| inviato il 16 Novembre 2021 ore 12:01
“ ...diventerete ricchi e famosi. „ Se conoscete il gallerista giusto, aggiungo io. |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 12:02
Ehi Paolo, cos'aspettiamo! |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 12:05
Un mio cliente, quando lavoravo, aveva un barattolo di merda d'autore di Manzoni. Gliela avrei fatta mangiare |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 12:17
Bisogna però ammettere, che nel bene e nel male è l'idea quella che conta. Il bis, anche dello stesso autore, non vale più granché. La stessa idea ripresa da altri non vale più nulla, meno di zero. Sto parlando ovviamente di cose di questo tipo, o dei tagli di Fontana. |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 12:24
Succede spesso che venga individuata una delle mille idee di un grande autore, come questa di Walker Evans (circa 1935)
 e venga riproposta all'infinito, come fosse una peculiarità dell'autore Xerox. Non so, ma a me questo modo di procedere, che si riscontra anche in altre arti, non piace proprio. |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 12:39
Mah,io anche questa di Walker Evans non riesco ad apprezzarla |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 13:02
Riviera ligure, ristorante per turisti. Non vuoi pagare 150 EUR per quel barolo Castello di Besugo? Sei un pezzente, non dovevi venire qui. Ti vergogni? Compra la bottiglia. Aspetta che mi soffio il naso, ecco vedi, è arte, ho travalicato la dimensione piatta della tela, ho prodotto un colore materico e organico, se non capisci sei ignorante. Io sono un megaesperto perché (aggiungere qualche qualifica con parole straniere o incomprensibili). Non vuoi essere ignorante? Vuoi far bella figura coi tuoi ospiti? Dammi un assegnino e ti darò tutti i fazzoletti sporchi che vuoi. Sono cose già viste e mi pare che chi è illuminato dalla fede resista un po' di più alle sirene. Comunque io non escludo che alcuni di questi autori, dopo un po', possano risuonare con la mie corde. Sono curioso. Sky: quella lì ha qualcosa, ha un vento luminoso (?) tipico del cielo nuvoloso con sprazzi chiari. Per me hai ragione sulle copie, qualcuno mi ha detto che ci sono addirittura 6000 tagli di Fontana; fatto salvo che trovo l'idea originale interessante come il gelato all'aringa. Mi sa che, lì, l'idea davvero originale sia stata la promozione degli scherzi ad arte, insieme col buon vecchio aggiotaggio. |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 13:13
Non buttiamo tutto in vacca, però! E chi non ha niente da dire, per favore non pisci su ciò che hanno detto gli altri. Quanto al riciclo delle idee: gli epigoni, i manieristi, sono sempre esistiti fin dai tempi di Omero... |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 13:16
Nel campo in cui lavoro io praticamente tutti i cosiddetti "creativi" sono in realtà dei ladri di idee altrui. Poi l'idea che rubano la sanno vendere meglio di chi l'ha avuta, come fece Steve Jobs col mouse della Xerox. Alle volte l'originalità è anche questo. In fotografia non saprei. |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 14:00
“ qualcuno mi ha detto che ci sono addirittura 6000 tagli di Fontana; ... „ E' un'esagerazione. Qui si parla di 1.500 tagli www.finestresullarte.info/opere-e-artisti/come-lucio-fontana-realizzav Da altre fonti ho letto cifre simili. Aveva ideato un metodo seriale di produzione, in cui gran parte del lavoro (perché non c'era solo da fare il taglio ma anche tendere la tela al punto giusto e dipingerla) lo facevano i suoi assistenti. Qualcosa del genere a quel che aveva ideato 200 anni prima Antonio da Canal detto il Canaletto, nel suo studio di Venezia, per una clientela fatta soprattutto di ricchi veneziani e di giovani nobili inglesi di passaggio durante il Grand Tour. Da uno che l'ha conosciuto bene di persona ho sentito che, essendo una persona estremamente spiritosa e autoironica, ci schrzava su e diceva in meneghino (era nato in Argentina ma milanese di adozione) "Quand fasevi i bei rop mel cumpraven nò... adess che fo i tei taià..." (trad: "Quando facevo le belle cose non me le compravano... adesso che faccio le tele tagliate..."). Poi, come ho già detto, si ha in genere un'immagine riduttiva e anche un po' caricaturale di Lucio Fontana, dimenticando che ha fatto molte altre cose, a mio parere molto più significative dei "tei taià"; e ciò non solo prima del 1958 (data della prima "tela taiada"), ma anche dopo. Visto che è stato tirato in ballo anche Piero