RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Megapixel e stampa: la verità


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Megapixel e stampa: la verità





avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2021 ore 14:40

Come ricordato da altri interventi i 300 ppi dell'immagine non vanno confusi con i dpi della stampante. Bisogna sempre vedere poi cosa contengono questi ppi (quale dettaglio reale, che dipenderà da tutto il sistema ottica-sensore).




Le nomenclature DPI e PPI sono spesso interscambiabili, in passato si è solo usato il termine DPI anche per intendere la risoluzione del file e quindi intesi come PPI.
Ci sono molti software moderni che usano DPI al posto di PPI nella creazione dei file, vedi quelli di Affinity ( e loro non sono certo degli stupidi ). Lo stesso Schewe li interscambia.
Possiamo dire che il termine PPI è "moderno" ( forse più corretto ), dovuto anche all'evoluzione della giovane fotografia digitale.
Quando seguii il corso di Fotografia Digitale alla Scuola Romana di Fotografia con Claudio Palmisano, si parlo di DPI e questo era il termine utilizzato ( oggi forse è diverso ).

Anche quando il Pastorini si fa forte con la risoluzione della sua stampante, quel dato non è l'unico, le vecchie stampanti HP, anche avendo una risoluzione più bassa di Epson, ci competevano e a volte la superavano grazie alla tecnologia, alla grandezza della goccia di inchiostro, agli algoritmi e alla tecnica del multi strato anche con meno colori.
Sicuramente i colori sono importanti, ma bisogna prenderli con le pinze, in un vecchio video di Epson in cui veniva presentato il nuovo plotter, il relatore citò il nuovo colore inserito che serviva per riprodurre una tonalità del cielo che molti utenti non riuscivano a stampare, ma era limitato a una piccola porzione dello spazio colore .
Anche il tipo di inchiostro utilizzato, il Dye, è stato soppiantato perchè all'inizio aveva una resistenza bassa allo sbiadimento. Oggi i Pigmenti sono ancora superiori, ma i Dye sono cresciuti tantissimo ( in album, gli originali, arrivano a 300 anni ) e in alcune situazione sono ancora insuperabili per appagabilità, vedi la stampa lucida ( ricordiamo lo stampatore che convertì un plotter Epson a pigmenti ad inchiostri Dye e quanto i clienti fossero contenti dei risultati ).
Una stampante Dye può regalare soddisfazioni.

Non so poi chi si ricorda Lexmark e l'uscita sul mercato delle sue stampanti fotografiche, avevano risoluzione di 4800x1200 dpi, ma non erano paragonabili alla qualità della concorrenza che aveva risoluzioni inferiori.

Tutti vorrebbero la massima qualità sia in stampa che in file, però a volte, ricollegandosi al video iniziale, ci si può accontentare senza dover scattare con la macchina da 50megapixel e stampare con il plotter da 12 colori.



avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2021 ore 14:45

La bellezza (soggettivamente) dello scatto è anche dato dal dettaglio minuto che ti consente quasi di ripercorre con lo sguardo una parte dei vicoli della città vecchia. Ovviamente questa possibilità ha un valore (per me e mia moglie) evocativo molto importante (che ripeto ha poco a che fare con il valore assoluto dello scatto).
Sono certo che con i 24 mpx nativi, questa specifica qualità sarebbe certamente risultata ridimensionata, perchè il minor dettaglio avrebbe fatto perdere la possibilità di avvicinarsi allo scatto mantenendo un dettaglio idoneo a rendere l'immersione così realistica.

Assolutamente, è un fattore che in alcune foto è il maggiore punto di interesse, riuscire a leggere i dettagli fini e una big megapixel ( e il pixel shift ) sono un valore aggiunto.
I quando effettuavo le panoramiche con più scatti, avevo file con più dettaglio, cosa che con un solo scatto e relativo punto di ripresa non sarei riuscito ad avere.

avatarsupporter
inviato il 18 Giugno 2021 ore 15:18

Non ci si sofferma mai abbastanza su una questione dirimente, ossia che nel caso di sensori bayer, la risoluzione nativa è un po'...così.
Se si accostano due scatti IDENTICI (presi con lo stesso obiettivo nello stesso momento) uno ottenuto da una fotocamera da 20mpx ed un altro ridimensionato a 20mpx ma acquisito a 50-60, le differenze emergeranno, spesso, non solo nella visione al 100%; ovviamente il soggetto si deve prestare, ossia no alti iso, ricchezza di dettagli fini, assenza di micromosso (su un uccello in volo la differenza sarà spesso impalpabile).
Se volete 15-20mpx che assomiglino ad un foveon, dovete partire da moooolto più in alto.
Se vi accontentate, no problem.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2021 ore 15:21

Se vi accontentate, no problem.

