user92328 | inviato il 06 Marzo 2021 ore 13:31
“ Temo che con una focale così lunga il techart faccia poco, servirebbe a compensare i movimenti una volta che si è già messo a fuoco manulamente o poco più „ Quando l'ottica supera il peso che il techart è capace di gestire, in questi casi si tiene l'ottica e si lascia muovere la macchina dal techart, che solitamente pesa di meno, per esempio, se non erro il techart riesce a gestire massimo 700 gr, il 180mm Leica pesa 750 e la mia a7r2 circa 625 gr, in questo caso io fare quello che ho detto prima, metterei l'impostazione di 2 sec di ritardo, clicco e poi tengo solo l'ottica in mano libera.... sul cavalletto nessun problema perchè sul 3 piedi si collega con l'ottica e la macchina rimane libera di muoversi...... Ovviamente il techart va preso se si hanno più attiche da usare cosi, altrimenti non vale la pena di prenderlo solo per il 180 Leica... |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 13:51
Sì non dicevo per il peso, ma per la focale. Sfrutta lo stesso principio dei tubi di prolunga, e con 10mm di prolunga su un 180 cambi ben poco l'ingrandimento |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 14:10
Stessa difficoltà del Commlite, a 200mm fatica a trovare il fuoco |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 15:35
... non abbiamo mai parlato di trasportabilita' a lungo termine. Intendo l'accoppiata obiettivo+macchina che risulta piu' comodo da impugnare per ALMENO 4 ore consecutive/giornata intera, seduti o in movimento, escluse le arrampicate o dove le mani abbiano altre faccende da sbrigare. Per esempio io preferisco di gran lunga stringere l'obiettivo per il canotto che portare qualunque cosa a tracolla, anche per molte ore consecutive. In tal senso, il massimo sono i vecchi zoom a pompa, tipo 80-200 f 4.5 o il similare Kiron f 4.0: con il loro lungo canotto dal diametro ridottissimo offrono una impugnabilita' baricentrica perfetta. Discorso simile per il 300-H: vicino alla ghiera dei diaframmi consente un aggrappo comodo ( meglio ancora con il TC-300 ovviamente ) ... e addirittura il mastodontico 50-300 f 4.5 da 2,4 kg, il suo canotto stretto offre ancora una presa comoda e sicura e bilanciata. Invece l' AF 80-200 2.8 con il suo corpo tozzo dal grosso diametro e' una mezza tortura da impugnare con la metodologia sopra indicata, e a tracolla non ci penso nemmeno. Abbastanza scomodo pure il Tokina 70-210 f 3.5 per la presenza della bighiera che ne aumenta il raggio esterno. Voi come ve la cavate ? |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 17:02
Ti dirò... i miei corredi sono sempre ottimizzati per quello che andrò a fare, perciò lenti, macchine, pesi e dimensioni sono sempre pensati per l'attività che andrò a svolgere. Detto in altri termini: io non esco mai a fare foto, ma faccio foto quando esco (il più delle volte in montagna) oppure, se ho in previsione incontri con altre persone, nel caso in cui lo ritenga opportuno, stabilisco cosa portare a complemento della serata, dove il fare immagini è semplicemente un compendio, un divertimento da condividere con gli amici. Detto questo, il mio corredo può variare dal leggerissimo (D3200 + Zuiko 24) al pesantissimo (D850 + 80-400 -ma anche AFS 80-200- eventuale secondo-terzo corpo + corredo completo a scendere fino al fisheye) Però tutto rigorosamente a tracolla con il normale spallaccio, e nel caso di due fotocamere: con le tracolle incrociate a mò di cartucciere alla Pancho Villa. Se l'ottica impiegata è veramente pesante/ingombrante, allora la sorreggo in braccio come il fucile nella famosa foto di Geronimo. Sono 45 anni che vado in giro così, di sicuro: ormai non diventerò più gobbo e nemmeno avrò problemi di cervicale La velocità operativa... facendo spesso foto d'azione devo dire che è ottima, mollo... cioè lascio cadere a lato la macchina con la prima lente ed afferro in un attimo l'altra macchina sul fianco opposto, la lunghezza delle cinghie è pensata per poter portare all'occhio la fotocamera senza impedimenti o attriti. comunque: il mio sogno è un corredo FF leggero e minuscolo come ai tempi delle OM |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 17:10
Gsabbio... Una ML qualsiasi e ottiche OM |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 17:39
Ha ... Pensa un po' .... Io invece di solito esco con 1 macchina e 1 ottica, eppoi cerco in giro le inquadrature che vanno bene per QUELLA accoppiata. Le altre, pazienza. Me le sono perse. |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 17:47
