| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 16:35
“ @Perbo ammesso e non concesso che le tue osservazione sull'AF siano esatte... sopratutto nel caso della Mark III VS D800, continuo a sostenere che l'AF della D800 grazie al FACE DETECT e al 3D e a quanto visto nel link di claudio..... sia più versatile, che ovviamente non vuol dire più performante ci mancherebbe, un pò come dire: la meclaren in rettilineo va a 360 orari la ferrari a 340 però la ferrari rende meglio in curva.... il risultato finale sarò che in alcune circostanze la spunta la ferrari, in altre la mclaren ma non c'è un vincitore, invece secondo molti siccome AF canon è completamente progettato e ha questi punti a croce in quantità maggiore, si da per scontato con troppa facilità che sia meglio.... per me no! „ ok. ho scoperto con questo thread che una macchina da 22 megapixel e 6 fps è peggiore di una da 36 megapixel e 4fps, nelle foto sportive.. grazie a tutti :) “ intanto che al momento era l'unica soluzione paragonabile tra Canon e Nikon. E poi perchè usa 200-400 e 600 che sono f4. Troverei anche io più logico pensare di usare come test qualcosa di peggio piuttosto che usare un 2.8. „ continuo a non capire il senso del test: è andato in groenlandia 2 mesi per fare foto, o per testare di notte delle ottiche f5.6 consumer e pseudo-consumer sulle ammiraglie? lo chiedo per curiosità, non per polemica: non ho la 1D X e non la comprerò mai, nè comprerò la D4 (che ho provato, ed è un gran mezzo). Ma mi aspetto che la maggior parte di chi si compra una 1D X o una D4 non ci monti un 70-300 4-5.6 per fare foto agli animali, men che meno di notte. Sono appena stato in Islanda, che non è la Groenlandia, e le mie ottiche più buie erano 2.8.. (escludendo il peleng che è un 3.5, e ci ho fatto 10 scatti di num..) per fare paesaggi e l'aurora! se mi avessero proposto di portare un 70-300 L penso che i sarei messo a ridere. non poteva usare i due 70-200 2.8 stabilizzati? |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 16:39
@Claudio ti ha invitato a leggere il blog dove è spiegato il motivo, che lui stesso ritiene valido per questa scelta, quindi leggi il blog poi ritenta..... ovviamente come si conviene spesso e volentieri si interpreta quello che si vuole come si vuole, ma non fa niente tanto le persone che voglio capire quello che ho scritto ce ne sono...delle altre che dire.... niente meglio!!! |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 16:39
“ Leggi meglio e vedrai la luce in fondo al tunnel „   |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 16:41
“ @Claudio ti ha invitato a leggere il blog dove è spiegato il motivo, che lui stesso ritiene valido per questa scelta, quindi leggi il blog poi ritenta..... ovviamente come si conviene spesso e volentieri si interpreta quello che si vuole come si vuole, ma non fa niente tanto le persone che voglio capire quello che ho scritto ce ne sono...delle altre che dire.... niente meglio!!! „ “ Non ho tempo ora di leggere il suo blog (ma mi riprometto di farlo, sembra interessante), quali sono i motivi che l'hanno spinto a fare foto di notte con un'ottica f5.6? „ invece di polemizzare inutilmente (e sbagliare gli "@"), non riesci a farmi una sintesi? visto che ho scritto chiaramente che non ho tempo ora di andare a leggere il blog? grazie :) |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 16:47
Riassunto, ha fatto dei test e come ti ha scritto claudio :"intanto che al momento era l'unica soluzione paragonabile tra Canon e Nikon."... ora che in quella situazione era meglio un 2.8.... che il test avesse senso o meno.... non è questo il punto, ma il risultato, poteva anche usare quella lente per fare street in determinate condizioni, perchè una lente luminosa forse è troppo visibile, la questione non cambiava, quello è il risultato tra le due macchine, ora di cosa altro vogliamo parlare? |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 16:58
