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“ Mario2006, tento ancora poi vado a leggere un libro. „
Mi sa che dopo andrò prima io a vedere un film, tu mi hai già deluso. Deluso perché non ti è ancora chiaro, e non sei il solo, che usare lo stesso diaframma significa usare diaframmi con lo stesso numero, ad esempio f:4. Su fotocamere diverse con focali diverse, usare f:4 in entrambe (il buco non è uguale), si fa in modo che i rispettivi sensori siano illuminati con la stessa intensità di luce (se potessi guardarle, vedresti le immagini con la stessa luminosità, nè una più chiara, nè più scura), da ciò, per una giusta esposizione, si determina il tempo di posa, chiaramente a parità di ISO impostato. Se non hai capito, deduco che non hai capito il significato, e come si calcolano, quei numeretti dati ai diaframmi: f:1; f:1,4; f:2 ... f:8; f:11, ecc.. Pertanto, se devi leggere proprio un libro, ti consiglio di leggere uno che parla dell'abc della fotografia. Scusami non è polemica ma è divulgazione. Buona lettura
“ Uso la mia fuji APSC, o il mio cellulare, per prendere l'esposizione prima di scattare con hasselblad 6x6 a pellicola. Imposto solo 400 sulla digitale, in quanto uso rulli Ilford HP5+ 400, ed un f-stop presente sull'obiettivo hasselblad (in genere f5.6). Gli scatti sono tutti esposti correttamente. La luce che entra è quella, sia dal cellulare che dal 6x6 „
“ Usando ottiche più luminose su un sensore piccolo avrete, rispetto al FF, il "vantaggio" di una maggiore profondità di campo e di tempi di scatto più rapidi.
Il FF però ha il vantaggio di una maggiore superficie per la raccolta della luce, quindi una migliore qualità negli ISO.
Le due cose si compensano reciprocamente, quindi usando (ad esempio) un f/2 su APS-C potrete scattare, poniamo, a 1/100s e ISO 100, e su FF otterrete lo stesso risultato (in termini di profondità di campo, tempo di scatto e rumore) scattando a f/2.8, 1/100s e ISO 200. „
Domanda: se uso il fattore di crop 1,5x su a1, cosa succede? Mi sono posto la possibilità di lavorare col fattore di crop 1,5x sempre e usare lo zoom per ricomporre. Che differenza c'è rispetto a usare tutto il frame? Ovviamente si ottiene un file da 20 mega rispetto a un frame da 50 mega.
Scusami Otto ma io continuo a non capire il tuo discorso, tu scrivi:
"Riporto ancora una volta un esempio che spero sia dirimente... Immaginate i sensori come due secchi cilindrici, alti uguali ma con diametri della bocca diversi, uno il doppio dell'altro. Un sensore m4/3 ed uno FF, grossomodo. Se li mettete sotto la pioggia dopo un'ora l'altezza dell'acqua sarà la stessa in entrambi. Quella è l'esposizione. Il volume di acqua raccolta sarà diverso. Quella è la luce totale raccolta dal sensore".
Tu per diametri della bocca diversi intendi i diaframmi? Perché se è così secondo me non è corretto. UN diaframma per esempio di F4 sarà uguale su ogni formato e ad ogni lunghezza focale. Se io inquadro una zona uniformemente illuminata a 25mm con uno zoom, è poi passo a 50mm, la terna dell'esposizione non cambia, il diaframma è sempre quello. Quindi a parità di ISO ed essendo la velocità della luce una costante, la quantità della luce che arriva sui sensori sarà esattamente lla stessa.
Scusate ma credo che il quesito posto all'inizio sia ben chiaro. Per ottenere la stessa foto come PDC e angolo di campo con diversi formati devo per forza variare la terna. Chiunque abbia utilizzato due formati si è accorto di questo! Lasciando perdere la qualità e quantità di luce che può prendere un formato FF rispetto ai formati minori, per ottenere la stessa "identica" foto, quindi che sia uguale come esposizione ed anche PDC, la terna non può essere uguale! Qui si sta parlando di tutto e di più ma la cosa più semplice è stata detta all'inizio. Poi i ragionamenti che si fanno sulla luce catturata dal sensore sono ovvietà anche quelle, che possono essere espresse con formule matematiche ed esempi più pratici come quello dei secchi. Se volete provate con la macchina che avete in casa. Esempio: se fotografo con un 24mm e metto la modalità apsc avrò un 35mm più o meno. Con la profondità di campo di un 24 però, mi sembra semplicissimo. Alla fine sempre di ritaglio si tratta.
quando sono passato su FF ricordo qualcosa come 1/3 di stop di differenza sui tempi tra FF e APS-C circa utilizzando la stessa lente e tecnologia usata.
Poi ci sono fattori che incidono come: - tecnologia sensore - t-stop effettivo della lente - prestazioni lenti al diaframma più aperto, vignettatura per intenderci
teniamo presente ache che il formato aps-c è esigente sulle ottiche a pari di un big mpx e quindi abbiamo un doppio comportamento a parità di mpx usati: - a diaframmi aperti risente maggiormente sui difetti ottici e capacità di risolvere adeguatamente - a diaframmi chiusi va prima in difrazione
Forse qualcuno già lo conosceva, segnalo qui quello che mi pare si possa considerare il più avanzato dei calcolatori di profondità di campo che ho trovato in rete, dato che nei parametri impostati può tenere conto praticamente di tutto (dimensione di stampa, oppure analisi del file a zoom 100%, CoC impostato a piacere, diffrazione ecc) e restituisce risultati a domande pratiche, quale f/stop impostare volendo una PdC da x mt ad y mt, quante foto scattare con focus stacking, qui il manuale che spiega anche molto bene la teoria che andrò a leggermi: www.dl-c.com/DoF/DoF%20Reference%20Manual.pdf qui invece il sito da cui scaricare il programma, (non è un calcolatore on line, ma c'è anche una versione per Android) (purtroppo questo × di Windows11 mi dice che il sito non è sicuro e non mi lascia scaricare, ora dopo avere tirato giù qualche moccolo, devo trovare il modo di aggirare il problema): dl-c.com/DoF/
“ teniamo presente ache che il formato aps-c è esigente sulle ottiche a pari di un big mpx e quindi abbiamo un doppio comportamento a parità di mpx usati: „
Una volta l'apsc richiedeva lenti mediamente più risolventi. Oggi la situazione si è invertita, le bigmpx con pari densità sono molto, molto più sfidanti, perché l'ottica deve coprire con la medesima qualità un'area assai più ampia.
E siamo a "l'apertura logora chi non ce l'ha". Perche una foto fatta a f/5.6 con un 85mm su FF si può fare uguale con una m4/3 a 42mm f/2.8, ma poi un 42 f/0.7 non esiste
“ Una volta l'apsc richiedeva lenti mediamente più risolventi. Oggi la situazione si è invertita, le bigmpx con pari densità sono molto, molto più sfidanti, perché l'ottica deve coprire con la medesima qualità un'area assai più ampia. „
Questo poco ma sicuro, se fotografo il tetto del vicino e poi devo postare la foto per far vedere quanto è buona la mia ottica le tegole negli angoli non mi possono apparire come di sotto marca.
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