| inviato il 08 Novembre 2021 ore 12:26
Un edificio quindi non è costruito nel luogo X poiché mattoni, travi, vetri, tegole, fili elettrici, piastrelle... arrivano da altri luoghi? Se si banalizza il concetto di costruzione (made in...), come se si trattasse di un semplice mettere insieme dei pezzi, allora chiunque può acquistare i pezzi che compongono una Leica, un'Hasselblad, un obiettivo Zeiss (ammettendo per un attimo che siano tutti componenti provenienti da altri fornitori, ma non credo proprio che sia così) e provare a "costruirsele" (o assemblarle, se preferite) da solo, no? Provateci, tanto che ci vuole, basta mettere insieme i pezzi Come si fa con i mattoncini Lego (che a questo punto erroneamente venivano chiamati "costruzioni", avrebbero dovuto chiamarli "assemblaggi" ). |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 12:46
ma qualcuno davvero e' convinto che ad un raddoppio di prezzo corrisponda un raddoppio di prestazioni?. c'e' qualcuno tanto tordo da crederlo?. Su.. di un marchio si paga l'esclusivita', non il fatto che funzioni meglio. E' cosi' per tutto... LV fa palloni da tremila euro.. son buoni per carita'.. ma a pallavolo giochi molto bene anche con un mikasa da 50 euro. |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 13:48
Vedi Leone il problema non è la qualità del Cosinon/Zeiss Milvus, che ovviamente è eccellente visto che è realizzato da Cosina, il problema è il PREZZO! In altre parole nessuno contesta l'eccellenza del 105/1,4 Art, anche perché a quel prezzo è quasi regalato, il problema però è che l'omologo e solo parimenti prestazionale Cosinon, che alla fine essendo un Cosina è un obiettivo universale tanto quanto il Sigma, costa oltre il doppio, e non è neppure AF, proprio a causa del tanto ambito, quanto altrettanto INUTILE, logo ZEISS. In conclusione se l'Art costa, per esempio 1500 € mentre lo Zeiss di € ne costa 4000, non sarebbe forse meglio per tutti avere lo stesso obiettivo, ma marcato direttamente Cosinon, che pertanto si potrebbe pagare "solo" 1500/1600... toh... 1700 € ma giusto per l'eccellenza della meccanica? |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 14:21
“ Se si banalizza il concetto di costruzione (made in...), „ Su questo concetto, in Europa, ci sono regole per imprimere una certa dicitura, la situazione può variare. Questo peró non nega che almeno una parte di lavorazione sia fatta in quel luogo. Inutile guardare caso per caso anche perché, come scritto da altri per prodotti complessi, diventa una necessità. “ ma qualcuno davvero e' convinto che ad un raddoppio di prezzo corrisponda un raddoppio di prestazioni?. „ Il mondo é bello perché vario, credo si sia chi é convinto che sia meglio a prescindere, chi, a prescindere, sia solo un inculata di soldi. Io penso un marchio possa avere un valore aggiunto, quando un collettivo é disposto a riconoscerlo. Che ci sia valore aggiunto vero o frutto del marketing alla fine se ti vendono qualcosa é per cercare di fare soldi. Perche se io lancio la mia linea Makmatti Jeans a un millino di listino e nessuno li compra e finiscono nei sacchi da 3 euro al pezzo a Montreuil non ci ho fatto i soldi. Questo vale per tutti i beni merceologici, dal food all'elettronica, dall'abbigliamento al detersivo. Io non ci vedo un male in chi paga un extra per il marchio, magari ottenendo la stessa cosa o poco di più, come non ci vedo un male dire che non é conveniente. |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 15:26
“ In conclusione se l'Art costa, per esempio 1500 € mentre lo Zeiss di € ne costa 4000 „ Paolo. ma io non ho il minimo dubbio che prenderei il Sigma, per l'af, per il prezzo, e perchè le prestazioni sul campo sono sicuro saranno indistinguibili |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 15:33