A volte ci si deve accontentare per forza.

avatarsupporter
inviato il 18 Giugno 2021 ore 15:29

Ma certo, il senso era un altro...è che ho letto tante semplificazioni che poi sul campo sono sconfessate:
- se postassi due foto di paesaggio, una ripresa con una a7rIV usata in modalità aps-c ed equipaggiata con una lente "seria" (135GM, voigt 65/110, etc..) e l'altra scattata con una a9 (con una focale adatta per avere scena analoga), postprodotte con mestiere, in un blind test finirebbe come al solito 49/51;
- se invece nel confronto ci fossero due scatti, uno a 24mpx di una a9 e l'altro a 24mpx ma ottenuto con la a7rIV usata a pieno frame, appena si dovesse ingrandire a monitor, indovinerebbero tutti (o quasi, tranne quelli che non vogliono).
In stampa avremmo gli stessi rapporti di somiglianza/differenza.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2021 ore 17:03

Faccio un esempio personale.
Ho fatto stampare da un laboratorio fine art una foto di Gerusalemme ripresa dal Monte degli Ulivi.
La foto è stata scattata in pixel shift con la s1 e quindi a 96 mpx e la stampa è di 120 cm di base.
Sebbene fotograficamente non la trovo particolarmente riuscita per me quello scatto ha una forte valenza affettiva.
La bellezza (soggettivamente) dello scatto è anche dato dal dettaglio minuto che ti consente quasi di ripercorre con lo sguardo una parte dei vicoli della città vecchia. Ovviamente questa possibilità ha un valore (per me e mia moglie) evocativo molto importante (che ripeto ha poco a che fare con il valore assoluto dello scatto).
Sono certo che con i 24 mpx nativi, questa specifica qualità sarebbe certamente risultata ridimensionata, perchè il minor dettaglio avrebbe fatto perdere la possibilità di avvicinarsi allo scatto mantenendo un dettaglio idoneo a rendere l'immersione così realistica.
E' chiaro che la foto, se guardata dalla distanza corretta per apprezzarla al meglio e con agio nella sua interezza sarebbe venuta bene anche a 24 mpx, ma questo è un caso in cui la visione (molto) ravvicinata aggiunge una dimensione alla fruizione che beneficia dei mpx


questa è un'osservazione molto corretta
Se vai a delle mostre fotografiche dove sono esposte foto in grandi formati ti accorgi di due cose
Che le foto di paesaggio molto spesso sono osservate da vicino per cogliere i più piccoli degli e per "vagare nella foto"
Le foto di ritratto invece sono sempre osservate da una distanza che permette di vedere la foto nel suo complesso senza neanche muovere gli occhi.

Tipicamente nelle foto di Salgado vedi la gente che si avvicina per contare i pinguini
Nelle foto di McCurry la gente sta a distanza per vedere la foto nel suo complesso.
E raramente le foto di McCurry sono esposte in formati tipo parete.
Quelle di Salgado a volte sono esposte in formati giganti.

E non è che alle gente spiegano a che distanza stare prima di entrare alla mostra.
E' una reazione naturale a soggetti diversi.



user1856
avatar
inviato il 18 Giugno 2021 ore 18:25

"un po' di differenza c'è, ma neanche così determinante."


Dipende sempre da quanto devono poi croppare il tuo file per riutilizzo in impaginazioni successive...

E non è che alle gente spiegano a che distanza stare prima di entrare alla mostra.
E' una reazione naturale a soggetti diversi.


Certamente!
Ci sono tantissime foto, stampate in formato enorme, che di loro natura attraggono per vederne i particolari dopo un primo assaggio complessivo!
Mi vengono in mente alcune foto di Gursky tipo "99 cents II Diptychon" che è ben oltre i 3 metri di lato lungo.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2021 ore 21:52

In stampa avremmo gli stessi rapporti di somiglianza/differenza.


