| inviato il 19 Giugno 2020 ore 14:04
Con un fonometro, ma basta anche qualsiasi applicazione su cellulare, misurate il vostro rumore ambientale. |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 14:14
Io in soggiorno ho una centralina Netatmo che mi genere un grafico nel corso dell'anno...vedo 35 db di notte e picchi di 80 db la sera ...mentre guardo un film |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 14:18
Quindi dovresti ascoltare l'impianto di notte, anche perchè di giorno, se anche non fai alcun movimento o rumore a casa sei perlomeno a 45dB di giorno |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 14:23
Sì esatto in questo momento 40 db, solitamente ascolto nel dopo cena, non so se sia normale ma possibilmente al buio |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 14:27
Meglio... il buio aiuta a concentrarsi |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 19:36
Mmm per curiosità mi sono scaricato l'app fonometro, io adesso ho 25db in casa |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 20:30
Dove vivi? perchè in linea di massima è di più, ma se vivi in un posto isolato può anche essere. Spero tu l'abbia tarato |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 20:46
25 dB in casa? Abiti nel deserto? |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 21:00
Le app per telefono vanno tarate con un fonometro tarato ... serpente che si morde la coda |
| inviato il 19 Giugno 2020 ore 21:48
“ perchè in linea di massima è di più, ma se vivi in un posto isolato può anche essere „ solo vigne, bosco e colline, 1 casa ogni 500metri, non è il deserto ma diciamo che ognuno ha i suoi spazi qua
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| inviato il 20 Giugno 2020 ore 0:33
Ho provato anche io l'app, a prescindere dalla precisione assoluta, il frigo in cucina ruba quasi 5db sul rumore di fondo in sala, se lascio la porta aperta. La finestra altri 2-3db minimo, quando passano macchine ovviamente anche più di 10. Ora sono a 30,5db col frigo che ronza... |
| inviato il 20 Giugno 2020 ore 7:38
Cosa ne pensate dei cavi di alimentazione? Dalla mia esperienza noto differenze solo estetiche ...poi sicuramente dipenderà da come sono state progettate le macchine a cui vengono attaccati. |
| inviato il 20 Giugno 2020 ore 8:45
Con l'app del telefono non tarata con un fonometro di cui si è certi, puoi fare delle valutazioni relative, tipo differenza tra finestra aperta e finestra chiusa, non certo avere dei valori assoluti. |
| inviato il 20 Giugno 2020 ore 9:13
@Danpa76 Quello dei cavi è un tormentone idiofilo che, unito a quello del rodaggio di decine o centinaia di ore dei diffusori ha fatto molti danni. Il cavo di alimentazione deve essere adeguato all'apparecchio, come sezione dei conduttori. Problemi dovuti all'alimentazione dipendono poi molto da come è realizzato l'impianto elettrico di casa ma anche da come è progettato l'apparecchio. Riguardo ai cavi di segnale (tra gli apparecchi di un impianto HiFi) e di potenza (tra finale e diffusori) si sono spesi fiumi di parole e di denaro, questi ultimi da parte degli appassionati. Si è parlato di cavi che miglioravano il suono, come se un segnale, nel passare da A a B, potesse uscire migliore di quello di partenza, per chissà quale misterioso motivo. Nella realtà i cavi, specie se ci sono problemi di progettazione negli apparecchi, possono "equalizzare" il suono, quindi in uscita avremo non linearità del segnale, che può sommarsi o sottrarsi a difetti e carenze dei componenti dell'impianto. Sul rodaggio degli apparecchi in genere e dei diffusori in particolare, si è letto di tutto. Ho frequentato per alcuni anni la casa di Renato Giussani, noto progettista di diffusori. Nella grande sala dove si facevano le prove di ascolto dei suoi progetti, il finale, che era un apparecchio pro neanche costosissimo, era collegato ai diffusori con cavi, anche abbastanza lunghi data la distanza, assolutamente normali. Ad alcune nostre domande su questo aspetto, rispondeva che erano semplicemente adeguati a quello che dovevano fare. Un'altra volta, approfittando della presenza del responsabile tecnico della progettazione degli altoparlanti della Ciare, quindi di uno che sapeva bene come funzionano coni, conini e cononi, chiesi lumi sui tempi di rodaggio, che molte case di diffusori HiFi, consigliavano. Lui e Giussani si guardarono un attimo e diedero la stesa risposta: più o meno, considerando l'assestamento dei materiali degli altoparlanti, 15, 20 ... minuti. Al mio stupore, visto che spesso si consigliava un rodaggio di decine o centinaia di ore, mi dissero che quello era il tempo stimato a far abituare l'acquirente al suono del nuovo diffusore. |
| inviato il 20 Giugno 2020 ore 11:57
Parlando di cavi, io sto rimanendo sbalordito dalla qualità che ha raggiunto la trasmissione wireless del segnale, è davvero praticamente indistinguibile da un collegamento wired (al netto di una piccolissima differenza di rumore di fondo se sfrutto il collegamento bilanciato con il cavo, che il trasmettitore bodypack in ingresso invece non prevede). In molti contesti credo che oramai il cavo di segnale possa essere tranquillamente sostituito... |
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