| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 9:40
Veniamo ora ai monitor ed a Jack_96.
Scusa se ti do del tu, ma sei molto giovane, più di mio figlio. I giovani hanno la tendenza, quando sanno un po' di qualcosa, a partire in quarta, quindi un po' comprendo il tuo atteggiamento, da grande ingegnere del suono che prova a spiegare qualcosa ad un incapace, però, siccome tu non sei Alan Parson ed io l'ultimo degli stupidi, proviamo ad impostare la discussione con toni diversi.
I monitor da studio, specie quelli economici, che erano stati proposti in questa discussione, e che si intende limitata ai near field (ci sono anche dei monitor più grandi e più costosi, definiti mid field), sono stati presi in considerazione per provare a risolvere situazioni semplici in maniera economica.
Gli usi iniziali di questo tipo di diffusori, riguardano essenzialmente la produzione audio (inclusa quella audio video), in genere di livello non elevato. Ho un amico che progetta sistemi audio professionali, nella sua carriera ha realizzato studi di registrazione importanti, inclusi quelli personali di artisti di fama internazionale, in questi casi è stata effettuata una progettazione unitaria dell'intero ambiente dello studio, predisponendo dei diffusori progettati appositamente ed inseriti nell'ambiente.
I monitor near field hanno delle regolazioni per adattarli all'ambiente, in genere si tratta di switch a più posizioni per regolare il livello delle alte frequenze e la posizione del diffusore rispetto all'ambiente (libero, a parete, d'angolo). Queste regolazioni, insieme ad un minimo di trattamento dell'ambiente, che significa evitare pareti troppo riflettenti, inserendo tappeti e mobili (ma senza provare a trasformare il salotto di casa in una camera anecoica), dovrebbero riuscire a bilanciare il suono in maniera accettabile.
Personalmente ho fatto la prova dei monitor collegati al TV a casa di mio figlio, usando una coppia di B 2031A, che ho proposto per questo motivo, in quanto sentite direttamente, visto che non mi piace parlare di cose che non conosco (idem per il Topping E30 che uso da un annetto in casa). Ho ritenuto il risultato soddisfacente e l'ho proposto come soluzione. Tutto qui. |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 9:51
Parliamo ora dell'idea di aprire un TV per attaccare i finali interni dell'apparecchio a dei diffusori esterni.
Mi sembra un'idea folle sotto ogni punto di vista, perché innanzitutto svaluta l'apparecchio e poi potrebbe anche causare dei danni, se l'intervento fosse fatto in maniera maldestra.
Gli altoparlanti dei TV di oggi sono indegni, roba da radiolina e non ho motivo per dubitare che anche l'amplificazione di questi altoparlanti sia della stessa pasta, perché in un apparecchio di produzione industriale non si mette mai un componente "sprecato" per la qualità del resto.
Poi leggo di fantomatiche resistenze per adattare l'impedenza dei diffusori (?!).
Credo che il problema principale sia che la potenza dell'ampli del TV sia così bassa che non riuscirebbe a muovere manco una coppia di Indiana Line. Se proprio si vuole usarle, e non si dispone di un ampli HiFi, si può prendere uno dei tanti successori del primissimo T Amp, si trova roba decente a poche decine di € e amen. |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 9:57
Chiedo scusa, vedo che Fileo ha già risposto, non ho ancora letto nemmeno le risposte di Fileo... ero di fretta, oggi ho un pò di tempo libero finalmente, mi leggerò le vostre domande e vi risponderò volentieri ( datemi qualche ora di tempo ) , grazie.  |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 10:01
“ Parliamo ora dell'idea di aprire un TV per attaccare i finali interni dll'apparecchio a dei diffusori esterni.
Mi sembra un'idea folle sotto ogni punto di vista, perché innanzitutto svaluta l'apparecchio e poi potrebbe anche causare dei danni, se l'intervento fosse fatto in maniera maldestra.
Gli altoparlanti dei TV di oggi sono indegni, roba da radiolina e non ho motivo per dubitare che anche l'amplificazione di questi altoparlanti sia della stessa pasta, perché in un apparecchio di produzione industriale non si mette mai un componente "sprecato" per la qualità del resto.
Poi leggo di fantomatiche resistenze per adattare l'impedenza dei diffusori (?!).
Credo che il problema principale sia che la potenza dell'ampli del TV sia così bassa che non riuscirebbe a muovere manco una coppia di Indiana Line. Se proprio si vuole usarle, e non si dispone di un ampli HiFi, si può prendere uno dei tanti successori del primissimo T Amp, si trova roba decente a poche decine di € e amen. „
Condivido appieno.
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| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 11:13
Si, l' idea di smontare e dissaldare gli altoparlanti originali, al loro posto collegare le vecchie casse Indiana Line passive con una resistenza di protezione in serie, fa ribrezzo anche a me , però se ho la fortuna che l' impedenza degli attuali altoparlanti sia 8 ohm, come quella delle Indiana Line, posso anche togliere la resistenza di protezione in serie, sentirò sicuramente meglio le parole del TG con le Indiana Line rivolte verso di me ( per la sola voce del TG bastano 2 milliwatt di potenza, nella voce i bassi profondi non ci sono ).