“ Riassunto, ha fatto dei test e come ti ha scritto claudio :"intanto che al momento era l'unica soluzione paragonabile tra Canon e Nikon."... ora che in quella situazione era meglio un 2.8.... che il test avesse senso o meno.... non è questo il punto, ma il risultato, poteva anche usare quella lente per fare street in determinate condizioni, perchè una lente luminosa forse è troppo visibile, la questione non cambiava, quello è il risultato tra le due macchine, ora di cosa altro vogliamo parlare? „ ho capito, nemmeno tu hai letto il blog. proverò a fare un test tra la 6D e la D70s modificata IR con un takumar 18mm fisheye F11, magari alle maldive, ma al chiuso. E con luce mista neon-tungsteno e candele. Che il test abbia senso o meno.. non è questo il punto - alla fine chi non fa foto in queste condizioni, di solito? |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 17:51
Per Claudio Ciseria. Per prima cosa, bisogna usare l'educazione rispondendo ad altri, altrimenti non ha senso partecipare ad un forum, dove, auspicabilmente, si dovrebbero imparare cose nuove, prego dunque di modificare i toni, rimettendoli nella giusta dimensione dei rapporti interpersonali. A) Veniamo alla tenuta agli agenti atmosferici del 70 ? 200 F 2,8 VRII e di altre ottiche Nikkor ultima serie. La tenuta agli agenti atmosferici si fa su tutta l'ottica e non solo nella parte posteriore dell'ottica. Nella parte posteriore dell'ottica si fa inserendo una guarnizione di gomma (la rubber gasket citata da Nikon europe) per la tenuta contro acqua, guarnizione posta sull'attacco alla fotocamera, mantenuta in posizione da una flangia esterna, e quella le ottiche Nikon ovviamente ce l'hanno, ed è a quella che fa riferimento Nikon Europe, MA QUELLA GUARNIZIONE NON NON BASTA a fare tenuta contro gli agenti atmosferici, dato che protegge solo la parte posteriore dell'ottica ma non protegge le ghiere di fuoco e di zoom e non protegge la lente frontale: le ghiere di fuoco e di zoom, come la lente frontale, vanno protette anche quelle contro le infiltrazioni di acqua e polvere. Se l'ottica è protetta contro agenti atmosferici non solo posteriormente ma anche sulle ghiere e sulla lente frontale, in altre parole se tutta l'ottica è protetta, l'ottica è dichiarata tropicalizzata, altrimenti, con la sola guarnizione posteriore, non la si può dichiarare tropicalizzata. La protezione con la guarnizione posteriore è facile a farsi e costa poco, non ha lavorazioni meccaniche impegnative, e le tolleranze sono grandi e non molto importanti, dato che la coppia di serraggio tra ottica e fotocamera, quella di montaggio, è elevata e NON E' CRITICA, anche se cambia un po' non accade nulla, tutto funziona bene lo stesso, l'ottica si monta e si smonta bene lo stesso. Atro, completamente diverso problema è fare la tenuta agli agenti atmosferici sulle ghiere e sulla lente frontale: per fare quella protezione, si usano degli O ring, inseriti in apposite sedi ricavate di fresa nel barilotto dell'ottica e che NON sono visibili dall'esterno, per vederli l'ottica va smontata: quegli gli Oring ben poche ottiche professionali Nikon li hanno. La lavorazione della sede degli O ring DEVE essere molto precisa, tolleranze più basse che per la lavorazione della sede della guarnizione di gomma posteriore, esterna all'ottica, ma non solo, l'O ring ci vuole di materiale buono, ad elevata stabilità dimensionale su variazioni di temperatura, il tutto va fatto molto preciso, e deve restare preciso alla variazione della temperatura, anche su campi molto elevati, oltre 50 °C, altrimenti o non si fa tenuta o si bloccano le ghiere e/o la parte mobile, quest'ultima negli zoom a gruppo mobile che estrude. La tenuta con O ring è difficile a farsi e costa dei gran quattrini ed è per questo che sulle ultime ottiche Nikon ha abolito gli O ring sulle ghiere e sulla lente frontale, O ring che Canon sulle ottiche professionali, ha invece mantenuto: l'O ring fa anche la ripresa dei giochi ed è per questo che le ottiche Canon hanno le ghiare più stabili delle Nikon senza gli Oring. La tropicalizzazione è importante nelle ottiche, la tenuta ad acqua e polvere è molto importante e se presente, le case la dichiarano sempre: Canon la dichiara, nella scheda tecnica delle ottiche, Nikon la dichiara anche lei, ma se non c'è, non la dichiara. La tenuta agli agenti atmosferici con O ring ce l'ha il 24 ? 