fare i conti con allungo e jab che erano il forte di Liston.



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