Sulla perdita di garanzia, lo so, la perdo, no problem, come minimo devo fare un buco nel coperchio posteriore per fare uscire i cavi altoparlanti. Il lavoro più pulito sarebbe collegare al DAC un ampli x casse , ma ogni volta che accendo il TV dovrei accendere pure il DAC e usare 2 telecomandi. Ci sono diverse soluzioni possibili.
Riguardo al mio DAC dovrei spendere 2 parole in più : l' RME che ho indicato ha i pro e i contro : pro moltissimi, basta vedere i dati tecnici su internet, contro : è molto complicata la prima installazione, per ottenere il massimo risultato ed adattarlo al meglio al proprio impianto stereo ( o cuffia ) sarebbe consigliabile acquistarlo in un negozio di fiducia, tipo come acquistare un PC in un negozio, se ci sono problemi di prima installazione, il tecnico del negozio potrà essere d' aiuto. oppure se si conosce qualcuno che ce l' ha già si può chiedere supporto a lui. Dopodiché non si avranno più problemi, io lo sto usando da 2 anni e sono pienamente soddisfatto. Basta accenderlo e spegnerlo ed usarlo come un qualsiasi altro DAC. Se no ci sono altri DAC più semplici, come quelli indicati da Fileo ed altri, con la sola regolazione del volume, una sola funzione possibile. |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 12:00
Riguardo all'impedenza, è un dato degli altoparlanti, poi sta all'amplificatore riuscire a pilotare l'altoparlante con quell'impedenza.
Il problema in genere si verifica se l'altoparlante ha un'impedenza troppo bassa (esempio 4 Ohm o meno) e l'amplificatore non è in grado di lavorare su quei carichi. Non credo quindi che collegare altoparlanti da 8 Ohm al televisore possa danneggiare qualcosa, semplicemente penso che la potenza probabilmente ridicola sconsigli questa operazione, oltre al fatto che fare buchi per uscire fuori dal TV con fili volanti mi sembra proprio una "pecionata". |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 12:06
Questo è il classico caso in cui una soundbar è la soluzione più logica.. |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 12:26
Se l' impedenza degli altoparlanti fosse scritta da qualche parte, non dovrei smontare il TV, che ha dichiarato solo 10+10W di potenza, supponiamo che i watt RMS effettivi siano 4+4, secondo me sono più che sufficienti a pilotare le Indiana Line per voce e anche qualche pezzo musicale, sarà sicuramente privo di bassi, ma sempre meglio dei microscopici altoparlanti incorporati nel TV e rivolti verso il basso.
Una soundbar ce l' ho già ma è troppo piccola ed ha un suono brutto, non mi piace, finirà su altri TV, vorrei recuperare le Indiana Line, che sono già posizionate ai lati della TV, hanno un suono molto più piacevole, anche se collegate ad un piccolo ampli "cinese", anche senza regolazione bassi-alti, avevo già provato, quando farò la prova dell' impedenza del TV attuale vi farò sapere.
Cioè io prevedo che il suono sarà circa : darei voto 1 agli altoparlanti TV attuali, 4 alle Indiana Line collegate come ho detto, 8 alle stesse Indiana Line collegate ad un DAC+ampli. Darei voto 10 all' attuale ascolto in cuffia.
Quindi un voto 4 è insufficiente, ma molto superiore al voto 1.
P.S.: una soluzione migliore sarebbe smontare il TV, mettere un circuitino con un relé che accenda automaticamente un ampli x casse, collegato all' uscita cuffie analogica del TV, ma sarebbe un lavoro che prevedo di 5-8 ore contro le 2-3 ore precedenti, che rinvia ulteriormente nel tempo questa cosa ( chissà se troverò il tempo di farlo ).
Una soluzione ulteriore : lasciare sempre acceso l' ampli x casse, accenderlo e spegnerlo manualmente. Quest' ultima è fattibile quasi subito, è molto più semplice. Ma se accendo il TV devo prima accendere l' ampli per sentire le casse Indiana Line. ( specialmente d' estate sarebbe meglio ricordarsi di spegnere l' ampli, quando non serve, scalda un pò ). |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 13:43
Una cosa del genere collegato alla usb della tv e neanche apri
www.futurashop.it/modulo-1-rel%C3%A8-5-vdc-10a-montato-2846-relay1ch
P.s.
Mmm... Mi sa di no, se funziona come tutti i relè gli serve l'impulso non corrente fissa, ma un circuitino potresti farcelo te usb inntensione circuito chiude interruttore 220 senza tensione apre...
P.p.s.
Alternativa de noantri... Tv e ampli nella stessa multipresa con interruttore... Accendi tutto da li ..
P.p.p.s.
Se poi presa smart dici: xyz accendi presa e via
Ovviamente rimane il fatto che puoi dimenticare di spengerla la presa dopo aver spento tv |
user28666 | inviato il 17 Gennaio 2022 ore 14:13
A proposito di impedenza, senza che cerco su google, come misuro l'impedenza delle casse? Non del singolo woofer o tweeter, ma dell'intera cassa?
