| inviato il 11 Marzo 2021 ore 19:07
Sei sicuro? ho dato un occhio al file 12.8 in bassa e alta luce e mi risultano gli stessi tempi, anche i 100iso. |
user92328 | inviato il 11 Marzo 2021 ore 19:08
“ Una cosa che non mi spiego su dpreview è che il tempo sulla R5 tra jpg e raw è differente. Come è possibile? Eeeek!!! „ Che tempo ti da il raw..? io non riesco ad aprirlo.. |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 19:11
I tempi sono uguali, sui 100iso sono 3.2s e 1/40, mentre su 12.8 sono 1/40 e 1/5000, non so sugli altri valori iso, comunque non vedo differenze su quello...almeno su quello. |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 19:25
Non li ho scaricati i files ma per R5 da due valori diversi sui tempi tra jpg e raw.
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| inviato il 11 Marzo 2021 ore 19:33
ha beh....altre incongruenze..., spero sia un errore di caricamento. |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 19:42
Leggo "Exposure corrected", che sia per quello? |
user92328 | inviato il 11 Marzo 2021 ore 19:46
“ Non li ho scaricati i files ma per R5 da due valori diversi sui tempi tra jpg e raw. „ della R5 Sono sballati anche gli altri scatti fatti su altri valori iso(ne ho verificato alcuni)... molto trano, di sicuro è un errore del sito... Per curiosità ho controllato quelli della a7r2 e sono corretti... |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 20:00
si tratta comunque di indicazioni sbagliate ma che non cambiano poi la sostanza, alla fine scaricando i file (che presentano valori di scatto corretti) i risultati sono quelli attesi, la resa è estremamente simile a qualsiasi altra bigmpx, tralasciando il fatto che con alcune ottiche possono verificarsi variazioni di esposizione proprio perché anche se i parametri possono risultare uguali ad altre ottiche, alla fine fanno entrare una diversa quantità di luce. |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 20:09
Tra l'altro da DXO si nota che a certi ISO dichiarati ci sono ISO misurati sempre diversi e in una rivista leggevo che lo stesso discorso vale per le aperture del diaframma. A questo punto, per logica, non escluderei anche i tempi. |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 20:26
I tempi dell'otturatore dovrebbero essere il parametro più preciso. Sono gli ISO ad essere spesso scostati dai valori nominali, la R5 impostata a 200 iso ha un valore reale di sensibilità che è praticamente la metà, 110 ISO. Anche Sony bara, un po' di meno, la A7RIII a 200 iso impostati in realtà ha la sensibilità reale di 145 iso. fonte DXO. Anche i diaframmi hanno scostamenti sensibili, le vecchie prove di Progressofotografico le misurava e a volte le differenze superavano il mezzo stop. Poco si sa degli obbiettivi attuali, ma i diaframmi elettromagnetici dovrebbero essere più precisi. |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 20:29
Taipan ognuno è libero di credere a ciò che vuole, e molti sul web "vogliono" credere se la cosa risulta comoda alla esaltazione del proprio attrezzo o marca amata. Se però si vuol coinvolgere altri diffondendo la propria "credenza", la propria convinzione, riportando come veritieri valori che potrebbero non esserlo (nota, uso il condizionale) allora si fa qualcosa di sbagliato. Di potrebbe perché anche se i valori non sono controllati, ci sono variabili che non rendono certa la misura, la stessa misura potrebbe poi coincidere con misure effettuate in modo accurato e controllato. Nel dubbio tutto ciò che comporta variabili non sarebbe da prendere in considerazione. Non muore certo nessuno (cosa diversa se ad esempio le misure più o meno giuste fossero usate per cose diverse, tipo il controllo di un aereo), ma ci sta chi per natura, per tara mentale, accetta solo informazioni corrette e verificate, e non sopporta il pressappochismo. Viviamo già in un mondo che ci riempie di false informazioni e fake news, se non facessimo qualcosa per combatterle quando possiamo finiremmo per non distinguere più il reale dalla ca22ata. Jazzoc corretto, anche se i diaframmi elettromagnetici sono costanti, non per forza precisi, anche perché parliamo di precisione che gira nell'ordine di frazioni di stop in ogni caso, ma visto che normalmente si scannano anche per 1/10 di stop di rumore....beh... |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 20:39
Una volta c'era un articolo dove parlava che tutte le camere bluffano sul valore iso, la d4 i tempi era quella più in linea con la realtà... Ai tempi avevo la xt2 e la 7dii È una cosa che ho notato è la Fuji scattava dando valori iso di circa 3/4 di stop superiori, cioè diceva che era 6400, mente era a 4000 tipo, ma se mettevo in automatico dava i giusti valori iso... stessa cosa la 7dii, ma Canon a differenza di Fuji, abbassava il tempo... Non so se questa cosa c'entra qualcosa con quello che ha notato web, ma potrebbe essere Anzi se non ricordo male io impostavo la triade esposimentrica che aveva un valore x, poi passavo in priorità di non ricordo cosa è lui in automatico cambiava il tempo |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 21:04