“ Una ML qualsiasi e ottiche OM „ Guarda... già sto girando con la D850 ed ottiche OM e mi trovo molto meglio che con la D850 ed il sigma 24-105, specie per i notturni però, per essere in argomento con il 3D delle ottiche vintage: SE... voglio essere certo del risultato, non c'è vintage che tenga, esco con le lenti AFS-VR più veloci/affidabili e qualitativamente ineccepibili. Unica concessione il vecchio nikkor 16 mm f3.5 fisheye (quello il risultato lo garantisce sempre) Non si scappa, se non c'è tempo per pensare, meglio far fare tutto all'attrezzatura e preoccuparsi solo di seguire l'azione e non perdere un attimo. Se, invece, sono in vena creativa oppure ho voglia di divertirmi, allora viva il vintage, dove ogni errore può diventare occasione di nuove scoperte. Perciò: la ML la vedrei solo con lo scopo di portare a casa più risultati con le lenti manuali -anche in montagna- ma non per avere il massimo dei risultati e subito. |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 18:30
Io mi porto tutto e se prima avevo lo zaino lowepro aw500, ora ho preso un bel trolley per stare leggeri e la doppia tracolla con D3s e D3x e 28mm f1.8G, l'85 f1.4D |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 19:58
“ Ha ... Pensa un po' .... Io invece di solito esco con 1 macchina e 1 ottica... „ Logico... io faccio lo stesso, e cerco le inquadrature con quella lente -in genere un fisso- ma se devo portare a casa le immagini, allora strutturo il corredo di conseguenza. Nel mio passato ho fatto molto reportage e foto sportive su sport estremi, in quelle circostanze non c'è spazio o tempo per la creatività. La creatività si applica all'interazione con l'atleta di turno per creare l'immagine. Immagine che non ha lo scopo di dimostrare quanto sia bravo il fotografo, (che è un atteggiamento frequente e che indispone molto gli atleti), ma piuttosto far vedere quanto è bravo il protagonista. Lavorando in simbiosi si arriva ad entrambi i risultati ma devo ammettere che la maggior parte del merito va all'atleta, e non al fotografo. A me è capitato spesso di collaborare con campioni che se anche avessero avuto davanti un dilettante alle prime armi questo avrebbe potuto comunque cogliere immagini da copertina. E' chiaro che in queste circostanze la vena creativa e sperimentale la devo lasciare a casa. Lo scopo è la cover, non il bo-keh (a proposito: il 58 f1,2 lo metto comunque sempre nello zaino ). Poi... quando vado a spasso per i fatti miei la musica cambia, spazio alla creatività, alle vecchie lenti ed anche agli errori, tanto non devo rendere conto a qualcuno se non a me stesso. |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 20:02
100% d'accordo. Per fortuna non lavoro come fotografo... o almeno non in situazioni dinamiche. Sono uno da still-life |
| inviato il 06 Marzo 2021 ore 20:24
“ Per fortuna non lavoro come fotografo... „ Io nemmeno, facevo il giornalista/reporter. Come insegnava un grande fotografo naturalista francese: Emanuele Sailer, il reporter deve saper 'leggere e scrivere' cioè saper raccontare (scrivere) e saper illustrare il racconto (fotografare cioè leggere). Infatti... non mi sono mai cimentato in matrimoni nemmeno per amici o per i figli, per me è una situazione pazzesca e molto stressante. Magari, da invitato, scattavo immagini 'mie' che poi regalavo loro Preferisco fare le foto a uno che sta rischiando la pelle in volo mentre anche io sto volando Bottom line: sono uno tranquillo, la foto per me è un piacere visivo, non può essere uno stress, se lo diventasse mollerei subito. Sembra un ossimoro: ma quando ti trovi a collaborare per immagini estreme, l'ultimo posto è per lo stress, anche se non sembra... l'atleta si sta divertendo e lo stesso è per me. |
| inviato il 07 Marzo 2021 ore 18:21
Analizziamo un attimo il 75-150 F4 Olympus ho fatto uno scatto di prova (luce terribile dura del dopo alba) ma dovevo capire se poteva reggere nei momenti che mi serve sul serio Cavalletto, tempo lungo, F11, MAF certosina... Focale qualcosa più di 100... Ragazzi per me è veramente veramente ottimo, i 50€ meglio spesi della mia vita, contando pure quanto è leggero...
 Qui la potete spulciare in HD cesarecallisto.prodibi.com/a/0148o4jyqx1z9wk/i/4y9zxwkqrjmewy1 |
| inviato il 07 Marzo 2021 ore 18:40
“ Qui la potete spulciare in HD „ Mi sembra ottima fino ai bordi, ma la cosa non mi sorprende perchè a f/11 anche il Nikon 75-150mm f/3.5 E è molto nitido ed uniforme. Vedo del mosso, o meglio degli sdoppiamenti, sull'acqua, ma con la luce che c'era non penso i tempi siano stati così lunghi; hai per caso usato la funzione pixel shift? Perchè la resa del dettagli fini è molto elevata. Questo non cambierebbe il giudizio sull'obiettivo, quella funzione non aiuta l'ottica ma il sensore e quindi piuttosto rende giustizia all'ottica. |
| inviato il 07 Marzo 2021 ore 19:07
grande risultato Cesare e, secondo me, questo zoom rende ancor meglio alle brevi distanze. |
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