Basta collegare un multimetro tra i due poli della cassa?
Edit: ok mi sono già data la risposta :-) |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 14:44
Ma perché complicarsi per forza la vita?
La cosa migliore per tirar fuori il segnale audio da un TV di oggi è un piccolo dac economico da collegare all'uscita audio digitale. C'è una miriade di apparecchi a partire da 15 €, senza sventrare il TV, prelevando il segnale audio amplificato, facendo uscire dei fili volanti, inventandosi relè ed altri impicci vari. Ci potete collegare dei diffusori attivi decenti già spendendo 100 €, meglio che sminchiare un TV che è costato 5 volte tanto.
Se volete usarci dei diffusori passivi che già avete, e non disponete di un ampli, ci sono delle cineserie da qualche decina di €, che non saranno il massimo, ma sempre meglio dell'ampli interno al TV.
Suvvia ragazzi, direbbe mio cognato toscano, state buonini! |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 15:30
L'impedenza di un altoparlante o di un diffusore, è spesso indicata sulla targhetta, comunque, tranne casi particolari, è tra i 4 e gli 8 Ohm. Gli amplificatori in uso, generalmente lavorano bene sia su 4 che su 8, ricordando che, comunque, l'impedenza varia in funzione della frequenza, e non è un valore fisso ed immutabile.
Un amplificatore ben progettato non dovrebbe avere problemi su 4 Ohm, anzi dovrebbe fornire una potenza maggiore, solo una volta ho avuto problemi con delle ×ssime Infinity, che, oltre ad essere terribilmente poco efficienti (mi sembra 83 dB) non si riuscivano a pilotare quasi con nulla perché scendevano sotto i 2 Ohm sui medio bassi dove era richiesta molta potenza, infatti i normali ampli si spegnevano ed il mio finale pro andava in protezione. Alla fine provammo con un finale autocostruito con una alimentazione mooolto surdimesionata, infatti sullo spunto saltava l'interruttore generale perché assorbiva più di 3,5 Kwatt.
Non sarà certo questo il caso, se volete attaccate questo ampli di cacca alle IL, non credo che farà il botto. |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 15:33
Grazie mille Daunio, non ci avevo proprio pensato alla USB che accende un relé , con un piccolo circuitino aggiunto accendo l' ampli insieme alla TV, senza aprirla.
@Fileo : la mia TV ha una sola uscita ottica, che è già occupata dal DAC collegato alla cuffia, inoltre devo usare 2 telecomandi, ed accendere il DAC RME solo per sentire il TG, non mi sembra il caso, troppi apparecchi collegati e 2 telecomandi, un pò scomodo. Con l' uscita analogica x cuffie + relé che accende l' ampli sono a posto.
@Fullerenium : la misura dell' impedenza varia al variare della frequenza, si può fare a 1000 Hz, però bisogna mettere in serie all' altoparlante una resistenza , ad es. 1 ohm e misurare la tensione su questa resistenza rispetto alla tensione totale applicata, poi fare i calcoli. Ci vorrebbe un oscilloscopio per una misura precisa ( e 0,1 ohm , 1% precisione ), ma a volte anche un tester funziona fino a 1000 Hz, bisognerebbe sapere quale tester si usa e se arriva ai 1000 Hz, alcuni non arrivano oltre i 400 Hz ( fanno errori grossolani oltre ). Il segnale 1000 Hz sinusoidale si trova su internet, c' è anche un segnale a 440 Hz e altre frequenze, forse in formato Flac, ci sono anche sweep da 20 Hz a 20 Khz, basta cercare. Se serve aiuto cerco io.
Attenzione allo sweep da 20 Hz a 20 Khz, è pericoloso applicare ad un tweeter potenze alte, potrebbero bruciare , danneggiare il tweeter , che sopporta solo piccole potenze. |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 15:47
Il DAC che mi avete consigliato (ad esempio il Topping e30) come lo colelgo alla TV? Mi sembra di capire che ci sono due possibilità: uscita (della TV) ottica oppure coassiale. Che cosa cambia? Quale consigliate?
Mi consigliate anche che cavo acquistare?
Mi consigliate anche i cavi per il collegamento all'ingresso analogico dell'amplificatore?
Ultima domanda: il DAC e dotato di alimentatore da collegare alla presa della corrente? |
| inviato il 17 Gennaio 2022 ore 15:50
Il cavo ottico mi sembra la soluzione migliore, forse si chiama Toshlink, non sono sicuro.
Io ho collegato dei comuni cavi RCA agli altri ingressi dell' ampli, non i più economici, ma nemmeno quelli troppo cari, mi trovo bene.
Quelli troppo economici hanno i contatti che dopo alcuni anni si ossidano, ed hanno una capacità troppo alta ( Tagliano un pò gli acuti se sono molto lunghi ). Meglio usare cavi corti , se i componenti sono vicini. |
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