70 f 2,8, ce l'ha il 14 ? 24 f 2,8 (progetti di alcuni anni fa) e ce l'aveva il 70 ? 200 f 2,8 VR I, ma non ce li ha il nuovo 70 ? 200 f 2,8 VRII, hanno risparmiato anche su quello: prego verificare sul sito giapponese della casa, dove sono pubblicati i dati tecnici delle ottiche ( Nikon Imaging). B) Veniamo al taglio di focale del Nikkor 70 ? 200 f 2,8 VR II rispetto al Canon 70 ? 200 F 2,8 IS II. Il taglio di focale lo si verifica benissimo guardando dentro il mirino di due fotocamere, entrambe FX, Nikon e Canon, con sopra montati i due zoom in oggetto: la dimensione dell'immagine è ben diversa e maggiore per il Canon. Se non ti fidi dei tuoi occhi, ci sono sempre i dati ufficiali delle due case e basta fare un po' di conti utilizzando i dati ufficiali delle due case, non quanto si legge quà e la su Internet, letture che lasciano il tempo che trovano. Coi dati ufficiali delle due case, facciamo prima un confronto del 70 ? 200 VRII col vecchio VRI e dopo lo facciamo con il Canon IS II, nella speranza che tu sappia un po' di conoscenza di base dei normali parametri di base ottici di un'obiettivo, nella fattispecie di uno zoom. Dalle specifiche tecniche, alla distanza di messa a fuoco all'infinito, con focale di 200 mm VR I e VRII hanno campi di vista uguali, perfettamente uguali, non solo all'unità angolare, un angolo, ma anche al minuto d'angolo, dunque stessa lunghezza focale, stesso campo di vista: con fuoco all'infinito, immagini grosse uguali sul sensore. Alla distanza focale minima, 1,5 m per il vecchio VR I ed 1,4 m per VRII, ed alla massima lunghezza focale, i due Rapporti di Riproduzione assumono i valori massimi, dato che sono ottiche zoom. Quei valori massimi Nikon li dà in forma ufficiale e sono molto diversi: VRII = 0,12x VR I = 1/6,1x = 0,164x normalizzando le distanze di messa a fuoco per fare un confronto omogeneo, va riportata la minima distanza focale allo stesso valore, è indifferente se a 1,5m oppure a 1,4 m, basta siano uguali: prendiamo 1,4 m, dove è noto il RR max del VRII. A quella distanza il RR max del VRI diviene 0,164 x 1,5: 1,4= 0,1757 A 1,4 m il RR max delle due ottiche è: RRmax VRI = 0,1757x RRmax VRII= 0,12x Confrontando i Rapporti di Riproduzione massimi: VR II/RRmax VR I = 0,12 : 0,1757= 0,6829, ossia circa il 32 % meno Se prendo 1,5 metri come distanza minima di messa fuoco comune, quella del VRI non cambia nulla: A quella distanza il RR max del VRII diviene 0,12 x 1,4: 1,5= 0,112x Quello del VRI resta 0,164x Confrontando i Rapporti di Riproduzione massimi: RRmax VR II/RRmax VR I = 0,112 : 0,164 = 0,6829, esattamente lo stesso risultato di prima, ovviamente, ossia circa il 32 % meno La situazione è molto diversa tra i due come dimensione immagine sul sensore, alla minima distanza di messa a fuoco ed alla massima lunghezza focale, c'è il 32% di differenza, mentre all'infinito, ed alla massima lunghezza focale, la dimensione delle immagini sul sensore erano uguali. VR II ha un rapporto di riproduzione massimo più basso del 32% di VR I, ovvero l'immagine sul sensore, a pari soggetto inquadrato, è più piccola del 32%, ovvero il VR II è meno "tele" del VRI, ed un bel po', il 32% in meno, alla minima distanza focale di 1,4 m. Dando per buono che il vecchio fosse sempre un 200 mm di focale alla minima distanza focale, il nuovo è invece un: 200 mm x 0, 6829= 136 mm Se introduciamo le tolleranze, che su ottiche civili sono del 5%, almeno per costruttori seri, e che possono essere positive, molto raramente, oppure negative, quasi sempre, si va da un nominale 136 mm ad una massima di 142 mm, a bassa probabilità, ed una minima di 130 