“ Il mondo é bello perché vario, credo si sia chi é convinto che sia meglio a prescindere, chi, a prescindere, sia solo un inculata di soldi. „ Intendiamoci... Non sto criticando chi acquista Leica invece di ciccio formaggio. Di un marchio si acquista innanzitutto la qualita'. Poi l'assistenza pre e post vendita. Infine si acquista anche l'allure che ti da' il possedere quel marchio. Il discorso che invece porto avanti e' di altro tipo. Molto piu' pratico. In base alla mia esperienza passata, sono certo di poter affermare che all'aumentare delle prestazioni il prezzo sale in modo iperbolico. Ossia: per passare da "scrauso" ad "appena decente" basta un investimento minimo. Per passare da decente a buono, l'investimento necessario e' gia molto piu corposo. Per passare da buono a ottimo bisogna gia cominciare a far sanguinare il portafogli. Da ottimo a superlativo, a fronte di un miglioramento quasi impercettibile il prezzo sale vertiginosamente, fino a richiedere esborsi che non tutti possono permettersi o che richiedono pagamenti rateizzati. Insomma.. nessuno nega che il controllo di qualita' leica sia superiore e piu' accurato sulle lenti che porteranno il logo. Questo anche se la lente e' prodotta su una linea condivisa con altri brand. Si ragiona sopratutto sul fatto che spesso questo controllo qualita' superiore si traduca in un miglioramento di minima entita', a fronte di un costo elevatissimo. Cioe' la domanda e': ne vale la pena?... In passato ho fatto agonismo a livello mondiale. Si spendevano cifre assurde per togliere trenta grammi di peso o per avere un filo di rigidita' in piu'. Spesso si alleggeriva il materiale fino a renderlo pericoloso. Certo parliamo di sport portati all'estremo. Dove guadagnare un secondo puo' determinare il risultato. Ma sono davvero pochi i casi in cui la spesa di queste cifre abbia un senso pratico, logico ed etico. |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 15:34
“ Io penso un marchio possa avere un valore aggiunto, quando un collettivo é disposto a riconoscerlo. Che ci sia valore aggiunto vero o frutto del marketing alla fine se ti vendono qualcosa é per cercare di fare soldi. Perche se io lancio la mia linea Makmatti Jeans a un millino di listino e nessuno li compra e finiscono nei sacchi da 3 euro al pezzo a Montreuil non ci ho fatto i soldi. Questo vale per tutti i beni merceologici, dal food all'elettronica, dall'abbigliamento al detersivo. Io non ci vedo un male in chi paga un extra per il marchio, magari ottenendo la stessa cosa o poco di più, come non ci vedo un male dire che non é conveniente. „ Questi hanno fatto prodotti di altissima qualità al tempo, quando la loro tecnologia era quasi esclusiva e tutto, prezzo, esclusività e quant'altro, aveva una giustificazione. Ora la tecnologia è diffusa ampiamente e in molte situazioni li fanno dove, come, da chi li fa per tutti. E però ci marciano e raddoppiano il prezzo. Molti, molti, a volte anche competenti, ci cascano. E cominciano a parlare di sfumature, mood, resa etc. etc. |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 15:39
E quindi? Se voglio una Leica perché è ottone fresato dal pieno è giusto che la pago quanto costa Essendo nel mondo della meccanica mi stupisco dei prezzi delle altre, non delle Leica e Zeiss, paccottiglia di plastica venduta a peso d'oro |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 15:47
beh, gia' dovresti interrogarti su quel "voglio".... i motivi per "volere fortissimamente" sono molti e non tutti legati alla fotografia. Del resto c'e' chi VUOLE obiettivi leggeri e quindi apprezza plastica e leghe leggere, rifuggendo l'ottone come la peste. C'e' anche chi "vuole" solo titanio, carbonio e cadorite. Materiali il cui prezzo e' stellare. Si son anche viste fotocamere coperte di swarovsky o di pelle.. c'e' chi le riveste in legno.. il mondo e' bello perche' e' vario. www.hdblog.it/2014/11/01/Brikk-Lux-Nikon-fotocamera-Df/ questi le fanno d'oro.. www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Gold_cameras/02.jpg valgono un botto.. ma non credo migliorino le fotografie.... |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 16:08
Adesso ne faranno anche annegate in un'incudine, massima esclusività |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 16:31
diebu.. le nikon placcate a spessore costano 40mila dollari. le hasselblad probabilmente l'oro l'hanno visto da lontano a pochi centesimi di spessore e la pelle e' piu' o meno quella di un portafogli.. Per quello forse sono piu' economiche. |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 16:37
Si si infatti, dicevo solo che non costano un botto, giustamente, anche per le ragioni che hai detto tu. |
| inviato il 08 Novembre 2021 ore 16:38
Hasselblad ed economico sono due termini che non si possono inserire in una stessa frase |
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