Quello che conta alla fine è la coppia tempo/diaframma, e il risultato ad esposizione normalizzata: se uno scatto a 200 iso di una fotocamera è più “scuro” di un'altra ma poi, uniformando in post l'esposizione il risultato è paragonabile in termini di rumore, la differenza diventa poco rilevante. Questo naturalmente assumendo che almeno tempo e diaframma siano precisi, o presentino massimo un errore di un ordine di grandezza inferiore alla differenza riscontrata, altrimenti ogni considerazione torna a farsi friggere. “ Se però si vuol coinvolgere altri diffondendo la propria "credenza", la propria convinzione, riportando come veritieri valori che potrebbero non esserlo (nota, uso il condizionale) allora si fa qualcosa di sbagliato. Di potrebbe perché anche se i valori non sono controllati, ci sono variabili che non rendono certa la misura, la stessa misura potrebbe poi coincidere con misure effettuate in modo accurato e controllato. „ Tu hai già in un recente passato stabilito che DxO Mark sarebbe più affidabile di Photons, senza portare alcuna solida argomentazione, ma solo supposizioni. Sai solo puntare il dito, con una presunzione che ultimamente è diventata veramente fastidiosa. “ Viviamo già in un mondo che ci riempie di false informazioni e fake news, se non facessimo qualcosa per combatterle quando possiamo finiremmo per non distinguere più il reale dalla ca22ata. „ Eh già, hai proprio ragione...è per questo che non mi arrendo. „ „ |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 21:05
A proposito di diversa luminosità degli obiettivi in funzione del numero di lenti e del trattamento antiriflesso c'è un esempio da manuale: Il binocolo Swarovski Habicht 7x42 che è stato lanciato nel dopoguerra ed tuttora in produzione. Ebbene nonostante il fatto che il disegno ottico e l'aspetto esteriore non è mai cambiato negli anni con l'uso di vetri migliori e soprattutto di trattamenti antiriflesso sempre migliori è passato dall'iniziale 64% di trasmissione di luce all'attuale 96%! PS: Per Vs. info, lo scorso millennio molti costruttori non usavano trattamenti antiriflesso per tutte le lenti. Trattamenti che invece oggi tutti dovrebbero applicare a tutte le lenti e che dall'inizio di questo nuovo millennio hanno fatto ulteriori notevoli progressi. Questo significa che una lente progettata oggi anche se otticamente uguale a una prodotta negli anni '90 probabilmente trasmette più o meno il 10% di luce in più! |
| inviato il 11 Marzo 2021 ore 21:34
Big è quello che ripeto allo sfinimento, poi come ho detto chi vuol credere alle marmotte che incartano la cioccolata è libero di farlo, per inciso l'ottica incide anche sul contrasto e sulla dominante cromatica (in parte dovuta al trattamento antiriflesso). Un dato risulta affidabile quando i valori di riferimento sono privi di variabilità. Il fatto che due scene a parità di valori come tempo e iso presentino differenze evidenzia un problema di controllo dei fattori di influenza, in questo caso le luci. Ti invito nel caso ad analizzare lo scatto eseguito con A1 a 12.800iso a basse luci ed alte luci, mantenendo diaframma e iso e regolando il tempo di scatto sullo stesso riferimento delle altre prove la differenza di esposizione deve restare uguale, invece ci sta una varianza di 0,5 stop, cosa che può dipendere appunto da una variazione della luminosità rispetto ai riferimenti. Il fatto che si effettuino misurazioni con ottiche differenti crea una variabile di influenza sui risultati. Il fatto che alcuni siti basino la loro analisi sullo studio di foto, senza evidenziare un metodo, quindi possibilmente raccolte da siti che pubblicano scatti come dpr, ed in ogni caso non espongono in modo chiaro la metodologia di analisi, dove ad esempio deve essere considerata la variabilità della trasmissione dell'ottica utilizzata rende le stesse analisi soggette a possibili variazioni in grado di renderle non precise. Queste non sono supposizioni ma è una banale analisi di variabili, che non può chiaramente dare la certezza di un risultato errato esattamente come non può dare la certezza di un risultato corretto. La differenza sta proprio in quello determinare quanto un risultato possa ritenersi “verificato” è “certificato”. Ps Poi ci sta anche chi non sa leggere quanto viene pubblicato, come ad esempio su un certo sito: Per alcune analisi: Data is measured from raw files taken to my specifications and contributed by people from around the world. (L'affidabilità di tale metodo, con le variabili di cui abbiamo parlato la lascio giudicare a te) Per altre analisi: Data is derived from data available at DxOMark. In general these results are less reliable than those actually measured and presented in the previous Investigations section. Il giudizio fornito lo lascio giudicare sempre a te, considerato il fatto che dxo ha un metodo pubblicato, che fa analisi su sensori e ottiche da una vita per lavoro, che non è gestito da una persona ma da una struttura con professionisti che si occupano di quello. Ognuno tragga le sue deduzioni, tenendo per altro conto che proprio su quel sito spesso gli utenti (ignoranti perché ignorano quanto scritto) mettono in confronto gli iso, quando è riportato questa indicazione: These raw values are not appropriate for comparing camera models because they are not adjusted for gain or area. |
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