mm, ad alta probabilità. Il VRII diviene dunque il caro, vecchio e tanto meno costoso 135 mm alla minima distanza di messa a fuoco ed alla massima lunghezza focale, un taglio del 30% (a buon peso) della focale massima, rispetto al VRI e fatto alla zitta: zitti zitti ti levano il 30% della focale, ma non ti abbassano il prezzo dell'ottica. Vediamo adesso il confronto con il Canon 70-200 f 2,8 IS II Dai dati della casa relativi al Canon - Distanza di messa a fuoco minima, 1,2 m: e già questa è migliore del Nikon, il che comporta che l'ottica è più flessibile operativamente. - Rapporto di riproduzione Massimo= 0,21x Facendo il confronto con il Nikon VRII, dobbiamo rinormalizzare la distanza minima di messa a fuoco ,che per il Nikkor è 1,4 m, mentre per il Canon è 1,2 m Dato che lavorare sui RRmax equivale ad usare la trigonometria, la lunghezza focale effettiva, del Canon 70-200 f 2,8 IS II è ricavabile dalla proporzione seguente, dove Ffittizia è la focale massima del Canon alla minima distanza di messa a fuoco, al netto delle correzione dovuta alla diversa distanza di messa a fuoco minima 136 : 0,12 = F: 0,21 F fittizia = 136 mm x 0,21 : 0.12 = 238 mm Giustamente è maggiore dei 200 mm nominali dato che la distanze di messa a fuoco minima è diversa dal Nikon VRII, 1,2 m contro 1,4 m , la distanza è minore ed il RRmax ci lavora in proporzione inversa. Applicando la normalizzazione della distanza minima di messa a fuoco come fattore correttivo al valore precedente di focale fittizia, troviamo finalmente la focale effettiva, vera,, F effettiva: 1,2 m : 1,4 m= 0,857 F effettiva = 227mm x 0,857= 204 mm Dipendendo dalle tolleranze, che su ottiche civili sono, ripeto sulla lunghezza focale, il 5%, la lunghezza focale massima alla minima distanza di messa a fuoco andrà da 190mm a 210 mm: dal confronto col Nikkor VRI, il Canon risulta un 204 mm, ossia nel pieno rispetto delle tolleranze, contro un nominale 136 mm del Nikkor VRII. In altre parole il Canon resta un bel 200 mm f 2,8, non taglia assolutamente nulla, salvo forse la tolleranza del 5%, ammessa, mentre il Nikkor diviene un 135 mm f 2,8, ed un 135 mm costa un 1/3 di un 200mm f 2,8 Col VRI, Nikon aveva fatto un'ottica onesta, come ha fatto Canon, mentre col VRII ha rifilato un bel "pacco" ai clienti, anche economicamente. Un conoscente ce l'ha quel Canon ed andiamo a fare foto assieme e, provato di persona, come nitidezza, è un'ottica di prestazioni eccellenti: anche il Nikon è molto nitido, ma ai bordi un po' meno del Canon a tutta apertura. Ma.....perchè Nikon ha fatto il taglio di focale alla massima lunghezza focale? L'unica ragione tecnicamente plausibile è: per tenere alta la risoluzione alle lunghe focali, particolarmente la massima, quando il soggetto è a fuoco da vicino, particolarmente alla kinima distanza di messa a fuoco. In qquella condizione, massima lunghezza focale e minima distanza di messa fuoco, un qualsiasi zoom raggiunge il MINIMO di risoluzione, dato che il gruppo ottico interno è alla massima distanza dal piano focale ed in quella condizione il cerchio di copertura raggiunge il massimo diametro e la risoluzuione il valore minimo. In modo figurato, è come proiettare un'immagine col proiettore, nel nostro caso il gruppo ottico interno: man mano che lo allontano dallo schermo, nel nostro caso il piano focale, l'immagine diviene sì più grande, ma diviene "morbida", ossia perde risoluzione, ed è quello che accade alle ottiche mettendo a fuoco da vicino. Canon la perdita di risoluzione alle massime focali ed alle corte diastanze di fuoco le ha meno di Nikon perchè, fondamentalmente, ha due vantaggi intrinseci, di progetto, su Nikon: - usa la fluorite nelle sue ottiche "lunghe", e la fluorite trasmette al luce assai meglio del vetro (a spanne: con un elemento in fluorite si fa quello che si fa con DUE elementi UD, ma risparmio transito di luce nel mezzo e due passaggi aria - vetro, con chiare riduzioni delle perdite e meno problemi di riflessi. Nikon non usa, non ha la tecnologia della fluorite nelle ottiche fotografiche. - le ottiche Canon hanno tiraggio minore delle Nikon: a minor tiraggio, a pari focale e diastanza di messa a fuoco, corrisponde un cerchio di copertura di diametro minore, per avere la stessa immagine sul sensore, e dunque la risoluzione resta, di progetto, più elevata. Sperando tutto chiaro, e...... in educazione, quella sempre, saluti cordiali. |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 18:06