Vero, però si può anche dare una maschera di contrasto per la stampa e alla fine il risultato finale sarà praticamente identico.
Io ancora oggi fatico a vedere differenze importanti entro il 40x60 tra una D300 ed una 5dsR. Cosa diversa è se si deve ricorrere al crop. In questo caso in base all'entità del crop una megapixellata potrebbe avere un buon vantaggio.
In definitiva, per come la vedo io, meglio avere una megapixellata attorno ai 40 mpxl per poter avere un ottimo equilibrio sotto ogni punto di vista.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2021 ore 5:14

Concordo. Il vantaggio concreto di una megapixellata è la miglior base di lavoro sui crop. Altrimenti i vantaggi in stampe fino all'A2 partendo dal frame completo sono nulli.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2021 ore 7:07

@Fbr
Il vantaggio concreto di una megapixellata è la miglior base di lavoro sui crop.

La punta dell'iceberg. Visibile. Capibile anche per chi non capisce il digitale nelle sue basi.
La domanda è: perché i sensel 3.76µm di Sony A7RIV, Fuji MF 100 e alcune Phase One (anche Hassy?)? Se uno non sa la risposta, meglio non postare frescacce, tipo "per attrarre fotografi scimuniti".

avatarsupporter
inviato il 19 Giugno 2021 ore 19:01

Se vai a delle mostre fotografiche dove sono esposte foto in grandi formati ti accorgi di due cose
Che le foto di paesaggio molto spesso sono osservate da vicino per cogliere i più piccoli degli e per "vagare nella foto"
Le foto di ritratto invece sono sempre osservate da una distanza che permette di vedere la foto nel suo complesso senza neanche muovere gli occhi.

Tipicamente nelle foto di Salgado vedi la gente che si avvicina per contare i pinguini
Nelle foto di McCurry la gente sta a distanza per vedere la foto nel suo complesso.
E raramente le foto di McCurry sono esposte in formati tipo parete.
Quelle di Salgado a volte sono esposte in formati giganti.


Alla mostra "Genesi" di Salgado, al Forte di Bard, molte foto erano in grande formato

www.fortedibard.it/gallery/mostra-genesi-salgado/

Gran parte di esse le ha realizzate con una Canon EOS 1D S Mark III, macchina che attualmente non può certo essere definita una "megapixellata" (forse lo era nel 2007 quando è stata presentata)

www.fotopadova.org/post/74722319257

C'è anche da sottolineare che le stampe sono state realizzate, con la supervisione di Salgado, da professionisti al massimo livello e con un procedimento estremamente complesso.


Ci sono tantissime foto, stampate in formato enorme, che di loro natura attraggono per vederne i particolari dopo un primo assaggio complessivo!
Mi vengono in mente alcune foto di Gursky tipo "99 cents II Diptychon" che è ben oltre i 3 metri di lato lungo.


Alla mostra "Gabriele Basilico - Ascolta il tuo cuore, città", che si è svolta all'Unicredit Pavillon all'inizio del 2016, vi erano due stampe in grande formato, ovviamente di altissima qualità, del suo capolavoro Le Tréport

www.fotographiaonline.com/gabriele-basilico-1944-2013/#prettyPhoto/0/

Molti visitatori, me compreso, dopo averla visonata alla distanza "canonica", finivano per avvicinarsi onde esaminarne i dettagli.

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1674540&show=4#9945868

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1674540&show=5


P.S.: Riguardo a Gursky, so che le stampe la fa realizzare in un celebre laboratorio di Düsseldorf, che adotta procedure estremamente sofisticate e ogni esemplare ha un costo di produzione di parecchie migliaia di euro (con le cifre a cui vende le proprie foto direi che va comunque in attivo).
Mi pare che sia lo stesso che stampa per Candida Höfer.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2021 ore 19:55

Tipicamente nelle foto di Salgado vedi la gente che si avvicina per contare i pinguini


e anche la grana che sembra sempre quella dei 12800 ISOMrGreenMrGreen. Ma che bella mostra. Ho avuto il piacere di godermela qualche anno fa a Torino.

avatarsupporter
inviato il 20 Giugno 2021 ore 5:15

Come si legge in quel link che ho già messo

www.fotopadova.org/post/74722319257

"2. Usando DXO FilmPack, viene introdotta una grana simile a quella della pellicola."

avatarsenior
inviato il 20 Giugno 2021 ore 6:19

"C'è anche da sottolineare che le stampe sono state realizzate, con la supervisione di Salgado,da professionisti al massimo livello e con un procedimento estremamente complesso."

