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riflessioni: nell'era del digitale, hanno ancora senso i costosi, pesanti ed ingombranti cannoni?


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avatarjunior
inviato il 30 Settembre 2013 ore 23:13

Alla domanda iniziale: "hanno ancora senso i cannoni ingombranti e costosi ecc ecc.." la mia personale opinione è sì, assolutamente sì. Se poi per questioni personali od economiche non si vuole o non si può dotarsene nessun problema, si possono fare eccellenti foto anche con giocattoli più leggeri ed economici ma a condizione che si rimanga nell'ambito del web o delle stampe di dimensioni ridotte

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2013 ore 23:30

@Outback, puoi spiegare cosa intendi per "giocattoli"?

avatarjunior
inviato il 30 Settembre 2013 ore 23:45

Giocattoli ovviamente non in senso dispregiativo, ma nel senso che le attrezzature fotografiche (tutte, compresi i cannoni da 15000€) sono i nostri "giochi da adulti" salvo per coloro che li usano come strumenti di lavoro!

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2013 ore 23:50

Ok, avevo immaginato che non intendevi in senso dispregiativo. ;-)

Giorgio B.

avatarjunior
inviato il 01 Ottobre 2013 ore 0:01

The only difference between man and boy is the price of their toys... ;-)Sorriso

user30823
avatar
inviato il 01 Ottobre 2013 ore 0:04

Altro che' se hanno senso i cannoni . Migliori in tutto ,dalla luminosita' alla nitidezza per finire anche il colore .Di negativo il peso e il costo . Ne vale la pena ? Questo dipende primo dalla passione e non in ultimo il portafoglio .

avatarsenior
inviato il 01 Ottobre 2013 ore 6:13

Ragazzi, se fosse obbligatorio postare con lato lungo minimo 2048 px, la differenza la vedreste eccome. A 1200 px ( su juza ) e a 960 px ( su fb ) è difficile notarla, ma la differenza di resa tra un 400 2.8 e un 5.6 è enorme imho.
Del lato etico non discuto neanche, se ho soldi da spendere prendo l'attrezzatura più performante, la cui unica controindicazione è il peso.
Un saluto a tutti ;-)

avatarsenior
inviato il 01 Ottobre 2013 ore 7:09

Giorgio
Il tuo quesito potrebbe essere allargato anche ad altra attrezzatura e generi fotografici. Tutti sanno che un bel panorama si può fare con una Canon 400d + 18/55, non è necessaria la Nikon D800+14/24 o la 5d III + 16/35.
Ma sappiamo che a parità di tecnica e di condizioni ambientali, un'attrezzatura migliore può darci risultati migliori. Quanto migliori deve valutarlo il nostro gusto e il nostro portafogli.
Di certo il formato 1200x750px non consente di valutare con obiettività una tale differenza.
Franco Borsi è bravo a tirare fuori il meglio dall'attrezzatura che possiede.
Io la penso come R. Marchitelli, mi faccio "bastare" quel che possiedo ma un'ottica di alto livello, potendo, l'acquisterei, perché le differenze ci sono.
Mi permetto un'analogia: posso andare da Milano a Napoli con la Fiat Panda come con un Audi A6, alla fine otterrò il medesimo risultato spendendo meno, ma...;-)

avatarsupporter
inviato il 01 Ottobre 2013 ore 9:57

Infatti si stà andando fuoiri dalla domanda iniziale

si stà insinuando che alcuni vorrebbero mettere sullo stesso piano attrezzature distanti anni luce tra loro mentre la domanda iniziale è un'altra

nessuno mette in discussione la superiorità di attrezzature come i supertele professionale e le loro capacità rispetto a obiettivi piu commerciali, e ci mancherebbe

la domanda è se ne vale la pena per alcuni

per il fatto del riferimento poi alla volpe e all'uva per alcuni può anche essere vero

ma ci sono anche persone che per il loro lavoro investono decine di migliaia di euro se non centinaia mentre anche avendo un hobby come la fotografia preferiscono pensarla come una passione usando attrezzatura "media" anche potendo permettersi il meglio.


