| inviato il 13 Giugno 2021 ore 13:27
"Aspetto le vostre esperienze con i JPEG on camera." Tra Jpeg e RAW, per me che stampo anche grosso, c'è la stessa differenza che c'è tra l'andare a letto con una donna vecchia e sgangherata ed una giovane trentenne che vuole fare le ruzze. |
| inviato il 13 Giugno 2021 ore 13:45
Non ho piu' l'eta. Meglio la vecchia che mi stira le camicie. |
| inviato il 13 Giugno 2021 ore 14:58
Anche per me jpeg! |
| inviato il 13 Giugno 2021 ore 15:25
Per quanto riguarda i JPEG Fujifilm che impostazioni usate di solito? Ho dato un occhiata a Fuji weekly.. interessante |
| inviato il 13 Giugno 2021 ore 15:33
Quando le foto sono tante e il tempo è poco, i JPEG in camera sono un male necessario. Per questo scatto relativamente poco e faccio selezione il più possibile, così posso evitare quasi sempre. |
| inviato il 13 Giugno 2021 ore 16:09
Ecco il mio metodo: jpg in tempo reale con profili adatti alla situazione scaricati da nikonpc.com ed eliminazione ISTANTANEA e spietata degli scatti venuti male direttamente sul posto. Alla fine, ne restera' SOLO UNO ! |
| inviato il 13 Giugno 2021 ore 16:14
Mario.mav dipende. La cosa più importante, secondo me, per avere degli ottimi jpeg con fuji è capire la DR da assegnare a secondo del contrasto nella scena. Giornate piatte o nuvolose lascio a dr100, un po' di contrasto dr200 e contrasto elevato dr400. Poi scegli le simulazioni pellicola in camera, o importate da weekly in camera o personalizzate e le uso a seconda del tipo di mood e scena (landscape, ritratto...). A questo punto imposto l'esposizione e scatto. Un'altra cosa bella con fuji è che salvando in JPEG fine +Raw, a casa puoi attaccare la fotocamera al PC e usando il software Fuji X Studio Pro, partendo dal raw puoi reimpostare tutti i parametri e simulazioni pellicola come se fossi di nuovo in fase di scatto. L'unica consapevolezza che devi avere, è che se non scatti ad almeno 640 ISO, non puoi fare le simulazioni pellicola in post che hanno la dr400 nelle impostazioni. Così come se non imposti, sempre in fase di scatto almeno 320 ISO, non puoi in post simulare le pellicole che hanno dr200 o dr400 nelle impostazioni...e sono la maggior parte. |
| inviato il 13 Giugno 2021 ore 16:15
Jacopo mi fai morire dal ridere |
| inviato il 13 Giugno 2021 ore 16:23
Jacopo, domanda stupida: se ad esempio scatto in RAW+JPEG ed utilizzo i profili di nikonpc.com, il RAW risulta intonso, giusto? “ mi fai morire dal ridere „ Concordo, sei un personaggio! |
| inviato il 13 Giugno 2021 ore 17:02
"Concordo, sei un personaggio! " Verissimo, è uno spirito vivace, originale e creativo, io glielo avevo già detto! |
| inviato il 13 Giugno 2021 ore 17:27
Grazie, miei adepti Si, il raw e' salvo qualsiasi profilo tu usi, A PARTE i casi in cui interviene una riduzione di rumore occulta, nascosta nel firmware e non disattivabile dall'utente. Ad esempio, e parlo solo di fotocamere in mio possesso, nella D200 interviene per tempi di scatto maggiori od uguali a 2 secondi e nella D300 maggiori od uguali ad 1/8, il famoso star eater Nikon, che mi pare affligga anche a qualche membro della famiglia Sony A7. In questi casi, jpg o raw non importa: sono comunque afflitti da tale piaga del marketing. Interessante la roba fuji .... |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 19:48
L'essenziale per un fotoamatore è amare ciò che fa, se scattare un raw diventa un dispiacere è giusto lasciar perdere e andare di jpeg, cmq. esistono anche professionisti che scattano solo in jpg, Roberto Cifarelli che è fitografo ufficiale del Blue Note a Milano e che gira tutti i concerti jazz scatta solo in jpg. Uno stile non nasce solo dall'elaborazione in postproduzione e anzi, sotto un certo punto di vista, la scelta del jpg potrebbe anche essere vista come una scelta stilistica precisa come le autoimposizioni e rinunce di alcuni cineasti della scuola scandinava che girano senza questo e senza quello. Basta essere consapevoli che, scelto il jpg, rinunciamo alla possibilità di cambiare idea o anche di avvalerci di future nuove migliori tecnologie di sviluppo applicabili al raw. A me piace la elaborazione su Lr e PS, mi ci diverto da fotoamatore e dunque vado di Raw. Anche per un'eventuale stampa il raw mi consente molti più gradi di libertà. |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 19:54
Confermo che Jacopo P. risulta assai simpatico, ricordo un suo divertente 3d sulle truppe reflex analogiche all'assalto |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 21:04
"boh, per me la post-produzione è l' intervento che viene fatto sul file una volta che viene aperto ed elaborato dal computer, gli algoritmi interni alla macchina fotografica creano dei settaggi che è possibile selezionare per raggiungere un risultato voluto come è sempre stato possibile scegliere un rullino con certe caratteristiche piuttosto che un altro..." È esattamente così come dice Nove, sostenere che si faccia 'postproduzione' scegliendo delle impostazioni in macchina prima, e sottolineo prima, di scattare è alterate il significato della parola postproduzione dove post sta chiaramente ad indicare che si tratta di scelte ed interventi che vengono dopo lo scatto e non prima, se l'etimologia delle parole ha un senso, altrimenti possiamo sostenere qualsiasi cosa. Ricordo anche che, storicamente, la postproduzione è nata con gli scanner ed i programmi Scitex, Hell, Corssfield e Dainippon, era tutto ciò che si poteva fare e si faceva a partire dalla scansione della diapositiva. Se l'etimologia e la storia hanno un senso allora è chiaro che regolare la saturazione e la nitidezza sulle impostazioni jpg in macchina non è postproduzione, equivale a scegliere la pellicola ed il bagno di sviluppo. |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 21:23
Ho una domanda é così importante la terminologia? Se il risultato é lo stesso ha importanza se la scelta é fatta prima facendolo fare alla macchina con un preproduzione se vogliamo oppure dopo? |
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