Manzoni; è bene ricordare che aveva concepito le sue "mer.de d'artista" come uno sfottò al mercato dell'arte. Non so quante ne abbia confezionate; senz'altro molte di meno dei tagli di Fontana, data la sua prematura scomparsa. Anche lui, stando a chi l'ha conosciuto, era un tipo estremamente scherzoso e autoironico; Penso che si divertirebbe un mondo a vedere i suoi barattoli, grazie al mercato dell'arte, raggiungere i prezzi a cui attualmente sono arrivati. P.S.: Un'interpretazione suggestiva dei tagli di Fontana l'ha data lo storico dell'arte Carlo Strinati in un documentario appunto su Fontana. Affermava che in tali opere è come se, nella fase finale del suo percorso, si fosse riavvicinato al suo maestro Adolfo Wildt, il cui corso seguì a Brera nei tardi anni '20. Metteva in evidenza le analogie con i tagli che raffiguravano bocca e occhi nelle maschere che realizzava Wildt. www.google.it/search?q=Adolfo+Wildt+maschere&rlz=1C2FKPE_itIT968IT968& |
user225138 | inviato il 16 Novembre 2021 ore 14:02
Mah, dagli ultimi interventi mi si consolida l'impressione che il senso di certe foto sia comprensibile solo a chi ha un certo bagaglio di esperienze (umane, non accademiche). Il Midwest per noi è un luogo geografico, al più un archetipo da film, per gli americani è parte della mitologia nazionale. |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 15:07
Prendo spunto dalla foto di Evans proposta da Skylab59: probabilmente si tratta di un fienile o un capanno per gli attrezzi, 1935 ca. D'accordo sulle infinite imitazioni succedutesi nel tempo, prendendo spunto da una certa 'atmosfera'. Faccio una domanda di tipo socio-culturale. Quale potrebbe essere, 87 anni dopo, nel nostro Paese, il soggetto di una foto sensata, in qualche modo corrispondente a quello ritratto da Evans, senza cadere nello stereotipo o nel manierismo? ( Può darsi che la mia sia una domanda insensata e senza scopo. Però dobbiamo tener conto, non solo del 'come', ma anche del 'cosa' potrebbe essere il soggetto al giorno d'oggi. Dietro questa mia domanda ce n'è un'altra: l'iconicità di una foto di un Autore importante e indiscusso, quanto conta? In altri termini: quali sono le premesse per un'autentica originalità ?) |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 15:30
Una foto spaiata di quel genere non dice nulla, né ieri né oggi. Se la foto è particolarmente bella per la luce o altro, si può pensare: che bella foto! Ma in questo caso la foto non è straordinaria. Perché abbia un valore deve far parte di un insieme, un progetto o reportage, chiamiamolo come vogliamo, che abbia un tema. In questo caso è l'insieme delle foto ciò che ha un senso. Quindi, per rispondere a Paolo, anche al giorno d'oggi per una foto di quel genere ci vuole un argomento, se possibile di attualità. Ne butto là uno: i piccoli commerci costretti a chiudere a causa delle mutate abitudini dei clienti (acquisti online). Si potrebbe costruire una serie basata su questo tema, in cui forse la singola foto non dice un granché, ma l'insieme potrebbe avere un valore. Se poi la serie diventa un'opera d'arte e finisce in un museo non saprei... |
| inviato il 16 Novembre 2021 ore 16:04
Ma che triste Roberto, la fabbrica dell'arte, non lo sapevo. Non dubito che Fontana e Manzoni fossero allegri, tant'è vero che ho parlato di scherzi elevati ad arte. Chi ci si è arricchito si è divertito più di tutti. Sono d'accordo con FA e i vari discorsi sul contesto, e apprezzo di più certe foto di vecchie case e luoghi vari delle nostre parti, tipo quelle di Guido Guidi menzionate prima. www.fotografiaeuropea.it/fe2016/guido-guidi/ Certo che, se le avesse fatte un mio amico, gli chiederei "ma perché?", però formano un insieme definito sotto un'etichetta prestigiosa (contesto) e ho trovato cose come questa alchetron.com/Guido-Guidi-(photographer)#guido-guidi-photographer-046e che mi stuzzica subito, allora mi fido anche sulle altre e mi prendo un po' più di tempo per osservarle. Per me c'è del bello / anima in quelle foto, fosse anche solo perché sembrano descrivere qualche pezzetto della vita di qualcuno. Non so immaginare che cosa un Giapponese o un Lappone o Celibidache (grazie Paolo per il video) troverebbero nella foto storta con la Giulietta, o anche in tutto l'insieme. |
user225138 | inviato il 16 Novembre 2021 ore 17:19
“ Giulietta „ Se ti riferisci a quella con l'auto azzurra, è una Lancia Beta HPE. Quella sullo sfondo, nella stessa foto, è una Fiat Ritmo. |
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