Chiusa questa mia opinione volevo ricordare invece che proprio all'atto della stampa vengono meno le differenze tra attrezzature di diverso livello, a differenza della visione a monitor

purtroppo la maggior parte degli utenti ormai stampa poco

vorrei vedere chi riesce a trovare differenze a occhio su stampa media, a parte naturalmente la profondità di campo, su due stampe effettuate con attrezzature di livello differente

comunque non tra compatte e reflex, chiariamo beneSorriso

anche se è inevitabile che differenze qualitative ci debbano essere per forza in altri contesti professionali, non si scappa su questoSorriso





avatarsenior
inviato il 01 Ottobre 2013 ore 10:38

Non credo si possa fare un discorso su quale possa essere la focale massima per un fotoamatore. Il tutto dipende da cosa e dove si fotografa.

Se vado al Parco nazionale del Gran Paradiso a fotografare stambecchi, sicuramente un 300 basta e avanza nella maggior parte delle occasioni, mentre se vado a fotografare uccelli da capanno, sarò molto spesso corto pure con un 600, dato che non mi posso avvicinare, a meno di avere il classico colpo di fortuna con il soggetto a pochi metri. E' vero che esistono i duplicatori, ma se voglio rimanere abbastanza basso con gli iso, necessito poi di ottiche luminose, che costano. Per esperienza posso dire che il 400/5.6 è veramente il minimo minimo indispensabile da capanno, ma se potessi avere un 500 o un 600/4, moltiplicati, sicuramente potrei ottenere foto migliori come pulizia e dettaglio, questo anche a 1200px.

Ricordo, comunque, che esiste anche il mercato dell'usato, con modelli magari non dell'ultimissima generazione, e non sono necessari 10.000 euro per poter fare bellissime foto a soggetti distanti.

avatarsenior
inviato il 01 Ottobre 2013 ore 13:45

Visto che la discussione evidenzia diversi punti di vista vediamo se qualcuno mi risponde su questo post, ad oggi l'autore non mi ha risposto ancora
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=578044&show2=&srt=mcommento&l=it&pag_

avatarsenior
inviato il 06 Ottobre 2013 ore 10:04

Intervengo ancora per sottolineare un altro aspetto; in precedenza (pagg. 2 e 3) avevo accennato alla maneggevolezza; i cannoni hanno ancora un senso con corpi macchina tipo D4 ed 1DX, con i quali, votati come sono alla ripresa in condizioni di luce precaria ma, molto di più, a quella sportiva, d'azione, non è opportuno il crop su sensore o file per il ridotto numero di mpxl (16 e 18). Allo stato attuale delle cose estenderei questo modo di vedere persino a quelli da 24, viste le prestazioni del Sony da 36 sulla D800. Il tutto, ovviamente per la mia rinuncia di principio al taglio sul file; sarà anche una mania ma non riesco a fare diversamente.

avatarsenior
inviato il 06 Ottobre 2013 ore 12:52

Francesco, questo topic è partito otto mesi fa, da allora di acqua sotto i ponti ne è passata un sacco e otto mesi sono un tempo sufficiente affinchè una persona cambi idea anche più di una volta.

Confesso che più di un anno ero molto restio al crop, al limite del fanatismo religioso, ma poi mi sono convertito totalmente. Da lì in poi, in base a prove personali, molte letture di topic in questo ed altri forum, ecc. ecc. sono arrivato a personali conclusioni, ormai piuttosto radicate e che difficilmente modificherò nuovamente.

