| inviato il 14 Luglio 2021 ore 15:47
Il discorso è effettivamente molto molto complicato, ma se nessuno fa nulla con la scusante che tanto ciò che fa una singola persona conta zero, non si andrà mai da nessuna parte. E' una catena, che deve per forza di cose avere inizio dal basso, dall'individuo, da ognuno di noi. Siamo tutti parte di una grande macchina, ognuno ne è un piccolo ingranaggio. Difficile sfuggire, però almeno le piccole cose che non ci costano nulla, le possiamo fare. Soprattutto possiamo prendere coscienza di queste cose e cercare di trasmetterle ai nostri figli. Il mondo sarà presto il loro. Almeno questo glielo dobbiamo. E' vero che il problema del riscaldamento climatico è solo da poco sulla bocca di tutti. Prima si parlava delle piogge acide, poi del buco dell'ozono, poi le polveri fini, ad un certo punto sembrava che il petrolio dovesse esaurirsi (1973 o giù di lì)... almeno si fosse esaurito!!!! Iniziamo dalle nostre amate fotocamere: teniamole almeno 10 anni! Ma anche di più, perché no? Le reflex anni '70 si tenevano 20 anni anche 30. Del resto erano indistruttibili... |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 16:40
Mi hai preceduto. L'effetto di una strada sporca purtroppo è che molte più persone ci buttano carte cicche e altri scarti per terra. Bisogna seguire un filo logico: se io cambio il mio comportamento, si modificherà la somma dei comportamenti e la situazione migliorerà. Pensiamo e parliamo di cosa possiamo individualmente fare. Modifichiamo perciò anche un singolo addendo della somma dei comportamenti scorretti perché insostenibili dall'ambiente: se ero abituato a fotografare i cervi sullo Stelvio e scopro che posso fotografarli facilmente nel parco d'Abruzzo (partendo da Roma), la destinazione più vicina farà risparmiare molta CO2 all'atmosfera. Questa è un'azione virtuosa. Così anche andarci in gruppo oppure, se possibile, con un'auto elettrica o almeno ibrida. Pensiamo a cosa possiamo fare insomma. |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 17:15
Per gli oggetti (anche auto, vestiario, arredamento, ecc) le linee guida dovrebbero essere: 1 - comprare solo ciò che serve veramente = comprare meno 2 - comprare oggetti che durano nel tempo e che sono riparabili 3 - riparare invece che buttare e ricomprare, anche se finanziariamente non conviene (ho appena riparato una mezzaluna da cucina e un'insalatiera di ceramica) 4 - sfruttare gli oggetti finché veramente non sono più riparabili Così facendo in quest'ambito si ridurrebbe di un bel po' l'impatto sull'ambiente (meno materie prime, meno energia, meno trasporti, ecc), senza per questo diminuire di una virgola la nostra qualità di vita. Ovviamente lo stesso vale per l'attrezzatura fotografica Lo so, saremmo tutti quanti un po' meno fighi, ma pazienza...  |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 18:09
In un altro post non ricordo dove ma qualche tempo fa avevo detto che la vera energia rinnovabile é quella.... risparmiata! Naturalmente sono stato un po' deriso e mi hanno detto che voglio ritornare nel medioevo etc etc. In realtà intendevo dire che sì, è giusto utilizzare il più possibile energie rinnovabili, ma ricordiamoci che anche per produrre un generatore, delle batterie etc ho bisogno di minerali e terre rare (che non sempre provengono dal riciclo) o comunque non è detto che l'intero processo sia interamente a impatto zero. Per cui partire dal risparmio di energia e quindi anche dal riutilizzo riciclo è sempre auspicabile. Insomma i piccoli comportamenti contano eccome anche se ho l'auto elettrica o la fornitura di energia da fonti rinnovabili. |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 18:33
“ Lo so, saremmo tutti quanti un po' meno fighi, ma pazienza...? „ Diventare eco-compatibili potrebbe anche diventare una moda e - per qualche tempo - fare figo... |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 18:51
Beh, I pantaloni stracciati li hanno tutti ormai, peccato che per rovinarlo si sprechi altra energia e si riduca drasticamente la loro durata. L'idiozia del secolo |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 18:57
“ Iniziamo dalle nostre amate fotocamere: teniamole almeno 10 anni! „ Io quando hanno 10 anni le compro... |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 19:33
Quello che vorrei approfondire è la conseguenza di questo nostro "non comprare più" a meno che strettamente necessario . Le milionate di disoccupati che si genererebbero come impatteranno poi sul pianeta ? |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 19:39
