| inviato il 12 Agosto 2020 ore 20:31
“ Illele infatti quella per me non è più fotografia, ma è un modo per descrivere Ed introdurre ad immagini che altrimenti non racconterebbero nulla. E quasi sempre si raccontano di luoghi star visitati e blasonati, con composizioni scopiazzate. „ “ piuttosto che rincorrere, con improbabili storie d'avventura, scenari che si vogliono far passare per naturali. „ Ma foto a parte, son le storie a lasciare basiti. Cioè roba proprio per gonzi, ad esempio la foto della cascata con la Via Lattea: Il viaggio per arrivare in questo posto incredibile è stato molto più lungo del previsto e l'ansia di non riuscire a realizzare lo scatto che avevo in mente era tanta. e qualche riga più sotto: Quando arrivo lì scopro con gioia che l'accesso alla cascata permette una visuale perfetta verso Sud e questo significava che avrei trovato la Via Lattea proprio sopra di essa! Cioè, 8300 km in aereo, mille mila ore di auto, un incontro con un branco di orsi nella foresta e scopre solo a 15 minuti dal tramonto che l'accesso alla cascata offre una visuale verso sud, però lo scatto lo aveva in mente prima del viaggio. La gente è proprio di bocca buona Per non parlare dell'enfasi mielosa, ogni scatto realizza un suo sogno, mah! |
user177356 | inviato il 12 Agosto 2020 ore 20:39
Vedo che nessuno di voi lavora come giornalista o nel marketing |
user177356 | inviato il 12 Agosto 2020 ore 20:48
Comunque, ho dato un'occhiata alla sua pagina FB e ho pure ascoltato una sua intervista radiofonica. La ragazza si sa vendere bene, e questo è un pregio. Si concede diverse licenze, ma del tutto ammissibili dato il suo target. La questione è: perché nessun utente di Juza è riuscito ad acquisire una notorietà simile? Nessuno lo vuole, nessuno è capace...? |
| inviato il 12 Agosto 2020 ore 20:55
Beh questo non lo sappiamo... |
| inviato il 12 Agosto 2020 ore 21:14
Non è mai esistita, non esiste e non esiterà mai una fotografia oggettiva Ogni fotografia è una interpretazione soggettiva della realtà. Mi interessa l'immagine finale. |
| inviato il 12 Agosto 2020 ore 21:26
“Mi interessa l'immagine finale.” In linea di massima pure a me, purché tale immagine non debba aver bisogno, per essere sostenuta, di didascalie esasperate e al limite del veritiero. |
| inviato il 12 Agosto 2020 ore 21:27
Se volete foto che "rispecchiano" la realtà andate in giro con una fotocopiatrice . Io non sono capace di fotografare come la Griffo, ma apprezzo le sue foto e mi piace molto quella di Pitigliano. Mi sembra la solita polemica sulla post. |
| inviato il 12 Agosto 2020 ore 21:29
E invece a me il tuo intervento Claudio mi pare la solita entrata a gamba tesa in un argomento senza aver prima letto l'intera discussione. Infatti non si parla di “immagine”, ma siccome non hai letto, evidentemente, ecco che ti ritrovi a bruciare un post inutilmente. |
user177356 | inviato il 12 Agosto 2020 ore 21:45
“ purché tale immagine non debba aver bisogno, per essere sostenuta, di didascalie esasperate e al limite del veritiero „ Secondo me anche questo dipende dal contesto, o se vuoi dall'uditorio. Ovviamente, la tizia in questione sarebbe ridicola se raccontasse le sue esperienze fotografiche su Juza invece che su Facebook. Ma FB è da tempo un luogo (virtuale) dove il collegamento con la realtà è labile. Io ho chiuso il mio account tempo fa, perché avevo capito che l'unico modo per "essere" in quel contesto era comportarsi in modo coerente al luogo stesso e ai suoi meccanismi. |
| inviato il 12 Agosto 2020 ore 21:46
Giancarlo Melis, non ho ben chiaro se consideri effetto "wow" ogni forma di elaborazione che si allontani dalla semplice registrazione della realta' fotografata o in particolare ti riferisci alla post ipersatura, ipercontrastata, molto nitida su tutto il fotogramma, con poche o nessuna velatura e scarsa presenza di sfumature cromatiche, tipo quelle dell'autrice proposta (molto brava nel genere). Io, non sono nessuno, ma faccio "wow" a volte di fronte a foto in bn, magari neanche perfette tecnicamente se aperte al massimo ingrandimento, direi che c'e' wow e wow. De gustibus, dicevano i romani, tu che ne dici? |
| inviato il 12 Agosto 2020 ore 21:48
Proprio questa settimana ho sentito un intervista e il fotografo sottolinea che secondo la sua filosofia una sua foto è riuscita quando "spinge" l'osservatore alla lettura della didascalia semplicemente perché la fotografia è una cosa molto soggettiva e non sempre si riesce a recepire il messaggio solamente guardandola o meglio ci si potrebbe fare una propria idea fraintendendo il messaggio dell'autore. |
| inviato il 12 Agosto 2020 ore 21:53
Alessandro, considero effetto “wow”, nella fotografia, la continua ricerca di enfatizzare, esagerare, esasperare anche quelle scene che sono naturalmente spettacolari. E non parlo di saturazione, di glow, di contrasto tonale. Parlo di incollare, distorcere, ma anche di descrivere con romanzi imbarazzanti. L'effetto “wow” è anche quello di far sembrare un normale viaggio in auto all'alba una missione di soccorso in Antartide. Questo intendo. |
user177356 | inviato il 12 Agosto 2020 ore 21:53
“ la fotografia è una cosa molto soggettiva e non sempre si riesce a recepire il messaggio solamente guardandola o meglio ci si potrebbe fare una propria idea fraintendendo il messaggio dell'autore „ Oddio, qui si apre un universo di discussioni sulla rilevanza/irrilevanza del titolo nelle opere d'arte. |
| inviato il 12 Agosto 2020 ore 21:58
“ Io ho chiuso il mio account tempo fa, perché avevo capito che l'unico modo per "essere" in quel contesto era comportarsi in modo coerente al luogo stesso e ai suoi meccanismi.” E siamo almeno in due. |
| inviato il 12 Agosto 2020 ore 22:12
Anche per me la foto deve reggersi solo su se stessa, senza titoli nè didascalie. È facile? No. |
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