Il ritaglio veniva fatto abbondantemente anche in passato con la pellicola sia a colori che quella in bianconero, la prima la facevano i laboratori di stampa e quei rarissimi fotografi che potevano permettersi i costosissimi e complessi laboratori di sviluppo e stampa del colore, mentre in quella bianconera potevano farsela anche gli appassionati dell'ultima ora che facevano sviluppo e stampa nel bagno di casa, magari con assi sulla vasca da bagno per sorreggere le 2-3 bacinelle per la stampa (e con l'icazzatura della madre per i disatri che si facevano Sorriso)
I laboratori poi croppavano sempre le foto fatte dai turisti quando si sceglieva il formato 13x18, anziché il 10x15, la cosa mi mandava in bestia spesso e volentieri, ma non potevo farci nulla. Triste
Anche HBC croppava, lo ammise lui stesso durante una intervista.

Con la diapositiva non si poteva croppare per via del telaietto, ma se si fosse potuto sostituire la mascherina frontale con altre con diversi misure, mi sa che l'avremmo fatto in tanti. Sorriso

Veniamo ai giorni nostri ed al crop digitale.
Molte foto postate hanno chiaramente dimostrato che il ritaglio funziona meglio sulle foto APS-C, anziché su quelle FF, questo mi fa pensare che l'efficacia del crop è direttamente proporzionale dalla densità del sensore, quindi nè dalla sua superfice, nè dalla qualità dei fotositi, ma dalla grandezza dei fotositi stessi.
Durante l'estate ho fatto prove su dei raw fatte con 5D III e 7D e ne ho avuto parziale conferma.
In altre parole, se faccio una foto con la 7D + 300/4L ad un soggetto, poi ne faccio un'altra con 5D III + 300/4L, infine prendo le due foto ed effettuo un crop su entrambe in modo da avere la stessa foto con lo stesso angolo di visuale, quella effettuata dalla 7D è migliore.
Sarebbe interessante approfondire con dei test sul campo, programmate a priori a tavolino per valutare le diverse condizioni, per vedere crop effettuati con 5D III + 500/4L prima serie (contemporaneo al 300/4L) e croppare per scoprire a quanto ammonta la differenza di qualità a video, così da giustificare l'enorme differrenza di spesa in questo ambito.
In stampa, sono molti a sostenere che le differenze sono quasi impercettibili (se non per la PDC), mentre si notano di più a video al 100%, quindi non nelle versioni scalate per internet.

Questa mia considerazione mi porta a pensare che i sensori FF densi come quelli della D800 non siano negati per il crop spinto come quelli effettuati con sensori APS-C.

Visto che nella caccia fotografica il crop è diventato una pratica diffusa, a prescindere da chi lo ammette sinceramente, da chi tace, o da chi lo nega pur applicandolo ;-), trovo che in questo ambito sarebbe molto più efficace una FF a 40-45 Mpixel, anziché sensori da 18-22 Mpixel, perché manterrebbero una densità pari a quelle delle APS-C, ma con una superfice più estesa, quindi con maggiori possibilità di selezionare l'area da croppare. Naturalmente a parità di focale. Unico limite: la tecnologia richiesta per effettuare scatti a raffica con questi supermostri.
Con FF da 18-22 Mpixel è inevitabile il ricorso a supertele da 500 mm in su, spesso moltiplicati, ma con l'accorgimento di evitare un successivo ritaglio, quindi l'eventuale crop deve essere effettuatato otticamente moltiplicando il tele oppure sostituendolo con uno con focale maggiore.
Croppare digitalmente di un 40%, per simulare il TC 1.4x, una foto fatta con una 5D III + 500/4L mm, sarebbe come croppare del 40% una foto fatta con una 30D + 300/4L mm, ma non quella fatta con la 7D + 300/4L.

Penso che la vera efficacia dei supertele sia il loro utilizzo in fase di ripresa, perché osservare un soggetto a distanza con un 500/600/800 mm sia decisamente più comodo per gli occhi, che osservarlo con un semplice 300 mm per poi croppare a casa.
A sostegno di questo mia considerazione è l'uso che faccio del 300 mm liscio o moltiplicato col 1.4x. Quando uso il 300 moltiplicato con l'Extender 1.4x II sono decisamente agevolato nella ripresa, ma poi a casa rimango deluso quando
sviluppo i raw per scoprire che le foto non sono il massimo nemmeno se le scatto a f/8 (a f/5,6 il 300 è al top della nitidezza).