OT per cercare di stemperare.. “ Nikon non usa, non ha la tecnologia della fluorite nelle ottiche fotografiche. „ pare si stiano allineando... www.nital.it/press/2013/nikkor-800mm.php potrebbe essere un salto epocale per gli utenti nikon [e non mi riferisco alla lunghezza focale, ma alla tecnologia] /OT |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 18:19
@Perbo Mi sembri il politico che sposta il problema e non affronta la cosa.... mettiamola in questo modo...in condizioni di poca luce e con ottiche meno luminose la D4 lavora decisamente meglio!!!! tutto il resto è noia.... il continuarti a chiedere o a cercare un motivo per il quale ha scattato in quella situazione con quell'ottica, per dire che non serviva, è spostare il problema... come la storia del recupero delle ombre e del bandimg, tanto c'è la doppia esposizione, tanto basta scattare da 400 iso in su ecc ecc ecc.... su via siamo seri! |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 18:27
“ @Perbo Mi sembri il politico che sposta il problema e non affronta la cosa.... mettiamola in questo modo...in condizioni di poca luce e con ottiche meno luminose la D4 lavora decisamente meglio!!!! „ ed è esattamente quello che ho scritto io se fai lo sforzo di leggere (e capire) i miei post, magari te ne accorgi. Se non ce la fai, riporto qua per semplicità: “ allora evidentemente l'AF della D4 funziona meglio, in poca luce, con ottiche F5.6. „ non mi sembrava nemmeno difficile da leggere: è proprio all'inizio di un mio post. E vorrei fare notare che "con poca luce" si intende "al chiaro di luna". Quando ho parlato io di fare foto in quelle condizioni, in Islanda.. mi hanno preso tutti a male parole, perché secondo loro era una situazione assurda. Ma almeno ho avuto l'intelligenza di usare un 1.4, non un 5.6  “ tutto il resto è noia.... il continuarti a chiedere o a cercare un motivo per il quale ha scattato in quella situazione con quell'ottica, per dire che non serviva, è spostare il problema... „ a me sembra, più che noia, come andare a testare una ferrari e una aston martin sullo sterrato, e con i cerchi da 13. E avrei detto lo stesso se i risultati fossero stati invertiti: perché ho un briciolo di onestà intellettuale, io. Ed evito di fare il fanboy. Soprattutto, mi interessano i test realistici e realizzabili: per me poteva anche scattare nel vuoto pneumatico, e dire che l'LCD della D4 si rompe mentre quello della 1D X no.. cui prodest? |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 18:46
“ A) Veniamo alla tenuta agli agenti atmosferici del 70 ? 200 F 2,8 VRII e di altre ottiche Nikkor ultima serie. La tenuta agli agenti atmosferici si fa su tutta l'ottica e non solo nella parte posteriore dell'ottica. Nella parte posteriore dell'ottica si fa inserendo una guarnizione di gomma (la rubber gasket citata da Nikon europe) per la tenuta contro acqua, guarnizione posta sull'attacco alla fotocamera, mantenuta in posizione da una flangia esterna, e quella le ottiche Nikon ovviamente ce l'hanno, ed è a quella che fa riferimento Nikon Europe, MA QUELLA GUARNIZIONE NON NON BASTA a fare tenuta contro gli agenti atmosferici, dato che protegge solo la parte posteriore dell'ottica ma non protegge le ghiere di fuoco e di zoom e non protegge la lente frontale: le ghiere di fuoco e di zoom, come la lente frontale, vanno protette anche quelle contro le infiltrazioni di acqua e polvere. Se l'ottica è protetta contro agenti atmosferici non solo posteriormente ma anche sulle ghiere e sulla lente frontale, in altre parole se tutta l'ottica è protetta, l'ottica è dichiarata tropicalizzata, altrimenti, con la sola guarnizione posteriore, non la si può dichiarare tropicalizzata. La protezione con la guarnizione posteriore è facile a farsi e costa poco, non ha lavorazioni meccaniche impegnative, e le tolleranze sono grandi e non molto importanti, dato che la coppia di serraggio tra ottica e fotocamera, quella di montaggio, è elevata e NON E' CRITICA, anche se cambia un po' non accade nulla, tutto funziona bene lo stesso, l'ottica si monta e si smonta bene lo stesso. Atro, completamente diverso problema è fare la tenuta agli agenti atmosferici sulle ghiere e sulla lente frontale: per fare quella protezione, si usano degli O ring, inseriti in apposite sedi ricavate di fresa nel barilotto dell'ottica e che NON sono visibili dall'esterno, per vederli l'ottica va smontata: quegli gli Oring ben poche ottiche professionali Nikon li hanno. La lavorazione della sede degli O ring DEVE essere molto precisa, tolleranze più basse che per la lavorazione della sede della guarnizione di gomma posteriore, esterna all'ottica, ma non solo, l'O ring ci vuole di materiale buono, ad elevata stabilità dimensionale su variazioni di temperatura, il tutto va fatto molto preciso, e deve restare preciso alla variazione della temperatura, anche su campi molto elevati, oltre 50 °C, altrimenti o non si fa tenuta o si bloccano le ghiere e/o la parte mobile, quest'ultima negli zoom a gruppo mobile che estrude. La tenuta con O ring è difficile a farsi e costa dei gran quattrini ed è per questo che sulle ultime ottiche Nikon ha abolito gli O ring sulle ghiere e sulla lente frontale, O ring che Canon sulle ottiche professionali, ha invece mantenuto: l'O ring fa anche la ripresa dei giochi ed è per questo che le ottiche Canon hanno le ghiare più stabili delle Nikon senza gli Oring. La tropicalizzazione è importante nelle ottiche, la tenuta ad acqua e polvere è molto importante e se presente, le case la dichiarano sempre: Canon la dichiara, nella scheda tecnica delle ottiche, Nikon la dichiara anche lei, ma se non c'è, non la dichiara. La tenuta agli agenti atmosferici con O ring ce l'ha il 24 ? 70 f 2,8, ce l'ha il 14 ? 24 f 2,8 (progetti di alcuni anni fa) e ce l'aveva il 70 ? 200 f 2,8 VR I, ma non ce li ha il nuovo 70 ? 200 f 2,8 VRII, hanno risparmiato anche su quello: prego verificare sul sito giapponese della casa, dove sono pubblicati i dati tecnici delle ottiche ( Nikon Imaging). B) Veniamo al taglio di focale del Nikkor 70 ? 200 f 2,8 VR II rispetto al Canon 70 ? 200 F 2,8 IS II. Il taglio di focale lo si verifica benissimo guardando dentro il mirino di due fotocamere, entrambe FX, Nikon e Canon, con sopra montati i due zoom in oggetto: la dimensione dell'immagine è ben diversa e maggiore per il Canon. Se non ti fidi dei tuoi occhi, ci sono sempre i dati ufficiali delle due case e basta fare un po' di conti utilizzando i dati ufficiali delle due case, non quanto si legge quà e la su Internet, letture che lasciano il tempo che trovano. Coi dati ufficiali delle due case, facciamo prima un confronto del 70 ? 200 VRII col vecchio VRI e dopo lo facciamo con il Canon IS II, nella speranza che tu sappia un po' di conoscenza di base dei normali parametri di base ottici di un'obiettivo, nella fattispecie di uno zoom. Dalle specifiche tecniche, alla distanza di messa a fuoco all'infinito, con focale di 200 mm VR I e VRII hanno campi di vista uguali, perfettamente uguali, non solo all'unità angolare, un angolo, ma anche al minuto d'angolo, dunque stessa lunghezza focale, stesso campo di vista: con fuoco all'infinito, immagini grosse uguali sul sensore. Alla distanza focale minima, 1,5 m per il vecchio VR I ed 1,4 m per VRII, ed alla massima lunghezza focale, i due Rapporti di Riproduzione assumono i valori massimi, dato che sono ottiche zoom. Quei valori massimi Nikon li dà in forma ufficiale e sono molto diversi: VRII = 0,12x VR I = 1/6,1x = 0,164x normalizzando le distanze di messa a fuoco per fare un confronto omogeneo, va riportata la minima distanza focale allo stesso valore, è indifferente se a 1,5m oppure a 1,4 m, basta siano uguali: prendiamo 1,4 m, dove è noto il RR max del VRII. A quella distanza il RR max del VRI diviene 0,164 x 1,5: 1,4= 0,1757 A 1,4 m il RR max delle due ottiche è: RRmax VRI = 0,1757x RRmax VRII= 0,12x Confrontando i Rapporti di Riproduzione massimi: VR II/RRmax VR I = 0,12 : 0,1757= 0,6829, ossia circa il 32 % meno Se prendo 1,5 metri come distanza minima di messa fuoco comune, quella del VRI non cambia nulla: A quella distanza il RR max del VRII diviene 0,12 x 1,4: 1,5= 0,112x Quello del VRI resta 0,164x Confrontando i Rapporti di Riproduzione massimi: RRmax VR II/RRmax VR I = 0,112 : 0,164 = 0,6829, esattamente lo stesso risultato di prima, ovviamente, ossia circa il 32 % meno La situazione è molto diversa tra i due come dimensione immagine sul sensore, alla minima distanza di messa a fuoco ed alla massima lunghezza focale, c'è il 32% di differenza, mentre all'infinito, ed alla massima lunghezza focale, la dimensione delle immagini sul sensore erano uguali. VR II ha un rapporto di riproduzione massimo più basso del 32% di VR I, ovvero l'immagine sul sensore, a pari soggetto inquadrato, è più piccola del 32%, ovvero il VR II è meno "tele" del VRI, ed un bel po', il 32% in meno, alla minima distanza focale di 1,4 m. Dando per buono che il vecchio fosse sempre un 200 mm di focale alla minima distanza focale, il nuovo è invece un: 200 mm x 0, 6829= 136 mm Se introduciamo le tolleranze, che su ottiche civili sono del 5%, almeno per costruttori seri, e che possono essere positive, molto raramente, oppure negative, quasi sempre, si va da un nominale 136 mm ad una massima di 142 mm, a bassa probabilità, ed una minima di 130 mm, ad alta probabilità. Il VRII diviene dunque il caro, vecchio e tanto meno costoso 135 mm alla minima distanza di messa a fuoco ed alla massima lunghezza focale, un taglio del 30% (a buon peso) della focale massima, rispetto al VRI e fatto alla zitta: zitti zitti ti levano il 30% della focale, ma non ti abbassano il prezzo dell'ottica. Vediamo adesso il confronto con il Canon 70-200 f 2,8 IS II Dai dati della casa relativi al Canon - Distanza di messa a fuoco minima, 1,2 m: e già questa è migliore del Nikon, il che comporta che l'ottica è più flessibile operativamente. - Rapporto di riproduzione Massimo= 0,21x Facendo il confronto con il Nikon VRII, dobbiamo rinormalizzare la distanza minima di messa a fuoco ,che per il Nikkor è 1,4 m, mentre per il Canon è 1,2 m Dato che lavorare sui RRmax equivale ad usare la trigonometria, la lunghezza focale effettiva, del Canon 70-200 f 2,8 IS II è ricavabile dalla proporzione seguente, dove Ffittizia è la focale massima del Canon alla minima distanza di messa a fuoco, al netto delle correzione dovuta alla diversa distanza di messa a fuoco minima 136 : 0,12 = F: 0,21 F fittizia = 136 mm x 0,21 : 0.12 = 238 mm Giustamente è maggiore dei 200 mm nominali dato che la distanze di messa a fuoco minima è diversa dal Nikon VRII, 1,2 m contro 1,4 m , la distanza è minore ed il RRmax ci lavora in proporzione inversa. Applicando la normalizzazione della distanza minima di messa a fuoco come fattore correttivo al valore precedente di focale fittizia, troviamo finalmente la focale effettiva, vera,, F effettiva: 1,2 m : 1,4 m= 0,857 F effettiva = 227mm x 0,857= 204 mm Dipendendo dalle tolleranze, che su ottiche civili sono, ripeto sulla lunghezza focale, il 5%, la lunghezza focale massima alla minima distanza di messa a fuoco andrà da 190mm a 210 mm: dal confronto col Nikkor VRI, il Canon risulta un 204 mm, ossia nel pieno rispetto delle tolleranze, contro un nominale 136 mm del Nikkor VRII. In altre parole il Canon resta un bel 200 mm f 2,8, non taglia assolutamente nulla, salvo forse la tolleranza del 5%, ammessa, mentre il Nikkor diviene un 135 mm f 2,8, ed un 135 mm costa un 1/3 di