Salgado fotograficamente si è formato a Parigi, è di ben pochi anni più vecchio più di me, come me ha lavorato decenni con la stampa chimica, gli piace la stampa chimica, lui si è affezionato alle tonalità della stampa chimica, non vuole stampe in digitale e dunque fa fare un misto di tecnologie come stampa.

A Salgado, la maggioranza delle foto, gliele stampa Dominque Granier, parigino, e lo fa convertendo prima il digitale in negativo pellicola di dimensioni 10 x12 cm, lo verificano con un densimetro, correggendo sul negativo eventuali errori di esposizione, e poi stampandolo normalmente in chimico, la carta è Ilford.

Altre foto gliele stampa Natalie Lopparelli, algerina che vive sempre a Parigi, bravissima pure lei, e stessa solfa tecnica.

Chiaramente, proiettando un digitale B&N su una pellicola, e poi riproiettando per stampare grande, tagli anche un po' di risoluzione, ma nonostante quello, con un trabiccolo vecchio da 21 Mpx, Salgado ci fa stampe che sono dei mezzi lenzuoli, belle grandi e sono fatte molto bene.


Però, oggi, la grandissima maggioranza dei fotografia amatoriali che comprano le fotocamere digitali, pixellate in testa, non stampano, praticamente più nessuno oggi fa stampe, i fotoamatori guardano le foto a monitor, e chi stampa nel mondo amatoriale oggi è una mosca bianca, rarissima.

E se qualche rarissima mosca bianca fa stampe in modo continuativo, le fa in formati che sono al massimo A2, 40 x 60 cm, e già quelli sono molto impegnativi per la conservazione, come spazio e preparazione della foto finita (stampanti, supporti rigidi, incollaggio con calandratura, etc), ed uno che ama stampare fa molte stampe all'anno, molte decine, e stampare formati superiori con continuità è estremamente impegnativo come tutto, spazio, e spesa.

Per andare sopra gli A2 ci vogliono stampanti tipo l'Epson 7900 che uso io, ma non per me, sono stampe enormi, per fare regali ad altri, proprio perché non so dove mettere stampe così grosse in casa, ed una 7900 / P 9000 accessoriata pesa molto oltre il quintale, occupa lo stesso spazio di un armadio medio, con gli accessori e la garanzia costa sui 15000 euro e va fatta lavorare con continuità altrimenti ti si ferma.

La gente di digitale non ne sa assolutamente nulla, conosce solo la risoluzione, quello è l'unico parametro semplice da misurare e dunque solo quello conosce, e nessuno, vedi sopra, manco sa misurare la dimensione geometrica di una immagine digitale, siamo alla barzelletta.

Per questa utenza, che è la normale utenza del settore fotografico digitale oggi, le 35 mm pixellate sono solo dei costosi acchiappacitrulli, nulla più.

avatarsupporter
inviato il 20 Giugno 2021 ore 6:35

sono solo dei costosi acchiappacitrulli.


sfatiamo che le big pixel servono solo per stampe a grandi dimensioni o il crop, non é così, se apro il file al 100 tra 24 mpx e 48 mpx in video con quest'ultima avrò maggiore ingrandimento e maggiore dettagli, quindi si possono apprezzare anche a video un maggior numero di pixel

tu stesso Pollastrini quando posti una foto ci metti sotto “cliccare per vedere grande” compiaciuto dal far vedere come riesci a far risaltare il dettaglio della 810, se avevi una d700 da 12mpx quella scritta avrebbe poco senso

c'é da considerare che poi sono poche le foto che si vedono a piena risoluzione delle big pixel, anche perché c'é sempre il timore che qualcuno ti scarichi la foto e quindi si vedono quasi sempre risoluzioni appena sufficienti per il video, e li nasce il malinteso che a video non servano

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me