Naturalmente IMHO. ;-)

avatarsenior
inviato il 06 Ottobre 2013 ore 14:34

[IMG]Croppare digitalmente di un 40%, per simulare il TC 1.4x[/IMG]

Perdonami ma quello che affermi qui è errato. Croppare al 40% non equivale affatto a compensare un 1.4x. Partendo da 5760 pixel sul lato lungo dovresti croppare a circa 4114 pixel sul lato lungo per avere un angolo di campo pari a quello ottenuto con un 1.4x (significa avere un file di circa 11,3 mpxl). Mentre croppare del 40% significa avere un file da 3456 pixel sul lato lungo (poco meno di 9,5 mpxl).
Ho avuto modo di provare di persona la 7d col 500mm f4 IS ebbene è l'unica fotocamera che fa rendere male anche questa lente meravigliosa che va stupendamente con 50d e a maggior ragione con 6d e 5d markIII.
Io mi gioco un rene sul fatto che la 7d col 300mm e l'1.4x (accoppiata bruttina secondo me perchè il 300f4 rende abbastanza male coi moltiplicatori e poi ci mette del suo la 7d per aggravare la situazione) sia decisamente peggio della 5d markIII col 500 f4 IS...lo so che mi piace vincere facile ma questo è il tuo dubbio. Io ti dico subito che se non vuoi mettere mano al portafogli non devi provare la 5d markIII col 500mm f4....ti accorgeresti di entrare in un altro mondo.
Inoltre mi piacerebbe vedere i file fatti col 300mm f4 liscio effettuati nelle medesime situazioni con 5d markIII e 7d per vedere questo vantaggio della 7d. Io finora non ho mai visto la 7d primeggiare (nemmeno con l'800 f5.6 IS) rispetto ad altre accoppiate anche non FF...ad esempio fino a 400 ISO la 50d secondo me se la divora. Le FF quando mettiamo di mezzo la 7d le lascerei fuori dal discorso.
Scusa la nettezza del mio discorso, ovviamente non ti voglio imporre la mia idea ma quello che ho visto è veramente l'opposto di ciò che affermi.
Poi se per te o per me o per chiunque altro ha senso spendere 2000 euro piuttosto che 10000 è un altro discorso.
Con rispetto Antonio

avatarsenior
inviato il 06 Ottobre 2013 ore 15:08

Questa mia considerazione mi porta a pensare che i sensori FF densi come quelli della D800 non siano negati per il crop spinto come quelli effettuati con sensori APS-C.
....Con FF da 18-22 Mpixel è inevitabile il ricorso a supertele da 500 mm in su, spesso moltiplicati, ma con l'accorgimento di evitare un successivo ritaglio, quindi l'eventuale crop deve essere effettuatato otticamente moltiplicando il tele oppure sostituendolo con uno con focale maggiore.


Giobol, mi hai costretto a leggere un romanzo dopo lauto pasto domenicale TristeMrGreenMrGreen
Quanto sopra è appunto il succo del mio intervento SorrisoSorriso.


Penso che la vera efficacia dei supertele sia il loro utilizzo in fase di ripresa, perché osservare un soggetto a distanza con un 500/600/800 mm sia decisamente più comodo per gli occhi, che osservarlo con un semplice 300 mm per poi croppare a casa.


Qui non puoi prescindere dalla compiacenza del soggetto. Se vai alla darsena di Viareggio un soggetto lo isoli abbondantemente con un 400 liscio per cui 500 e 600 diventano inutilmente ingombranti; per uno stambecco del Gran Paradiso un 300 è al contrario più che sufficiente. Non così in altri casi. Prendi ad esempio i gufi di palude svernanti in Italia; nel parmense, dopo qualche mese, bastava il 70-200, lungo l'argine Agosta 600 ma meglio ancora 800, sempre in no crop ché altrimenti il discorso incomincia ad esser privo di riferimenti validi.



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