un 200mm f 2,8 Col VRI, Nikon aveva fatto un'ottica onesta, come ha fatto Canon, mentre col VRII ha rifilato un bel "pacco" ai clienti, anche economicamente. Un conoscente ce l'ha quel Canon ed andiamo a fare foto assieme e, provato di persona, come nitidezza, è un'ottica di prestazioni eccellenti: anche il Nikon è molto nitido, ma ai bordi un po' meno del Canon a tutta apertura. Ma.....perchè Nikon ha fatto il taglio di focale alla massima lunghezza focale? L'unica ragione tecnicamente plausibile è: per tenere alta la risoluzione alle lunghe focali, particolarmente la massima, quando il soggetto è a fuoco da vicino, particolarmente alla kinima distanza di messa a fuoco. In qquella condizione, massima lunghezza focale e minima distanza di messa fuoco, un qualsiasi zoom raggiunge il MINIMO di risoluzione, dato che il gruppo ottico interno è alla massima distanza dal piano focale ed in quella condizione il cerchio di copertura raggiunge il massimo diametro e la risoluzuione il valore minimo. In modo figurato, è come proiettare un'immagine col proiettore, nel nostro caso il gruppo ottico interno: man mano che lo allontano dallo schermo, nel nostro caso il piano focale, l'immagine diviene sì più grande, ma diviene "morbida", ossia perde risoluzione, ed è quello che accade alle ottiche mettendo a fuoco da vicino. Canon la perdita di risoluzione alle massime focali ed alle corte diastanze di fuoco le ha meno di Nikon perchè, fondamentalmente, ha due vantaggi intrinseci, di progetto, su Nikon: - usa la fluorite nelle sue ottiche "lunghe", e la fluorite trasmette al luce assai meglio del vetro (a spanne: con un elemento in fluorite si fa quello che si fa con DUE elementi UD, ma risparmio transito di luce nel mezzo e due passaggi aria - vetro, con chiare riduzioni delle perdite e meno problemi di riflessi. Nikon non usa, non ha la tecnologia della fluorite nelle ottiche fotografiche. - le ottiche Canon hanno tiraggio minore delle Nikon: a minor tiraggio, a pari focale e diastanza di messa a fuoco, corrisponde un cerchio di copertura di diametro minore, per avere la stessa immagine sul sensore, e dunque la risoluzione resta, di progetto, più elevata. „ Tanta roba, e ora... |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 18:50
Si lo hai detto ma poi continui a dire che non è una situazione realistica e questo per me non è così.... perchè ci sono situazioni di luce simili dove magari non si può usare un bestione luminoso e quindi si è costretti ad usare ottiche più leggere e buie... tu ti continui a soffermare a quella situazione dove magari poteva usare un 2.8, mentre io cerco di dirti che anche se non in quella, ma in altre, una scelta del genere è giustificata ... |
user2626 | inviato il 30 Gennaio 2013 ore 19:01
tante parole come al solito ma di fatti pochi........ |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 19:04
“ perchè ci sono situazioni di luce simili dove magari non si può usare un bestione luminoso e quindi si è costretti ad usare ottiche più leggere e buie... tu ti continui a soffermare a quella situazione dove magari poteva usare un 2.8, mentre io cerco di dirti che anche se non in quella, ma in altre, una scelta del genere è giustificata ... „ mi fai qualche esempio in cui, al chiaro di luna , devi usare un 5.6 per fare le foto allora? Quanto al "bestione luminoso" un 70-200 2.8 è lungo quanto il 70-300 L @300 mm, praticamente. |
| inviato il 30 Gennaio 2013 ore 19:16
Ma secondo te quella situazione è solo da chiaro di luna? che poi quella è una situazione estrema, ma probabilmente ci sono vie di mezzo dove cmq l'AF continua a lavorare meglio su D4.... non è che con una luce tipo 1/20 F/5.6 12800 canon va peggio, poi magari a 1/80 F/5.6 12800 improvvisamente va meglio.... non credo propri sia cosi, inoltre 700 grammi contro i chili di un 70-200 2.8, 300 mm contro 200 mm beh! io di differenze ne vedo, se tu non ne vedi non so cosa dirti.... |
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