“ Le milionate di disoccupati che si genererebbero come impatteranno poi sul pianeta ? „ Tanto le milionate di disoccupati arriveranno lo stesso: la produzione di beni richiede sempre meno manodopera, a causa dell'informatizzazione non solo del terziario, ma anche dell'industria (robot). In pratica per mandare avanti la baracca serviranno sempre meno addetti, e il problema dato dal fatto che anche chi non lavora ha diritto di vivere dignitosamente è uno di quelli da affrontare con maggior concretezza. Al momento pare che nessuno voglia metterci mano seriamente, cioè a partire dal riconsiderare senza preconcetti l'idea stessa di "lavoro": cosa possa, voglia o debba significare. Nessuno vuole addentrarsi in questo tipo di riforme se non istituendo palliativi più o meno ridicoli, perché significherebbe mettere in discussione il potere di troppi. E chi ha il potere non molla l'osso volentieri. |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 19:44
Yellowstone, l'economia viene continuamente ridisegnata. Oggi si impiega pochissima manodopera in industria, rispetto a cinquanta anni fa. Il mondo produttivo non solo cambia, ma è sempre cambiato radicalmente. Tra vent'anni solo la robotica gestirà la produzione di beni industriali. Non è più possibile continuare a far crescere le economie già sviluppate, bisogna lasciar crescere le economie ed i consumi dei paesi poveri. Questo, tra l'altro, creera' stabilità. Ma siamo ot. |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 19:57
x Miopiartistica “ Tanto le milionate di disoccupati arriveranno lo stesso: la produzione di beni richiede sempre meno manodopera, a causa dell'informatizzazione non solo del terziario, ma anche dell'industria (robot). In pratica per mandare avanti la baracca serviranno sempre meno addetti, e il problema dato dal fatto che anche chi non lavora ha diritto di vivere dignitosamente è uno di quelli da affrontare con maggior concretezza. „ Questo è un timore legittimo e che si è sempre presentato . Parlavo tempo fa con un direttore aziendale e mi ha risposto cosi : questa azienda "X" aveva 300 dipendenti ed hanno deciso di automatizzarla . Lamentele su lamentele e terrore di licenziamenti etx etx A distanza di pochi anni questa azienda "X" ha 700 dipendenti di cui 250 ingegneri . Come diceva Claudio Cortesi cambia il tipo di lavoro ma il lavoro sussiste solo in maniera differente . Ma quel che dico io è se dovessimo produrre drasticamente meno, non occorre più la manodopera . E se non occorre già più la manodopera come si concilia col fatto di dare lavoro ai paesi meno sviluppati ? |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 20:03
“ E se non occorre già più la manodopera come si concilia col fatto di dare lavoro ai paesi meno sviluppati ? „ Le persone dei paesi sottosviluppati, ed anche quelle dei paesi sviluppati, non hanno necessariamente bisogno di lavorare . Hanno bisogno di vivere . Concetto semplicissimo ma attualmente abbastanza indigeribile... |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 21:16
“ Le persone dei paesi sottosviluppati, ed anche quelle dei paesi sviluppati, non hanno necessariamente bisogno di lavorare . Hanno bisogno di vivere . Concetto semplicissimo ma attualmente abbastanza indigeribile... „ Io credo invece che avrebbero il santo diritto di lavorare ma non per arricchire chi già lo è ma impiegarsi per fare un loro prodotto che possa essere venduto mantenendo l'intero ricavo, questo li porterebbe sicuramente a vivere ma come lo fanno i restanti paesi, sarò forse troppo ottimista ma se diamo e insegniamo la giusta tecnologia a chi ha tanto territorio e potenziali risorse poi di riflesso molti altri problemi verrebbero annullati in automatico. |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 21:41
Condivido ma siamo ot. |
| inviato il 14 Luglio 2021 ore 22:04
Non è facile in tema foto riuscire a fare grandi cose, potrei aggiungere magari uscite fotografiche a piedi integralmente, oggi fatta una senza buoni risultati e domani mattina ci ritento, poi già in digitale si avrebbe la parvenza che senza pellicola, senza agenti sviluppo negativo/carta ( e diciamo pure che ai tempi non esistevano certo i punti di raccolta odierni ) andrebbe meglio, poi ovvio che batterie, Pc, monitor con annessi accessori magari superano tutto quanto in fatto di stoccaggi/smaltimento. |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |